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Bibliteca Ariostea

martedì 10 gennaio 2023 ore 17

Ferrara dalle origini all’anno Mille

A cura di Alberto Andreoli per il ciclo “Archeologia in Biblioteca” (9a edizione)

«L’uomo di oggi vive nella città di oggi, la vede, la osserva e la conosce direttamente. […] A misura che risaliamo a ritroso nel tempo […] per difetto di informazioni la conoscenza della città si fa più incerta e difficile, fino quasi a perdersi» (Pierluigi Tozzi, 1997).
Quali sono, dunque, allo stato attuale le conoscenze che possediamo sulle più antiche fasi della storia urbana di Ferrara? È quanto si propone di verificare, e condividere con un ciclo di conferenze mensili (10 gennaio, 20 febbraio, 30 marzo), la IXa edizione di “Archeologia in Biblioteca”.
Il primo appuntamento considererà l’attività investigativa, che a più riprese ha affrontato la questione delle origini della città (precedenti insediativi, poleogenesi, più antiche fasi di sviluppo), e le molteplici trasformazioni ambientali prodottesi nel corso dei secoli. Il secondo incontro svolgerà una riflessione sul popolamento dell’area durante l’evo antico, la tarda antichità e l’altomedioevo. Infine, si tratterà dell’abitato tardobizantino/carolingio di Ferraria, dell’ecclesia Ferrariensis e dell’assetto urbano della ‘civitas nova’.
In collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara APS

Conferenze e Convegnimercoledì 11 gennaio 2023 ore 17

L’uomo e la marionetta. Presente e futuro dell’intelligenza artificiale

Conferenza di Maura Franchi – Sociologa UNIPR

Daniela Cappagli introduce e presenta il ciclo di incontri 2023 “I colori della conoscenza. I linguaggi e le arti”

Il mondo in cui viviamo sta cambiando con rapidità crescente. Per questo è indispensabile comprendere i nuovi fenomeni. Nell’incontro intendiamo porre l’attenzione sull’Intelligenza Artificiale. Che cos’è l’intelligenza artificiale? Che cosa la distingue dall’intelligenza di un essere umano? L’uso di questa espressione ormai diffusa può servirci per comprendere meglio i cambiamenti sociali e culturali in atto? L’Intelligenza Artificiale è implicata in un’enorme e crescente tipologia di macchine e dispositivi. È possibile che l’Intelligenza artificiale elimini ogni nostra scelta, consentendo di trasferirla alla capacità delle macchine? Chi decide cosa è intelligente, una volta che la capacità cognitiva umana viene assegnata alle macchine? Che futuro avranno la libertà e la coscienza delle singole persone? Già porsi le domande giuste ci aiutan o ad immaginare le nuove problematiche che le continue innovazioni tecnologiche propongono alla riflessione collettiva e alla formazione dei futuri cittadini del mondo.
Per il ciclo “I colori della conoscenza. I linguaggi e le arti” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

Scarica la   Locandina I colori della conoscenza 2023

Invito alla letturagiovedì 12 gennaio 2023 ore 17

Tra Rodano e Po. La bestia del Vacarés di Joseph d’Arbaud

Partecipano alla discussione Monica Longobardi, Rosella Pellerino, Valter Zago, Irene Lycourentzos, Giulia Ziviani

Il grande Pan è morto? Non nella Camargue misteriosa evocata da Joseph d’Arbaud ne La Bèstio dóu Vacarés (1926). Qui avviene l’incontro fra un mandriano e una sorta di fauno, esule in una delle ultime terre selvagge. Presagio malinconico di una natura insidiata dal disincanto della modernità. In occasione della prima traduzione italiana dell’opera (trad. di Rosella Pellerino, pref. di Monica Longobardi, la Noce d’Oro 2022), una riflessione comune su Rodano e Po: due grandi fiumi e una letteratura che li tiene uniti per temi e motivi legati ad un paesaggio deltizio senza tempo. I relatori esporranno le loro ricerche e le loro esperienze “Da un Delta all’altro”.
A cura dell’associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Incontro con l’autorevenerdì 13 gennaio 2023 ore 17

