fumetto

3° CONCORSO DEL FUMETTO CITTA’ DI CENTO

Scadenza: 16 febbraio 2016

Concorso riservato a giovani artisti fra i 14 e i 25 anni. Il tema di quest’anno è: MASCHERE. Il tema può essere interpretato in senso letterale o in senso figurato. Leggi il bando

Il premio 3° Concorso del fumetto Città di Cento è un concorso per migliore fumetto inedito realizzato da giovani artisti fra i 14 e i 25 anni.
Il progetto è promosso dal Comune di Cento, con la collaborazione della Fondazione Teatro Borgatti, di Cadiai – Cooperativa Sociale, di Open Group Cooperativa Sociale, di Gemos soc. coop. e della Fumetteria Gokuraku, e ha lo scopo di incentivare e di premiare la creatività e la pratica artistica giovanili.
Il tema della 3^ edizione del concorso è “MASCHERE”

REGOLAMENTO

Il premio è aperto a tutti i fumettisti fra i 14 e i 25 anni che risiedono in Italia.
Il Concorso è diviso in 2 sezioni distinte:
SEZIONE JUNIOR: riservata ai ragazzi dai 14 ai 18 anni (fa fede l’età compiuta al momento dell’iscrizione)
SEZIONE SENIOR: riservata ai ragazzi dai 19 ai 25 anni (fa fede l’età compiuta al momento dell’iscrizione)

Per partecipare al concorso occorre procedere come segue:

– Spedire via posta elettronica a concorsofumetto@comune.cento.fe.it :
1. La domanda di partecipazione debitamente compilata e firmata (in caso di minore deve essere compilato un modello apposito, firmato dal genitore/tutore);
2. La fotocopia della carta d’identità del partecipante (in caso di minore, la fotocopia della carta d’identità del genitore/tutore che firma la domanda di partecipazione);
3. Il fumetto.
L’oggetto della mail dovrà contenere il nome del partecipante e il titolo dell’opera.
All’avvenuta ricezione della mail verrà dato cenno di conferma.

e inoltre:

– Far pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Cento presso Palazzo Piombini, via Guercino 62, 44042 Cento FE una busta chiusa contenente le tavole originali del fumetto (nel caso di fumetto digitale spedire le stampe laser) . La busta non deve contenere i dati del concorrente, ma esternamente deve recare la dicitura “3° Concorso del Fumetto Città di Cento” e il titolo dell’opera in concorso.
Su richiesta dell’autore le tavole originali saranno restituite, una volta conclusa la “Mostra degli elaborati partecipanti al 3° Concorso del fumetto Città di Cento”.

 

Il concorso scade il 16 febbraio 2016. Per le spedizioni via posta ordinaria farà fede il timbro postale.
La cerimonia di premiazione avrà luogo nel mese di marzo 2016.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Ogni fumetto deve essere composto da un minimo di 2 tavole a un massimo di 4 tavole. Le tavole devono essere in formato stampa A4 o A3 con il lato più lungo come altezza. Deve essere redatto in lingua italiana.

La tecnica del fumetto è libera.

Per quanto riguarda i fumetti spediti via posta elettronica, ogni tavola deve avere una risoluzione di almeno 300 DPI e deve pesare al massimo 5 MB (il fumetto deve pesare al massimo 20 MB); sono accettate le sole estensione TIF e JPG.

 

LICENZE

Inviando il proprio fumetto al concorso, ogni partecipante autorizza il Comune di Cento a riprodurre, distribuire e creare prodotti derivati (accompagnati dal nome dell’autore) in qualsiasi medium e durante eventi pubblici o riservati alle scuole, compresa la mostra del concorso, senza compensi aggiuntivi per l’autore.
Tutte le opere pervenute saranno esposte in una mostra allestita a Cento e saranno pubblicate in una sezione dedicata del portale http://www.comune.cento.fe.it.
Le opere vincitrici del concorso e quelle che saranno ritenute meritevoli di menzione verranno pubblicate in un libro edito a cura del Comune di Cento.

