libri, storia

Il partigiano in camicia nera

La storia di Uber PulgaLa storia di Uber Pulga

Pubblichiamo un estratto del libro “Un partigiano in camicia nera”, di Alessandro Carlini, giornalista Ansa e scrittore. Si tratta di una storia comune a tante famiglie italiane che custodiscono la memoria delle divisioni dolorose della guerra civile 1943-1947

Il mio nome è Uber Pulga

Il suo nome compare fra quelli dei caduti per la Liberazione e quelli della Repubblica sociale. A Felonica (Mantova), dove è nato e nel cui cimitero ora riposa, sopra l’ingresso del Comune c’è una lapide che lo ricorda come «partigiano», morto col grado di sottotenente. Nei libri della pubblicistica fascista è considerato un caduto repubblichino. E ancora, il suo nome compare nelle liste dei partigiani di Mantova. Nel giugno del 2011 è stato celebrato come un eroe di guerra dai suoi compaesani, con tanto di cerimonia solenne. In provincia di Parma il suo nome è fra quelli dei disertori fucilati dalla Rsi per aver scelto di unirsi alla Resistenza. Se da Mantova si passa il Po e si arriva a Reggio Emilia, il suo nome è coperto dall’infamia e la sua storia è ricordata come quella di una scaltra e feroce spia fascista, responsabile della morte di due partigiani. In pochi chilometri l’uomo di cui mio nonno mi raccontò la vita con passione e anche una profonda malinconia è considerato un repubblichino e un patriota, un carnefice e un martire per la libertà. Chi era Uber Pulga?

Prima di tutto un membro della mia famiglia, il cugino di secondo grado di mio nonno, Franco Pulga, che si è spento alle 14.30 dell’8 giugno 2005 in una camera dell’ospedale Sant’Anna di Ferrara, reparto di ematologia. Il cancro al cervello gli aveva tolto tutto: prima la lucidità, poi la possibilità di muoversi, la parola e, con essa, le tante storie di cui era stato testimone.

Quando ho messo piede in quella stanza ho capito che stavo toccando con mano qualcosa di infido e oscuro. La morte entrava di prepotenza nella mia vita e mi sor- prendeva intimorito e vile. Mi sono avvicinato al nonno in agonia, temendo che non riuscisse a vedermi né a sentirmi. Ho allungato una mano sulla sua. Era fredda ma non ancora gelida.

«Franco, è arrivato Alessandro.» Mia nonna, che stava al suo fianco, mi aveva annunciato come se lui fosse in un’altra stanza, o al piano di sopra, o fuori, ancora a lavorare nei campi.

«Nonno eccomi, sono qui» gli ho sussurrato. Ero terrorizzato da quel rito familiare al quale non potevo sottrarmi. Volevo mio nonno, il mio nonno contadino, che aveva abbandonato presto la scuola per occuparsi dei campi ma aveva continuato tutta la vita a divorare libri su libri con la fame di chi non ha potuto studiare. Volevo Franco Pulga, che mi aveva trasmesso l’amore per la Storia grazie alle storie che mi aveva raccontato, umane e straordinarie.

Niente era più così. Franco non parlava nemmeno, soffriva e basta. Quel tumore dal nome impronunciabile e maledetto lo stava portando via. Divorava piano piano tutti i racconti, tutte le date, i nomi, i particolari sugli uomini del tempo di guerra. Soldati e generali, eroi e vigliacchi, volontari e disertori, fascisti e comunisti, tede- schi e americani. Tutto il suo mondo stava per perdersi.

Non ho visto il nonno morire.

L’ultima volta che ci siamo parlati come ai vecchi tempi è stato a marzo di quell’anno, solo pochi mesi prima. L’effetto del cortisone gli aveva dato la possibilità di riprendersi per qualche giorno la sua vita, di tornare quello di sempre, l’uomo che rideva, scherzava, urlava e bestemmiava quando qualcosa non gli andava bene o per dare più forza alle sue idee. Ma spaventava solo chi non lo conosceva.

Quell’ultimo giorno abbiamo discusso di tutto, forse sapendo che non ci sarebbero state altre occasioni. E abbiamo parlato della storia più importante, che unisce le vicende della mia famiglia a quelle della Seconda guerra mondiale. Il protagonista è lui, Uber, classe 1919, sottotenente della Repubblica di Salò, fucilato a venticinque anni dai suoi stessi soldati per diserzione e alto tradimento. Ammazzato dai suoi, i bersaglieri repubblichini della divisione Italia, dopo un processo sommario. Uber Pulga, un pluridecorato che aveva creduto nel fascismo combattendo all’estero e in Italia per Mussolini, nel Regio esercito prima e in seguito unendosi alla Rsi. Poi, all’inizio del 1945, qualcosa doveva essersi rotto e Uber era diventato uno di quegli eroi che vanno contro, come li chiamava il nonno. Altri dell’esercito di Salò, prima o dopo di lui, avevano fatto lo stesso, ma Uber quella scelta coraggiosa l’aveva pagata con la vita. Cosa era successo nella sua testa? Perché aveva messo tutto in discussione?

La mia famiglia custodiva con grande cura alcuni documenti: il foglio matricolare degli anni da caporale del Regio esercito; la lettera del cappellano militare della divisione Italia, l’uomo che lo aveva accompagnato al patibolo; l’atto di morte del parroco di Gaiano, in provincia di Parma, che lo aveva seppellito. Mancavano tanti particolari e c’era una lacuna di due anni, dal 1943 al 1945. Che cosa aveva fatto in quel periodo Uber Pulga?

copertina PARTIGIANO IN CAMICIA NERA* Il partigiano in camicia nera di Alessandro Carlini (Chiarelettere)

biblioteca, conferenza, Letteratura

Bassani e la politica

Invito alla lettura Mercoledì 26 aprile 2017 ore 17

Viaggio “slow” nell’immaginario di Ariosto

Appuntamento con le letture furiose recitate da Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari.