​La stanza sull’acqua

Presentazione del romanzo di Roberto Pazzi

La nave di Teseo, 2022
Dialoga con l’Autore Francesca Capossele
Sulle sponde del Nilo non si vedono che distruzione e presagi di morte. Una nave, bianca e misteriosa, risale a fatica le acque. Un’altra, nera e non meno inquietante, discende il fiume. Entrambe sono l’ultima dimora di due vite specularmente affini, dai legami del sangue al destino iscritto negli astri. Cesarione, presunto figlio di Cesare e Cleopatra, scappa dai romani che lo temono perché potrebbe compromettere l’ascesa di Ottaviano e Afra invece fugge dagli etiopi dei quali è regina non voluta. I loro destini si incroceranno in un amore che ha per casa le acque del Nilo e in una fine inaspettata verso l’oblio e la salvezza.
Roberto Pazzi, poeta, narratore e giornalista tradotto in ventisei lingue, con più di trenta pubblicazioni fra sillogi e romanzi, è considerato uno dei più originali e visionari scrittori italiani. Già collaboratore del “Corriere della Sera” e “The New York Times”, oggi è opinionista di “QN”. Ha insegnato nella scuola e nell’università a Ferrara e a Urbino. Della sua opera ricordiamo, Cercando l’Imperatore (1985, premio Selezione Campiello), La principessa e il drago (1986, finalista premio Strega, Vangelo di Giuda (1989, superpremio Grinzane Cavour), La città volante (1999, finalista premio Strega), Conclave (2001, superpremio Flaiano), Hotel Padreterno (2021, premio Carlo Levi 2022).

Invito alla letturasabato 14 gennaio 2023 ore 10,30

Leggermente – Gruppo di lettura dedicato alle “discipline della mente”

“Homo incertus. Il bisogno di sicurezza nella società della paura” di Vittorino Andreoli

Rizzoli, 2020
A cura di Giancarlo Moretti
Vittorino Andreoli, con tutta la competenza e l’umanità di un grande autore, ci suggerisce come gestire l’insicurezza e giunge a mostrarci la nostra fragilità che richiede l’aiuto dell’altro, di un’altra fragilità, e fare così dei legami interumani la via per vincere la paura. Come a dire che due fragilità generano forza.
La condizione umana è caratterizzata dal bisogno di aggregazione per vincere il senso della paura e dell’insicurezza che si accendono di fronte ai pericoli dell’ambiente, del mondo. Ci sono periodi della storia in cui questi sentimenti si fanno particolarmente intensi e rendono l’esperienza esistenziale ancora più difficile. Se la comunità serve a dare certezze e difesa, si può giungere alla paura di vivere a contatto con gli altri come se un uomo fosse un nemico sempre. E cosi si finisce per rimanere soli mentre si cerca disperatamente un rifugio.
In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

