Il mio amico Rossano, cultore di storia, mi ha detto che, secondo lui, la concentrazione e la vicinanza tra le case dei paesini italiani qui manca perché non c’è mai stato il pericolo di invasioni periodiche o di scaramucce coi villaggi confinanti; e ha ragione. Qui, una volta debellate le popolazioni indigene (una delle tante vergogne che l’America bianca di solito non ammette), i padroni non hanno mai dovuto temere nessuno. L’ultima guerra combattuta sul suolo statunitense fu quella di secessione, terminata nel 1865. Il resto è stata pura esportazione, tant’è che ogni tanto si scorge qualche locale un po’ spartano che inalbera la scritta VFW: Veterans of Foreign Wars. I reduci delle guerre del mondo si trovano lì. I caduti, invece, sono sepolti al cimitero militare di Arlington, a Washington, in un campo enorme. E chissà quanti altri ancora ne arriveranno. Lo spazio, qui, si spreca.
Il brano sopra è tratto dal blog di un mio ex studente (che adesso insegna in america)
ma di suo potete trovare anche le sue corrispondenze per bondeno.com; al prezzo indicato in dollari vanno aggiunti 6 euro circa per le spese postali in Italia
È veramente l’uomo sbagliato al posto sbagliato, come qualcuno vuole far credere, o è stato insediato per fare proprio quello che ha fatto e sta facendo?
E ancora, qual è il compito di Draghi come presidente del consiglio?
Le grandi svolte della Storia arrivano senza preavviso per la gente comune. Ci si trova di colpo catapultati dentro a cambiamenti inimmaginabili fino al giorno prima. Cambiamenti sconvolgenti come quelli legati all’avvento dell’epidemia da coronavirus.
Eppure queste svolte vengono pianificate con cura e per lungo tempo da alcuni circoli elitari.
Società politiche all’interno delle quali la vera classe dirigente studia il futuro e cerca di determinarlo, disegnando tutti i possibili scenari, al riparo dalle piccole “beghe di palazzo” o dalle competizioni elettorali.
Uno di questi circoli, forse il più importante e meno conosciuto in Italia, è l’anglosassone Fabian Society cui sono, in modi diversi, legati sia Mario Draghi che Roberto Speranza. Ci siamo determinati a scrivere questo libro perché la realtà che stiamo vivendo è vicinissima, quasi coincidente, a quella progettata dai fondatori della Fabian Society.
Questo libro ha due obiettivi.
– Il primo è quello di delineare il pensiero politico della Fabian Society attraverso alcuni cenni storici e verificando quali sono gli attuali uomini e donne di potere che le afferiscono.
– Il secondo è di analizzare come e quanto la visione del mondo dei Fabiani coincida con quell’epocale tornante della Storia nel quale ci è toccato di vivere: la drastica svolta autoritaria imposta al mondo occidentale attraverso l’utilizzo politico della vicenda Covid-19.
Indicheremo per nome e mostreremo le azioni di quei politici italiani legati alla tradizione Fabiana che stanno sconvolgendo le nostre vite. Denunceremo la manipolazione che sta dietro alla narrazione terroristica del coronavirus, la gravità dei ricatti legati alla campagna vaccinale e le conseguenze sociali ed economiche di quanto sta accadendo.
Proveremo ad individuare gli obiettivi di questo governo emergenziale della epidemia e constateremo quanto questi coincidano, in modo inquietante, con quelli, totalitari e antidemocratici, dei primi pensatori Fabiani.
Davide Rossi ha 51 anni e vive nelle Marche. È laureato in giurisprudenza ed ha ricoperto incarichi politici nelle istituzioni italiane per quindici anni. Ha conosciuto e frequentato le “stanze del potere”. Oggi si occupa di analisi politica e scrive per alcuni magazine del web
Mancano pochi giorni al 3ntanni Celebration Expo, la festa per il trentennale di 3ntini Editore, in programma ad Argenta (FE) il 24, 25 e 26 ottobre.
“Compie trent’anni la casa editrice che – dall’ottobre 1984, data d’uscita di Nuvola Bianca, rivista di fumetti e musica – è emblema di vitalità, di idee, di sperimentazione… Tattoo 1, Idea Tattoo, CasAntica, Giardino Antico, Apparecchiare la Tavola, Unghie&bellezza hanno inaugurato filoni editoriali amati da migliaia di lettori”, commenta lo staff. Stefano Trentini, l’anima di 3ntini Editore, li ha individuati per primo e con ottimi risultati: “Basti dire che IdeaTattoo è tradotto in nove lingue ed è la pubblicazione di tatuaggi più apprezzata in Europa, negli Stati Uniti, in Canada, in Australia”
Per mia fortuna l’editore di Argenta (FE) prima aveva fatto Selen, su cui aveva esordito Giovanna Casotto i cui lavori adesso trovate sulla rivista francese; la buona notizia è che si trovano anche su Amazon allo stesso prezzo (risparmiando quindi i 15 euro di spese postali)
Elbridge Colby, già consigliere di Trump al Pentagono, aiutandolo a concepire la sua strategia nazionale di difesa, nel suo nuovo libro “La strategia del Diniego: la difesa americana in un’era di conflitti tra grandi potenze” avanza l’idea[in inglese] di una politica estera che si lasci alle spalle definitivamente l’era post 11 Settembre. Il circolo esterno della “periferia” si riduce ad una tecno-funerea gestione oltre “l’orizzonte lontano”, e le “province vicine dell’impero”, come l’Europa, perdono importanza rispetto al confronto con la Cina. Concentrarsi sull’Iran e la Corea del Nord, afferma Colby, è semplicemente fuorviante.
