fantascienza, Letteratura

Ugo Malaguti racconta

BIBLIOTECA DI NOVA SF* 44
Ugo Malaguti
CRONACHE DI UN ANTICO AVVENIRE
Un volume di 400 pagine, rilegato
Sovracoperta di Allison
Prezzo Eur 35,00

Un nuovo libro di Ugo Malaguti, maestro indiscusso della science fiction europea, e anche uno degli ultimi Grandi ancora in attività, è un evento atteso da 28 anni, da quando uscì quello che ancora oggi è il best seller della nostra casa editrice, Storie di ordinario infinito. Questa volta però c’è un elemento di novità ancora più rilevante: dei dodici testi che compongono l’affascinante volume, tre sono romanzi, a cominciare dal mitico Satana dei miracoli che uscì nel lontano 1966 decretando un successo senza precedenti per l’autore bolognese, per seguire con Una storia tra i monti, del 2001, che lo stesso Malaguti considera in assoluto il suo lavoro migliore, e concludere con Doppia corsia, romanzo scritto nei primi mesi del 2016, quindi il più recente e travolgente esempio della narrativa di uno scrittore che ha al suo attivo 15 romanzi e 51 racconti in cinquantasei anni di carriera, è stato tradotto in 18 paesi, ha diviso e affascinato il pubblico con le sue narrazioni evocative, avvincenti, dalle atmosfere magiche e cristalline.
Satana dei miracoli è un libro sul quale si sono versati fiumi d’inchiostro, un’opera originale, poetica, provocatoria, nella quale su di un lontano pianeta gli uomini fuggiti da una Terra dominata da un nuovo oscurantismo religioso adorano Satana, ritenuto il campione della virtù, e odiano Dio, considerato personificazione del male. I robot dell’Inquisizione danno la caccia ai seguaci di Satana per bruciarli sul rogo, ma ormai sono pochi, in un mondo dalla natura affascinante e travolgente, che gli umani dividono con i Lontani, enigmatica razza aliena che venera la natura e segue gli antichi riti della primavera.
Astaroth, un giovane Cavaliere di Satana, divorato dall’ambizione di sfidare il suo Signore in una impossibile partita a scacchi, è testimone di un evento che cambierà le sorti di quel mondo… l’arrivo, dopo centinaia di anni, di una nave stellare, che atterra al centro di una grande pianura, restando misteriosamente chiusa, mentre intorno a essa le situazioni precipitano… verso un finale olocausto nel quale la follia avrà definitivamente la meglio sulla ragione.
Una storia tra i monti è la suggestiva, geniale storia che si svolge in un paese della Svizzera racchiuso tra le montagne, un paese apparentemente minuscolo, ma che diventa il centro di eventi cosmici quando improvvisamente l’intera Rete mondiale si ferma, l’energia elettrica scompare, misteriosi personaggi cominciano ad apparire mentre nel cielo una immensa cometa rischiara la notte. Nel campo del rabbino, torme di insetti si radunano, apparentemente provenienti da ogni angolo del mondo, e un evento senza pari si sviluppa sotto gli occhi degli umani… Un capolavoro del quale Vittorio Curtoni ha scritto «Originale, innovativo, imprevedibile fino alla fine, qualcosa di assolutamente nuovo…»
Doppia corsia, infine, ha solo poche settimane di vita, essendo stato scritto da Ugo Malaguti dopo il suo lungo ricovero in ospedale, quando già l’impaginazione di questo libro era pronta. Lungo più di cento pagine, questo è un romanzo di grandi sfondi e di irresistibili personaggi. Lo sfondo è un duplice evento… l’assalto e la demolizione del parlamento di Strasburgo da parte di milioni di europei imbufaliti, e il mistero della scomparsa di un 10% della popolazione mondiale, divulgato dalla Rete e dalle O.N.G., violentemente negato dai governi e dalle autorità. Per il protagonista, Marco, ex professore universitario e giornalista free lance, questi eventi si vedono alla televisione, dalla camera di ospedale nella quale si ritrova dopo un violento ictus, affidato alle cure del dottor Mbutu, umanissimo e intuitivo medico originario del Senegal, assistente dell’equivoco primario professor Cristi… Ma quando il fisico di Marco comincia inspiegabilmente a rigenerarsi, e la sua mente per lunghi periodi si assenta, immersa in una visione di grandi foreste tropicali e di un cielo fulgido come mai si era visto, dove Vega appare la stella polare, scenari e personaggi cominciano a mescolarsi. L’astrofisico Luciani, il vecchio Nmbulu, maestro di Mbutu nel lontano Senegal, il barbone Yuri, terrorizzato dal “nero” che vede intorno alle persone, non possono impedire alle visioni di Marco di farsi sempre più intense, fino a portarlo in cima a una collina lontana da questo mondo…
Tre autentici capolavori, tre romanzi che ribadiscono la straordinaria reputazione di Ugo Malaguti, che al suo attivo ha classici come I giganti immortali, Il sistema del Benessere, La ballata di Alain Hardy, Il palazzo nel cielo, che all’originalità delle idee e alla potenza delle trame unisce e accentua una ricerca lirica spesso mutuata dalle antiche ballate, tanto che, come scrisse Ursula K. Le Guin, «leggerlo è come vedere le parole trasformarsi in musica».
Nove racconti, scritti tra il 1962 e il 2000, alcuni dei quali completamente riscritti dall’autore, completano questa antologia che farà storia e che è attesa non solo in Italia, ma anche nei paesi dove Ugo Malaguti è tradotto e applaudito. In particolare, Frammenti di cristallo, una poetica storia del primo uomo su Marte, Maglia gialla, l’unico racconto, a quanto ci risulta, ambientato nel mondo del ciclismo, Probabilità zero, una storia neotecnologica dall’ampio respiro cosmico, Dieci problemi e uno scrittore, nato come parodia del new wave ma diventato uno dei più interessanti racconti del Day After apparsi finora, Cinque favole immorali, Dialogo, Situazione critica, Oltre il confine del tramonto, e il celebre, memorabile Tiro al piccione, il racconto scritto con Luigi Cozzi sull’assassinio del presidente Kennedy che fece a suo tempo il giro del mondo.
Ugo Malaguti è ritornato!
E attenzione… ricordiamo che tutti gli ordini effettuati con PayPal fino al 3 maggio riceveranno il volume con una DEDICA AUTOGRAFA AD PERSONAM dell’Autore.
Teatro

