Questo mese il consueto Punto di Ugo Malaguti viene sostituito da questa mail, che lancia quindici giorni decisivi per mantenere il nostro storico direttore al suo posto, e ridargli quella speranza di poterci offrire ancora sogni, emozioni e divertimento, che i gravi problemi alla vista sorti dopo il suo breve ritorno alla guida delle collane storiche, tre mesi nei quali abbiamo potuto capire quanto le sue energie, il suo dinamismo, la sua, sembra paradossale dirlo per un uomo di settantuno anni, la sua gioventù di mente, siano ancora preziose e insostituibili nel fantastico italiano.
L’unica risorsa di Ugo è il lavoro. Per lui non ci sono pensioni, risparmi, ma solo il lavoro, quel lavoro che solo un immediato intervento agli occhi, un intervento in sé quasi di routine, ma che i tempi biblici del sistema sanitario nazionale rendono indispensabile effettuare a pagamento, rendono urgente e difficile da raggiungere.
In questo ultimo giorno dell’anno, lanciamo una forte campagna dalla quale scaturirà la rinascita o la condanna di Ugo. Lo facciamo con i mezzi che abbiamo a disposizione: ovviamente richiamandoci alla generosità dei pochi amici veri che Ugo può vantare, e soprattutto alla passione per i libri dei lettori, che in questo periodo concentrano la maggior parte delle ordinazioni dell’anno, che per quindici giorni, se effettuate con PayPal, Elara intende destinare totalmente a risolvere il grave problema di Ugo.
Faticosamente, Ugo ha scritto un breve saluto di fine d’anno, che sarà seguito da una radiografia della campagna, e dai metodi, semplici, da seguire. Ci impegniamo, attraverso la mail di Ugo, a comunicare ogni pochi giorni l’andamento della campagna, in un quadro di totale trasparenza che vede tutti impegnati per conservare un valore aggiunto imperdibile per il fantastico italiano.
La mia speranza
finale è questa
una lettera di Ugo Malaguti
Care amiche, cari amici,
per quello che potrebbe essere il mio ultimo Punto che rischia di trasformarsi in qualcosa di più breve e definitivo dei mille giorni di Napoleone, posso scrivere solo poche righe, lasciando poi il compito di aggiungere quella che potrebbe rappresentare ancora la mia speranza agli amici di Elara, ai quali devo un enorme grazie e la forza e la speranza per non essermi arreso a questo colpo finale della malasorte.
Le condizioni della mia vista peggiorano. Da più di un mese ho dovuto rinunciare a ogni forma di lavoro che presupponga concentrazione della vista. Ho dovuto rifiutare lavori importanti, e come sapete, il lavoro è l’unico mio mezzo di sopravvivenza, e se pensate che nei tre mesi scarsi nei quali quest’anno ho potuto davvero lavorare ero quasi riuscito a recuperare i disastri che tre anni di ospedali, guai, difficoltà economiche, avevano provocato, pensate a cosa potrei fare se riacquistassi l’unico bene prezioso che mi rimane, cioè la capacità di lavorare.
Ho sempre preso impegni che almeno verosimilmente pensavo di poter mantenere. Ho sempre fatto scelte anche durissime, spesso saltando nel buio per non provocare danni a nessuno e per tenere alta la mia dignità. Ho chiesto aiuto, è vero, quando tutto pareva perduto, ma non tanto per me, quanto per i miei cari.
Ero riuscito, con il drappello ridottissimo di coloro che mi sono sempre rimasti accanto, a raccogliere quanto pareva necessario per una soluzione un po’ arrangiata, ma che nella disperazione poteva essere buona. L’intervento a un solo occhio, poi, riacquistata la possibilità di lavorare, l’attesa o dei mezzi per procedere anche con il secondo, o addirittura l’attesa dei sedici mesi che ancora occorrono per usufruire del servizio sanitario.
Per arrivare a questo è stato necessario un mese e mezzo, nel quale la situazione è peggiorata, le cose sono cambiate, e adesso mi trovo costretto ad affrontare l’impegno di entrambi gli interventi in poco tempo, e questo non potrà avvenire se non a metà gennaio.
Ricominciare a chiedere, supplicare, mendicare, per ottenere solo la possibilità di riacquistare la mia vita, è troppo per me. Dopo tre anni d’inferno, dopo avere assaporato la speranza di ritornare tra voi, dopo avere ottenuto la possibilità di portare avanti i progetti che mi erano cari, non ho più la forza di ricominciare a combattere, a chiedere, ad attendere.
Così, perché la mia incapacità di offrire l’apporto necessario per il bene della casa editrice è evidente, ho comunicato quello che è accaduto agli amici elariani, rimettendo tutti gli incarichi e ufficializzando il mio addio a quel mondo che ancora ferocemente e disperatamente amo, ma che non posso danneggiare essendo un peso morto o peggio ancora un ostacolo.