CRITERI DI SELEZIONE E VALUTAZIONE

I membri della giuria selezioneranno i tre migliori fumetti basandosi sui seguenti criteri:
– Pertinenza al tema “MASCHERE” e autenticità (prerequisito)
– Qualità tecnica (punti da 1 a 10)
– Capacità narrativa (punti da 1 a 10)
– Originalità e valore artistico (punti da 1 a 10)

 

GIURIA

La selezione delle opere per la premiazione verrà effettuata da una giuria composta da rappresentanti del Comune di Cento e della Fondazione Teatro Borgatti, da esperti, autori e studiosi il cui giudizio sarà insindacabile. La composizione della giuria viene pubblicata sul sito: http://www.comune.cento.fe.it

PREMI

La giuria eleggerà tre vincitori per ciascuna delle 2 sezioni, i cui fumetti verranno pubblicati in un libro edito a cura del Comune di Cento. Inoltre sono previsti i seguenti premi:

SEZIONE SENIOR
– 1° premio: un tablet (Mediacom SmartPad 8.0 HD iPro 810 16 GB 3G)
– 2° premio: buono acquisto libri del valore di € 100,00 spendibile nella Fumetteria Gokuraku di Cento
– 3° premio: una action-cam (MINI UP Nilox)

SEZIONE JUNIOR
– 1° premio: un tablet (Mediacom SmartPad 8.0 HD iPro 810 16 GB 3G)
– 2° premio: buono acquisto libri del valore di € 100,00 spendibile nella Fumetteria Gokuraku di Cento
– 3° premio: una action-cam (MINI UP Nilox)

I premi sono offerti da: Cadiai – Cooperativa Sociale, Fondazione Teatro G. Borgatti, Fumetteria Gokuraku di Cento, Gemos soc. coop., Open Group Cooperativa Sociale

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:
tel. 051/6843334, e-mail: concorsofumetto@comune.cento.fe.it

 

 

scuola

Democrazia cercasi

Detto in altri termini, come scrive Stefano Azzarà nel suo libro Democrazia cercasi (Imprimatur Editore, 2014): “…la parte più forte della società capitalistica si è ripresa con gli interessi tutto ciò che le era stato strappato in centocinquant’anni di storia del movimento dei lavoratori”. La trasformazione della cultura e della mentalità dominante in chiave di un individualismo aggressivo e competitivo è stata ormai interiorizzata anche da chi sta in basso, al punto da creare una sorta di complicità tra chi è oppresso e chi opprime: assistiamo così all’inedito fenomeno dei topi che votano per i gatti.

Chi sta in alto si è dunque ripreso tutto, anche la scuola. Non è stato compito agevole traghettare l’istituzione scuola nella forma azienda: l’azienda è una cellula della produzione che nasce e cresce in funzione della realizzazione di fini economici, essenzialmente privati, mentre la scuola è tale se opera nel quadro della formazione culturale critica, spirituale e civica. Poiché un’istituzione funziona adeguatamente se la sua organizzazione è congrua al fine che le è proprio, la “scuola-azienda” è un ossimoro così come il “ghiaccio bolle”. Questo esito culturalmente catastrofico, però, è logica conseguenza dell’assunzione dogmatica delle premesse-postulato di cui si è detto sopra: se assumo i postulati e gli assiomi della geometria euclidea, non posso poi protestare per i teoremi che ne conseguono.

Totalitarismo politico e totalitarismo liberista

Negli anni Trenta del secolo scorso, durante il Ventennio fascista, intento del regime era di “forgiare il giovane italiano” e a tale scopo sulla scuola piovevano prescrizioni asfissianti anche su come illustrare le pagelle scolastiche, i registri di classe ecc. … con immagini che celebrassero il regime. Nell’edizione del 1936 del Libro di Stato, costellato di camice nere, balilla e piccole italiane protagoniste delle imprese del fascismo, si domanda: “Romolo fondò Roma 753 anni avanti Cristo; la Marcia su Roma è avvenuta nel 1922 dopo Cristo. A quanti anni di distanza si sono verificati i due fatti?”.

L’elenco delle amenità potrebbe essere lungo ed esilarante. Si badi bene però: questo intento di forgiare il giovane italiano attraverso prescrizioni di tal fatta, ai nostri occhi pare demenziale perché siamo fuori da quella corrente storica, mentre nel contesto dei fascismi dell’epoca ai più appariva naturale e scontato. A ciò si aggiunga che in quell’epoca il totalitarismo aveva veste politica nel senso che la genesi politica di quelle “leggi” era palese, quindi ben riconoscibile.