Conferenze e ConvegniLunedì 16 gennaio 2023 ore 17

Croce, l’esoterismo e la Filosofia della Libertà di Steiner

Conferenza di Stefano Arcella

Casa Editrice Pagine, 2022Introduce Marcello Girone Daloli
Questa nuova edizione de “Le radici dell’Idealismo” di Julius Evola si distingue per la pubblicazione unitaria del rapporto epistolare che l’autore ebbe con B. Croce e G. Gentile. Tale scelta è motivata dall’esigenza di un ripensamento critico complessivo dell’interlocuzione che il filosofo tradizionalista ebbe con Croce e Gentile. Il parere favorevole di ‘don Benedetto’, in ordine alla pubblicazione di Teoria dell’Individuo Assoluto e di Tradizione Ermetica di J. Evola, apre un’ intrigante ricerca sul sostrato culturale sotteso al colloquio fra i due filosofi, così come l’apertura di Gentile alla collaborazione di J. Evola all’Enciclopedia Italiana introduce un profilo sorprendente sul rapporto fra i due pensatori, iniziato – e questo è un dato del tutto nuovo – già molto prima delle lettere, nel 1923, con la dedica a Gentile di un quadro dadaista di J. Ev ola.
Stefano Arcella, saggista, studioso dei culti gentilizi in Roma arcaica, dei culti misterici del mondo antico e, in particolare, dei Misteri romani di Mithra in etàimperiale, nonché della spiritualità e della cultura esoterica del Novecento.Ha pubblicato: I Misteri del Sole. Il culto di Mithra nell’Italia antica (2002), Misteri antichi e pensiero vivente (2016), Il dio splendente. I Misteri romani di Mithra fra Oriente e Occidente (2019). Ha curato e introdotto il testo di J. Evola. La Via della realizzazione di sé secondo i Misteri di Mithra (2007).
Rassegna di Incontri con la spiritualità applicata

Scarica la locandina  Incontri con la Spiritualità applicata GEN-MAR 2023

Incontro con l’autoremartedì 17 gennaio 2023 ore 17

​Nosferatu. Sinfonia di terrore

Graphic novel di COLLIRIO Gianfranco Vanni

Edizioni La Carmelina, 2022
Graphic novel ispirata al capolavoro cinematografico del regista tedesco Frierich Wihelm Murnau del 1922. Il film è considerato uno dei capisaldi del cinema horror ed espressionista, a sua volta ispirato al romando di Bram Stoker “Dracula” del 1897. Tutte le copie della pellicola, a causa delle controversie giudiziarie sui diritti, furono distrutte, tranne una copia “clandestina che fu salvata dallo stesso Murnau.
Gianfranco Vanni (Collirio) Insegna storia dell’arte in un liceo ferrarese. Si occupa di fumetti e illustrazioni fin dagli anni Ottanta. Ha pubblicato su importanti riviste del settore: Tempi supplementari, Frigidaire,Casting, Selen, Blue.
A cura del Consorzio Eventi Editoriali

Incontro con l’autoremercoledì 18 gennaio 2023 ore 17

​RI_EVOLUZIONI URBANE: Ferrara dalla nascita della città industriale alla città d’arte e di cultura

Alberto Guzzon presenta due libri sull’architettura ferrarese di cui è l’autore: “Novecento, Ferrara il sogno di una moderna metropoli” e ”Stefano Marini, architettura e_vocazione urbana”