Introduce e coordina Francesca Mariotti
L’Associazione culturale Olimpia Morata con “Slow Reading. Leggere con lentezza nell’epoca della fretta. Letture approfondite dai classici ai giorni nostri”, prosegue la sua sfida, in contrasto con la tendenza contemporanea alla fruizione veloce e velocissima, allo zapping, al rimbalzo frenetico da un contenuto all’altro che il digitale e la rete hanno reso d’un tratto così agevole e diffuso: si creano così occasioni di incontro con i libri intesi come contenuti da fruire lentamente per riprendersi  il tempo di leggere, capire e vivere le mille avventure e pensieri che solo la lettura sa dare.
In occasione dei Cinquecento anni dalla pubblicazione della prima edizione dell’Orlando furioso.
Con il patrocinio del Comitato Nazionale V Centenario dell’Orlando furioso – Mibact
Per il ciclo “Slow reading” a cura dell’Associazione Olimpia Morata di Ferrara

 

Conferenze e Convegni Giovedì 27 aprile 2017 ore 17

Bassani e il mondo politico

Conferenza di Gianni Venturi

Introduce Sandra Carli Ballola
La partecipazione di Bassani alla vita politica è stata poco studiata. Dopo il suo incarceramento nel’43 a Ferrara Bassani si trasferisce a Firenze in cui sviluppa la sua azione resistenziale assieme all’amico Carlo Ludovico Ragghianti. Nel dopoguerra fa parte del Partito d’azione e più tardi della sfera socialista dove ricopre anche incarichi pubblici. Ovviamente le sue scelte politiche s’intrecciano con quelle dell’ebraismo e delle sue scelte editoriali. Un nodo difficile da sciogliere ma che comunque va tenuto presente proprio in funzione delle tecniche narrative da lui messe in atto.
Per il ciclo “I colori della conoscenza”, a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Conferenze e Convegni Venerdì 28 aprile 2017 ore 17

G. Simmel e la libertà come relazione

Conferenza di Monica Martinelli

Introduce Manuela Paltrinieri
G. Simmel (1858-1918) ci insegna che, per comprendere un’epoca e per cimentarsi nell’arte di costruire qualcosa che non eluda la domanda di senso per sé e per gli altri, occorre partire da un’analisi critica dell’immaginario della libertà, perché è attorno a tale immaginario che si sviluppano le relazioni sociali, i modelli e le forme di vita organizzata. Acuto interprete della modernità, egli riconosce l’accelerazione grandiosa impressa al cammino della libertà umana ma, al contempo, le sue drammatiche involuzioni. E individua alcuni percorsi alternativi per superare le strettoie che hanno chiuso la libertà dentro un paradigma concettuale a-storico che ha insistito sulla frattura tra idea e esperienza della libertà. Potremmo sintetizzare questi percorsi lungo una triplice traiettoria: antropologica, etica e conoscitiva. Infatti, egli  ripensa il concetto di individuo, prendendo le distan ze dall’idea di un soggetto inteso quale metro univoco della realtà sociale. Così facendo aggancia la libertà alla responsabilità, ossia a quella che ritiene essere la dimensione morale originaria per eccellenza. E traghetta la libertà oltre una visione tecnicistica della vita.
Per il ciclo “Libertà” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

 

conferenza

Palazzo Schifanoia

Presentazione di due volumi sul Rinascimento nel Salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia, venerdì 21 aprile

  • 21 aprile 2017

  • Palazzo Schifanoia – Via Scandiana 23 – Ferrara
  • Programma:
    Presentazione di due volumi:
    ‘Umanisti  italiani. Pensiero e destino’ a cura di Raphael Ebgi, con introduzione di Massimo Cacciari e interventi di Massimo Cacciari e Marco Bertozzi;
    ‘Scritti in onore di Marco Bertozzi… Quicum omnia audeas sic loqui ut tecum’, Rivista dell’ISR Schifanoia n. 52/53, a cura di Stefano Caroti, Angela Ghinato, Manuela Incerti.
    Iniziativa organizzata dall’Istituto di Studi Rinascimentali
  • Orari: dalle 18.00
  • Ingresso: Per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del Salone (massimo 70 persone) verrà consentito l’ingresso esclusivamente a chi sarà munito del biglietto gratuito distribuito il giorno stesso dal personale del Museo a partire dalle ore 17:30 secondo l’ordine di arrivo.P
mostre

Mostre a Ferrara

La mia gente – Il Polesine

In parete alla Biblioteca Comunale “Giorgio Bassani” le fotografie in bianco e nero, realizzate da Edoardo Terren, già pubblicate nel volume fotografico “La mia gente. Il Polesine.”

  • Dal 1 al 29 aprile 2017

  • Ferrara – Biblioteca Comunale Bassani, via Grosoli 42 – Barco
  • Programma:

    Inaugurazione: sabato 1 aprile, ore 11.00

  • Orari: dal martedì al sabato ore 9-13; martedì, mercoledì e giovedì anche ore 15-18.30.
  • Ingresso: gratuito

Contatti

Biblioteca Comunale Giorgio Bassani – Via Grosoli 42 – Barco – Ferrara

tel. 0532 797414

Andrea Amaducci – Algorithmic

Una nuova primavera sboccia alla Porta degli Angeli con Andrea Amaducci, il quale porta nel monumento cinquecentesco un progetto artistico crossmediale e multidisciplinare dal titolo Algorithmic.

