biblioteca

Marzo all’Ariostea

Incontro con l’autoremercoledì 1 marzo 2022 ore 17

La trama del ragno

Presentazione del libro di Claudio Gattini

Casa editrice Rosabiancaedizioni, 2022
Dialoga con l’Autore Francesco Romano
Alberto Jancur, nonostante l’intimo timore,  lusingato accetta la proposta del comandante della caserma di Pisa ed entra nei servizi segreti militari.  Dopo il corso di addestramento si accorge di essersi imbattuto in un gioco più grande di lui,  fatto di sotterfugi e depistaggi.  La ragnatela di inganni ed espedienti,  abilmente intrecciati tra loro,  si estende da San Francisco a Roma,  avviluppa i vicoli di Barcellona e si dipana nelle grandi Avenue di New York.  Con l’aiuto di Antonella Brown , Alberto affronta se stesso in un viaggio introspettivo grazie al quale avrà ben chiaro che l’organizzazione di cui fa parte,  un groviglio di malavita,  clero, politica e massoneria manipola ed orchestra ad arte alibi e false notizie.
Claudio Gattini, vive e lavora a Ferrara. per molti anni responsabile di impianti chimici e termici, esperto di normative in tema di sicurezza. Attualmente, svolge attività imprenditoriale nell’azienda di famiglia. Scrittore per passione, questo è il suo secondo romanzo.

Incontro con l’autoregiovedì 2 marzo 2023 ore 17

​Street Art Invasion

Presentazione del libro di Agnese Tonelli

Albatros Il Filo, 2022
Il fenomeno della Street Art in una panoramica generale e con uno sguardo “museale”
Se in precedenza l’arte di strada veniva vista come un’espressione di vandalismo e di inciviltà giovanile, oggi la Street Art viene considerata una vera e propria forma d’arte. Molteplici sono le motivazioni che spingono molti giovani a condividere questa forma artistica: per alcuni è una sorta di protesta contro le Istituzioni imperanti, contro il capitalismo e la proprietà privata, per altri è una forma di condivisione pubblica, aperta a ogni strato sociale senza limiti d’età, quindi contro la mercificazione, l’esclusivismo e immortalità dell’arte. Street Art Invasion, di Agnese Tonelli, nasce per divulgare l’idea di autonomia e di spontaneità dell’arte. La sua applicazione in spazi aperti crea un connubio tra l’artista e l’urbanizzazione, al fine di trasformare i luoghi, donando loro unicità e bellezza e divenendo fenomeno culturale di grande rilevanza sociale. Agnese Tonelli, c on un linguaggio semplice ma perfettamente esplicativo, rende l’argomento notevolmente interessante, in grado di suscitare curiosità. L’apporto di numerose immagini e la condivisione del pensiero artistico di alcuni esponenti del movimento completano e impreziosiscono il testo.

Conferenze e Convegnilunedì 6 marzo 2023 ore 17

Una “nota” dolente

Incontro con Marco Ciatto

Introduce Manuela Macario, Presidente Arcigay Ferrara Gli Occhiali d’oro
L’omosessualità nel mondo della musica colta tra pregiudizio e contraddizioni. Dai castrati ai grandi compositori, tra finto accademismo eterosessuale e revisionismo storico. Questi gli argomenti che il professore e contralto Marco Ciatto affronterà nella sua relazione.

Dopo il ciclo de “Il Lunedi dei libri proibiti”, dedicato alla letteratura a tematica omosessuale,  Arcigay Ferrara Gli Occhiali d’Oro presenta in Biblioteca Ariostea la nuova rassegna culturale a tematica LGBTI+: “Non dire, mostra”. Quale ruolo spetta alle arti nella costruzione di un immaginario collettivo in riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere? Tre incontri per approfondire e testimoniare la rappresentazione delle identità queer nell’arte visiva, nella fotografia e nella musica.
La rassegna proseguirà il 3 aprile con la visual designer e fotografa Luciana Passaro e l’8 maggio con lo scrittore Vincenzo Patanè.
A cura di Arcigay Ferrara “Gli occhiali d’oro”

Scarica la locandina  NonDire_Mostra_2023

 

Incontro con l’autoremartedì 7 marzo 2023 ore 17

Il Leone d’agosto. Il piccolo uomo che deviò la Storia

Presentazione del libro di Luigi Bosi

Dialoga con l’Autore Gina Nalini Montanari
Edizioni La Carmelina, 2022
La vita di Giuseppe Garibaldi fu indubbiamente avventurosa ed assai movimentata, costel­lata di successi e d’imprese gloriose, ma anche di momenti difficili, d’avversità e di sconfitte. Nelle circostanze sfortuna­te, comunque, il suo forte carattere e la sua determinazione gli hanno sempre consentito di superare le situazioni avverse, di andare oltre. Eppure, quella mattina del 3 agosto del ‘49, quando, esau­sto, dopo un giorno e una notte di continuo cannoneggia­mento in mare, si ritrovò a mettere piede sulla spiaggia, poco più a nord di Magnavacca, Garibaldi era distrutto, era un uomo finito. Ogni suo sogno se n’era andato in fumo, ogni suo progetto era fallito…

Incontro con l’autoremercoledì 8 marzo 2023 ore 17

​Inchiostro e mimose. A cura di Gaia Conventi

In occasione della Festa della donna, tre autrici di Golem Edizioni, Paola Gula, Cristina Origone e Giovanna Ceriotti presenteranno i loro libri: Caffè corretto, Il sussurro della pioggia, Come passiflora.

Il filo conduttore di questo evento è dato dalla complessità delle protagoniste, figure in cui molte lettrici sapranno rispecchiarsi.
Caffè corretto di Paola Gula
Silvia vive una doppia vita: di giorno è barista a Roma e di notte – con lo pseudonimo di Caffè corretto – è ghost writer di celebri romanzieri. Luca è un autore che ha perduto l’ispirazione e che, su consiglio di un collega, si rivolge al misterioso scrittore fantasma. Luca non immagina che il ghost writer con cui conversa online la notte e l’avvenente barista che frequenta di giorno sono la stessa persona. Inizia così un gioco di equivoci che porterà i protagonisti a Mindino, sperduta borgata di Garessio, nel basso Piemonte. Qui cercheranno di sciogliere la complicata matassa delle loro esistenze.
Paola Gula è una giornalista enogastronomica piemontese, già giudice de La prova del cuoco su Rai Uno.
Il sussurro della pioggia di Cristina Origone
Camilla Serra, conduttrice del programma Segreti e Misteri, trova il cadavere di Elvira, l’anziana vicina. Elvira sembra morta per cause naturali ma Camilla scopre che nella sua abitazione manca un vecchio ritratto di Philippe Dubois, misterioso pittore francese. A chi poteva far gola un quadro di così poco valore? Camilla chiede aiuto a Tancredi Massari, il tenebroso commissario con cui ha una relazione altalenante e, incoraggiata dall’enigmatico giornalista Luc Bertand, si troverà coinvolta in un intreccio che la porterà in Francia, alla scoperta della vita del pittore e del passato di Elvira.
Cristina Origone è un’eclettica scrittrice genovese con la passione per i gatti.
Come passiflora di Giovanna Ceriotti
Nora ha quindici anni, Tilde ottanta. Il destino le vuole vicine di casa, l’una affranta per la separazione dei genitori, l’altra chiusa a riccio nel suo mondo d’anziana. Tra loro nasce una tenera e forte amicizia, con la cucina e l’orto di Tilde a fare da palcoscenico alle reciproche confessioni. Riaffiorano i ricordi belli e dolorosi di Tilde, emergono le inquietudini di un’adolescente alla ricerca della propria strada. Il passato si ripropone limpido e chiaro per insegnare come vivere il presente e affrontare il futuro. Perché le emozioni non devono far paura, neppure quando amore e separazione sembrano una cosa sola.
Giovanna Ceriotti, autrice e illustratrice lombarda, ha scritto anche libri per l’infanzia.