Novecento, Ferrara il sogno di una moderna metropoli
Il libro è una riscoperta per immagini di luoghi, architetture e disegni strategici rimossi dalla coscienza collettiva, e non compresi nella parte di carica positiva che ad essi era associata. La storia di quel periodo, che si è materializzata nella città, ci fa riflettere su come in seguito alle rivoluzioni sociali e industriali, il suo disegno fosse divenuto inadeguato ai progetti futuri e si rendesse necessaria una riconsiderazione generale del suo assetto.
Stefano Marini, architettura e vocazione urbana
Il libro mette in luce come Marini, architetto ferrarese, operando con l’UTECO (Ufficio Tecnico Cooperativo) negli anni in cui questa città tentava il riscatto da un passato prima agricolo e poi industriale, per proporsi come città d’arte e di cultura, ne abbia accompagnato la crescita attraverso opere emblematiche delle varie tappe della sua affermazione, dall’archeologia industriale, al restauro dei monumenti, alle strutture ricettive turistiche e protette ecc, fino ai progetti avveniristici dell’Università e delle aziende tecnologicamente più avanzate; varie tappe tematiche si sono succedute e oggi testimoniano più di ogni narrazione i vari periodi.
Alberto Guzzon. Collaboratore e fotografo ufficiale de “La Pianura” rivista della Camera di Commercio di Ferrara, ha collaborato a diverse altre pubblicazioni. Architetto, laureato a Venezia con il prof. Carlo Aymonino, per l’Amministazione Comunale di Ferrara ha seguito il restauro del centro storico, delle mura e di antichi palazzi. per poi collaborare al progetto UNESCO di valorizzazione turistica e culturale del centro storico. Tra i maggiori progetti si segnalano il restauro della Casa dell’Ariosto, di Stellata di Bondeno sede del Museo Archeologico “G.Ferraresi”, la Pinacoteca “Cattabriga” di Bondeno, il recupero della Darsena di San Paolo e il “Museo_Parco di Scienze Naturali ed Ecologia” del Comune di Ferrara (progetto).
Stefano Marini. Architetto, laureato  anch’egli a Venezia con il Prof. Carlo Ajmonino, personalità  che oggi diremmo archistar. E’ stato uno dei membri più attivi dell’UTECO (Ufficio Tecnico Cooperativo) di Ferrara. Fin dai primi anni di attività si è confrontato con le più importanti tematiche architettoniche che trovavano terreno fertile di applicazione nella città, operando nel settore del recupero delle aree industriali dimesse come quelle degli ex zuccherifici da adibire a nuove funzioni in quello del restauro di alcuni importanti edifici storici come ad esempio la Casa di Biagio Rossetti, l’ex Monte di Pietà (Borsa) o i Trepponti di Comacchio. Inoltre, ha progettato interventi di edilizia residenziale e strutture alberghiere. Da ultimi i progetti per la nuova sede Hera a Castenaso, il silos per auto in zona Cortevecchia e i nuovi uffici Zuffellato. Dall’int eresse iniziale della tesi di laurea, in un ideale filo conduttore della carriera, è da segnalare il Campo da Golf nel Parco Urbano e la costante attenzione per il contesto presente in tutti i progetti.

Conferenze e Convegnigiovedì 19 gennaio 2023 ore 17

L’Attrice e lo Scrittore

A cura di Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica, Università di Ferrara

La psicologia del comportamento amoroso e la storia di Vitaliano Brancati e Anna Proclemer
Il più longevo ciclo di conferenze della Biblioteca Ariostea torna con un incontro dedicato a “una storia d’amore che ha superato la barriera del tempo e della morte”.
Cento anni di psicologia ferrarese, dalla scuola freniatrica ferrarese fino ai giorni nostri, hanno disegnato una traiettoria varia e composita, con alterne vicende ma con una costante attenzione per la città ed i suoi grandi momenti scientifici, culturali, artistici. Nella rinnovata ed antica cornice del Teatro Anatomico si aprono dunque di nuovo, per il quindicesimo anno, le porte della Biblioteca Ariostea per proseguire con nuove tappe del percorso di un viaggio con la psicologia ed altre storie.
Per il ciclo Anatomie della mente e altre storie… – Sei conferenze di varia psicologia.  Anno XVI. In collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

Scarica la locandina  Anatomie della mente – Anno XVI
 

Conferenze e Convegnivenerdì 20 gennaio 2023 ore 17

La scelta della pace in epoca moderna. Motivazioni laiche e religiose.

Conferenza di Piero Stefani

Nicola Alessandrini introduce e presenta il nuovo ciclo di incontri 2023 “Anatomia della pace”
Nell’Ottocento l’uomo politico quacchero John Bright affermò di voler affrontare la questione della pace non in nome di un astratto pacifismo cristiano, bensì con argomenti accettabili anche dai suoi oppositori. L’opzione è una specie di riassunto di un lungo arco temporale in cui alcune convinzioni religiose assolute si incrociarono con le istanze diplomatiche simboleggiate dalla scritta collocata sulla tavola della Friedenssal di Münster: «audiatur et altera pars» («si ascolti anche l’altra parte») (Pace di Vestfalia 1648). Dal canto suo, a fine XVII secolo William Pen scelse come esergo di un suo breve saggio dedicato alla pace in Europa il detto: «Beati Pacifici. Cedunt Arma Togae». Discorsi di ieri che si ripropongono, con drammatica attualità, nell’oggi.
A cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea a di Ferrara