  • Dal 1° aprile al 31 maggio  2017

  • Porta degli Angeli, via Rampari di Belfiore 1, Ferrara
  • Programma:
    Esposizioni collettive
    Enrico Artosi e Pietro Casari (18 aprile), giovani artisti alla prima esperienza espositiva, provenienti dal mondo della street-art e del writing;
    Andrea Penzo e Cristina Fiore (23 aprile), artisti e curatori, scrittori, performer.
    Gli ospiti che hanno accolto l’invito sono parte integrante dell’azione creativa per produrre l’algoritmo artistico di Andrea Amaducci. Tra i partecipanti:
    Virginia Sommadossi (24 aprile), Responsabile della comunicazione di Centrale FIES, Ambienti per la Produzione di Performing Art.
    Per quanto riguarda l’intreccio tra arte e musica, Amaducci coinvolgerà realtà locali e non, ad esempio Jacques Lazzari (19 aprile), giovane pianista e compositore ferrarese. Le improvvisazioni musicali saranno sempre legate ad azioni performative dell’artista.
    Performances
    Andrea Penzo e Cristina Fiore (25 aprile), performance.
  • http://evartassociazione.wix.com/gateportait
  • Orari: La mostra sarà visitabile in occasione degli eventi previsti nel programma oltre che nei seguenti orari: sabato e domenica 16-19
  • Ingresso: tutti gli eventi sono a partecipazione e ingresso gratuito.

Contatti

EVART Associazione per l’arte e la cultura – Gate | Porta – Porta degli Angeli, Ferrara.

tel. 347 2441042; 335 383 915

Lo spazio delle domande: Mostra e giardino intorno all’Ebraismo

L’allestimento si snoda dalla palazzina di Via Piangipane 81 al giardino sul retro e permette di ascoltare le interviste – inedite – realizzate dal regista Ruggero Gabbai a sette ferraresi sulla loro identità ebraica, di conoscere i tempi, le immagini e i suoni del matrimonio ebraico, grazie al lavoro di ricerca di Enrico Fink , di interagire in una strada di botteghe e abitazioni ebraiche, ricostruita in scala, e con i burattini, di fare un gioco all’aperto sui dettami dell’alimentazione ebraica e l’uso delle spezie bibliche

  • Dal 5 aprile al 27 settembre 2017

  • MEIS – Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Via Piangipane 81 – Ferrara
  • http://www.meisweb.it
  • Orari: la mostra e il giardino sono aperti dal martedì alla domenica: 10 – 13; 16 – 18.
  • Ingresso: 7,00 € il biglietto intero e 4,00 € il ridotto (titolari di MyFE Card e studenti universitari); entrano gratis i minori di 18 anni, gli insegnanti accompagnatori, i portatori di handicap con accompagnatore, i giornalisti e le guide turistiche con tesserino, i membri ICOM, i militari in divisa.
biblioteca

Giornata mondiale del libro

Conferenze e Convegni Martedì 18 aprile 2017 ore 17

Winckelmann e la fondazione della moderna storia dell’arte

Conferenza di Alberto Andreoli

Autore del primo “manifesto” del Neoclassicismo, Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) viene considerato il fondatore della storia dell’arte antica. In Italia dal 1755, lo storico dell’arte prussiano fu bibliotecario, antiquario, poi prefetto pontificio alle Antichità. Protetto del cardinale Alessandro Albani e in relazione con letterati e artisti – in particolare Anton Raphael Mengs –, nel 1764 pubblicò la sua opera più famosa La storia dell’arte dell’antichità. Come scrisse Goethe, Winckelmann è stato il primo «a farci sentire la necessità di distinguere tra varie epoche, e a tracciare la storia degli stili nella loro graduale crescita e decadenza».
Per il secondo ciclo di “Non solo arte – Conversazioni di storia dell’arte a Palazzo Paradiso”, quest’anno dedicato alla tematica “Viaggio in Italia all’epoca del Grand Tour”, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Giovanni Tavelli da Tossignano” della Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

 

Incontro con l’autore Mercoledì 19 aprile 2017 ore 17

Gotico ferrarese

Presentazione del libro di Elisa Mantovani

Racconti di paura della “Hitchcock ferrarese” (Faust Edizioni, 2017)
Ne parleranno con l’Autrice, Maurizio Ganzaroli, esperto di storia dell’occulto e delle streghe, Marco V. Crivellaro, studioso di letteratura gotica e docente a Londra.
Sarà presente l’editore Fausto Bassini
Con proiezione di filmati dalle atmosfere dark-noir
Un parroco, chiamato a impartire l’estrema unzione a un compaesano, farà una scoperta agghiacciante. Due amanti infelici raggiungono l’unione perfetta grazie a un vecchio dall’aria sinistra. Un bambino s’ingegna a buttare del sale sopra il padre violento, come fosse la coda di un gatto, e accade l’impensabile. Un serial killer abborda al bar una sconosciuta che di colpo gli cambia la vita. Una casa appena acquistata, un dente ritrovato nel muro e uno strano uomo che ritorna dal passato. La quiete di un borgo rurale, che voleva solo dimenticare, viene turbata dallo spirito di un soldato tedesco. Una locanda sperduta nelle valli nasconde il suo orrido segreto…  Elisa Mantovani – un talento letterario nato dal ventre gotico della pianura padana – riesce a narrare in un oggi senza tempo, con stile immediato, la parte più oscura di noi. Le sue storie torbide e sarcastiche ricordano ora i film di Hitchcock, ora i r acconti di Poe o Bloch. Storie forse mai avvenute, ma che potrebbero avvenire, tra le mura di Ferrara come nei silenzi delle sue campagne.
Elisa Mantovani, vive da sempre a Ferrara, dove è nata. Lavora in ospedale, ha due figli e una gatta. L’esordio letterario avviene nel 2016 con il romanzo La strega della nebbia, interamente ambientato a Ferrara, divenuto in breve tempo un ‘best seller’ locale. Le atmosfere e la bellezza sospese nel tempo di questa città e della sua provincia sono, per lei, una fonte inesauribile di ispirazione.