Oggi, diversamente, il totalitarismo ha la sua genesi nelle apparenti “leggi” anonime del mercato e del profitto per cui si richiedono più mediazioni culturali per vederne le ricadute sulla vita sociale, sulle istituzioni, sulla scuola, sanità, sport, informazione, ricerca scientifica ecc… . Con occhio storico decentrato, comunque, le prescrizioni che impongono agli istituti scolastici di progettare se stessi in funzione delle esigenze del tessuto produttivo del territorio sono grottesche e nella loro essenza analoghe a quelle del fascismo.

http://www.appelloalpopolo.it/?p=14807

fonte: www.badiale-tringali.it

autori

Il passeggiatore solitario

Nell’agosto del 1957 Carl Seeling riceve per posta una vecchia scatola da scarpe contenente manoscritti e testi a stampa. Dentro ci sono anche 526 fogli coperti da una scrittura illeggibile vergata a matita. Glieli spedisce Hans Steiner, assistente medico della clinica psichiatrica di Herisau, nel Canton Appenzello, Svizzera. Appartenevano a Robert Walser morto il giorno di Natale d’anno precedente. Seeling è l’erede letterario dello scrittore, l’uomo che l’ha accompagnato per vent’anni nelle sue passeggiate, di cui ha reso conto in un’opera inconsueta, Passeggiate con Robert Walser (Adelphi). Lo scrittore e mecenate zurighese non è stato presente al decesso dell’amico, avvenuta nel corso di una passeggiata solitaria, tuttavia la descrive ugualmente nelle pagine finali del libro: “A un tratto, ecco il cuore del viandante comincia a interrompere il suo battito. La testa gli gira. È certamente un segno dell’arteriosclerosi da vecchiaia di cui una volta gli aveva parlato il medico, ammonendolo che deve saper usare prudenza nelle passeggiate (…) Cade di schianto di schiena, porta la mano destra al cuore e rimane immobile. L’immobilità della morte”. Lo ritrovano due scolaretti di una fattoria vicina venuti a veder sugli sci chi giace nella neve.

 

I foglietti della scatola costituiscono quella che qualche tempo dopo Jochen Greven definirà i “microgrammi”. Scrittura segreta, indecifrabile, una sorta di camuffamento calligrafico inventato dall’autore, scriverà Seeling su una rivista svizzera nel 1957, decretandone l’illeggibilità. Sarà invece Greven, insieme con Martin Jürgens, a decifrare quei segni calligrafici minuscoli, sottili, quasi invisibili, traendone, tra molte cose, anche un romanzo, forse il più autobiografico, Il brigante, oltre a racconti e prose sparse. Quasi trenta anni dopo, tra il 1980 e il 2000 verranno pubblicati in tedesco contribuendo alla leggenda di questo scrittore, “il più solitario tra tutti i poeti solitari”, come lo definisce W. G. Sebald.

 

Chi va ora a Mendrisio nel locale museo potrà vedere questi fogli esposti in una mostra esemplare dedicata all’autore svizzero nato nel 1878 a Bienne (Robert Walser: i microgrammi, Casa Croci). Sono retri di buste, parti di lettere, fogli di recupero, coperti da una scrittura serrata, fitta, a volte su colonne strette, a volte distesa a piena pagina, come se un insetto avesse strisciato sull’intero foglio lasciando dietro di sé una striscia di graffite sottile, densa, eppure sempre leggera e impalpabile. Walser ha definito questa scrittura con la parola Bleistftgebeit, ovvero “il territorio della matita”, o “il Paese del Lapis”, come la rende Sebald nel suo Il passeggiatore solitario (Adelphi).