Scarica la locandina  Anatomia della pace

Conferenze e Convegnisabato 21 gennaio 2023 ore 9

Poteri, patrimoni, scritture. L’abbazia di Pomposa tra esarcato e regno (secoli IX-XI)

Convegno di studi

Nell’ambito del progetto “Cantiere Pomposa”, la Deputazione provinciale ferrarese di storia patria, in collaborazione con il Progetto PRIN “Fiscal Estate in Medieval Italy: Continuity and Change (9th – 12th centuries)”, presenta un convegno di studi dedicato ai rapporti tra l’abbazia di Santa Maria di Pomposa e i poteri e le istituzioni dell’esarcato e del regno italico nei secoli centrali del medioevo, con particolare attenzione alle scritture e alle strategie documentarie.
Secondo appuntamento del convegno, che si aprirà presso la Biblioteca di Casa Niccolini (Via Romiti, 13) nella giornata di venerdì 20 gennaio 2023 alle ore 15. 
Link alla prima sessione a Casa Niccolini

Seconda sessione

  • Paolo Tomei (Università di Pisa) Adriatico Tirreno. Sui rapporti fra i marchesi di Tuscia, Pomposa e l’area deltizia (secoli IX-XI)
  • Maria Elena Cortese (Università di Genova) Comacchio, Pomposa e l’area del delta nella sfera d’influenza ravennate (secoli IX-XI)
  • Enrico Cirelli (Università di Bologna) I rapporti fra Pomposa, l’area settentrionale dell’esarcato e Ravenna alla luce delle fonti archeologiche
  • Discussione

Terza sessione

  • Corinna Mezzetti (Archivio Storico Comunale di Ferrara) «Per iussionem domni abbatis»: tabellioni, dativi e notai al servizio di Pomposa (secoli X-XI)
  • Antonio Manfredi – Anna Berloco (Biblioteca Apostolica Vaticana) Tra libri e documenti: grafie monastiche a Pomposa nel secolo XI
  • Discussione e conclusione dei lavori

Sarà possibile seguire i lavori anche online su piattaforma Teams. Per ottenere il link, e per ogni altra informazione, scrivere a Giovanni Isabella – giovanni.isabella@unibo.it; Corinna Mezzetti – corinna.mezzetti@gmail.com

Incontro con l’autorelunedì 23 gennaio 2023 ore 17

Storie minori della Ferrara di un tempo. Tra curiosità, misteri e fatti straordinari

Ne parlano Marialucia Menegatti e Francesco Scafuri

I due studiosi toccheranno episodi poco conosciuti, inediti o curiosi riguardanti artisti ferraresi, o attivi a Ferrara tra il XVI e il XVII secolo. Saranno altresì esaminate, grazie all’ausilio di cronache e documenti dell’epoca, vicende legate ai luoghi deputati ad accogliere le preziose collezioni di opere d’arte (dipinti, sculture, arazzi), come il Castello Estense, il Palazzo Ducale, le residenze nobiliari cittadine. Inoltre, saranno presi in esame alcuni casi riguardanti santi, criminali e figure singolari o misteriose, che hanno suscitato clamore o sgomento in città nel corso dei secoli.
Marialucia Menegatti, storica dell’arte, è autrice di studi dedicati in particolare alle committenze degli Este e alle loro collezioni, nonché di pubblicazioni monografiche dedicate ad alcuni dei principali esponenti della famiglia estense. Borsista di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara e componente del Consiglio Direttivo di DiDiART- Diagnostica e Digitale per l’Arte-Università di Ferrara, è consigliere della associazione Ferrariae Decus e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto di Studi Rinascimentali.
Francesco Scafuri, storico e scrittore, è stato fino al 2021 responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara. Autore di innumerevoli studi sulla città, ha collaborato con Rai, Mediaset, emittenti locali e straniere, oltre ad aver tenuto conferenze nell’ambito di convegni nazionali e internazionali. Socio dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, è consigliere delle associazioni Ferrariae Decus e De Humanitate Sanctae Annae.
A cura della casa Editrice Faust Edizioni

