Domenica 30 giugno
Francesca Rigotti Gli altri: inferno o paradiso? Corte Margherita, via Curzio Corzano (Bs) (in caso di pioggia presso la Chiesa Parrocchiale S. Martino Vescovo sita nella medesima via) |
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notizie culturali
Domenica 30 giugno
Francesca Rigotti Gli altri: inferno o paradiso? Corte Margherita, via Curzio Corzano (Bs) (in caso di pioggia presso la Chiesa Parrocchiale S. Martino Vescovo sita nella medesima via) |
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Era il 29 giugno 2011 quando pubblicavo il primo post sulla “omologazione mediatica”; a distanza di due anni abbiamo raggiunto l’insperato traguardo di centomila visitatori.
Li ringraziamo, come ringraziamo Tiscali che ha sempre promosso sulla sua home page molti degli articoli che abbiamo pubblicato.
Come regalo, trascriviamo una canzone di Pierangelo Bertoli (1942-2002), tratta dall’album “sedia elettrica” del 1989:
SUONANDO LA CHITARRA (5’50”)
La chitarra cerca un punto in trasparenza
chiaro da seguire
E tra le pieghe del suono
le parole sanno farsi sentire
per finire poi
dove il canto le lascia cadere
traducendo i pensieri
insegnandomi a cominciare
Chissà perché non so tacere
e questo è quanto
Non so vestirmi da commediante
sarà il rispetto che ho verso di me
So che non cambierei
questi accordi per un marcio potere
Sono sceso dal treno
quando ho visto chi sta in motrice
E mi addormento e dormo a faccia ben distesa
per poi svegliarmi libero da guardie e cortigiani
E vivo bene con me adesso
non sono in cerca di me adesso
non ho bisogno di conti ben nascosti in un cassetto
E mi addormento e sogno primavere in fiore
sciacalli nei serragli e cani alla catena
e ognuno sembra com’è se stesso
e cresce forte di sé lo stesso
i mercenari ed i falchi sradicati dalla scena
Vista da qui la gente è in colpa
non sa cambiare
per l’illusione di un altro tango
Sciupa la vita che ha dentro di sé
piangeranno poi
quando il ballo starà per finire
schiavi senza pensiero
di una stella che non ha luce
E mi addormento e dormo a faccia ben distesa
per poi svegliarmi libero da guardie e cortigiani
e vivo bene con me adesso
non sono in cerca di me adesso
non ho bisogno di conti ben nascosti in un cassetto
E mi addormento e sogno primavere in fiore
sciacalli nei serragli e cani alla catena
e ognuno sembra com’è se stesso
e cresce forte di sé lo stesso
i mercenari ed i falchi sradicati dalla scena.
di G. Stasolla – G. Di Marco – P.A. Berta// ed. Di Lazzaro
I capolavori provenienti della prestigiosa collezione di arte impressionista e post-impressionista dell’Israel Museum di Gerusalemme per la prima volta raccolti in un solo volume. Il catalogo presenta opere di artisti impressionisti come Pissarro, Sisley, Renoir, Monet, ma anche capolavori del post-impressionismo di Cézanne, Signac e van Rysselberghe, fino ai dipinti di van Gogh e Gauguin, alla scuola di Pont-Aven, ai Nabis e alle suggestioni di Bonnard e Vuillard.