Marco Belpoliti

leggi tutto su: http://www.doppiozero.com/rubriche/3/201512/robert-walser-perso-e-ritrovato-nei-suoi-microgrammi

storia

Il miracolo scippato

Il miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate della scienza italiana negli anni Sessanta
Agli inizi degli anni sessanta, l’Italia vantava alcuni poli di eccellenza scientifico-tecnologici che il mondo le invidiava in quattro settori strategici: informatico, petrolifero, nucleare, medico. Oggi, in pieno terzo millennio, è il fanalino di coda tra i paesi più sviluppati proprio per scarsità d’innovazione e ricerca. Perché? Un libro-inchiesta ricostruisce la storia di quattro casi emblematici del modello di sviluppo avviato e smantellato in quegli anni a tempo di record, evidenziando il filo rosso che li lega e che spiega perché ciascuna di quelle esperienze è fallita. Il caso Olivetti, il caso Mattei, il caso Ippolito e il caso Marotta, vale a dire nascita e morte della rivoluzione informatica che ha portato alla progettazione del primo pc e dei primi microprocessori del mondo; inizio e fine dell’autonomia energetica del paese, oltre che della competizione col monopolio angloamericano del petrolio; soppressione del Cnen, che ci aveva portato al terzo posto per produzione di energia elettrica di origine nucleare; decapitazione dell’Istituto superiore di sanità, che fece dell’Italia uno dei primi tre produttori di penicillina grazie anche all’invenzione del microscopio elettronico. Quattro incubatrici di un modello di sviluppo economico e sociale basato sulla ricerca scientifica, gettate alle ortiche tra le faide politiche interne e le pressioni e i sabotaggi internazionali in piena guerra fredda.

Il miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate della scienza italiana negli anni Sessanta
Autore Pivato Marco
Prezzo su IBS
Sconto 15% € 15,30
(Prezzo di copertina € 18,00 Risparmio € 2,70)
Dati 2011, VII-197 p., brossura
Editore Donzelli (collana Virgola)

conferenza

Farsi un film

» martedì 15 dicembre ore 17 – APPROFONDIMENTI
Vladimir Sergeevič Solov’ëv (1853 – 1900) – La forza dello spirito nell’intelletto e nella vita
A cura di Marcello Girone Daloli
Filosofo, poeta, mistico, ma prima di tutto espressione vivente della potenza dell’amore. Vladimir Solov’ëv (si pronuncia Salaviof) è stato la guida spirituale di Dostojesky, Florensky, Bulgakov, Ivanov…, a cui si ispirarono molti grandi dai primi del ‘900. Visse una vita di illibata purezza, fu precursore del vero ecumenismo e del connubio tra filosofia, religione e scienza. Incarnò la bellezza e utilizzò nel suo sistema filosofico un criterio scientifico-filosofico che fa di lui precursore della scienza dello spirito inaugurata pochi anni dopo da Rudolf Steiner che vide in lui “il germe per la filosofia del sé spirituale”.
Wojtila, nell’enciclica Fides et ratio citò lui ed Edith Stein come i due pensatori che espressero “il fecondo rapporto tra filosofia e parola di Dio”.
Nel 1878 tenne dodici Lezioni sulla Divinoumanità a cui assistette tutta l’intelijentia russa, tra cui Dostojesky e Tolstoy. Così si espresse il venticinquenne genio: .

» mercoledì 16 dicembre ore 17 – COMPAGNIA DEL LIBRO
NATALE CON NOI, CAPODANNO CON CHI VUOI – Consigli per l’inverno
L’ammirevole “Compagnia del libro”, importante realtà associativa della nostra città che promuove il libro e la lettura con appuntamenti mensili dedicati ad autori e generi letterari, anche quest’anno propone i propri consigli di lettura per l’imminente inverno. I libri da leggere durante le fredde serate invernali, da gustare assieme alle caldarroste o da mettere sotto l’albero come regali preziosi, istruttivi e divertenti. Un appuntamento ormai tradizionale per l’Ariostea al quale siete tutti invitati, magari con i vostri consigli di lettura. Grandi classici, libri moderni, novità e evergreen. Il modo migliore per chiudere il 2015 e cominciare un 2016 all’insegna della narrativa e della poesia.
In collaborazione con l’Associazione Culturale Il Gruppo del Tasso di Ferrara