Conferenze e Convegnimartedì 24 gennaio 2023 ore 17

Il corpo femminile nella manualistica medica del ‘500: l’Enneas muliebris di Ludovico Bonaccioli

Conferenza di Gionata Liboni

L’Enneas muliebris di Ludovico Bonaccioli, di cui la Biblioteca Ariostea possiede l’editio princeps del 1502-3,  offre a Lucrezia Borgia un manuale che racchiude le teorie e le pratiche relative al   corpo femminile e  alla sua capacità riproduttiva. In risposta alle attese di un nuovo pubblico di lettrici colte, il Bonaccioli tenta di conciliare visioni della donna appartenenti a tradizioni medico-filosofiche diverse, in cui il retaggio della tradizione scolastica dialoga con i nuovi orizzonti aperti dall’umanesimo.  Ripetutamente stampata in importanti raccolte di testi ostetrici e ginecologici del XVI e XVII secolo, l’opera subisce significativi interventi editoriali che denunciano l’insufficienza – e forse l’inattualità – di un progetto culturale sospeso tra antichi testi e nuovi contesti.
Per il ciclo “Testo e contesto” a cura dell’associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Incontro con l’autoremercoledì 25 gennaio 2023 ore 17

Narrando Poesie

Presentazione del volume di Luca Nagliati

Albatros il Filo, 2022
Dialoga con l’Autore Nicoletta Zucchini, vicepresidente del Gruppo scrittori ferraresi Aps
Narrando poesie, è una silloge poetica scritta con linguaggio semplice e con verso libero, componimenti che, come li definisce l’autore, sono “un po’ meno del verso e un po’ più della prosa”. Nella raccolta sono stati trattati diversi argomenti, che riflettono principalmente intorno al vivere intensamente la vita, al coraggio di affrontarla senza paura, assaporando gioie e cercando la forza di rialzarsi dopo dolori e cadute. L’autore si pone domande sull’esistenza, sul guardarsi dentro, fino a meditare sulla “fame di vivere”. Luca Nagliati apre anche una finestra sugli immigrati, sugli ultimi, per dare una voce alle persone meno fortunate di noi, per raggiungere una migliore giustizia sociale. Altra tematica che sta a cuore all’autore riguarda l’ambiente in cui viviamo: la terra, il mare, il cielo e l’uomo che da anni sta inquinando e dissipando le risorse del nostro pianeta, altera ndo gli equilibri della natura. Nel libro non manca il tema dell’amore, altalena di emozioni che si provano quando si vuole bene ad un compagno/a, l’autore racconta una parte di sé stesso, insieme ai tentativi di osservare piccole cose e aspetti che si danno per scontati, ma che scontati non sono.
Luca Nagliati è alla sua seconda esperienza letteraria e con candore confessa: “Spero di essermi fatto del bene, scegliendo di esprimermi a cuore aperto.” Sono convinto che leggere un nuovo libro è come vivere un’altra vita, una “vita nuova”.
A cura del Gruppo scrittori ferraresi Aps

Incontro con l’autoregiovedì 26 gennaio 2023 ore 17

Le carni. Conoscerle per cucinarle meglio

Presentazione del libro di Dino e Claudio Bergamaschi

Europa Edizioni, 2022
Dialogherà con gli autori Federica Graziadei, presidente del Gruppo Scrittori Ferraresi Aps
Curiosità e cenni storici per tutti gli appassionati di cucina della nostra ricchissima tradizione! Per cucinare la carne in modo ottimale, è necessario saper conoscere il taglio anatomico più indicato per ciò che si vuol fare. Ogni taglio ha delle peculiarità e conoscerle è basilare per ottenere il massimo in cucina. Oggi nel commercio moderno, la fa da padrona la grande distribuzione, dove il libero servizio è imperante a discapito del banco assistito. Destreggiarsi tra i vari tagli senza alcun macellaio da cui farsi consigliare non è sempre semplice… quindi perché non farsi consigliare da chi si occupa di questo argomento dal 1980?
A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi Aps