Ferrara, Teatro Off

Sabato 30 aprile, alle ore 19, Elio Talon inaugurerà la mostra ‘Germoglia’ che vedrà lo spazio di Ferrara Off animarsi di sculture e pergamene con testi poetici dell’artista.

La mostra è incentrata sul concetto di germoglio, quale riflessione sulla genesi della forma e sviluppo dei concetti. Le fasi della crescita divengono pretesto per un nuovo incanto dove l’archetipo del femminile viene messo in posizione di centralità.
‘Germoglia’ rappresenta il movimento concettuale che dal nucleo primario volge altrove, a cercare la propria fioritura: è momento di emancipazione e di libertà. La poetica della semina riporta alla fenditura, e della terra e del seme, come metafora della genesi. La parola scritta si fa semina, il corpo rappresentato si fa grumo di materia che germoglia a una visione armonica tra cielo e terra.

In occasione di ‘Germoglia’, Monica Pavani curerà le Domeniche d’estate (5, 12, 19, 26 giugno, alle ore 19), quattro appuntamenti dedicati alla poesia e alla letteratura, in collaborazione con l’azienda agricola Bio Pastoreria.
La mostra ‘Germoglia’ – a ingresso gratuito – sarà visitabile fino al 26 giugno ogni mercoledì dalle 16 alle 19, in concomitanza con tutte le attività dell’associazione, nelle Domeniche d’estate, oppure su appuntamento, chiamando il numero di Ferrara Off: 333.6282360.

fantascienza

40 anni di Robot

Robot 77, esce il numero dei 40 anni

Con racconti di Elizabeth Bear, Amal El-Mohtar, Alda Teodorani e la vincitrice del premio Robot Emanuela Valentini è disponibile la versione digitale di Robot 77. Tra qualche settimana anche la versione stampata

Robot compie 40 anni: il primo numero infatti usciva all’inizio di aprile del 1976. Certo, un paio d’anni dopo chiudeva, per riaprire solo un quarto di secolo dopo, quindi in realtà, come un astronauta uscito dalla criostasi, si può dire che la sua vera età sia solo di sedici anni. Abbiamo deciso di festeggiare la ricorrenza in un modo particolare: con una lunga intervista al fondatore della rivista, Vittorio Curtoni, scomparso ormai cinque anni fa. L’intervista è stata realizzata nel 1996, vent’anni fa, molto prima che Vic tornasse a dirigere la sua creatura con la nuova serie edita da Delos Books.