» giovedì 17 dicembre ore 16,30 – ANATOMIE DELLA MENTE IX
SEI CONFERENZE DI VARIA PSICOLOGIA – A CURA DI STEFANO CARACCIOLO
La prima conferenza del nuovo ciclo (il nono) di Anatomie della mente cade, com’è ormai tradizione, alla vigilia di Natale ed affronterà un argomento connesso al clima prenatalizio. Un ciclo di incontri con il quale ci si propone di esplorare paesaggi straordinari come la Storia, la Follia, la Musica, la Malattia, l’Anima, il Cinema, la Poesia, la Morte e la Vita attraverso la lente della Psicologia. La Psicologia in questo ciclo di conferenze si propone come moderno strumento di lettura per capire dove siamo e se le attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche possono orientarci nel trovare punti di riferimento nella realtà. Sei nuove tappe di un percorso di viaggio colmo di psicologia e di altre storie.
In collaborazione con Sezione di Psicologia Generale e Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara

» venerdì 18 dicembre ore 17 – PRIMO PIANO
FARSI UN FILM – Cinema e letteratura
Coordina Riccardo Roversi
Nonostante si tratti di forme di espressione artistica intrinsecamente diverse, cinema e letteratura continuano ad avere rapporti sempre molto stretti, a volte quasi simbiotici. Un tema di grande interesse e, a volte, controverso che sarà esplorato attraverso la presentazione di quattro libri:
“Farsi un film. Pillole di cinematerapia” di Ghila Pancera
“Fabio Pittorru uno scrittore per il cinema e per la televisione” a cura di Paolo Micalizzi
“Dieci libri sullo scaffale. Tra cinema e letteratura” ebook di Federico Felloni
“Le arti figurative nel cinema di Michelangelo Antonioni” ebook di Gabrielle Macorini.
L’incontro è curato da Este Edition e Carmelina Edizioni

Mostra su Lanfranco Caretti
Presentazione dell’Inventario dell’Archivio Caretti a cura di Angela Ammirati
Saluti di Massimo Maistovicesindaco del Comune di Ferrara

Alla presenza della Famiglia Caretti intervengono Alessandro ZucchiniIBC – Regione Emilia-RomagnaEuride FregniSoprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna.
Ferrarese, studioso di Ariosto, Tasso, Parini, Foscolo, Alfieri, Manzoni, docente di Letteratura italiana a Pavia e a Firenze, Accademico dei Lincei, socio della Deputazione di Storia Patria, amico di Antonioni, Bassani, Calvino, Sereni.
A cento anni dalla nascita di Lanfranco Caretti, in Biblioteca Ariostea, la mostra “Pagine, carte e carte tra le pagine” rappresenta l’occasione per ricordare uno dei più importanti studiosi e maestri della nostra letteratura, attraverso le sue carte e la sua biblioteca, che insieme costituiscono l’eredità più grande che ha lasciato alla sua città.

Informazioni: Angela Ammirati tel. 0532 418218
e-mail: ammirati.ariostea@edu.comune.fe.it
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

Attività culturali novembre 2015

Attività culturali novembre 2015 in formato pieghevole
archibiblio-novembre-2015pieghevole.pdf
Attività culturali novembre 2015 in formato A4
archibiblionovembre2015-2a4.pdf
Attività culturali novembre 2015 in formato A3
archibiblio-novembre-2015a3.pdf

libri

Robot 76

Un premio Hugo e un grande Silverberg

È uscito in versione digitale e arriverà a breve in versione stampata il numero 76 di Robot. Nel numero anche racconti di Paolo Aresi e storie ambientate negli universi di Mondo9 e Trainville

Si è fatto un po’ attendere ma è in arrivo il numero 76, 36esimo della nuova serie, di Robot, la prestigiosa rivista fondata da Vittorio Curtoni e diretta da Silvio Sosio, con la collaborazione in redazione di Francesco Lato. Già disponibile la versione digitale, arriverà a breve anche la versione stampata.

Molto spazio alla narrativa su questo numero che ospita un romanzo breve del grande Robert SilverbergTimbuctu l’ora dei leoni. Proprio il mese scorso Silverberg è stato nominato (e ha accettato con entusiasmo) socio onorario dell’Associazione Delos Books, che pubblica Robot. Questo romanzo breve è una storia alternativa, e il tema – un’europa islamica sotto il dominio ottomano – sembra fatto apposta per stimolare il dibattito.