Incontro con l’autorevenerdì 27 gennaio 2023 ore 17

Mamma, presto ritornerò

Presentazione del libro di Fabrizio Canella

Pluriversum Edizioni, 2022
Dialoga con l’Autore Antonio Di Bartolomeo (Docente presso Liceo Ariosto di Ferrara)
Interviene Luigia Modonesi, Sindaco di Fiesso Umbertiano (RO) con una testimonianza dal titolo “Siamo qui solo di passaggio. La persecuzione antiebraica in Polesine 1941-45”.
L’evento sarà accompagnato da intermezzi musicali a cura del duo “Braiato & Morali”.
Il libro è tratto dal diario di Elio (Adriano) Canella – padre dell’autore – scritto durante la prigionia in un lager nazista e dopo la liberazione, avvenuta nei primi giorni di maggio del 1945. Il testo contiene considerazioni storiche e rimarca le vicissitudini di una terribile esperienza: due anni di reclusione costellati da fatiche e stenti, da angherie e maltrattamenti. Denominati schiavi di Hitler, i prigionieri erano vittime dell’ideologia xenofoba del totalitarismo tedesco. Il libro, oltre a onorare la memoria di un uomo e di un padre, mette anche in luce il susseguirsi caotico di emozioni per la lunga ed estenuante attesa di un rimpatrio che tardava ad arrivare, prima di riacquistare la libertà e riabbracciare finalmente i familiari. In tal modo, intende celebrare la tenacia, la speranza e la fortuna di chi è sopravvissuto.
Fabrizio Canella nasce nel 1955 a Rovereto, piccola frazione del comune di Ostellato a una ventina di chilometri da Ferrara, città in cui consegue la laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Ferrara. Per 36 anni ha svolto la professione di informatore medico scientifico che lo porta a spostarsi anche all’estero.

Scarica la locandina  Mamma, presto ritornerò

Incontro con l’autorelunedì 30 gennaio 2023 ore 17

Parole nel vento

Presentazione del libro di Maurizio Olivari

Dialoga con l’autore Cinzia Brancaleoni
Letture di Roberto Gamberoni
I dieci racconti presenti nel libro ci portano a conoscere personaggi singolari e curiosi che potremmo incontrare passeggiando per Ferrara (a volte addirittura inanimati come la vecchia bicicletta voce narrante del primo racconto), e storie che insieme formano un affresco della nostra esistenza nelle sue varie sfaccettature: la gioia, il dolore, il sogno, la nostalgia, l’amore nelle sue varie accezioni.
A cura dell’Associazione culturale Olimpia Morata di Ferrara

Conferenze e Convegnimartedì 31 gennaio 2023 ore 17

Kandinsky e le arti. Dalla parola al segno al colore

Conferenza di Daniela Cappagli

Vasilij Kandinsky è stato uno dei più importanti artisti nella storia dell’arte europea. È considerato il padre della pittura astratta, corrente che ha cambiato per sempre la concezione delle arti figurative. Lui è stato il principale volto dell’Astrattismo ed anche un protagonista del suo tempo, non solo per la sua innovativa pittura ma anche per le sue produzioni scritte di riflessione sull’arte pittorica, per le poesie astratte, per i suoi scritti teatrali e i saggi. Ci ha lasciato in eredità un grande patrimonio artistico e culturale, ma forse il suo più grande lascito è stato quello di fissare per sempre il concetto che l’arte non è solo tecnica, non è solo riproduzione. L’arte è emozione e spiritualità, è rendere visibile l’invisibile e l’opera conserva nei secoli la vi sione dell’artista, rendendolo immortale.
Per il ciclo “I colori della conoscenza. I linguaggi e le arti” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

Scarica la   Locandina I colori della conoscenza 2023

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Confutando Max Weber

A conferma del fatto che il processo di capitalizzazione sorse nell’Italia del periodo medievale, ci sono le tesi di svariati illustri storici economici, come ad esempio il celebre studioso francese Fernand Braudel, che, in modo chiaro e senza alcun dubbio, scrisse che il capitalismo si generò dal mondo cattolico e non da quello protestante, arrivando al punto di affermare che furono i protestanti tedeschi e quelli olandesi ad emulare il mondo mediterraneo.