 

Numero 77: un napoletano esperto della Smorfia direbbe “le gambe delle donne”, e sono proprio le donne a costituire il grosso dell’impianto narrativo di questo numero. Un delicato racconto di un’autrice canadese di origine medioorientale, Amal El-Mohtar, sul tema dei rifugiati; un durissimo racconto di Elizabeth Bear per ragionare sul nostro rapporto con la realtà (per questo racconto è stato fatto un certosino lavoro di traduzione e di editing per un motivo particolare, chissà se verrà notato), un racconto politico che per ricordare le vicende degli anni di piombo di Alda Teodorani, e una avventura che vi ricorderà Hayao Miyazaki, dalla vincitrice del premio Robot Emanuela Valentini.

Diversissimi ma entrambi validissimi anche i racconti dei due autori Valentino Peyrano e Alain Voudì. Nel numero si parla anche di Star Wars, di Luigi Capuana, della rivista Fantascienza Ciscato.

Il numero in edizione digitale è disponibile sul Delos Store, la versione cartacea è in stampa e arriverà tra qualche giorno, ma può essere preacquistata sempre sul Delos Store.

Ricordiamo che l’abbonamento a quattro numeri costa (dal 2003 prezzo immutato!) 33 euro, mentre l’abbonamento in versione digitale costa 23 euro.

 
» Robot 77 (versione stampata) sul Delos Store
http://www.delosstore.it/delosbooks/49501/robot-77/
» Robot 77 (versione pdf) sul Delos Store
http://www.delosstore.it/ebook/49491/robot-77/
» Robot, abbonamenti
http://www.delosstore.it/robot


Musica, Teatro

Il mito di Carmen

Invito alla lettura Martedì 26 Aprile ore 17

POMERIGGIO IN POESIA

Due sillogi poetiche: “COMPAGNO D’OCCASIONE” di Laura Maria Gabrielleschi e “PARLANDO D’ALTRO” di Rodolfo Cernilogar
Dialoga con gli autori Fabrizio Fiocchi
COMPAGNO D’OCCASIONE di Laura Maria Gabrielleschi – Poesie 1997- 2005 (Corymbos Poesia)
Ho provato a parlare d’amore o di amori, anche se resto molto scettica su questa parola, ma il compito del poeta è sublimare e superare lo scetticismo, capire che l’unica via per fissare amori, passioni, dolori e le loro contraddizioni è la poesia. Dove tutto si scioglie si amalgama.
L’autrice è nata a Lucca ma da anni vive a Grosseto dove svolge l’attività di promotore culturale. Ha pubblicato alcuni libri di poesia prefati da Dario Bellezza e Franco Loi. Nel 1997 ha vinto il Premio Montale(nota dell’autrice)
PARLANDO D’ALTRO di Rodolfo Cernilogar (Cicorivolta Edizioni)
Rodolfo Cernilogar si è disposto con umiltà all’ascolto di tanti poeti (si ritrovano qui echi di Montale, leopardi, Sereni, Penna e Pavese, Tra gli altri) e ne ha distillato una voce propria. Non si percepisce mai la fatica della scrittura, né il leggere costa alcuno sforzo, ma allo sguardo attento si coglie una estrema cura nello scegliere le parole. (dalla posta frazione di Francesca Del Moro)
L’autore nasce a Pisa, cresce in Maremma. Oggi vive e lavora tra Bologna e Ferrara. Pubblica nel 2006 il suo primo libro di poesia Argento di lumaca (Lieto Colle editore), vincitore di diversi premi. Fa parte del Gruppo 77, composto da poeti che a Bologna scrivono, leggono impastano poesia.

 

Conferenze e Convegni Mercoledì 27 Aprile ore 16,30

SCIENZA E LETTERATURA NELL’ETA’ DI ARIOSTO E COPERNICO

Con Luigi Pepe

Con Luigi Pepe

Agli inizi del Cinquecento si trovarono negli Stati Estensi gli autori di tre grandi opere, destinate a segnare la storia della cultura europea nei secoli futuri. Ludovico Ariosto (Orlando Furioso 1516, 1532), Francesco Guicciardini (Storia d’Italia 1533, 1538), Niccolò Copernico (De revolutionibus, 1516-1543). Essi furono anche interpreti, ciascuno a modo suo, di uno dei più produttivi e movimentati periodi dell’Italia moderna
A cura dell’Accademia delle Scienze di Ferrara