Parlando di dibattito, quella di quest’anno è stata di sicuro l’edizione dei Premio Hugo più dibattuta, ma dal gran pasticcio una cosa buona è uscita: per la prima volta sono state premiate opere tradotte, ovvero scritte in lingue diverse dall’inglese. Una di queste è Il giorno che il mondo si mise a testa in giuÌ? di Thomas Olde Heuvelt, ed è in questo numero di Robot.

C’è chi lo definisce il “Ray Bradbury” della fantascienza italiana, ma a noi basta il suo, di nome, Paolo Aresi. Che torna sulle pagine di Robot con Henrietta.

Quello di Mondo9 è ormai un franchise che va ben oltre i lavori del suo creatore Dario Tonani. Massimo Soumaré dimostra di padroneggiarlo benissimo nel racconto Kareena, illustrato da Franco Brambilla.

E poi Trainville, la saga creata da Alain Voudì alla quale va il “tributo” della scuola di scrittori di Writers Magazine, con i “Vagoni di Trainville”, venti microracconti che condividono l’ambientazione western alternativa della serie.

La parte saggistica ospita un approfondito profilo di Robert Silverberg compilato da Sandro Pergameno, un saggio su VALIS e l’ultimo Dick di Umberto Rossi, le consuete preziose rubriche di Giuseppe Lippi, un’intervista con l’artista delle copertina 2015, Aldo Katayanagi, e l’interessantissimo e vivace intervento di Aliette de Bodard tenuto a Stranimondi.

Robot 76 è già preacquistabile in versione stampata sul Delos Store; sarà spedito appena disponibile (prima delle feste, o forse all’inizio di gennaio); è già disponibile in versione digital (pdf) su Delos Store e sui siti che supportano questo formato.
» Robot 76 su Delos Store, versione stampata
http://www.delosstore.it/delosbooks/48890/robot-76/
» Robot 76 su Delos Store, versione digital
http://www.delosstore.it/ebook/48863/robot-76/

Arte

Fattori a Padova

Fondazione Bano
a Palazzo Zabarella

presenta

Fattori, l’opera inedita


Battaglia di Magenta

Pochi mesi dopo la cacciata dei Lorena quando, in un clima di gioia popolare, le aspirazioni politiche di intellettuali e artisti coincidono con la rinascita del primato artistico nazionale, un’occasione importante è offerta dal concorso bandito dal barone Bettino Ricasoli (allora presidente del Consiglio dei Ministri e a capo del governo provvisorio della Toscana) il 5 settembre 1859, al quale la tela inedita qui presentata va ricondotta. ….continua nel pdf

 

conferenza, convegno

Giornata di studi in ricordo di Nereo Alfieri

Da settembre a giugno incontri, conferenze e dibattiti alla Biblioteca Ariostea.

  • Ferrara – Biblioteca Comunale Ariostea – Via Scienze, 17
  • Programma:
    • mercoledì 9 dicembre, ore 17
    Viaggio nella Comunità dei Saperi
    IMPEGNO
    Tra ragione e pros-se-mi-ci-tà
    Conferenza di Manuela Gallerani – Introduce Daniela Cappagli
    giovedì 10 dicembre, ore 9-18,30
    Archeologia in Biblioteca
    Giornata di studi in ricordo di Nereo Alfieri – Ambiente e società antica
    Temi e problemi di geografia storica padano-adriatica
    venerdì 11 dicembre, ore 17
    Il Presente Remoto
    Ciclo di Conversazioni etnoantropologiche
    Pancia mia fatti capanna!
    Il gusto e il piacere della cucina di tradizione. Per mangiare come una volta e magari essere felici.
    • venerdì 11 dicembre, ore 21.00
    Musica in Ariostea
    Concerto di Natale del Coro dell’Università di Ferrara
    Maestro Francesco Pinamonti
    lunedì 14 dicembre, ore 9.30
    Convegno – I saltus dell’antico delta padano e le proprietà imperiali nel mondo romano.
    Il Convegno dalle 15 proseguirà nell’Aula 12 del Polo degli Adelardi (Via Adelardi, 33)
    lunedì 14 dicembre, ore 17
    Incontro con l’Autore
    Sandro Abruzzese
    Mezzogiorno Padano
    “Si parla di Nord e Sud, partenza e restanza, di Italia incompiuta”
    Dialoga con l’Autore Roberta Bergamaschi
  • Ingresso: libero.