Secondo quanto sostiene Braudel, i cattolici furono più duttili e ricchi di fantasia e Max Weber nei suoi studi artefatti ha creato un pregiudizio e uno schema mentale che è finalmente confutato dalle ricerche storiche e storiografiche più approfondite e documentate.

Braudel dichiarava che i Paesi del Nord non hanno fatto altro che occupare il posto che per lungo tempo era appartenuto ai vecchi centri capitalistici del Mediterraneo,

Invero, essi non hanno inventato nulla, né nella tecnica, né nella conduzione degli affari.

Amsterdam, secondo lo storico francese, aveva ricalcato i modelli di Venezia, come la stessa Londra avrebbe poi copiato a sua volta quelli di Amsterdam.

Tornando allo studio compiuto dal professor Nuccio, si evince quanto egli abbia inteso collocare una pietra tombale sulla tesi secondo la quale il capitalismo sia nato grazie alla Riforma protestante.

Il professore confuta la visione di Weber e di coloro che sostengono la sua tesi storica, dimostrando che essi passano dalla Scolastica medievale alla Riforma protestante, saltando in modo sorprendente il decisivo pensiero umanistico, fase storica fondamentale per comprendere veramente la nascita del capitalismo.

Dagli studi di Nuccio si evince che la cultura laico-umanistica inizia con l’esaltazione della razionalità dell’azione umana condotta da Albertano da Brescia e abbraccia un’ampia area di idee e di pensatori vissuti nella prima metà del primo millennio, per arrivare al primo “codice di comportamento” negli affari di Leon Battista Alberti.

Nuccio, contestando a Weber il fatto di aver evaso dai suoi studi e dalle sue ricerche il periodo storico umanistico e che per questo egli non seppe cogliere l’incapacità di Calvino ad aprirsi al vento dei tempi in modo completo, rimanendo ancorato ai residui vetusti ed inconciliabili con il materiale umanistico, dimostra che ogni idea e ogni precetto riguardante gli affari che gran parte degli storici attribuiscono alle istituzioni e ai dettati del protestantesimo, si riscontra negli sviluppi dell’umanesimo italiano e nel plurisecolare scontro condotto dai mercatores italiani contro gli angusti precetti pauperistici e quindi anticapitalisti della dottrina cattolica e romana nella sua declinazione tanto anacronistica e insensata quanto arretrata.

In finale, Oscar Nuccio, sebbene dimostri che Calvino non sia stato l’artefice del capitalismo, non intende demolire il ruolo storico della Riforma protestante nello sviluppo del capitalismo moderno, ma intende confutare l’interpretazione data da Max Weber e dai post-weberiani, ossia quella equazione anti storica “etica protestante-spirito del capitalismo”.

I posteri e gli attuali storici, nonché gli studenti, dovrebbero essere alquanto riconoscenti al professore, per la sua eccelsa opera di speculazione storica che ha contribuito a svelare i falsi e i luoghi comuni storici che rispondono più a motivazioni ideologiche che a metodologie storiche.

Solo per questi motivi finora esposti, Oscar Nuccio avrebbe meritato il premio Nobel per l’economia se la sua opera non fosse stata, e ahimè continua ad essere, boicottata a causa della grettezza di molti storici suoi connazionali.

http://www.opinione.it/economia/2022/12/15/fabrizio-valerio-bonanni-saraceno_weber-capitalismo-protestanti-nuccio-cattolici/