Conferenze e Convegni Giovedì 28 Aprile ore 17

IL MITO DI CARMEN

Libri in scena

A cura di Emilio Sala, musicologo
In occasione dello spettacolo CARMEN di Enzo Moscato, regia di Mario Martone –  Stagione di Prosa 2016 del Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
Non a caso la “voce” Carmen si trova in molti dizionari dei miti letterari (per esempio quello a cura di Pierre Brunel, tradotto anche in italiano). La novella di Mérimée e soprattutto l’opera di Bizet hanno fecondato un “campo discorsivo” che è diventato sempre più autonomo rispetto a quei pur fondamentali testi di partenza. Si può dunque parlare di Carmen come di un mito moderno, di uno spazio per così dire autopoietico che si riconfigura continuamente restando sempre riconoscibile. Uno spazio sempre più mediatizzato nel quale il cinema e le ri-mediazioni audiovisive, da Preminger a Godard Brook Rosi Martone ecc. hanno giocato un ruolo cruciale e interno alla struttura stessa del mito.
L’incontro è parte del ciclo Libri in Scena, a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara

Conferenze e Convegni Venerdì 29 Aprile ore 17

PAZIENZA

Le parole della Democrazia

Conferenza di Piero Stefani
Introduce Fiorenza Bonazzi
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Leopardi la definì la più eroica delle virtù appunto perché non ne ha l’apparenza. Kafka giudicò il suo opposto, l’impazienza, come il solo peccato capitale.  Prima di loro, la lettera ai Romani la indicò capace di produrre una virtù provata. La pazienza ha tanti meriti (non a caso è qualificata come “santa”), ma è dotata anche di un valore politico? È proprio della democrazia sostenere che, prima di scegliere, occorre ascoltare con pazienza il parere di ciascuno e che, prima di decidere, bisogna mediare. Non è forse regola del gioco che la minoranza debba accettare pazientemente, come se fosse propria, la decisione della maggioranza? Anche la pazienza però ha un limite. Per rendersene conto basta guardare ad alcune  defaticanti procedure parlamentari e alle lentezze della burocrazia.
L’incontro è parte del ciclo Le parole della democrazia, a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

 

Arte

Mostre a Modena

Lunedì 25 aprile aprile e domenica 1 maggio 2016 le mostre allestite alla Galleria civica di Modena nelle sedi di Palazzina dei Giardini e Palazzo Santa Margherita saranno aperte al pubblico con orario festivo, dalle 10.30 alle 19.30. Il Mata sarà aperto dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30.

L’ingresso a tutte le mostre è gratuito.

Alla Palazzina dei Giardini, in corso Canalgrande, è aperta al pubblico “La memoria finalmente. Arte in Polonia 1989-2016” a cura di Marinella Paderni. Prodotta con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e realizzata in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, la mostra presenta fotografie, pittura, collage, sculture, disegni, installazioni e video di 15 autori selezionati, fra tre generazioni di artisti polacchi nati tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Ottanta.

A Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, sarà possibile visitare “Nino Migliori, Lumen. Leoni e metope del duomo di Modena “. L’esposizione, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con Musei del Duomo e Coordinamento Sito Unesco, propone 64 fotografie inedite di Nino Migliori, risultato dell’ultimo progetto di ricerca sulla visione condotto dall’autore, che consiste nel fotografare sculture romaniche utilizzando come unica fonte luminosa la luce di una candela, che rende viva l’immagine e vibrante la pietra corrosa dal tempo.

Al Mata, il nuovo spazio a Modena dedicato alla cultura contemporanea in via della Manifattura dei Tabacchi 83, è aperta la mostra “Effimera. Relazioni disarmoniche” a cura di Fulvio Chimento e Luca Panaro, che propone opere di Eva e Franco Mattes (1976), Carlo Zanni (1975) e Diego Zuelli (1979).

Un focus sulle nuove tendenze artistiche in relazione ai “New Media”, dal taglio sperimentale che concentra il proprio interesse su artisti italiani nati negli anni Settanta che utilizzano un apparato tecnologico fortemente innovativo.

Foto: allestimento della mostra “La memoria finalmente. Arte in Polonia 1989-2016”, Galleria civica di Modena, Palazzina dei Giardini 2016. Foto Paolo Terzi; Nino Migliori, Ermafrodito, dalla serie “Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena” © Nino Migliori 2015; Diego Zuelli, Rotazione n.1, 2008, computer graphics, hd video installation, stereo sound, prepared projection surface, 2′ loop.

informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena

tel. +39 059 2032911/2032940 – fax +39 059 2032932

http://www.galleriacivicadimodena.it

Museo Associato AMACI

ufficio stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano, Anna Defrancesco, tel+39 02 36755700,
anna.defrancesco@clponline.it
immagini e comunicati scaricabili http://www.clponline.it

informazioni Mata, Ex Manifattura Tabacchi

via della Manifattura dei Tabacchi 83, 41121 Modena

tel +39 059 4270657

http://www.mata.modena.it

Visite guidate per le scuole e il pubblico:

Per le scuole (gratuite e su prenotazione) giovedì e venerdì: ore 11.30

Per il pubblico (a partire da domenica 17 aprile – gratuite e libere, non è necessaria la prenotazione) sabato e domenica: ore 11.30 e 16.30.