Focus on: Impressionisti e postimpressionisti
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Umberto Curi – Lo straniero che è in noi
Lunedì 24 giugno ore 21.15 – Brandico Giuseppe Girgenti – Socrate e Alcibiade: conosci te stesso nel dialogo con l’altro Massimo Cacciari – Il prossimo e il nemico
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Massimo Donà
Alterità e trinità Sabato 22 giugno ore 21.15 Ex cimitero napoleonico, via Pieve – Ostiano (Cr) (in caso di pioggia presso Teatro Gonzaga, sito in via Castello) |
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Grande successo all'inaugurazione di PAROLE SPALANCATE, 19° Festival Internazionale di Poesia, con un Alessandro Haber in forma strepitosa che per oltre un'ora e mezzo ha "spalancato" i libri del suo cuore, regalando al pubblico genovese letture da Bukowski, Neruda, Lorca, Trevisani, Sidran e con un'inedita versione di una vecchia canzone del Banco del Mutuo Soccorso "750.000 anni fa... l'amore?", dal disco "Darwin!". Prima di Haber si è esibito anche il primo ospite straniero del Festival di quest'anno, l'ecuadoriano Marcelo Baez, alla sua prima visita in Italia e tradotto per l'occasione da Argelia Rendon. Molto gradito anche l'intervento dell'Assessore alla Pari Opportunità del Comune di Genova Elena Fiorini, che ha rimarcato l'importanza della manifestazione, il suo radicamento nel territorio e nella vita culturale della città e ha sottolineato la grande scommessa culturale che Parole Spalancate effetuerà il 21 e 22 giugno a Villetta Di Negro, ossia quella di contribuire a recuperare grazie alla poesia uno degli scorci più belli di Genova. Il direttore Claudio Pozzani ha presentato la nutrita sezione video presente al Festival, con la rassegna curata da Luciano Giaccari sulla video poesia, per poi passare a "Poevisioni", il ciclo di documentari curato da Maurizio Fantoni Minnella, fino infine alle iniziative del Progetto Geum e la video installazione dell'Archivio V-idea Leonardi. Nella serata è stato anche lanciato il "Premio Maria Robertelli <http://www.festivalpoesia.org/single/STANZA-news/PREMIO-MARIA-ROBERTELLI842103208> " rivolto ai neolaureati che hanno discusso tesi sulla poesia italiana contemporanea. Ottimo riscontro per lo spettacolo prodotto dal Festival intitolato "Fiume del mondo", con regia di Andrea Nicolini, dedicato all'avventura fiumana di D'Annunzio, primo vero esempio di immaginazione al potere, che ha incarnato seppur brevemente il senso di rivolta che ha attraversato tutto il Novecento. Il 19 giugno grandi emozioni con la poesia, calligrafia e tamburi giapponesi del M° Kurumaya Masaaki, che chiuderà una serata aperta dal poeta-musicista indigeno messicano Pedro Escamilla e dal duo danese Jorn-Davies, che proporranno brani del loro spettacolo per arpa e voce. **20 giugno** Il 20 giugno è una giornata sotto il segno del binomio voce poetica e pianoforte: alle 18 Andrea Bacchetti accompagnerà la lettura dell'autrice statunitense Talje Silvermann, e alla sera il pianista e compositore Fabio Vernizzi proporrà alcuni suoi brani del CD di prossima pubblicazione inframezzandoli tra le letture di Nazir Ahmed Shawl (Kashmir), Ileana Malanciou (Romania), Roberto Mussapi e Massimo Morasso. **VOIX VIVES** Il 21 e 22 giugno sarà la volta della grande novità di quest'anno, la rassegna Voix Vives che da Sète (Francia) viene a Genova portando oltre 40 poeti e musicisti provenienti dai paesi dell'area mediterranea. Per l'occasione, il Festival ha fatto aprire il parco più bello del centro città, Villetta Di Negro, che un grande lavoro di restauro sta riportando all'antica bellezza. Su cinque postazioni, dala mattina alla sera, si alterneranno poeti e artisti da Tunisia, Francia, Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, Algeria, Libia, Libano, Marocco, Siria, Bosnia, che daranno vita a discussioni, letture, performance e concerti. A rendere più gradevole questa oasi poetica saranno in funzione un punto ristoro gestito dal Banano Tsunami e una libreria speciale realizzata da Books In. Tutti gli eventi sono gratuiti. Il programma dettagliato di Voix Vives è consultabile sul sito http://www.festivalpoesia.org e scaricabile in formto PDF nell'area download <http://www.festivalpoesia.org/single/parolespalancate-programma/DOWNLOAD174076943480190458972818> **GREG LAKE** Il 21 giugno è anche la serata di un grande della musica rock: Greg Lake. Fondatore dei King Crimson e degli Emerson Lake & Palmer, Greg Lake darà vita a un reading concerto e risponderà alle domande del pubblico. Chi vuole porre una domanda, può inviarla a info@festivalpoesia.org e ne verranno selezionate alcune.