Conferenze e Convegnigiovedì 9 marzo 2023 ore 17

Una scuola per “sortirne tutti insieme”

Conferenza di Mauro Presini

In occasione del centenario della nascita di Don Milani
Cosa è rimasto degli insegnamenti di Don Milani e dei suoi ragazzi nella scuola di oggi? Cosa ne è stato delle riforme che proponevano? Quanti genitori hanno condiviso l’invito ad organizzarsi contenuto nella “Lettera a una professoressa”? Quanti insegnanti hanno provato a mettere in pratica quei principi educativi? La scuola di oggi “siede ancora fra il passato e il futuro”? Nella scuola di Don Milani ci sono ancora le basi per una scuola del futuro che, mantenendo le sue radici nella Costituzione, riesca a far crescere questa società?
Il maestro Presini, ripercorrendo in breve gli aspetti principali della pedagogia di Don Milani, proverà a tracciare un manifesto per una scuola del futuro che aiuti a “sortire tutti insieme” da questo presente imperfetto.
Per il ciclo “I colori della conoscenza. I linguaggi e le arti” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

Incontro con l’autorevenerdì 10 marzo 2023 ore 17

Andrea Caffi, La dottrina fascista, o il fascismo nella storia superiore del pensiero

Presentazione del libro curato da Alberto Castelli

Biblion, 2022
Ne parlano con il curatore Andrea Baravelli (Università di Ferrara) e Cesare Panizza (Università del Piemonte Orientale)
Nel 1932, sullo sfondo di una Parigi rifugio di molti antifascisti italiani, Andrea Caffi si dedica a un ampio studio per comprendere il fascismo, le sue idee, le sue origini e le ragioni del suo successo. Il risultato è La dottrina fascista, o il fascismo nella storia superiore del pensiero, un manoscritto rimasto inedito fino a oggi. Al centro del saggio c’è una riflessione sulla vacuità della cultura fascista e sul fatto che, in determinate situazioni, la demagogia, le formule facili e superficiali, il culto del capo e la violenza riescono a legittimare il potere, contro ogni evidenza di convenienza e di ragionevolezza. Caffi è convinto che il fascismo, più che una reazione preventiva contro il pericolo socialista, sia il portato di una profonda crisi di civiltà preparata nel corso di decenni di politiche reazionarie ed escludenti, approfondita nella Prima guerra mondiale ed esplosa per le conseguenze sociali, econom iche e culturali di quest’ultima.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Conferenze e Convegnilunedì 13 marzo 2023 ore 17

Filosofia della Libertà o della Schiavitù?

Conferenza di Piero Cammerinesi

Introduce Marcello Girone Daloli
Nel 1894 Rudolf Steiner pubblica “La Filosofia della Libertà” che afferma essere la sua opera più importante e duratura nel tempo. Da quel momento fino alla fine della sua vita non vi sarà un anno in cui, in qualche conferenza, non parlerà di come il compito di quel libro fondamentale – che avrebbe potuto cambiare il percorso della civiltà umana – non sia stato accolto dagli uomini. Se partiamo da questo concetto ci rendiamo presto conto di come la banalizzazione e successivamente l’opposizione a tale opera rappresenti proprio il ribaltamento degli obiettivi della stessa. Far sì che l’umanità vada verso una filosofia della schiavitù invece che della Libertà è stato dunque l’obiettivo di quanto messo in campo in particolare negli ultimi decenni dagli oppositori e che ha raggiunto il suo acme da tre anni a questa parte.
Piero Cammerinesi è un giornalista, editore e ricercatore italiano indipendente che ha studiato e lavorato in Italia, Germania e Stati Uniti. Oltre che di esoterismo e di filosofia si è occupato del pensiero orientale; dopo la laurea in filosofia ha proseguito gli studi in Germania, dove ha insegnato. Ha trascorso recentemente un decennio negli USA come corrispondente estero per alcune testate online. È autore di articoli e saggi e ha tradotto dal tedesco opere di Gustav Meyrink, Rudolf Steiner e Judith von Halle. Si è occupato lungamente del pensiero di Friedrich Nietzsche e di Rudolf Steiner. Ha curato la regia del documentario sulla Scuole antroposofiche di Roma “La Scuola che respira” ed ha ideato, prodotto e interpretato il docufilm “OLTRE, Un tributo a Massimo Scaligero” distribuito internazionalmente e presente in Italia sulla piattaforma Amazon prime Video.

Scarica la locandina  Incontri con la Spiritualità applicata GEN-MAR 2023
Scarica la locandina  Incontri con la Spiritualità applicata APR-GIU 2023

Conferenze e Convegnimartedì 14 marzo 2023 ore 17

Aspettando la Pasqua

Percorso liturgico-artistico a cura di Margherita Goberti e Anna Mazzoli

Al violoncello Simone Montanari
Conversazione nel periodo pasquale sul tema liturgico della Via Crucis illustrato da artisti anche ferraresi attraverso numerose opere pittoriche, scultoree e poetiche accompagnata da brani musicali.
La Pasqua è una delle festività più importanti della religione cristiana. In questa giornata i fedeli celebrano la Risurrezione di Gesù, che ha sconfitto la morte e salvato l’umanità dal Peccato. Con la figura di Cristo e la sua Resurrezione si sono confrontati tutti i più grandi interpreti dell’arte occidentale. In occasione della Pasqua, dunque, L’Associazione Olimpia Morata ha voluto ripercorrere il momento più alto del sacro mistero attraverso le opere degli artisti.
A cura dell’Associazione culturale Olimpia Morata

Conferenze e Convegnigiovedì 16 marzo 2023 ore 17

La Ferrara delle Meraviglie. De Chirico, Savinio, Carrà, de Pisis e Pozzati: “rivelazioni”nella Città Metafisica

A cura di Adello Vanni e Stefano Caracciolo

Furono le stanze e i corridoi della Villa del Seminario, adattata a ospedale militare per malati di nevrosi, a ispirare la nascita della Pittura Metafisica, una corrente artistica che cambiò per sempre la storia dell’arte. Di questo e di molto altro si occuperanno le Anatomie della mente di questo giovedì.
Anatomie della mente – Cento anni di psicologia ferrarese, dalla scuola freniatrica ferrarese fino ai giorni nostri, hanno disegnato una traiettoria varia e composita, con alterne vicende ma con una costante attenzione per la città ed i suoi grandi momenti scientifici, culturali, artistici. Nella rinnovata ed antica cornice del Teatro Anatomico si aprono dunque di nuovo, per il sedicesimo anno, le porte della Biblioteca Ariostea per proseguire con nuove tappe del percorso di un viaggio con la psicologia ed altre storie.
Per il ciclo “Anatomie della mente e altre storie… – Sei conferenze di varia psicologia.  Anno XVI”. In collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

Scarica la locandina  Anatomie della mente 2023 agg.