Per prenotare le visite guidate al Mata chiamare lo 0594270657 in orario di mostra (dal giovedì alla domenica 11.00-13.00 / 16.00-19.30).

biblioteca

Giornata mondiale del libro

Eventi Sabato 23 aprile dalle ore 9,30 alle 19

SAN GIORGIO IN… PARADISO

Apertura straordinaria della Biblioteca Comunale Ariostea

Nella Giornata mondiale del libro e in occasione della Festa di San Giorgio, patrono di Ferrara, la Biblioteca Comunale Ariostea aprirà le porte con un intenso programma di iniziative.
Saranno disponibili i servizi di lettura e prestito libri (solo a scaffale aperto), le sale studio e il giardino e sarà possibile visitare Palazzo Paradiso grazie anche alla gentile collaborazione dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea.
Programma:
ore 9.30 e ore 15, Mirna Bonazza e Arianna Chendi illustreranno la mostra “1516-2016. Furioso da Cinque secoli, ancora Orlando, per sempre Ariosto” da loro curata nell’ambito delle celebrazioni per il V Centenario dell’Orlando furioso, capolavoro di Ludovico Ariosto.
ore 11 in Sala Agnelli presentazione del libro “La banda musicale nella tradizione italiana e ferrarese” curato dalla Banda Filarmonica Comunale Ludovico Ariosto di Ferrara
Interverranno il vice sindaco Massimo Maisto e il prof. Claudio Cazzola.
Seguirà breve esibizione musicale.
ore 16 in giardinoMio cugino Astolfo” con Marcello Brondi. Narrazione animata per bambini e ragazzi. A seguire merenda offerta dagli Amici della Biblioteca Ariostea e… letture in libertà.
ore 17,30 Ivano Marescotti legge brani tratti dall’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, nell’ambito della rassegna “Voci d’autore. Iniziative nelle biblioteche dell’Emilia-Romagna” a cura dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara
Info: Angela Ammirati 0532 418218 ammirati.ariostea@edu.comune.fe.it

libri

Tresigallo, città di fondazione

Tresigallo, borgo di misere case situato nella provincia di Ferrara, viene
totalmente trasformato, tra il 1933 e il 1939, in una vera città corporativa,
andando a realizzare il sogno di Edmondo Rossoni, tresigallese e ministro
del governo fascista: eliminare la miseria nella propria terra, all’epoca la
zona con il più alto tasso di disoccupazione a livello nazionale. Dove c’e-
ra l’erba si innalzano moderne opere pubbliche; dove regnava il fango,
si tracciano nuove strade piastrellate. Ma la trasformazione di Tresigal-
lo non è solo architettonica, si tratta piuttosto di una rivoluzione sociale,
economica e soprattutto culturale. Oltre a un dettagliato resoconto stori-
co, il volume offre una lunga serie di testimonianze di vecchi tresigalle-
si che, attraverso un interessante viaggio della memoria, raccontano in
maniera autentica la conquista della modernità da parte di una comuni-
tà. Una modernità “armonica”, fondata sul lavoro, sulla produzione, ma
anche sull’uomo e sulla sua centralità nel processo economico. Un ricco
inserto di immagini assolutamente inedite, ritrovate dall’autore in archivi
semisconosciuti e presso privati, illustra ampiamente il racconto di uno
degli episodi più interessanti del ventennio fascista in Emilia-Romagna.
biblioteca, conferenza

Biagio Rossetti

Conferenze e Convegni Lunedì 18 aprile ore 17 – Sala Agnelli
Il potere dei giudici

Diritto e rovescio dell’intangibilità dei magistrati

A cura di Sergio Gessi
Il dibattito partirà dalla considerazione dei difformi comportamenti dei giudici: quelli che si impegnano contro ogni forma di abuso e di ingiustizia e per questo talvolta pongono a repentaglio la loro stessa vita; e quelli che della giustizia hanno una concezione elastica e si mostrano quiescenti rispetto ai poteri forti.
In rapporto all’amministrazione del principio di giustizia si solleverà anche lo spinoso nodo della responsabilità dei magistrati, che risulta un’arma a doppio taglio: da una parte doverosa tutela per gli imputati da azioni vessatorie. Dall’altra, però, potenziale arma di pressione sui giudici appannaggio di imputati “eccellenti”.
L’incontro è parte del ciclo “Chiavi di lettura” con il quale il quotidiano online Ferraraitalia si propone di “leggere il presente” mettendo a confronto voci e opinioni diverse su temi di attualità, locale o nazionale.
In collaborazione con il quotidiano online Ferraraitalia – L’informazione verticale
Conferenze e Convegni martedì 19 Aprile ore 17
BLASIUS ROSSETTUS LANGUENTIS ARCHITECTURAE INSTAURATOR