Quello di Colby è un “libro realista, incentrato sulle intenzioni di dominio cinese in Asia, descrivendole come la minaccia più grave nel XXI secolo”, scrive[in inglese] Ross Douthat nel New York Times:
Tutte le altre sfide diventano secondarie. Solo la Cina minaccia gli interessi americani in maniera così profonda, e mediante il consolidamento del suo potere economico in Asia mette in pericolo la nostra prosperità, e mediante una possibile sconfitta militare che potrebbe sconquassare il nostro sistema di alleanze. Perciò la politica americana dovrebbe prefiggersi il blocco dell’egemonia regionale di Pechino e dissuadere i suoi possibili avventurismi militari in primo luogo con un impegno più forte in difesa di Taiwan.
La Strategia del Diniego è la versione senza orpelli sentimentalistici di un consenso che si sta rapidamente consolidando a Washington. Il discorso di Biden, che giustifica il ritiro dall’Afghanistan come fine di una politica di costruzione delle nazioni e di un maggiore impegno sul fronte dell’anti-terrorismo, dice in modo forse meno diretto le stesse cose di Colby.
Lo potete scaricare gratuitamente dal link di cui sopra: la copertina è tratta da Conoscere, mitica enciclopedia a dispense che mi onoro di possedere (avendola acquistata all’epoca); descrive con cognizione di causa , essendomi poi laureato in Sociologia dell’educazione, i miei anni di liceo classico (Ariosto a Ferrara)
Non casualmente il lavoro si interseca con quello, sempre mio, sugli anni ’60 di cui parlo nel blog omonimo https://anni60.info/
L’etica della libertà è il prodotto maturo di una delle grandi menti del Ventesimo secolo. Murray N. Rothbard imbastisce la costruzione di una morale adeguata al capitalismo del laissez-faire, inteso come sistema della libertà naturale dell’uomo. Rothbard propone una società nella quale sia abolito il monopolio statale della violenza, e tutti i servizi (anche sicurezza, protezione e giustizia) siano offerti in libera concorrenza sul mercato. L’analisi rothbardiana, nel solco di tradizioni quali l’anarchismo individualista americano, la Scuola austriaca dell’economia, il neotomismo e la dottrina lockeana dei diritti assoluti di proprietà, sviluppa gli argomenti morali a favore di una società libera, analizzando le implicazioni della libertà in tutti i campi, dalla dottrina dei contratti, alla famiglia, al diritto penale.
Ideologo del Libertarian Party e principale esponente della corrente anarco-capitalista del libertarismo americano, Rothbard, facendo propria la lezione di Ludwig von Mises che fu suo professore e per il quale nutrì un’autentica venerazione, porta alle estreme conseguenze il liberalismo classico di John Locke e sviluppa il nucleo concettuale già presente nelle opere di Ayn Rand. Arriva così a proporre una società in cui debba essere abolito il monopolio statale della violenza e in cui tutti i servizi (non solo economici, ma anche la sicurezza, la protezione e la giustizia) possano essere offerti in libera concorrenza sul mercato. La proprietà privata costituisce per Rothbard il fondamento degli scambi bilaterali volontari – che messi tutti insieme formano il mercato – ma anche il supremo fine politico, ovvero la libertà dell’uomo, un dettato della ragione e della natura.
Per Rothbard, “se ogni uomo ha la libertà di fare ciò che vuole ne consegue necessariamente che la libertà di nessun uomo è violata”, e una società può dirsi giusta soltanto se i diritti di proprietà di ogni individuo non vengono violati, mentre lo Stato rappresenta sempre e ovunque il nemico naturale della libertà dell’uomo e del vero diritto”.
Il libro è diviso in cinque parti: Il diritto naturale; Una teoria della libertà; Lo Stato contro la libertà; Teorie moderne della libertà; Verso una strategia della libertà. La sua principale attenzione è dedicata, come scrive lo stesso autore, “alla teoria etica positiva della libertà e a un profilo del diritto libertario”, con un obiettivo primario: la sistematizzazione degli argomenti morali a favore della società libera. In tutto il libro è infatti sempre presente la distinzione fondamentale che Rothbard fa tra il diritto che si ha e la moralità o l’immoralità dell’esercizio di tale diritto.
L’etica della libertà di Murray N. Rothbard, a cura di L. M. Bassani, Liberilibri 2021, 470 pagine, 14 euro
Dante Un’epopea pop a cura di Giuseppe Antonelli 2021, pp. 232, € 30,40 Il volume racconta l’epopea popolare di Dante Alighieri e del suo poema, la cui fortuna, cominciata già nel Trecento, arriva fino ai giorni nostri. Ad alimentarne la fama hanno contribuito gli artisti che hanno raccontato Dante e la Divina Commedia con mezzi diversi: dalle illustrazioni ai romanzi, dalle canzoni ai film, dai fumetti ai videogiochi.
La mostra ospitata al Mar di Ravenna presenta inoltre una sezione dedicata all’arte contemporanea, con opere di maestri internazionali quali Edoardo Tresoldi, Irma Blank, Tomaso Binga, Richard Long, Letizia Battaglia, Kiki Smith, Rä di Martino, Robert Rauschenberg e Gilberto Zorio, scelte per reinterpretare i temi danteschi.