La risposta mi ha commosso, nella sua intensità, ma mi ha anche preoccupato, nella sua decisione. Mi è stato chiesto di aspettare ancora un paio di settimane. La casa editrice non vuole e non può perdermi, e prima che io scompaia definitivamente dalla scena, vuole tentare, con una campagna intensa, breve, e importante, mettendo in gioco tutto quello che ha, di aiutarmi a completare i fondi necessari per operarmi e curarmi e riavermi da febbraio forse definitivamente rinato.
È una speranza, ed è l’unica che posso ancora accarezzare. Anch’io vorrei completare il mio nuovo libro, compreso quel Ritorno da Marte che rischia di restare la mia eterna incompiuta. Ho interrotto la traduzione del nuovo libro di Dumarest, quella dell’Hamilton de Capitan Futuro, mi mancano solo pochi ritocchi per finire anche Nova 82, ma i miei occhi non mi permettono di lavorare, e ciò che ancora devo ricevere per i lavori svolti nel trimestre nel quale mi sono illuso di essere di nuovo operativo mi concedono di sopravvivere fino a febbraio, poi ci sarà il buio totale, e la fine di cinquantasei anni di carriera.
Non lo voglio, anzi, l’idea mi fa paura, e perciò devo attendere che qualcosa accada, nella situazione per me peggiore, quella di non poter fare o dire nulla per riappropriarmi del mio destino.
Non so se l’iniziativa degli amici di Elara avrà successo, egoisticamente mi ci aggrappo ma non voglio farmi illusioni. Destinare gli incassi di mezzo mese a un collaboratore, per quanto importante, è qualcosa che non ho mai visto in editoria, che mi riempie di riconoscenza insieme all’amicizia di quei pochi, una decina purtroppo, che mai mi hanno abbandonato e si sono dimostrati sempre amici.
Mi risentirete solo quando la situazione sarà definita del tutto, perché già questa breve lettera di fine anno mi ha preso ore e ore e la vista balla maledettamente.
Ma volevo essere io a mandarvi questo augurio di fine d’anno, ribadire che questi mesi trascorsi di nuovo insieme a voi sono stati bellissimi, ringraziarvi delle parole meravigliose usate per le mie Cronache di un antico avvenire, sognare, per ora solo sognare, di potervi dare ancora quelle tante emozioni che mi sento in grado di poter produrre.
Ma comunque vada, se anche questo fosse il nostro ultimo incontro, sappiate che vi voglio bene, che siete stati e siete un pubblico difficile ma meraviglioso, e che sono sincero nell’augurarvi per il nuovo anno tutto quello che a me è stato tolto, e soprattutto, di non smarrire mai la capacità di sognare.
Buon anno.
Ugo Malaguti
Quindici giorni
per riavere Ugo Malaguti
Con la sua straordinaria onestà, Ugo Malaguti ha spiegato la situazione, e si prepara a lasciare definitivamente il suo lavoro, cosa che nessun appassionato del fantastico può permettere, e che la casa editrice nata dalle sue idee e dal suo esempio non può accettare.
Risolti problemi fisici (operazione al cuore, carotidi, ictus e relativa riabilitazione) di fronte ai quali chiunque di noi avrebbe alzato bandiera bianca, dopo aver assaporato di nuovo il lavoro, in tre mesi nei quali ha impostato programmi che già iniziavano a realizzarsi, ha rilanciato l’attività editoriale, e ha saputo, con una geniale iniziativa di promozione, riaccendere di entusiasmi un pubblico che senza di lui spesso appariva stanco e demotivato, ora si trova di fronte al problema per lui più serio: l’impossibilità a usare il suo unico e primo strumento di lavoro, gli occhi, e la necessità di sottoporsi a un duplice intervento, in sé non pericoloso, ma molto costoso, perché i tempi del servizio sanitario nazionale sono troppo lunghi, e se entro la metà di gennaio Ugo non avrà la possibilità almeno parzialmente di riprendere il suo lavoro, per lui e per Gabri, costretti a vivere con un piccolo assegno di invalidità non ancora concesso, sarebbe davvero la fine.
Il problema a questo punto è esclusivamente finanziario. Con un piccolo gruppo di amici, Ugo era riuscito a risolverlo almeno in parte, ma il troppo tempo trascorso, il mese e mezzo nel quale è rimasto senza la possibilità di lavorare per vivere, ha più che raddoppiato le necessità, e ogni giorno perduto aggrava una situazione già difficile.
Tutti abbiamo fatto e facciamo l’impossibile per risolvere il problema nel tempo più breve possibile, ma di fronte all’urgenza e alla precarietà della situazione, non bastano le forze di un singolo.
Insieme però si può riuscire.
Elara rinuncia volentieri, sia pure in una situazione abbastanza difficile per i molti investimenti in corso, a quindici giorni dei suoi incassi, devolvendo a un fondo destinato a supportare la guarigione di Ugo tutti gli incassi che verranno attraverso PayPal da oggi al 15 gennaio.