Conferenze e Convegni Giovedì 20 aprile 2017 ore 17

Ma la coop sei veramente tu?

Cooperazione e impresa ai tempi della collera

A cura di Sergio Gessi
Continua il ciclo di incontri organizzato da FerraraItalia con l’intento di “leggere il presente”. Ogni mese il quotidiano online, fedele al proprio motto di “informazione verticale”, proporrà un approfondimento su un tema di attualità, locale o nazionale. Lo farà mettendo a confronto voci e opinioni diverse, per alimentare dibattiti costruttivi che contribuiscano ad ampliare la conoscenza dei fatti, a favorire l’elaborazione di fondati punti di vista, nella convinzione che l’autonomia di giudizio sia imprescindibile condizione per l’esercizio dei diritti di cittadinanza e stimolo per una partecipazione attiva alla vita pubblica.
Per il ciclo “Chiavi di lettura – Opinioni a confronto sull’attualità”, in collaborazione con il quotidiano online Ferraraitalia – L’informazione verticale

Incontro con l’autore Venerdì 21 aprile 2017 ore 17

Per Lanfranco Caretti: gli allievi nel centenario della nascita, 1915-2015

A cura di Riccardo Bruscagli e Gino Tellini

(Firenze, Società editrice fiorentina, 2016)
Saluti del Vicesindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto.
Con i curatori del volume Riccardo Bruscagli e Gino Tellini parlano Gianni Venturi, Paola Zanardi e Angela Ammirati alla presenza della Famiglia Caretti.
A distanza di vent’anni dalla scomparsa di Lanfranco Caretti (1915-1995) e in occasione del centenario della nascita gli allievi si sono riuniti per dedicare al Maestro non solo un album devoto alla nostalgia e al ricordo di un personaggio che, nella vita e nella carriera degli scriventi, ha lasciato un segno sicuramente indelebile, ma soprattutto per ripensare alla figura e all’opera di Lanfranco Caretti, alla sua eredità umana e intellettuale. Il volume presenta ventisette contributi degli allievi ed è corredato di due inserti iconografici, un album biografico con foto di Caretti provenienti dal Fondo conservato nella Biblioteca Ariostea di Ferrara, e un album bibliografico con le copertine di alcune delle opere più significative della ricca bibliografia carettiana.

Eventi Sabato 22 aprile 2017 dalle ore 9 alle ore 20

San Giorgio … in Paradiso

Apertura straordinaria pomeridiana della Biblioteca Comunale Ariostea

In occasione della Giornata mondiale del libro e della Festa di San Giorgio, la Biblioteca Ariostea resterà aperta per l’intera giornata, durante la quale si svolgeranno attività di promozione della lettura, concerti, laboratori e spettacoli per bambini e famiglie.
Il tema di quest’anno ruota attorno al progetto “Leggere con un click” curato dai giovani del Servizio Civile Volontario che daranno informazioni a coloro che desiderano conoscere meglio i libri digitali, gli ebook e tutte le risorse (musica, audiolibri e video) che le biblioteche mettono a disposizione degli appassionati di lettura attraverso il sito BiblioFe.
Al mattino tutti i servizi della biblioteca saranno regolarmente funzionanti, mentre al pomeriggio saranno disponibili il prestito libri (solo a scaffale aperto), le sale studio e il giardino.
Programma:
ore 9 (in Sala Agnelli) Presentazione del video “Leggere con click” e illustrazione del progetto di Servizio Civile Volontario.
ore 15 (in Sala Agnelli) Saluti del Vice Sindaco di Ferrara Massimo Maisto e del Dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli.
ore 15,30 (nelle sale Agnelli, Riminaldi, Ariosto, Falcone) Percorso di letture varie nelle prestigiose sale di Palazzo Paradiso con intermezzi musicali dell’ Associazione Culturale e Scuola di Musica MusiJam Ferrara. In Sala Agnelli anteprima del documentario “Viaggio per l’Orlando furioso – Inseguendo Angelica che fugge” prodotto dalla Scuola Normale Superiore di Pisa.
ore 16 (in giardino) Letture e laboratorio per bambini “Facciamo la festa ai libri” con le fiabe della Signora Libricini (Silvia Randi). Al termine ricca merenda per tutti bambini sotto le fronde del centenario ginkgo biloba.
ore 18,30 (in corte) Conclusione in musica con il concerto dell’ Orchestra del Baluardo diretta da Elio Pugliese.
Info: Angela Ammirati 0532 418218 ammirati.ariostea@edu.comune.fe.it
In collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

 

Arte, mostre

Alfabeta

Giovedì 20 aprile, ore 18.00

Alfabeta. Dalle origini alla collezione della Galleria Civica di Modena
Incontro con Gino Di Maggio e Flaminio Gualdoni
nell’ambito della mostra Alfabeta 1979-1988

Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, sale superiori
Corso Canalgrande, 103 – Modena
ingresso gratuito

Nell’ambito della mostra Alfabeta 1979-1988. Prove d’artista nella collezione della Galleria Civica di Modena, giovedì 20 aprile alle 18,00 incontreremo Gino Di Maggio e Flaminio Gualdoni per un approfondimento sulle origini della storica rivista di informazione culturale “Alfabeta”, sul clima e i propositi che portarono alla nascita del mensile, arrivando fino all’acquisizione delle prove d’artista all’interno della collezione della Galleria Civica.