L’architetto del Duca. Biagio Rossetti e la cultura urbanistica del primo Rinascimento

A cura di Alberto Andreoli
La fama di Biagio Rossetti (1447 ca.-1516), ‘ingegnere ducale’ al servizio di Borso, Ercole I e Alfonso I d’Este, ha vissuto negli anni fortune alterne. Per lungo tempo pressoché ignorato dalla critica, Rossetti è stato successivamente riconosciuto come il «primo urbanista moderno europeo» (B. Zevi). Di recente, il reperimento di nuova documentazione archivistica ha indotto alcuni studiosi a una rivisitazione di tale giudizio. La ricorrenza del quinto centenario dalla morte costituisce l’occasione per effettuare un aggiornato bilancio sulla figura e l’opera dell’architetto ferrarese.
L’incontro, parte del ciclo Non solo arte. Conversazioni di storia dell’arte e sul patrimonio culturale, costituisce una occasione per familiarizzarsi con il “mondo dell’arte” e il patrimonio culturale. L’iniziativa si propone – attraverso incontri a cadenza mensile – di introdurre il pubblico degli appassionati ai linguaggi particolari delle diverse espressioni artistiche (pittura, scultura, architettura, urbanistica, ecc.) e al progressivo impiego di specifiche terminologie e metodologie interpretative.
In collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Giovanni Tavelli da Tossignano” della Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio
Invito alla lettura Mercoledì 20 Aprile ore 17
CON LA RINA, CLASSE 1910

di Carla Baroni

Carla Baroni (Edizioni Ets, Pisa, 2016)
Dialoga con l’autrice Gianni Cerioli
Letture a cura di Lina Scolozzi
La poetessa Carla Baroni ci offre un piccolo spaccato della vita ai primi del Novecento. Ci narra, infatti, alcuni episodi dell’infanzia e dell’adolescenza di sua madre, all’epoca ragazzina vivace e precoce, così come li ha appresi dalla bocca della propria congiunta. È un altro dei tanti poemetti ai quali Carla Baroni ci ha abituato in cui però la vena descrittiva prevale su qualsiasi altro aspetto della sua poetica.
L’Autrice, poetessa affermata, è nata in provincia di Verona. Si è trasferita sin dall’infanzia a Ferrara dove ancor oggi vive. Ha iniziato a scrivere poesie ispirandosi alla madre Rina, anch’essa poetessa. Diversi e importanti i premi letterari ricevuti tra i quali il Premio Pietro Niccolini che consacra i letterati ferraresi. Collabora con riviste letterarie in veste di critico.
In collaborazione con Gruppo Scrittori Ferraresi, Società Dante Alighieri
Conferenze e Convegni Giovedì 21 Aprile ore 17
VITE DA RACCONTARE

Lungo il cammino. Percorsi nel femminile: infanzia, giovinezza, maturità

A cura di Simona Gautieri e Rosa Cristofori Solitario
Intervengono il giornalista sportivo Daniele Vecchi e la prof.ssa Antonella Cagnolati dell’Università di Foggia.
Il secondo incontro del ciclo “Lungo il camino” si occupa di come e dove la vita della donna si colloca, non soltanto rispetto a quella degli uomini ma anche – e soprattutto – rispetto ai cliché che l’hanno de-finita nella storia e nell’immaginario. Un’occhiata su temi che spesso diventano facili luoghi comuni e che hanno radici concrete nel vissuto quotidiano, dall’infanzia alla maturità della persona.
L’argomento di oggi si articola sui passaggi della crescita e della formazione della donna, attraverso l’esempio di alcune figure femminili e discutendo di come la storia abbia deciso di “farle o non farle passare”.
L’incontro è parte del ciclo Lungo il Cammino. Percorsi nel Femminile: infanzia, giovinezza, maturità, realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara

Arte, fotografia

Conferenza e mostra fotografica

MOSTRI, BESTIARI E POPOLI FAVOLOSI. LE METOPE ED I LEONI DEL DUOMO NELL’IMMAGINARIO DEL MEDIO EVO
INCONTRO CON GIOVANNA CASELGRANDI
GIOVEDÌ 21 APRILE, ORE 18.00

Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103

ingresso gratuito

 

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Giovedì 21 aprile, alle ore 18.00, nell’ambito della mostra “Nino Migliori, Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena”, in corso fino al 5 giugno, alla Galleria civica di Modena nella sede di Palazzo Santa Margherita, si terrà un incontro con Giovanna Caselgrandi, direttrice dei Musei del Duomo, dal titolo Mostri, bestiari e popoli favolosi. Le Metope ed i Leoni del Duomo nell’immaginario del Medio Evo.