È il periodo nel quale tra i rinnovi della Newsletter, le novità in arrivo, l’abitudine dei lettori di dedicarsi agli acquisti di libri nella prima metà di gennaio, le vendite si impennano. Ebbene, tutti gli ordini che arriveranno per il canale PayPal, lo ripetiamo, saranno interamente girati a Ugo.
In più, mettiamo sul piatto della bilancia anche un forte incentivo.
L’idea di Ugo, quella di ritrovare il pubblico attraverso una serie di campagne mirate che permettessero di aumentare le proprie letture con un forte risparmio, è stata vincente nel corso dell’anno. Ci sembra giusto quindi rilanciarla in questa occasione. Chi vuole usufruirne, può ricevere un libro in omaggio per ogni libro acquistato, ovviamente della stessa collana.
Nel quadro di trasparenza che ci ha sempre contraddistinto, forniremo ogni pochi giorni la situazione, in modo che chi vuole possa seguire insieme a noi l’andamento di questa campagna.
Ovviamente c’è anche la possibilità di inviare un contributo direttamente a Ugo, come potete leggere più avanti. In questo caso, ci impegniamo a considerare quanto versato in questo periodo sul conto di Ugo come un anticipo per i libri che usciranno nel corso del 2017.
Ci sono tutti i presupposti per riuscire. In due semplici punti, più avanti trovate le modalità, semplicissime anch’esse, per partecipare a questa impresa. Non possiamo e non vogliamo perdere il più importante
esponente del fantastico del nostro paese. Egoisticamente diciamo che senza Ugo Malaguti la vita sarebbe molto più grigia, molto più noiosa, e molto meno movimentata.
Come partecipare
alla campagna
La campagna ha l’obiettivo di permettere la doppia operazione cui deve sottoporsi a pagamento Ugo Malaguti, e supportarlo nel mese durante il quale, non avendo potuto svolgere alcun lavoro, si ritrova in una situazione davvero critica.
Per essere presenti, ci sono due possibilità, ognuna delle quali offre interessanti contropartite per i partecipanti.
1° Si può inviare un contributo direttamente sul conto corrente bancario della NUOVA CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA intestato a UGO MALAGUTI, il cui IBAN è IT85 R06155 02402 000000000278.
I contributi saranno registrati da Ugo, e potranno essere utilizzati dai sottoscrittori, con una semplice mail di richiesta, come anticipo in conto dei volumi che Elara pubblicherà nel corso del 2017. Questo per chi possiede tutti i nostri libri.
2° Tutti gli ordini effettuati con PAYPAL dal 31 dicembre al 15 gennaio saranno acquisiti e girati a Ugo, mentre Elara si occuperà delle spedizioni e della gestione degli ordini.
COME INCENTIVO A ORDINARE IN QUESTO PERIODO, abbiamo ritenuto di allargare a tutti le particolari condizioni, ideate da Ugo per le campagne estive, che già tanti consensi hanno riscosso tra i partecipanti di allora.
Perciò per ogni volume ordinato con PAYPAL delle collane Nova Sf*, Biblioteca di Nova Sf*, Futuro Europa, Narratori Europei di Science Fiction, Libra Fantastica, Fantasy & Science Fiction, Opere di Clifford D, Simak, Biblioteca di Alessandria, il lettore riceverà un LIBRO DELLA STESSA COLLANA in omaggio a sua scelta.
La procedura è semplicissima. Effettuate un ordine di uno o più titoli delle collane indicate tramite PayPal. Non appena effettuato l’ordine, inviate una semplice e-mail a elara@elaralibri.it,
*indicando il titolo o i titoli ordinati
*Indicando il titolo o i titoli scelti come omaggio
Tutto qui. Vi ricordiamo che non possono essere ordinati i titoli ESAURITI o IN RIFORNIMENTO. Sono considerati appartenenti alla stessa collana, a esempio, i fuori collana di Libra Fantastica, che possono essere richiesti insieme agli altri titoli della collana, e, per quanto riguarda Fantasy & Science Fiction, oltre ai sedici numeri finora usciti può essere richiesto anche Asimov’s Science Fiction numero 1.
Per qualsiasi chiarimento o dubbio, vi preghiamo di scrivere a elara@elaralibri.it.
ORDINI E CONTRIBUTI DEVONO ESSERE EFFETTUATI ESCLUSIVAMENTE CON PAYPAL, O CON BONIFICO SUL CONTO DI UGO MALAGUTI.
Sono esclusi dalla campagna ordini effettuati con altro mezzo (conto corrente postale, contrassegno, ecc.)
per motivi di carattere amministrativo e contabile che renderebbero nulli tutti gli ordinativi effettuati con modalità diverse.
Il 2 gennaio invieremo un primo aggiornamento, relativo ai primi tre giorni di campagna, della quale sarà fornita completa e puntuale rendicontazione.
Auguriamo buon anno a tutti, ma per noi l’anno nuovo comincerà quando Ugo potrà di nuovo scrivere il suo Punto e lavorare sui libri che senza di lui non vedrebbero mai la luce.
Elara