Balla. La modernità futurista rende omaggio a uno dei più grandi esponenti dell’avanguardia futurista, ripercorrendo il trentennio più importante della lunga carriera dell’artista: quello che va dal 1900 al 1929, dall’esperienza divisionista, declinata in moduli inediti e di estrema attualità, agli anni del futurismo, vissuti nella pluridisciplinarietà sperimentale. Scopri questa e le altre offerte speciali su skira.net:
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Duccio Demetrio
Il prossimo che è in noi: la memoria come condivisione Cortile delle Scuole Elementari Padre Luigi Andeni via Roma, 31 – Barbariga (Bs) (in caso di pioggia presso la Chiesa SS. Vito, Modesto e Crescenzia sita nella medesima via) |
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Quarta di copertina del libro edito da Il Prato e nota biografica degli autori:
Dinanzi alla crisi devastante del capitalismo, sorge l’esigenza di comprendere il nostro presente storico. L’attuale capitalismo, proprio perché assoluto, non necessita di storia, rappresentando esso stesso “la fine della storia”, secondo la definizione di Fukuyama, né tantomeno di filosofia, ma di dogmi ideologici. L’eterno presente del capitalismo globale è in realtà la fase terminale di un processo storico ormai esaurito e dalla sua crisi sistemica può nascere una nuova storia, un nuovo umanesimo, una nuova utopia. Non esiste infatti storia senza filosofia, proprio perché, secondo la definizione di Hegel la filosofia altro non è che “il nostro tempo appreso nel pensiero”. Una storia senza filosofia si tramuterebbe in uno storicismo fine a se stesso, una ideologia giustificazionista del fatto compiuto. Una filosofia senza storia, diverrebbe una concettualizzazione astratta autoreferente, che darebbe luogo ad un dogmatismo ideologico opposto, ma identico nei suoi effetti, allo storicismo, perché nel divenire della storia verrebbero solo ricercate conferme delle presunte “verità” ideologiche.
In questo libro vogliamo proporre un dialogo imperniato sull’analisi del pensiero di Vico, Hegel, Marx, Heidegger, Nietzsche, Bloch. Riproporre la problematica della filosofia della storia significa riscoprire il senso della storia, alla luce del contenuto veritativo della filosofia. Pensare il nostro presente nell’ottica della filosofia della storia e quindi considerare la storia umana come un processo unitario che ha come unico soggetto l’Uomo, pensato come entità rappresentativa della totalità dell’umanità, significa porsi in una condizione di radicale alternativa filosofica, etica e politica dinanzi al vuoto di essere prodotto dalla alienazione dell’uomo nella mercificazione capitalista globale. Dato che il capitalismo non riuscirà a determinare la fine della storia, è dunque necessario riscoprire il fine della storia per comprendere il nostro tempo, e quindi le sue potenziali possibilità di trasformazione etica, sociale, politica.
COSTANZO PREVE (1943) ha studiato scienze politiche, filosofia e neoellenistica nelle università di Torino, Parigi e Atene (1961 – 1967). Ha insegnato poi filosofia e storia nei licei italiani (1967 – 2002). E’ autore di molti studi di storia del marxismo e di storia della filosofia pubblicati sia in italiano sia in lingue straniere. Il suo contributo agli studi filosofici, è principalmente rivolto ad una ricostruzione razionale e non ideologica della storia del marxismo e ad una riattualizzazione convincente del pensiero greco classico.
LUIGI TEDESCHI (1954) laureato in giurisprudenza con una tesi in filosofia del diritto su Max Stirner, è svolge la professione di revisore legale dei conti e consulenza aziendale. Con Costanzo Preve ha pubblicato nel 2008 il libro “Alla ricerca della speranza perduta”, dialogo filosofico – politico sulle problematiche del nostro tempo, oltre al libro intervista “Dove va la finanza?” con Giorgio Vitangeli, direttore del periodico “La Finanza”. I suoi interessi principali, oltre alla filosofia, sono nel campo della economia e della finanza.