 

Le fotografie di Nino Migliori donano un nuovo fascino ai “mostri di pietra” della Cattedrale: luci e ombre sollecitano la nostra immaginazione e attirano il nostro sguardo. Perché le cattedrali medievali erano “abitate” da animali reali e immaginari, da creature fantastiche e mitologiche? Perché non c’era timore a raffigurare ammalianti sirene e pericolosi draghi dentro e fuori le chiese? Queste domande trovano risposta nel significato che tali raffigurazioni rivestivano all’interno dell’immaginario simbolico del Medioevo.

Attraverso l’analisi delle opere ed il loro confronto con i Bestiari, le Enciclopedie e le Mappe del mondo antico questo ricco apparato di immagini e di simboli troverà nella lezione di Giovanna Caselgrandi, una lettura esauriente, rivelandoci un Medioevo non stereotipato, fonte di stupore e di ammaestramento.

 

L’esposizione  “Nino Migliori, Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena”, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con Musei del Duomo e Coordinamento Sito Unesco, propone 64 fotografie inedite di Nino Migliori  risultato dell’ultimo progetto di ricerca sulla visione condotto dal fotografo bolognese, che consiste nel fotografare sculture romaniche utilizzando come unica fonte luminosa la luce di una candela, che rende viva l’immagine e vibrante la pietra corrosa dal tempo.

 

Giovanna Caselgrandi Laureata in Lettere e Filosofia all’Università di Bologna con una tesi sul Tesoro dell’Abbazia di Nonantola, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Ca’Foscari di Venezia.

Dal 1998 è docente di Storia e Simbologia dell’Arte presso l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena. Attualmente è direttrice dei Musei del Duomo e curatrice del Museo Benedettino e Diocesano di Nonantola. Membro della Commissione Diocesana di Arte sacra, è autrice di diverse pubblicazioni e saggi di Storia dell’Arte.

 

Nino Migliori è nato a Bologna nel 1926 dove vive e lavora. La sua fotografia, dal 1948, svolge uno dei percorsi più diramati e interessanti della cultura d’immagine europea. Oggi Migliori è considerato un vero architetto della visione. Ogni sua produzione è frutto di un progetto preciso sul potere della visione, tema, questo, che ha caratterizzato tutta la sua produzione. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private, fra le quali: Mambo, Bologna; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino; CSAC, Parma; Museo d’Arte Contemporanea Pecci, Prato; Galleria d’Arte Moderna, Roma; Calcografia Nazionale, Roma; MNAC, Barcellona; Museum of Modern Art, New York; Museum of Fine Arts, Houston; Bibliothèque Nationale, Parigi; Museum of Fine Arts, Boston; Musée Reattu, Arles, SFMOMA, San Francisco.

 

Foto: Nino Migliori, da “Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena”, Antipodi © Nino Migliori 2015.

 

 

conferenza “Mostri, bestiari e popoli favolosi. Le Metope ed i Leoni del Duomo nell’immaginario del Medio Evo”

 

con Giovanna Caselgrandi

 

sede Palazzo Santa Margherita, Sala grande, corso Canalgrande 103, Modena

 

periodo giovedì 21 aprile, ore 18

 

Ingresso gratuito

 

mostra Nino Migliori, Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena

 

da un progetto di Nino Migliori

 

periodo 5 marzo-5 giugno 2016

 

organizzazione e produzione

Galleria civica di Modena

Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

 

in collaborazione con

Musei del Duomo

Coordinamento Sito Unesco

 

orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 16.00-19.30; sabato, domenica e festivi 10.30-19.30.

