Un libro imperdibile per conoscere la verità su chi
manipola la crisi e ci impoverisce
Fin dagli Anni ’70 noi italiani siamo stati abituati a pagare per l’incredibile incompetenza e gli inspiegabili errori di governi, economisti e manager bancari fallimentari. Perfino la crisi che ci attanaglia dall’entrata nell’Euro è presentata dai mass media e da tanti “esperti” con toni fatalistici: ci sono stati errori ma non ci sono colpe, ci sono state scelte discutibili ma non ci sono responsabilità.
E il disastro, come sempre, non era prevedibile. E comunque gli stessi che hanno fatto, o approvato, le scelte disastrose di cui oggi paghiamo le conseguenze, continuano a dirci che l’Euro è insostituibile. Ma è davvero così?
L’Italia crolla insieme a Grecia, Spagna e Portogallo mentre Germania, Francia e USA, e tutti i capitali dominanti traggono solo vantaggi da un sistema tanto perverso da sembrare studiato a tavolino. Viene quindi da chiedersi:
- Quali forze si sono mosse dietro al serpente monetario degli Anni ’70, al divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro del 1981, lo SME (Sistema Monetario Europeo) e la folle gestione della sua crisi, la privatizzazione delle imprese statali e della Banca d’Italia degli Anni ’90.
- Quali interessi e poteri si nascondono dietro al Trattato di Maastricht, all’entrata nell’Euro e alle decisioni più recenti, inclusa l’imposizione del pareggio di bilancio nella Costituzione, a fronte di USA e Giappone che hanno disavanzi molto più grandi di quello italiano?
- Chi trae vantaggio da un euro forte e costoso rispetto alle altre monete e che quindi penalizza le nostre esportazioni?
- Chi trae vantaggio dagli alti interessi che le aziende italiane sono obbligate a pagare alle banche rispetto ai bassi tassi d’interesse e gli incentivi di cui ususfruiscono le aziende di tutti i maggiori Paesi del mondo?
- Infine, è logico chiedersi quali forze c’erano e come si stanno muovendo dietro al recentissimo scandalo del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Antonveneta?
Dietro agli Euro Errori e dietro ad una facciata di spirito europeista comincia a sorgere lo spettro della perdita di sovranità dello stato italiano, a favore dei banchieri USA, tedeschi e francesi. È una tecnica già applicata dal capitalismo USA in tanti Paesi del Terzo Mondo, con la complicità del Fondo Monetario Internazionale della Banca Mondiale e dell’ONU, per assicurarsi risorse e mano d’opera a basso costo e il controllo politico dei popoli, ridotti in povertà o peggio, e derubati dei loro diritti e della loro indipendenza.
In Italia è già avvenuto in passato e potrebbe succedere ancora, grazie alla complicità di veri e propri traditori al governo?
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Oggi come ieri si sottomettono le nazioni indebitandole gradualmente, finché devono cedere reddito, risorse e indipendenza. Durante l’operazione d’indebitamento, si lascia loro un certo grado di benessere, dignità e democrazia. Così s’induce quiete, consenso e distrazione. Poi, però…

Indice del libro
Indice
Premessa
- Introduzione al tradimento
- L’Europa ha sempre ragione
- Due agende: Monti e Tremonti
- Sacrifici senza prospettive
- Il sogno che la crisi “finisca”
- Il sogno del mercato educatore
- Lo sporco lavoro dell’euro
- Colpa o dolo?
- L’azione di Monti
- MPS Connection, e altro
- Porcate
- Traditori o nemici
- Costituzione violata
- Manifesto massimalista
- Piano integrato per la stabilizzazione del debito pubblico e la rieducazione macroeconomica delle banche
- Il tesoro nascosto delle banche centrali
Appendici
Postfazione di Luigi Tedeschi – direttore di “Italicum”
Bibliografia

Premessa
Dai tempi di Kohl e Mitterand, oltre vent’anni fa, Germania e Francia — o meglio, i capitali dominanti di questi Paesi – si sono accordati per eliminare la concorrenza italiana, che diventava ogni anno più preoccupante per il modello di sviluppo cui essi lavoravano. La passione e la moda dell’europeismo, assieme all’aspettativa, tipicamente italiana, che i Paesi più forti ci avrebbero aiutati, offrivano un utile camuffamento; ma, per far passare questo piano in Italia, avevano bisogno di collaboratori interni, meglio se inconsapevoli. Probabilmente qualcuno capiva quello che si stava facendo… però si è chiesto che senso avrebbe avuto resistere…
I passaggi principali alla base dell’attuale crisi finanziaria e, soprattutto, della depressione economica dell’Italia, del drastico peggioramento delle condizioni e prospettive di vita, sono stati rivolti a privare l’Italia della sovranità monetaria in favore di interessi esterni, e si possono così riassumere:
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Introduzione al Tradimento
Si parla molto di requisiti e d’incompatibilità di chi vuole candidarsi al Parlamento, e non si parla per nulla dei requisiti per candidarsi a premier o a Presidente della Repubblica o a governatore della Banca Centrale, cariche da cui chi sia portatore d’interessi privati o stranieri può fare, anche se incensurato, danni molto più gravi di quelli arrecabili da qualche onorevole già condannato per reati contro la pubblica amministrazione. Insomma, ancora una volta si fa rumore su un problema secondario per sviare l’attenzione dal pericolo vero.
È necessario occuparsi più dei requisiti e delle incompatibilità per il Colle e per Palazzo Chigi, che per altre cariche! Un premier infedele può rovinare il Paese tradendo i suoi interessi, e un presidente infedele può minarne l’indipendenza e la Costituzione.
Poiché a breve dovremo rinnovare queste due cariche, e considerate le problematiche e le denunce penali che infuriano ultimamente intorno ai titolari in carica, è urgente stabilire criteri tassativi di esclusione dei profili a rischio.
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L’autore
Marco Della Luna, avvocato e saggista, studioso di politica economica, noto conferenziere, partecipa spesso a trasmissioni televisive e radiofoniche, e a importanti eventi a livello nazionale.
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