Un’occasione importante che vede come protagonisti Gino Di Maggio, cofondatore e membro del comitato di redazione ed editore di Alfabeta e Flaminio Gualdoni, direttore dell’istituto modenese dal 1988 al 1994, che diede avvio alla Raccolta del Disegno Contemporaneo  nell’88 e che si adoperò per l’acquisizione delle Prove d’artista.

Gino Di Maggio è collezionista, promotore e organizzatore di importanti mostre ed eventi di arte contemporanea. Avvicinandosi all’arte contemporanea giapponese negli anni Sessanta grazie all’amicizia con Allan Kaprow, diventa il principale promotore del movimento Fluxus in Italia. Editore di periodici d’arte e numerose riviste, tra cui “Alfabeta” e “Bullshit”, fonda a Milano nel 1989 la Fondazione Mudima (www.mudima.net) la prima Fondazione italiana costituita per l’arte contemporanea, con lo scopo di realizzare un programma articolato dedicato alle esperienze internazionali nel settore dell’arte visiva, della musica e della letteratura contemporanea.

Flaminio Gualdoni insegna storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dal 1980. Dal 1988 al 1994 è stato direttore della Galleria Civica di Modena; successivamente dei Musei Civici di Varese e della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. È curatore di numerose mostre pubbliche di arte contemporanea e ha collaborato con diverse testate tra cui “Il Corriere della Sera”, in particolare con rubriche d’arte su “Il Giornale dell’arte”, “La Domenica del Corriere”, “Italia Oggi”, “Gente”, Rai Radio2, Rai Radio3. Dirige “FMR” tra il 2005 e il 2009, nel cui ambito fonda “La rivista bianca FMR”.
Fondatore del gruppo [epidemiC], nel 2011 realizza con Luca Lampo L’atlante dell’arte italiana (www.atlantedellarteitaliana.it). Scrive sul blog personale flaminiogualdoni.com.

La mostra
L’esposizione Alfabeta 1979-1988. Prove d’artista nella collezione della Galleria Civica di Modena, realizzata anche grazie alla collaborazione di Fondazione Mudima, Milano, è dedicata alle 66 Prove d’artista realizzate da 49 autori per la storica rivista di informazione culturale “Alfabeta” tra il 1983 e il 1988.
Il nucleo di opere su carta (composto da disegni, collage, grafiche e fotografie), tra i primi ad entrare a far parte della collezione della Galleria Civica di Modena sul finire degli anni Ottanta, in seguito alla chiusura del mensile, si presenta come un prezioso e raro spaccato di quello che è stato un fenomeno culturale importante, mosso dallo spirito della neoavanguardia.
I 66 lavori acquisiti dalla Galleria Civica nel 1989, grazie al sostegno del CME Consorzio Modenese Edili ora CME Consorzio Imprenditori Edili Soc. Coop. (www.cmeconsorzio.it), fanno parte della Raccolta del disegno avviata nel 1988 da Flaminio Gualdoni, allora direttore dell’Istituto. Un patrimonio che, tra acquisizioni e comodati, conta oggi oltre 4000 fogli di autori contemporanei a testimonianza della cultura disegnativa italiana del XX secolo.
In mostra opere di: Rina Aprile, Enrico Baj, Paolo Baratella, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Anna Valeria Borsari, Eugenio Carmi, Giovanni Carta, Tommaso Cascella, Loriana Castano, Pietro Coletta, Giovanni D’Agostino, Dadamaino, Sergio Dangelo, Piero Del Giudice, Lucio Del Pezzo, Beppe Devalle, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Pablo Echaurren, Omar Galliani, Piero Gilardi, Gian Paolo Guerini, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Alberto Magnaghi, Luigi Malerba, Enzo Mari, Giuliano Mauri, Fausto Melotti, Alessandro Mendini, Aldo Mondino, Claudio Olivieri, Giulio Paolini, Gianfranco Pardi, Goffredo Parise, Claudio Parmiggiani, Luca Patella, Concetto Pozzati, Carlo Ramous, Liberio Reggiani, Marco Nereo Rotelli, Toti Scialoja, Loreno Sguanci, Giuseppe Spagnulo, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Grazia Varisco, William Xerra.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Mudima, con testi di Mario Bertoni, Flaminio Gualdoni e Francesca Mora oltre alla riproduzione delle opere esposte in mostra.

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fantascienza, Letteratura

Non solo nuovi

u555Come c’è lo scienziato pazzo, così ci sono il politico e il sociologo pazzi. Come allo scienziato piace “giocare con l’atomo”, così ai sociologi e politici piace “giocare con la società”. Quale dei due giochi è più pericoloso? Questa antologia non pretende di rispondere all’interrogativo, ma cerca solo di suggerire una certa prudenza quando, per esempio, il Sociologo-Capo ci porta a “far visita alla Mamma”, o quando ci decantano i benefici di certe operazioni nel quadro di una società “pianificata”. Nell’ultimo dei sei racconti, d’altra parte, si dimostra come anche in questi “giochi di società” si possa fare il doppio gioco.

Titolo: Giochi di società | Antologia di racconti | Urania n°555 (13 Dicembre 1970) | Copertina di Karel Thole | Autori e titoli: Jack Williamson (Visita alla mamma, Jamboree, 1969), Norman Spinrad (Test per uno, Dead end, 1969 e Test per due, Heroes die but once, 1969), Miriam Allen De Ford (Crio-UFO, The crib circuit, 1969), Hoke Norris (Trapianto, The patient, 1969), Robin Scott, (Diaspora, Diaspora, 1979).

Urania nostalgia: una breve antologia (6 racconti) dedicata allo sviluppo futuro della società; tema tipico della fs, soprattutto in quella fine anni ’60. Non sembra essere la traduzione di un’antologia nata come tale: i racconti sono sì tutti del ’69, ma i diritti d’autore dei racconti fanno capo a due diversi editori.

GLXMGZNJNR1970Volumetti come questo sono i mattoni con cui Urania costruiva lo zoccolo duro della fantascienza popolare di allora: una rutilante e insolita copertina di Thole (uno dei motivi di attrazione), una manciata i racconti in media di buona qualità e decorosamente tradotti (scappa solo un “poema di Baudelaire”), un prezzo popolare (£300 quando un libro di poesie di Sinisgalli pubblicizzato all’interno ne costava 1’600, il volume di Meridiani dedicato a Kafka 6’000); le pubblicità di “Arianna” (?) e “Duepiù, la rivista per la coppia”, con tanto di inserto chiuso e inchiesta “Le donne si lamentano per l’eccessiva frequenza dei rapporti coniugali”.. per finire, le strisce di B.C. e del mago Wiz.

L’intramontabile Jack Williamson in Visita alla mamma (Jamboree) ci dà un efficace racconto di umanità futura ridotta allo stato di infanzia da macchine che se ne prendono cura, un po’ come nella “Fuga di Logan” uscito due anni prima. È il racconto che ha ispirato la copertina; il traduttore ha forse un po’ perso di vista la terminologia scout che fin dal titolo dà forma al racconto (i “cuccioli”, come vengono continuamente definiti i ragazzi più giovani, sono probabilmente i nostri “lupetti”, “cubs”).

GLXMGZNDCM1969Due racconti di Norman Spinrad, e sono uno dei motivi per cui ho comprato questo Urania: intensi e spietati come ci si può aspettare da questo autore. Test per uno (Dead end) è perfettamente a tema con l’antologia, e di angosciante attualità anche oggi quando più che mai si parla di “fine del lavoro” e reddito minimo; Test per due (Heroes die but once) è piuttosto un drammatico “primo contatto” con una civiltà aliena, da cui una coppia di sposini uscirà intatta nel fisico ma orwellianamente distrutta nei sentimenti.

Miriam Allen DeFord, in Crio-UFO (The Crib circuit), sottolinea un problema solitamente trascurato nel campo dell’ibernazione: anche ammesso che la tecnologia per ibernarci funzioni, che le cure per la nostra malattia incurabile vengano trovate, e che la civiltà perduri abbastanza a lungo.. siamo sicuri che saremo ospiti graditi?

FSFNOV69Altro dilemma medico, etico e filosofico molto attuale, quello del trapianto di cervello: Hoke Norris ce ne dà in Trapianto (The patient) una descrizione molto concreta ed empatica, ben lontana dall’incubo psichiatrico che ne farebbe un Ballard, ma calato nella realtà quotidiana.

Dulcis in fundo, l’unico racconto ispirato a un po’ di ottimismo: Diaspora (Diaspora) di Robin Scott. Siamo nella classica situazione di colonizzazione di un altro mondo da parte di un manipolo di elementi scelti: saranno gli unici superstiti della specie umana. Uno tra loro però non sembra per niente “scelto”: un mediocre maneggione fumatore e ubriacone, anche se affettuoso padre di famiglia, continuamente castigato dall’élite puritana della spedizione (non è per niente è un italoamericano: tal Angelo Di Filippo).. come possono aver sbagliato così i selezionatori? O forse un individuo così può avere un’importanza impensata?

Antonio Ippolito

http://andromedasf.altervista.org/recensione-giochi-di-societ-1970-di-j-williamson-norman-spinrad-m-a-de-ford-h-norris-r-scott/

biblioteca, conferenza, libri

Achille Occhetto

Incontro con l’autore Lunedì 10 aprile 2017 ore 17

Pensieri di un ottuagenario. Alla ricerca della libertà nell’uomo

Presentazione del libro di Achille Occhetto

(Sellerio Editore, 2016)
Dialoga con l’autore Fiorenzo Baratelli
Il libro di Achille Occhetto è un libro importante. La questione centrale attorno a cui ruota il testo è la necessità per  la politica di ricostruire legami forti con gli esiti più innovativi dell’indagine intellettuale. Sullo sfondo, infatti, campeggia la coscienza che una qualche connessione fra politica e cultura si sia perduta e dissipata.  Il libro è concepito come un giornale di bordo che registra una complicata navigazione attraverso i differenti territori dei saperi  a partire da quelli scientifici e filosofici. Il tema dominante è il rapporto fra necessità e libertà. Con spirito di  verità e passione vengono proposti problemi e dilemmi che sono all’ordine del giorno nella faticosa ricerca di una idea della politica al servizio del bene pubblico. Forzando il dogma asfissiante di questo tempo, quello della ‘dittatura del presente’, si compie un viaggio largo e rigoroso alla riscoperta dei classici. Si tratta di un vero e proprio esercizio tenace di pensiero critico. E la vocazione e la passione per la politica è il motore di questo affascinante viaggio. Insomma c’è materia per un fecondo dialogo con l’autore.
Per il ciclo “Libertà” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

 

Conferenze e Convegni Martedì 11 aprile 2017 ore 17

Il valore scientifico, etico e sociale delle vaccinazioni

Conferenza di Giovanni Gabutti

La moderna vaccinologia prevede che le potenzialità dei nuovi prodotti, ideati e sviluppati nel corso degli anni, siano sfruttate al massimo garantendone un utilizzo razionale sulla base dei dati epidemiologici disponibili e degli obiettivi che si intende raggiungere. Questo è accaduto anche in Italia, ove il calendario vaccinale, armonizzando vaccinazioni dell’obbligo e vaccinazioni raccomandate, indica la successione cronologica delle immunizzazioni e rappresenta lo strumento indispensabile per conseguire in modo omogeneo sul territorio nazionale gli obiettivi delle diverse vaccinazioni. E’ fondamentale che il calendario vaccinale venga continuamente aggiornato in base all’acquisizione di nuove conoscenze scientifiche, alla mutata situazione epidemiologica delle diverse malattie infettive, ad eventuali modifiche delle esigenze organizzative e, soprattutto, alla disponibilità di nuovi prodotti. Sono stati conseguiti importanti traguardi nella lotta contro le malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione; in particolare, i successi ottenuti sono strettamente correlati con il raggiungimento e mantenimento di elevati tassi di copertura vaccinale. Tuttavia occorre considerare con attenzione le nuove acquisizioni scientifiche ed approfondire le nostre conoscenze al fine di ottimizzare gli interventi già adottati ed individuare quali prospettive future ci attendono in vaccinologia.
A cura dell’ Accademia delle scienze di Ferrara           

Invito alla lettura Mercoledì 12 aprile 2017 ore 17

I non luoghi

Viaggio attraverso la dimensione spaziale della letteratura nell’epoca della globalizzazione

Analisi e letture di Alberto Amorelli, Andrea Moretti, Linda Morini, Eleonora Pescarolo, Sara Suzzi e Sabina Zanquoghi
Figura di spicco negli studi antropologici contemporanei, Marc Augè, “antropologo del quotidiano” ed “etnologo del metrò”, è conosciuto soprattutto per la sua analisi della dimensione globale e cosmopolita del mondo moderno. Nel 1992 ha pubblicato il saggio Nonluoghi, introduzione a una antropologia della surmodernità. Con il termine nonluoghi si indicano quegli spazi dominati dall’assenza di storia, identità, relazioni: “Se un luogo può definirsi come identitario, relazionale, storico, uno spazio che non può definirsi né identitario, né relazionale, né storico si definirà un nonluogo”. Si tratta quindi di luoghi di passaggio e di consumo, come autostrade e altre strutture adibite al transito, parchi di divertimento, centri commerciali. Spazi in cui migliaia di persone si incrociano senza stringere relazioni, mossi dalla necessità di spostarsi il pi&ug rave; velocemente possibile o dal mero bisogno di consumare. Da Calvino a Ballard, passando per stazioni e aeroporti, la Compagnia del Libro vi accompagnerà in un insolito viaggio attraverso la dimensione spaziale della letteratura romanzesca nell’epoca della globalizzazione.
A cura dell’ Associazione Culturale Gruppo del Tasso di Ferrara

Conferenze e Convegni Giovedì 13 aprile 2017 ore 16,30

Fotografare la vita in faccia

Studio psicobiografico della vita di Diane Arbus e della sua opera

A cura di Stefano Tugnoli e Stefano Caracciolo
Continuano con immutato successo da ben dieci anni gli incontri con i quali il prof. Caracciolo, ordinario di Psicologia Clinica all’Università di Ferrara, propone di esplorare paesaggi straordinari come la Storia, la Follia, la Musica, la Malattia, l’Anima, il Cinema, la Poesia, la Morte e la Vita attraverso la lente della psicologia. Un ciclo di conferenze “itinerante” (introduzione in Teatro Anatomico e conferenza in Sala Agnelli) nel quale la psicologia si presenta come moderno strumento di lettura per cercare di trovare punti di riferimento nella realtà contemporanea.
Diane Arbus, nata Diane Nemerov (New York, 14 marzo 1923 – Greenwich Village, 26 luglio 1971), è stata una fotografa statunitense di origini russe. Le fotografie per cui la Arbus è oggi maggiormente conosciuta sono quelle che ritraggono gli esseri umani nella loro diversità, nello scostarsi dalla “normalità” data per scontata, una normalità a volte messa in discussione dalla stessa natura, a volte da scelte personali. Il suo approccio tuttavia non è mai voyeuristico, anzi, la consapevolezza della diversità non sminuiva i suoi soggetti, come avrebbe potuto avvenire facilmente. Nella maggior parte dei suoi ritratti i soggetti si trovano nel proprio ambiente, apparentemente a proprio agio; invece, è lo spettatore che è messo a disagio dall’accettazione del soggetto del proprio essere “freak”.
Quarto appuntamento di un percorso di viaggio all’insegna della narrazione di molte storie di grande interesse scientifico e culturale. Seguiranno “Sì, viaggiare! Psicologia del viaggio e dei viaggiatori da J.W.Goethe a Bruce Chatwin” (18 maggio) e “Altri mondi. Psicologia della Fantascienza da Jules Verne e H.G.Wells fino al cinema contemporaneo” (15 giugno).
Per il ciclo Anatomie della mente – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno Decimo, in collaborazione con la Sezione di Psicologia Generale e Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara

 

Primo piano

Lo sfascio del Bel Paese

Lunedì 10 aprile 2017, alle 17:00
nel Salone della Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Corso Vittorio Emanuele II n. 349 di ROMA
presentazione del saggio di Vittorio Emiliani
 
LO SFASCIO DEL BELPAESE
Beni culturali e paesaggio da Berlusconi a Renzi
Edizioni Solfanelli
Presenteranno
Paolo Berdini, urbanista e saggista
Paolo Liverani, archeologo, docente all’Università di Firenze
Sergio Rizzo, giornalista e scrittore
Sarà presente l’Autore

Questo libro è la cronaca di un autentico “suicidio” culturale: quello della Nazione italiana. Col tradimento, quotidiano ormai, dell’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Dove? Quando?
Questo libro è costruito su fatti, cifre, notizie che diventano di per sé polemica: tanti sono i triboli inflitti, soprattutto dal 1994, alla tutela della immensa Bellezza — a parole sempre declamata — alla quale sono state prima sottratte le già modeste risorse dello Stato, fino a dimezzarle nel primo decennio del terzo millennio. Dissanguamento che ci pone al 22° posto in Europa davanti alle sole Grecia e Romania.
Questo libro racconta gli assalti ai paesaggi italiani (tanti da Nord a Sud, sempre straordinari), riempiti di cemento e di asfalto strade su strade, persino quelle poderali, un folle consumo di suolo, il doppio della media europea, erodendo i Parchi stessi.
Questo libro descrive ciò che stampa e tv molto spesso non descrivono: i guasti profondi e capillari di cosiddette “riforme” varate per decreto legge, per decreto ministeriale, persino tramite emendamenti dell’ultima ora, da Berlusconi a Renzi. Una situazione di paralisi e insieme di caos nell’amministrazione dei beni culturali e paesaggistici.
Un libro che documenta Belpaese e Malpaese.

Vittorio Emiliani
LO SFASCIO DEL BELPAESE
Beni culturali e paesaggio da Berlusconi a Renzi

Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-653-9]
Pagg. 200 – € 15,00

http://www.edizionisolfanelli.it/losfasciodelbelpaese.htm

conferenza

I cavalieri di Malta a Ferrara

Gli esperti illustrano la storia avvincente del sacro ordine religioso cavalleresco

  • Sabato 8 aprile, ore 20.45

  • Sala Estense – Piazza del Municipio,14 – Ferrara
  • Programma:
    Riccardo Modestino,  voce narrante
    Proiezione del video di Carlo Magri
    Cavalieri di Malta, 1113-2013, novecento anni di storia
    Interventi
    Paolo Sturla Avogadri
    I Cavalieri di Malta nei secoli: le tre fasi storiche
    Gianluca Lodi
    Precettorie Gerosolimitane in Ferrara: ambienti di ricovero e cura
    Francesco Scafuri
    Edifici e luoghi prestigiosi dell’Ordine di Malta a Ferrara
    Fausto Braccioni
    Il Sacro Ordine Gerosolimitano a Ferrara (1826-1834)
    Teodorico Nanni
    L’Ordine di Malta e la sua azione oggi
    Info: m.moggi@comune.fe.it

    Promossa dall’Associazione De Humanitate Sanctae Annae in collaborazione con il Comune di Ferrara (Assessorati ai Beni monumentali e alla Cultura).

  • Ingresso: libero

Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento

Nella Sala dei Comuni del Castello Estense presentazione del nuovo libro di Alessandra Necci

  • Giovedì 6 aprile 2017

  • Sala dei Comuni – Castello Estense, Largo Castello, Ferrara
  • Programma:

    Giovedì 6 aprile alle ore 17.00 presso la Sala dei Comuni del Castello Estense si terrà la presentazione del volume, in libreria dal 9 marzo, “Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento” di Alessandra Necci (Marsilio Editori).
    Con l’autrice dialogherà Lucia Menegatti, studiosa di Storia dell’arte che si è distinta, in ambito scientifico, per le sue ricerche archivistiche e storiche sulle committenze artistiche degli Este.

  • Ingresso: gratuito

Incontri all’Ibs + Libraccio

Presentazioni librarie

  • Aprile 2017

  • Ferrara – Ibs + Libraccio – Palazzo di San Crispino – Piazza Trento Trieste
  • Programma:
    Martedì 4 aprile, ore 17.30
    Francesca Capossele presenta
    1972
    Dialoga con l’autrice Roberta Bergamaschi
    Mercoledì 5 aprile Ore 17.30
    Per il ciclo Ripensare i nostri territori e le nostre città
    Giuseppe Scandurra e Leonardo Tancredi presentano
    Tifo Estremo. Storie degli ultras del Bologna
    Giovedì 6 aprile Ore 17.30
    Silvia Mori presenta
    La tartaruga Maria e altri racconti
    Dialogano con l’autrice Giulia Ciarpaglini e Elisa Galeati
    Venerdì 7 aprile Ore 18.00
    Lisa Ginzburg presenta
    Spietati i mansueti
    Dialogano con l’autrice Eleonora Giacomelli e Daniele Vecchi
    Sabato 8 aprile, ore 11.00
    Libraio per un giorno
    I libri consigliati da Elena Bertelli
    Il rinfresco è offerto da NaturaSì
    Sabato 8 aprile, ore 15.00
    Laboratorio creativo per bambini con i Sabbiarelli
    Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
    Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: dai 5 agli 8 anni
    Per info e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it
    Sabato 8 aprile,ore 17.30
    In occasione del Week End della Pace 2017
    Luigi Dal Cin presenta
    Le Delizie e l’Unicorno
  • http://negozi.libraccio.it/eventi
  • Ingresso: libero

Contatti

Ibs.it bookshop – Piazza Trento e Trieste – Palazzo S. Crispino – Ferrara

tel. Tel. 0532 241604

Guida all’ascolto 2016/1