Lunedì e martedì chiuso

 

ingresso gratuito

 

le Metope sono visibili presso i Musei del Duomo, via Lanfranco 6, nei seguenti orari: da martedì a domenica 9.30-12-30 e 15.30-18.30. Lunedì chiuso

Ingresso ridotto (3 €) presentando il biglietto rilasciato in sede di mostra

 

i leoni stilofori sono visibili in Duomo nei seguenti orari: da martedì a domenica 7-19; lunedì 7-12.30 e 15.30-19

Letteratura

Il trionfo di Giuditta

Conferenze e Convegni lunedì 11 aprile ore 17

IL TRIONFO DI GIUDITTA: Le metamorfosi di un’eroina biblica

Libri in Scena

A cura di Irene Giolo
In occasione della messa in scena il 17 aprile dell’opera Juditha triumphans di Antonio Vivaldi da parte del Teatro Comunale Claudio Abbado, Irene Giolo ripercorre la storia di  Giuditta, a partire dal testo biblico che narra l’uccisione di Oloferne,  per seguirne poi la  vicenda nei testi  prodotti dalla cultura medievale; a questo percorso letterario si affianca, a partire dal Medioevo e soprattutto nel Rinascimento un ricco dossier di immagini, che sottolineano i diversi volti di Giuditta, da quello della donna pia e umile, a quello della scaltra seduttrice, fino a  quello della donna forte, simbolo della libertà del popolo di Israele.
L’incontro è parte del ciclo Libri in Scena, a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara

 

Conferenze e Convegni Martedì 12 aprile ore 17

LA VIA DELLO YOGA

Dagli Yoga-Sutra di Patanjali allo Yoga della Bhagavad Gita (bhakti, jnana, karma e raja yoga)

Conferenza di Pietro Fallica
Introduce e coordina Marcello Girone Daloli
Dagli Yoga-Sutra di Patanjali allo Yoga della Bhagavad Gita (bhakti, jnana, karma e raja yoga)
Partendo dalle basi teoriche del Sankhya, introdurremo i passi fondamentali della Via dello Yoga (yama e niyama). Inizieremo lo studio degli Yoga-Sutra di Patanjali, ripercorrendo la visione graduale e scientifica degli otto passi, fino all’apice dello stato di samadhi (estasi supercosciente). Infine introdurremo la visione di sintesi dello Yoga della Bhagavad Gita (Bhakti, Jnana, Karma e Raja Yoga). L’eterna aspirazione dell’uomo a Libertà e Immortalità: la ricerca della propria Eredità Divina.
Gli incontri hanno un carattere filosofico-religioso e culturale, ma non confessionale e sono rivolti a chiunque desideri chiarire e approfondire insieme temi che riguardano la spiritualità, la ricerca interiore e la via dello Yoga.

Conferenze e Convegni Mercoledì 13 aprile ore 17

L’AMORE UGUALE

Letteratura e Sessualità

Conversazione di Matteo Pazzi
La semplicità complicata dell’amore, ecco l’ennesima sfida che la “Compagnia del libro” lancia agli appassionati di letteratura della biblioteca Ariostea. Questa volta si parlerà di “Amore Uguale”. Attraverso il commento e l’analisi di alcuni romanzi si cercherà di capire le difficoltà, le fragilità e la struggente bellezza presenti nel rapporto d’amore fra persone dello stesso sesso. Oggi in Italia, come dimostrano anche le recenti polemiche politiche, parlare di omosessualità maschile e femminile (gay e lesbiche) suscita reazioni emotive o prese di posizioni ideologiche. La “Compagnia del libro” propone un incontro letterario volto a mostrare come il sentimento dell’amore sia, quasi per definizione, un oceano privo di confini precisi e schematici.
Come scrisse Kahlil Gibran :”L’amore non dà nulla fuorché sé stesso / e non coglie nulla se non da sé stesso. / L’amore non possiede, / né vorrebbe essere posseduto / poiché l’amore basta all’amore.”. Per la prima volta la Compagnia si occuperà anche di un’opera dello scrittore ferrarese Roberto Pazzi.
In collaborazione con l’Associazione Culturale il Gruppo del Tasso di Ferrara

Conferenze e Convegni Giovedì 14 aprile ore 16,30

HERMANN, IL LUPO DELLA STEPPA

A cura di Stefano Caracciolo

Viaggio Psicobiografico fra Oriente e Occidente nell’opera di Hermann Hesse
A cura di Stefano Caracciolo, professore ordinario di Psicologia Clinica
Continuano con successo gli incontri curati dal professor Caracciolo che accompagna gli ascoltatori in paesaggi straordinari quali la Storia, la Musica, il Cinema, la Poesia, ma anche la Follia, la Morte e la Vita. Ogni scenario viene interpretato attraverso la lente della psicologia qui proposta come moderno strumento di lettura per aiutarci a trovare punti di riferimento nella complessità del reale.
L’appuntamento di oggi è con il grande romanziere, poeta e pittore tedesco Hermann Hesse, la cui vita e opera rappresentano un ponte tra Oriente e Occidente.
Incontro parte del ciclo Anatomie della mente curato in collaborazione con Sezione di Psicologia Generale e Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara