biblioteca, conferenza, Letteratura

Bassani e la politica

Invito alla lettura Mercoledì 26 aprile 2017 ore 17

Viaggio “slow” nell’immaginario di Ariosto

Appuntamento con le letture furiose recitate da Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari.

Introduce e coordina Francesca Mariotti
L’Associazione culturale Olimpia Morata con “Slow Reading. Leggere con lentezza nell’epoca della fretta. Letture approfondite dai classici ai giorni nostri”, prosegue la sua sfida, in contrasto con la tendenza contemporanea alla fruizione veloce e velocissima, allo zapping, al rimbalzo frenetico da un contenuto all’altro che il digitale e la rete hanno reso d’un tratto così agevole e diffuso: si creano così occasioni di incontro con i libri intesi come contenuti da fruire lentamente per riprendersi  il tempo di leggere, capire e vivere le mille avventure e pensieri che solo la lettura sa dare.
In occasione dei Cinquecento anni dalla pubblicazione della prima edizione dell’Orlando furioso.
Con il patrocinio del Comitato Nazionale V Centenario dell’Orlando furioso – Mibact
Per il ciclo “Slow reading” a cura dell’Associazione Olimpia Morata di Ferrara

 

Conferenze e Convegni Giovedì 27 aprile 2017 ore 17

Bassani e il mondo politico

Conferenza di Gianni Venturi

Introduce Sandra Carli Ballola
La partecipazione di Bassani alla vita politica è stata poco studiata. Dopo il suo incarceramento nel’43 a Ferrara Bassani si trasferisce a Firenze in cui sviluppa la sua azione resistenziale assieme all’amico Carlo Ludovico Ragghianti. Nel dopoguerra fa parte del Partito d’azione e più tardi della sfera socialista dove ricopre anche incarichi pubblici. Ovviamente le sue scelte politiche s’intrecciano con quelle dell’ebraismo e delle sue scelte editoriali. Un nodo difficile da sciogliere ma che comunque va tenuto presente proprio in funzione delle tecniche narrative da lui messe in atto.
Per il ciclo “I colori della conoscenza”, a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Conferenze e Convegni Venerdì 28 aprile 2017 ore 17

G. Simmel e la libertà come relazione

Conferenza di Monica Martinelli

Introduce Manuela Paltrinieri
G. Simmel (1858-1918) ci insegna che, per comprendere un’epoca e per cimentarsi nell’arte di costruire qualcosa che non eluda la domanda di senso per sé e per gli altri, occorre partire da un’analisi critica dell’immaginario della libertà, perché è attorno a tale immaginario che si sviluppano le relazioni sociali, i modelli e le forme di vita organizzata. Acuto interprete della modernità, egli riconosce l’accelerazione grandiosa impressa al cammino della libertà umana ma, al contempo, le sue drammatiche involuzioni. E individua alcuni percorsi alternativi per superare le strettoie che hanno chiuso la libertà dentro un paradigma concettuale a-storico che ha insistito sulla frattura tra idea e esperienza della libertà. Potremmo sintetizzare questi percorsi lungo una triplice traiettoria: antropologica, etica e conoscitiva. Infatti, egli  ripensa il concetto di individuo, prendendo le distan ze dall’idea di un soggetto inteso quale metro univoco della realtà sociale. Così facendo aggancia la libertà alla responsabilità, ossia a quella che ritiene essere la dimensione morale originaria per eccellenza. E traghetta la libertà oltre una visione tecnicistica della vita.
Per il ciclo “Libertà” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

 

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