Eventivenerdì 17 marzo 2023 ore 16,30

Premio Niccolini

Cerimonia di premiazione dei vincitori

Lo storico Premio Niccolini viene indetto almeno ogni sei anni dal 1947 e si è appena conclusa la sua undicesima edizione. Destinato alle produzioni di scrittori, studiosi, artisti, progettisti attivi nella nostra città, il Premio è dedicato a Vittoria Bevilacqua Niccolini, consorte del senatore Pietro Niccolini, ex sindaco della nostra città nonché presidente della Cassa di Risparmio di Ferrara, personaggio storico di esemplare impegno civico e sociale, nonché eccezionale mecenate. Venerdì 17 marzo, in Biblioteca Ariostea, si terrà la cerimonia di premiazione di 24 vincitori delle seguenti sotto-sezioni del Premio:
– concorso per soli autori ferraresi rivolto a opere di narrativa, poesia e saggistica;
– concorso per opere di argomento ferrarese.
Occorrerà attendere il 24 marzo invece per conoscere i vincitori del concorso per opere di pittura, scultura e progettazione architettonica, che verranno invece premiati a palazzo Crema, dove il Lascito Niccolini ha sede.
A cura della Fondazione Estense

Incontro con l’autorelunedì 20 marzo 2023 ore 17

Le ricorrenze

Presentazione del libro di Franco Brogi Taviani

La lepre edizioni, 2022
Ne parla con l’autore Roberta Barbieri
Venti ricorrenze, Natali, compleanni, Capodanni, Ferragosti, raccontano la vita di uno di noi, tra gli anni Venti del Novecento e l’inizio del nuovo secolo. Guglielmo Aspesi cerca fin dall’infanzia lo scrigno magico che racchiude il senso della vita e raggiunge la maturità e la vecchiaia accompagnato tenacemente dai suoi sogni. Attraverso amori e disamori, speranze e disillusioni, scelte e tensioni, dubbi e amarezze che rendono avvincenti le sue vicissitudini.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Eventimartedì 21 marzo 2023 ore 16,30

Reading di Primavera

A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi

In occasione della Giornata Mondiale della Poesia
L’incontro sarà condotto da Emilio Diedo
Introducono Federica Graziadei e Gina Nalini Montanari, rispettivamente presidente e vice presidente del GSF
“Disposta in parole, colorata in immagini, battuta con il giusto metro, la forza della poesia non ha eguali. In quanto forma intima di espressione che apre le porte agli altri, la poesia arricchisce il dialogo che catalizza tutto il progresso umano, ed è più necessaria di sempre in tempi turbolenti”. Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO
La Giornata mondiale della poesia, che si tiene ogni anno il 21 marzo, celebra una delle forme di espressione e identità culturale e linguistica più apprezzate dall’umanità. Praticata nel corso della storia – in ogni cultura e in ogni continente – la poesia parla alla nostra comune umanità e ai nostri valori condivisi, trasformando la più semplice delle poesie in un potente catalizzatore di dialogo e di pace. L’UNESCO ha adottato per la prima volta il 21 marzo come Giornata mondiale della poesia durante la sua 30a Conferenza generale a Parigi nel 1999, con l’obiettivo di sostenere la diversità linguistica attraverso l’espressione poetica e aumentare l’opportunità di ascoltare le lingue a rischio di estinzione. La Giornata Mondiale della Poesia è l’occasione per onorare i poeti, ravvivare le tradizioni orali dei recital di poesie, promuovere la lettura, la scrittura e l’insegnamento della poesia, favorire la convergenza tra la poesia e altre arti come il teatro, la danza, la musica e la pittura, e aumentare la visibilità di poesia nei media. Mentre la poesia continua a unire le persone attraverso i continenti, tutti sono invitati a partecipare.
In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

Eventimercoledì 22 marzo 2023 ore 17

​La vecchia Ferrara raccontata da nonno Giorgio

A cura della locale casa editrice Faust Edizioni di Fausto Bassini.

L’incontro sarà corredato dalla proiezione di fotografie dell’Autore e verrà moderato dal giornalista Gian Pietro Zerbini, Caposervizio Cronaca «la Nuova Ferrara».
Giorgio Ferrari, nato a Ferrara il 6 gennaio del 1946, è sia fotografo (ha immortalato luoghi, eventi e atmosfere cittadine degli ultimi quarant’anni in centinaia di scatti delle sue Pentax e Nikon analogiche), sia scrittore (ha pubblicato, nel dicembre scorso, il volume di successo «Amarcord Ferrarese. Gente, luoghi, storie degli anni ’40 e ‘50» con la prefazione di Gian Pietro Zerbini). Lo “sguardo” del Ferrari scrittore risente dell’ “occhio” del Ferrari fotografo che, con la sua spiccata sensibilità per gli scorci della sua città e dell’ambiente del Po, accompagna il lettore in una narrazione che parte dal secondo dopoguerra. Si tratta di storie povere, come povera era la gente di quel tempo, presentate con un linguaggio genuino e capaci di arrivare dritte al cuore con un messaggio tanto semplice quanto reale: non è vero che si stava meglio senza cellulare e term osifoni, senza bagno in casa e televisore, ma forse tutte le mancanze materiali venivano supplite da un senso diffuso di aiuto reciproco che la moderna ricchezza generalizzata ha fatto scomparire. Ascoltare “nonno Giorgio” servirà alle nuove generazioni per vivere uno spaccato del tempo che fu, ma anche nella speranza di trovare uno spunto per recuperare quel senso di fratellanza che si rinviene in tanti episodi che ci racconterà.

Invito alla letturagiovedì 23 marzo 2023 ore 17

Ballo è bello. Programmi, recensioni,aneddoti

A cura di Gianni Persanti

Prefazione di Roberto Giovanardi
Testo di Leonetta Bentivoglio
Edizioni La Carmelina, 2022
Intervengono il curatore e altri protagonisti dell’epoca
A Comacchio nell’estate 1982 nasce “Ballo è bello”, un Festival di danza tra i più belli ed affermati in Italia, una delle realtà più vivaci ed interessanti nel panorama della danza di quegli anni. È avvenuta una sorta di alchimia, una congiunzione astrale, una diavoleria, che ha reso possibile la nascita di un Festival di danza in una cittadina di circa ventimila abitanti (che però, durante l’estate, coi suoi Sette Lidi, diventa una megalopoli), senza un teatro, senza tecnici e maestranze, senza particolari attrattive turistiche (se non l’anguilla e i Trepponti, che cominciano ad essere valorizzati proprio in quegli anni). Comacchio era diventato uno degli appuntamenti di danza imperdibili per il pubblico e per la critica.
A cura del Consorzio Eventi Editoriali

Conferenze e Convegnivenerdì 24 marzo 2023 ore 17

La pace necessaria. Gabriel Tarde: ucronia e futuri possibili

Conferenza di Filippo Domenicali

Introduce Nicola Alessandrini (Direttore Istituto Gramsci di Ferrara)
Strano personaggio, Gabriel Tarde (1843-1904). Magistrato di professione, ma filosofo “metafisico” e anche sociologo per vocazione, ha attraversato come una meteora la Francia della Belle Époque conducendo una carriera da irregolare che lo ha portato ad essere annoverato tra i padri della sociologia (celebre è il suo scontro con Durkheim) così come a coronare la sua vita di studioso con la prestigiosa cattedra di Filosofia moderna al Collège de France (dove fu preferito a Bergson). La questione della pace – ma pensata come armonia leibniziana, o adattamento darwiniano – è onnipresente nel suo pensiero. Si tratta di una pace concepita in termini nuovi: né eventuale, né auspicabile, bensì necessaria, esito imprescindibile e scontato dell’immenso meccanismo della Logica sociale che presiede all’evoluzione della società attraverso la fatale alternanza tra Differenza e Ripetizio ne. Con le sue riflessioni da filosofo della storia, Tarde è autore di racconti fantastici e fantasiosi – di “ucronie” ambientate in un lontano avvenire – egli può essere annoverato tra i precursori di una nuova scienza: la futurologia.
Per il ciclo “Anatomia della pace”  a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea

Scarica la locandina  Anatomia della pace

Conferenze e Convegnilunedì 27 marzo 2023 ore 17

Una donna, una scienziata: Rita Levi Mintalcini. Nobel della Medicina

Conferenza di Dalia Bighinati

Introduce Daniela Cappagli
«Il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare.» R. Levi Montalcini.
Rita Levi Montalcini, neuroscienziata e unica donna italiana vincitrice del Premio Nobel per la Medicina, Senatrice della Repubblica, ricercatrice e professoressa per 30 anni alla Washington University di Saint Louis, ha aperto strade prima di lei inaccessibili nella esplorazione  del cervello umano, con impatti straordinari nella ricerca medica e farmacologica di malattie come l’Alzheimer, i tumori, il Parkinson. Ha contribuito con la sua stessa vita e la divulgazione delle sue convinzioni in numerosi libri autobiografici e di natura scientifica a sfatare il pregiudizio sulla inferiorità intellettuale del genere femminile, in particolare  nel mondo accademico monopolizzato dagli uomini. In questo senso è uno dei simboli più alti dell’emancipazione femminile del ‘900. Elegante, garbata, tenace, con le battaglie condotte per l’educazione dei giovani e l’affermazione delle donne, soprattutto nei Paesi più svant aggiati, ha segnato la via da seguire per il progresso e il miglioramento della condizione umana.
Per il ciclo “I colori della conoscenza. I linguaggi e le arti” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

Scarica la   Locandina I colori della conoscenza 2023

Conferenze e Convegnimartedì 28 marzo 2023 ore 17

Benzoino, cannella, zibetto e ambracane: Olfactory Laboratories e Secreti tra Venezia, Mantova e Ferrara

Conferenza di Chiara Beatrice Vicentini, docente di Storia della Farmacia e del Farmaco, UniFe

Saluto introduttivo istituzionale Mirna Bonazza, Responsabile U.O. Biblioteche del Servizio Biblioteche e Archivi
Introduce Paola Roncarati, Presidente del Garden Club
Viene percorso il mondo dell’arte del profumo in un itinerario a partire dal Quattrocento, preludio del tripudio del Cinquecento, tra laboratori privati di Corte, opere manoscritte e a stampa. In primis le mude per l’approvvigionamento di preziose materie prime e i torchi di stampa veneziani: la prima edizione dei Secreti nobilissimi dell’arte profumatoria di Giovanventura Rosetti fu stampata a Venezia nel 1555. La Coco Chanel dell’epoca, Isabella d’Este prima perfumera del mondo, a Mantova allevava a corte gli zibetti, non fidandosi delle forniture, per i suoi fantastici segretissimi formulati. In Ferrara il cinquecentesco Ricettario Medico Cosmetico Pseudo-Savonarola era ricco di ricette A far bella e profumata una donna, ma anche mirate alla profumazione legata all’igiene. Non mancava la profumazione degli ambienti, di accessori e di ornamenti.
A cura dell’Associazione Garden Club Ferrara

Conferenze e Convegnimercoledì 29 marzo 2023 ore 17

La fuga di Angelica (Orlando furioso, canto primo): una rilettura

Conferenza di Claudio Cazzola

In rappresentamnza del Gruppo Scrittori Ferraresi intervengono Nicoletta Zucchini e Federica Graziadei
Non si sono ancora del tutto affievoliti gli echi delle celebrazioni organizzate per i cinquecento anni del «Furioso ferrarese» (1516-2016), che già vengono annunciati i programmi di nuove iniziative per l’analoga ricorrenza relativa all’edizione definitiva del poema (1532-2032). Se gli anniversari possiedono un senso, esso risiede soprattutto nel rinnovo della memoria, che sola può essere buona alleata nella lotta nostra contro l’oblio, insinuato quotidianamente dal trascorrere inesorabile del Tempo.  Questa è la motivazione che giustifica la presente umile rilettura dell’episodio che inaugura il racconto ariostesco.
A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi Aps

Conferenze e Convegnigiovedì 30 marzo 2023 ore 17

Ferrara dalle origini all’anno Mille. Parte III. L’’antiqua civitas’, l’’ecclesia Ferrariensis’, l’assetto urbano della ‘civitas nova’

A cura di Alberto Andreoli per il ciclo “Archeologia in Biblioteca” (9a edizione)

Come riferito nel precedente incontro, l’area ove si è ancorata e successivamente sviluppata l’agglomerazione urbana di Ferrara è stata interessata da precedenti insediativi almeno dall’età romana. In genere si ritiene che il processo costitutivo dell’aggregato (proto)urbano del futuro capoluogo bassopadano abbia avuto luogo tra il VII e l’VIII secolo e che le principali componenti poleogenetiche siano state militare-difensiva ed ecclesiastica. Centro emergente in quest’epoca o di una nuova fondazione, di fatto le effettive conoscenze sulle prime vicende storiche del nostro scalo terrestre e passo alla diffluenza di due importanti rami padani sono limitate a laconiche informazioni desunte da poche fonti scritte altomedievali e dalle risultanze della ricerca archeologica.
In collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara APS

Conferenze e Convegnivenerdì 31 marzo 2023 ore 10-17

​Giornata di studi su Leopoldo Cicognara e Antonio Canova

Promossa dal Comune di Ferrara e da Ferrara Arte e sostenuta dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova

Ore 10.00 Saluti istituzionali:
VITTORIO SGARBI, Presidente di Ferrara Arte e Sottosegretario al Ministero della Cultura
MARCO GULINELLI, Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara

Introduce e Coordina GIANNI VENTURI
MARIA TERESA GULINELLI: Una testimonianza su Leopoldo Cicognara.
BARBARA STEINDL: L’autobiografia di Leopoldo Cicognara.
GIANDOMENICO ROMANELLI: Parlando di Canova: Cicognara e Chateaubriand.
NICO STRINGA: Cicognara e Giordani.

– Pausa pranzo –

ore 14.30
Pomeriggio: coordina PAOLO MARIUZ
FRANCESCO LEONE: Canova secondo Cicognara: dalla “storia” alla gloria.
FERNANDO RIGON FORTE: Canova e Cicognara: un caso di bibliofilia.
ENRICO NOÈ: Cicognara, Duquesnoy e il caso dell’Antinoo Grimani
GIOVANNI GIANNELLI: Il restauro del Cenotafio a Canova nella basilica ai Frari di Venezia.

La giornata di studi su Leopoldo Cicognara e Antonio Canova, promossa dal Comune di Ferrara e da Ferrara Arte e sostenuta dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova, intende celebrare, grazie agli interventi di studiosi di fama internazionale, due protagonisti del Neoclassicismo europeo: lo scultore di Possagno e lo storico dell’arte ferrarese. Tra i due intercorse un sodalizio che trovò espressione emblematica, da un lato nel monumentale Ritratto di Cicognara (Ferrara, palazzo Schifanoia) modellato da Canova, dall’altro nel terzo volume della Storia della scultura di Cicognara titolato Dal suo risorgimento in Italia fino al secolo di Canova: un tributo incondizionato all’amico tanto da farlo figurare, a ragion veduta, come colui che con le sue opere aveva segnato un’intera epoca. Quasi a suggello del loro legame, nel 1822 Cicognara commissionò a Rinaldo Rinaldi una copia in marmo dell’Autoritratto di Canova (Venezia, Collezione privata): egli lo collocò accanto al proprio busto, scolpitogli dall’amico, in modo che i due effigiati si guardassero “con dolce malinconia”.

biblioteca

Ariostea settembre 2021

Mostre2 settembre 2021 – 2 febbraio 2022

Esposizione di manoscritti, antiche edizioni e opere artistiche del “Viaggio” dantesco alla Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara

A cura di Mirna Bonazza, responsabile U.O. Biblioteche del Comune di Ferrara, e di Sandro Bertelli, docente di Paleografia e di Codicologia all’Università di Ferrara.

Ferrara, Palazzo Paradiso, Biblioteca Comunale Ariostea, Sala Ariosto – Sala Carli

2 settembre 2021 – 2 febbraio 2022
Inaugurazione: giovedì 2 settembre ore 17

Intervengono: il Dott. Angelo Andreotti, Direttore della Biblioteca Comunale di Ferrara; il Dott. Alan Fabbri, Sindaco di Ferrara; il Prof. Marcello Ciccuto, Presidente della Società Dantesca Italiana; il Dott. Alberto Calciolari, Regione Emilia-Romagna; il Dott. Lorenzo Lorenzini, Responsabile dei Musei Civici del Comune di Cento; il Prof. Sandro Bertelli, Università di Ferrara; e la Dott.ssa Mirna Bonazza, Biblioteca Comunale Ariostea.
In occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021), la Biblioteca Comunale Ariostea e l’Università degli Studi di Ferrara hanno promosso una mostra di opere dantesche dal titolo: Esposizione di manoscritti, antiche edizioni e opere artistiche del “Viaggio” dantesco alla Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara. L’evento espositivo offre al visitatore l’opportunità di conoscere un patrimonio librario rarissimo, attraverso un percorso originale di preziosi manoscritti e di antiche edizioni a stampa, la maggior parte delle quali mai esposta in precedenza. L’esposizione si apre (in Sala Ariosto) con gli incunaboli della Divina Commedia, il più antico dei quali risale al 1477-1478; seguono esemplari del 1491, 1493, 1497 corredati da xilografie, vignette e illustrazioni a piena pagina. Trovano posto nelle vetrine anche rare cinquecentine, come Le terze rime di Dante (Venez ia, Aldo Manuzio, 1502); e il Danthe Alighieri fiorentino historiado (Venezia, Bartolomeo Zani, 1507). In mostra anche un importante testimone del noto sonetto di Dante, Guido i’ vorrei che tu e Lapo ed io, conservato in un codice in lingua francese della prima metà del Trecento che contiene Le livre dou treçor di Brunetto Latini. Del cesenate Jacopo Mazzoni, si espone la Difesa di Dante, presente in un raro e molto interessante manoscritto del sec. XVII. In mostra anche una particolare edizione della Commedia tradotta in latino dal gesuita Carlo D’Aquino, in tre volumi, il cui frontespizio reca l’indicazione di stampa Napoli, Felice Mosca, ma fu impressa a Roma da Pietro Bernabò, nel 1728, proveniente dalla Biblioteca del Collegio della Compagnia di Gesù di Ferrara. Delle tante edizioni ottocentesche della Commedia, ne sono state selezionate alcune con apparato illustrativo c alcografico (Firenze, all’Insegna dell’Ancora, 1817-1819; Firenze, presso la Tipografia del Vulcano, 1846). Dalle collezioni artistiche dell’Ariostea proviene il busto di Dante, eseguito dalla Manifattura di Signa (Firenze) nei primi anni del Novecento. Una seconda sezione della mostra (Sala Carli) è dedicata invece all’iconografia dantesca con numerose illustrazioni provenienti dalla collezione dei disegni del ferrarese Franco Morelli (1925-2004), straordinario interprete artistico della Divina Commedia, gentilmente prestate per l’occasione dai Musei Civici del Comune di Cento.
La mostra è stata curata dalla dott.ssa Mirna Bonazza, responsabile U.O. Biblioteche del Comune di Ferrara, e dal prof. Sandro Bertelli, docente di Paleografia e di Codicologia all’Università di Ferrara. Rientra in un progetto che coinvolge numerosi archivi e biblioteche dell’Emilia-Romagna ed è stata promossa dalla Regione stessa e dalla Società Dantesca Italiana.

Scarica manifesto e invito  DANTE Ferrara MANIFESTO  DANTE Ferrara INVITO 

Incontro con l’autoregiovedì 9 settembre 2021 ore 17

​Renzo Melotti. Gallerista, filantropo, collezionista

Presentazione del volume curato da Ada Patrizia Fiorillo (Università degli Studi di Ferrara)

Francesco D’Amato Editore, 2020
Il volume si avvale di contributi della stessa curatrice, di Massimo Marchetti, Lorenza Roversi e di una testimonianza di Andrea Bignardi.
Dialogheranno con gli autori Massimo Cavallina (critico d’arte) e Andrea Franchella (Università degli Studi di Ferrara).
Una narrazione a tre voci traccia il profilo di Renzo Melotti, gallerista, filantropo, collezionista. Dall’apertura dello Studio Melotti a Ferrara sul finire degli anni Settanta, ciò che le pagine di questo volume raccontano è il percorso umano e professionale di una figura particolare che ha tenuto insieme il suo amore per l’arte con la generosità ed una grande sensibilità verso il prossimo. I tre aspetti individuati per delineare l’esperienza di vita di Renzo Melotti, dalla nascita della galleria, alle tante iniziative benefiche condotte negli anni fino alla costituzione della sua raccolta privata, rappresentano i tasselli di un’unica personalità di cui si ricostruisce la vicenda, contestualizzandola alla luce di un tempo che, dilatandosi dalla cronaca, si è trasferito alla storia.

Incontro con l’autorevenerdì 10 settembre 2021 ore 17

La profezia delle pagine perdute

Presentazione del libro di Marcello Simoni

La nuova avventura di Ignazio da Toledo
Ignazio da Toledo è morto. O almeno questo è ciò che racconta Uberto, suo figlio, quando, nel luglio del 1232, raggiunge la corte di Sicilia nella speranza di riabbracciare la sua famiglia. Palermo, tuttavia, sarà per lui l’inizio di un nuovo incubo. Se di sua madre si sono perse le tracce, sua moglie e sua figlia sono tenute prigioniere in un luogo ben celato. Il loro carceriere è Michele Scoto, astrologo personale dell’imperatore Federico ii, convinto che il mercante gli abbia sottratto e nascosto un libro misterioso, la rarissima Prophetia Merlini. Uberto ignora che le sue disavventure siano intrecciate a quelle di un uomo senza passato che sta navigando su una nave di pirati barbareschi lungo le coste dell’Africa settentrionale e del mar Rosso. Il suo nome è Al-Qalam e, obbedendo gli ordini di un crudele capitano, è alla disperata ricerca di un tesoro inestimabile e leggendario, un tesoro donato in tempi r emotissimi da re Salomone alla Regina di Saba. Mentre Al-Qalam lotta per ritrovare la sua identità e Uberto per salvare la madre, Sibilla tenta con ogni mezzo di ricongiungersi alla famiglia e di sfuggire all’acerrimo nemico di Ignazio da Toledo, lo spietato frate domenicano Pedro González.
Marcello Simoni, ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. I diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato L’isola dei monaci senza nome, con il quale ha vinto il Premio Lizza d’Oro 2013; La cattedrale dei morti; la trilogia Codice Millenarius Saga (L’abbazia dei cento peccati, L’abbazia dei cento delitti e L’abbazia dei cento inganni) e la Secretum Saga (L’eredità dell’abate nero, Il patto dell’abate nero e L’enigma dell’abate nero).

Incontro con l’autorelunedì 13 settembre 2021 ore 17

​Introduzione alla mistica

Presentazione del libro di Marco Vannini

Introduce Marcello Girone Daloli
Questo libro cerca di introdurre in modo semplice e chiaro a una realtà spesso malintesa come visionaria o esoterica, e dunque complicata e oscura. Attraverso una serie di brevi schede, dedicate a temi essenziali della mistica e poi a sue figure essenziali, dall’antichità ad oggi, emerge qui, infatti, come essa sia innanzitutto la ricerca interiore, lo scavo nelle profondità dell’anima, in obbedienza all’invito del dio di Delfi: “Conosci te stesso”, che i cristiani opportunamente completarono: “e conoscerai te stesso e Dio”.
In un tempo come quello attuale, in cui si vive nella Babele dei linguaggi teologici e psicologici, con un generale smarrimento religioso e morale, la mistica si offre così come un percorso di salus – salvezza e salute insieme – a tutti aperto.

Marco Vannini (1948) ha curato l’edizione italiana di Meister Eckhart e di molti autori spirituali dell’occidente, classico e cristiano. Al tema “mistica” ha dedicato diversi scritti. Dirige attualmente la Rivista Mistica e Filosofia. Sul suo lavoro si può leggere R. Schiavolin, Mistica e filosofia nel pensiero di Marco Vannini, Firenze 2019. Per approfondimenti si veda il sito: http://www.marcovannini.it.

Incontro con l’autoremartedì 14 settembre 2021 ore 17

Raccolta di poesie – Volume uno

Presentazione del libro di Arturo Casalati

Edizioni La Carmelina, 2021
Moderazione e letture a cura del Consorzio Eventi Editoriali
In questa occasione l’autore omaggerà di una copia del suo testo ognuno dei presenti.

Arturo Casalati, scrittore e musici­sta, è nato a Codigoro (Ferrara) nel 1960. Si è laureato in Lettere e Fi­losofia all’Università di Ferrara. Attualmente è impegnato come al­lievo alla Scuola di Musica Moderna AMF di Ferrara. Fa parte di un gruppo musicale denominato Quiete Apparente.
La parola, la musica, le poesie di questa Raccolta seguono passo a passo una vicenda umana, un tratto di storia dell’autore, con alcuni significativi riferimenti al passato: quasi dei flashback, che interrompono il flusso di un racconto “in presa diretta”. In ciò si manifesta una piena coincidenza fra la scrittura e la vita. Le parole che si snodano nei versi (per lo più brevi, a comporre una struttura poetica essenziale) non sono autoreferenziali, non concedono nulla all’autocompiacimento che spesso è il debole (e il limite) degli scrittori.

A cura del Consorzio Eventi Editoriali

Conferenze e Convegnimercoledì 15 settembre 2021 ore 17

E se “amar” non fosse amare? Una rilettura della passione fra Paolo e Francesca in Inferno V. L’ombra di Guido Cavalcanti

Conferenza di Gardenio Granata

Tanti sono i modi per avvicinarsi a Dante e tutti hanno una loro dignità. Però occorre evitare di trasformare un poeta, seppur sommo, in un personaggio legato ai più variegati aspetti della contemporaneità, snaturandolo. Dante è l’espressione più intimamente profonda del Medioevo, sia a livello della sua sensibilità vuoi delle correnti di pensiero che lo attraversano. La vera “modernità” del Nostro sta dentro un viaggio e le sue inquietanti motivazioni. In particolare laddove nell’ “incipit” ci narra di uno smarrimento che, nel cromatismo buio di quella selva, luogo delle paure e delle ansie, esemplifica il dramma di un uomo senza punti di riferimento, lacerato da una solitudine priva di conforti. Un uomo consapevole degli errori commessi, e soprattutto dell’infelicità quale esito inevitabile di colpe e peccati. Un naufrago bisognoso di un approdo. Lo troverà nella fattispecie in un altro grande poeta del passato che gli farà da guida …Uno sguardo su Dante significa dunque la ineludibile necessità di non fermarsi, di iniziare un percorso accidentato dove fare i conti “in pro del mondo che mal vive”. Ecco perché l’oltremondo è in continuo  rapporto con quello reale alla ricerca non del tempo perduto, ma di un futuro liberatorio che ha un prezzo da pagare con coraggio! Dante mai scorda il male fatto e patito e come un giudice chiama alla sbarra gli imputati lungo un ininterrotto e visionario catalogo degli scellerati d’ogni sorta e dei generosi che albergano ai piani alti, “dove tutto è paradiso”, luminoso giardino dei beati. La metafora vegetale “in fieri” (dalla selva oscura alla candida rosa) non è solo un artifizio poetico d’alto livello, bensì indica le tappe di un viaggio della mente mai dimentica della propria città, dell’Italia, dell’universo umano. Qui si cercherà di seguirne le tracce “fantastiche” per rendere il giusto omaggio ad una grandezza senza pari. Una poesia che si presenta come una visione del mondo, l’immensa fatica di un pellegrino che affronta i propri e altrui casi umani in vista di una salvezza complicata ma non impossibile.
Per il ciclo “DANTE 700”, in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

Incontro con l’autoregiovedì 16 settembre 2021 ore 17

Dal ferro il gran vocabolo traendo

Incontro con lo scrittore Federico Mussano

Dialoga con l’autore Francesca Mariotti
Ferrara e l’Emilia Romagna tra enigmistica e storia
Durante l’incontro sarà presentato il libro di Federico Mussano “Tra la Via Emilia e l’Enigma” (MMC Ed. 2020), un viaggio in ambito enigmistico lungo 46 comuni e molti secoli di storia dell’Emilia e della Romagna, accompagnati dalla bellezza delle opere di artisti di ogni epoca (e delle loro firme-rebus) e dal fascino di storie di casate illustri con antichi stemmi densi di allegorie e di richiami enigmistici. Una carrellata plurisecolare tra palindromi e bifronti del Sator, anagrammi e sciarade, bisensi e rebus, acrostici di famosi letterati e almanacchi con raffinate incisioni. Tra le città toccate spiccano le province di Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini. Per tutti quelli che amano la nostra regione e che hanno giocato con l’enigmistica almeno un po’! 
A cura dell’Associazione Culturale Olimpia Morata di Ferrara

Conferenze e Convegnivenerdì 17 settembre 2021 ore 10

Fanino Fanini (1520-1550). Martire di fede e libertà

Convegno a cura dell’Associazione Evangelica CERBI di Ferrara

Ferrara è la città in cui la breve e travagliata esistenza di Fanino Fanini incontra il martirio per aver esercitato la libertà di professare la fede secondo coscienza. I cittadini di Ferrara sono invitati a un evento dal significato storico e culturale di alto profilo. Infatti, la libertà religiosa e di coscienza testimoniata da Fanino Fanini è oggi un patrimonio irrinunciabile da salvaguardare e da valorizzare per tutti.

Programma:
Ore 10 – Ricordo di Fanino Fanini in Biblioteca Ariostea
Relatori: Antonella Cagnolati, Pietro Bolognesi, Leonardo De Chirico

Ore 15 in Piazza Trento Trieste 4 – Inaugurazione della targa di Fanino Fanini

A cura dell’Associazione Evangelica CERBI di Ferrara

Conferenze e Convegnilunedì 20 settembre 2021 ore 17

​Il territorio del Delta come oggetto di ricerca transdisciplinare

A cura di Giuseppe Scandurra

Interventi di Michele Nani, Pietro Pinna e Romeo Farinella
Il Delta teatro delle bonifiche negli ultimi decenni dell’Ottocento. Le grandi ideologie del Novecento che qui trovano modo di svilupparsi.  La riforma agraria degli anni ‘50 e la nascita del Neorealismo. Il ruolo della Camera del Lavoro e dell’Ufficio Studi. Dai primi stabilimenti balneari negli anni Settanta fino ai non-luoghi di Gianni Celati.
Per il ciclo “Ibridi ferraresi. L’oggetto misterioso, ovvero la Ferrara moderna

Incontro con l’autoremartedì 21 settembre 2021 ore 17

Ruggine e oro

Presentazione del libro di Marco Munaro

Il Ponte del Sale, 2020
Dialoga con l’Autore Angelo Andreotti

Questo delicatissimo libro di Marco Munaro potrebbe forse essere la traslazione poetica di un rito di passaggio, necessario per far pace con i ricordi e gli abbandoni che la vita semina qua e là nei nostri giorni concretizzandosi in luoghi non soggetti alla dimenticanza, per quanto sì al cambiamento. Materia dunque per la nostalgia, che però Munaro sa mantenere a distanza, consapevole che «Di fatto non si ha nostalgia di un luogo ma del tempo vissuto in quel luogo» (A. Prete). E siccome il tempo è irreversibile qualsiasi ritorno diventa impossibile.
Benché siano i luoghi a essere protagonisti di queste poesie misurate con la metrica dei passi, questi luoghi non reclamano alcun nóstos e non producono nessun serio álgos, probabilmente qualche rimpianto per ciò che non è stato, o per ciò che è destinato a restare definitivamente irrisolto. Al massimo possono tingersi alle volte dell’ombra della malinconia, visto che in queste poesie non c’è un ripiegamento in se stessi, bensì un pensare che è un “rammemorare”.
Viaggio per ricordare? Scavo nella memoria attraverso i luoghi del vissuto? Oppure «quasi un pellegrinaggio», come pensa Stefano Strazzabosco nella sua coinvolta postfazione. A queste libro si attaglia bene un’affermazione di Edmond Jabés: «Bisogna aver imparato molte strade per accorgersi, alla fine, che in nessun momento si è lasciata la propria».

Marco Munaro è nato a Castelmassa nel 1960. Ha pubblicato, tra l’altro: Cinque sassi, Vaso blu con narcisi, Ionio e altri mari, La bella scola, Da Rimbaud a Rimbaus, Il lampo della bocca, Nel corpo vivo dell’aria,Il canto d’api, Berenice, L’archiere piumato, Avattu granaattiomena (Melagrana aperta,in finlandese), Lily of the wellheads (Giglio delle risorgive, in inglese). Ha fondato”Il ponte del Sale – Associazione per la poesia”. Vive a Rovigo, dove insegna.

In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

Conferenze e Convegnimercoledì 22 settembre 2021 ore 17

Il mondo greco: in bianco e nero o a colori?

Conferenza di Emilia Sonni

Introduce Nicoletta Zucchini, vicepresidente del Gsf

Se si pensa al mondo greco la prima immagine che balza agli occhi è quella di un bianco totale, puro, assoluto. La classicità greca è sempre stata per noi europei il simbolo di un’ideale perfezione pienamente rappresentata da quel bianco appena appena ombreggiato dai riflessi della luce. Da diversi anni però, grazie agli studi degli archeologi Vinzenz Brinkmann e Ulrike Koch-Brinkmann che si sono serviti delle tecnologie più avanzate per rilevare tracce di colore in statue e bassorilievi, è diventato chiaro che, al contrario di questa immagine candida e consueta, l’immaginario greco era un tripudio di colore. Questo vuol dire che anche pepli e chitoni erano ben lontani dalla monocromia con cui li abbiamo sempre immaginati, ma erano colorati e ornati con disegni, dorature e sovrapposizioni che rendevano gli abiti stessi molto più complessi di quanto abbiamo sempre pensato. Seguendo i documenti emersi dalla ricerca de i Brinkmann, si può osservare da vicino come questo lavoro sia stato preciso e accurato, tanto che non si può più ignorare come questo cambio di prospettiva getti una luce completamente diversa sul mondo antico, costringendoci a riconsiderare la sua stessa essenza concettuale. Ripensare la grecità con occhio più realistico non vuol dire sminuirne il fascino, ma aprirsi piuttosto ad una visione ancora più ricca e più profonda di questo mondo lontano nel tempo e sempre tanto affascinante quanto misterioso.
Emilia Sonni, laureata in Storia Greca presso l’università di Firenze, ha lavorato in Germania come insegnante di lingua e cultura italiana per stranieri presso la Volkshochschule, l’Istituto Italiano di Cultura e la Ludwig Maximilian Universität di Monaco di Baviera. Ha studiato con la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli presso l’Alma Mater ed insegna Storia della Moda e del Costume presso l’Università Primo Levi di Bologna.

A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi

Conferenze e Convegnigiovedì 23 settembre 2021 ore 17

Nella scia di un prete del secolo scorso: mons. Giulio Zerbini (1925-2001)

Intervengono: Alberto Andreoli, mons. Massimo Manservigi, don Enrico Peverada e don Andrea Zerbini.

Nel ventesimo anniversario della morte, si commemora la figura dell’ecclesiastico e dell’appassionato cultore del mondo ferrarese.

Conferenze e Convegnivenerdì 24 settembre 2021 ore 17

Jacques Lacan. Il desiderio come desiderio dell’Altro

Conferenza di Giuseppe De Vita (docente di Storia e Filosofia – Liceo Carducci di Ferrara).

Introduce Davide Ruggieri (Ricercatore Senior Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna).

Per Cartesio l’uomo è sovrano dei suoi pensieri: l’io coincide con la coscienza. È il mantra della modernità. Tre secoli dopo, Lacan, invece, dal maestro Freud apprende che l’«io non è padrone a casa sua». Tramonta un’epoca. Lo psicoanalista e filosofo non solo scaccia l’io dal trono, ma ne fa un servo: l’uomo non è affatto un soggetto, ma è assoggettato; da quando emette il primo frigno, è in effetti in balia del desiderio dell’altro. Il desiderio sorge e si agita alle spalle dell’io, è una forza che emerge in un’altra scena, quella dell’inconscio. Diceva il parigino Lacan: «ça parle», qui qualcosa parla, con un linguaggio-rebus composto da sogni, da sintomi e lapsus. L’io è dunque follia; «non è altro che un sintomo privilegiato all’interno del soggetto. È il sintomo umano per eccellenza, la malattia mentale dell’uomo».

A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara

Invito alla letturasabato 25 settembre 2021 ore 10,30

LeggerMente

“I quattro maestri” di Vito Mancuso

Gruppo di lettura dedicato alle”discipline della mente”
Dopo una lunga sosta dovuta al Covid, ripartono gli appuntamenti mensili presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di LeggerMente, il gruppo di lettura nato nel 2015 alla biblioteca Bassani e dedicato alle”discipline della mente”. In questi incontri sarà possibile confrontarsi su testi di saggistica con particolare riguardo alla psicologia, alla filosofia e alle neuroscienze.
Fra i testi esaminati negli anni: S. Freud, Psicologia delle masse e analisi dell’Io; S. Freud, Il disagio della civiltà; V. Mancuso, Il bisogno di pensare; M. Recalcati, L’ora di lezione; U. Galimberti, La parola ai giovani; E. Fromm, Fuga dalla libertà; A. Guglielmi, Il linguaggio segreto del corpo; A. Carotenuto, L’anima delle donne; A. Semi, Il narcisismo.
La partecipazione è libera e gratuita, previa iscrizione.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Carla Fiorini (c.fiorini@edu.comune.fe.it  tel. 0532-418201 – 418202)

In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

Conferenze e Convegnilunedì 27 settembre 2021 ore 17

La formazione di un gruppo di intellettuali a Ferrara nei primi anni del secondo Dopoguerra

A cura di Giuseppe Scandurra

Interventi di Angelo Andreotti, Franco Cazzola e Roberto Roda
I gruppi culturali e politici nati tra gli anni Cinquanta e Ottanta a Ferrara (prima dei “grandi eventi”). Tutti sotto il segno dello sguardo neorealista iniziato studiando il Delta. Dal Centro etnografico ferrarese a Casa Cini, dai Diamanti ai Cineclub. Ferrara che costruisce la sua cifra di città dell’arte e della cultura.
Per il ciclo “Ibridi ferraresi. L’oggetto misterioso, ovvero la Ferrara moderna

Conferenze e Convegnimartedì 28 settembre 2021 ore 9,30

La Commedia di Dante a Ferrara

Giornata di studi a cura del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara

In occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara dedica una giornata di studi al rapporto tra la città di Ferrara e il sommo poeta nella cornice della Biblioteca Ariostea, che ospita, proprio in quei giorni una mostra di codici ed edizioni antiche dantesche.
L’evento si inserisce in una serie di iniziative per la pubblicazione della nuova edizione della Commedia, di cui uscirà nel 2021 l’Inferno (edizione critica e commento di L. Ferretti Cuomo) a cura del prof. Paolo Trovato (che insegna Storia della lingua e Critica testuale a Unife) e del “Gruppo di Ferrara“.
I temi affrontati spazieranno dai testimoni manoscritti della Commedia legati al territorio ferrarese, ai personaggi ferraresi che Dante incontra nell’aldilà, fino all’influenza della poesia dantesca in alcuni dei più importanti letterati ferraresi nei vari secoli: Boiardo, Ariosto, Sandeo, Varano, Bassani.
 

  • Le Commedie alla corte degli EsteMartina Pantarotto
  • Ferrara e i ferraresi nella CommediaBeatrice Saletti
  • L’influenza della Commedia negli autori ferraresiInterventi di Paolo Trovato (Dante tra Boiardo e Ariosto), Valentina Gritti (Il Dante di Sandeo), Tina Matarrese (Il dantismo di Bassani), Paolo Cherchi (L’imitazione dantesca in Varano)

Al termine (15.30) i partecipanti verranno accompagnati alla mostra “Esposizione di manoscritti, antiche edizioni e opere artistiche del ‘Viaggio’ dantesco alla Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara”, a cura di Mirna Bonazza, responsabile U.O. Biblioteche del Comune di Ferrara, e di Sandro Bertelli, docente di Paleografia e di Codicologia all’Università di Ferrara.

Informazioni: elisabetta.tonello@uniecampus.it

Scarica la locandina  La Commedia di Dante a Ferrara 

Incontro con l’autoremartedì 28 settembre 2021 ore 17

L’ortolano del Gamberone

Presentazione del libro di Moreno Po

Faust Edizioni, collana di narrativa ‘I nidi’, 2021

Ne parla con l’autore il giornalista Sergio Gessi
Letture a cura di Simonetta Malaguti
Sarà presente l’editore Fausto Bassini

Deodato, un monaco medievale in odore di stregoneria. Una tomba scoperta nel 2014, a Bondeno, nella chiesa di San Giovanni. Clarissa Fordiani, detta Claire, una tenace giornalista locale che, seguendo i cantieri della ricostruzione post terremoto, inciampa in una storia antica e sorprendente, alle radici della sua terra appoggiata alla foce del Panaro.
Moreno Po è nato a Pilastri di Bondeno nel settembre del 1953, la domenica del patrono. Vive a Bondeno. Nella sua più che quarantennale vita professionale di architetto ha pubblicato numerosi saggi e articoli sulla protezione e valorizzazione del paesaggio, sulla pianificazione territoriale strategica, sull’utilizzo delle risorse UE per lo sviluppo dell’economia locale. Suoi brevi racconti sono già comparsi su due antologie dedicate al  Po (inteso come fiume). Con questo volume è al suo primo impegno narrativo individuale.

Incontro con l’autoremercoledì 29 settembre 2021 ore 17

La Ferrara di Nicolò III d’Este

Presentazione del libro curato da Chiara Guerzi

Prefazione di Francesca Cappelletti
Verona-Bolzano, QuiEdit, 2020
Ne parlano con la curatrice  Francesca Zanardi Bargellesi, Luigi Russo, Franco Cazzola, Rita Fabbri, Paola Zanardi.
Il volume, che inaugura la collana “Arti. Storie. Contesti” curata da Francesca Cappelletti e Chiara Guerzi, nasce a seguito della giornata di studio tenuta a Palazzo Bonacossi il 21 settembre 2016, con il patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara. Grazie ai i contributi di diversi specialisti, il saggio affronta la Ferrara di Nicolò III d’Este (1393-1441), uno dei nodi cruciali della civiltà estense. Considerato quale pater patriae, il figlio di Alberto III d’Este, durante gli anni del suo lungo governo, riesce a traghettare Ferrara oltre la stagione dell’ultimo gotico e a gettare le basi per quella fioritura artistica rinascimentale che caratterizza l’epoca dei figli Lionello, Borso ed Ercole. Nei saggi vengono presi in esame alcuni temi di questo fecondo momento della storia culturale ferrarese, restituendo il punto degli studi e fornendo chiavi di lettura originali.
A cura dell’Associazione Amici dei Musei e dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Conferenze e Convegnigiovedì 30 settembre 2021 ore 17

Per altezza d’ingegno” (Inferno X, 59): l’incomprensione laica del viaggio dantesco

Conferenza di Gardenio Granata

Tanti sono i modi per avvicinarsi a Dante e tutti hanno una loro dignità. Però occorre evitare di trasformare un poeta, seppur sommo, in un personaggio legato ai più variegati aspetti della contemporaneità, snaturandolo. Dante è l’espressione più intimamente profonda del Medioevo, sia a livello della sua sensibilità vuoi delle correnti di pensiero che lo attraversano. La vera “modernità” del Nostro sta dentro un viaggio e le sue inquietanti motivazioni. In particolare laddove nell’ “incipit” ci narra di uno smarrimento che, nel cromatismo buio di quella selva, luogo delle paure e delle ansie, esemplifica il dramma di un uomo senza punti di riferimento, lacerato da una solitudine priva di conforti. Un uomo consapevole degli errori commessi, e soprattutto dell’infelicità quale esito inevitabile di colpe e peccati. Un naufrago bisognoso di un approdo. Lo troverà nella fattispecie in un altro grande poeta del passato che gli farà da guida …Uno sguardo su Dante significa dunque la ineludibile necessità di non fermarsi, di iniziare un percorso accidentato dove fare i conti “in pro del mondo che mal vive”. Ecco perché l’oltremondo è in continuo  rapporto con quello reale alla ricerca non del tempo perduto, ma di un futuro liberatorio che ha un prezzo da pagare con coraggio! Dante mai scorda il male fatto e patito e come un giudice chiama alla sbarra gli imputati lungo un ininterrotto e visionario catalogo degli scellerati d’ogni sorta e dei generosi che albergano ai piani alti, “dove tutto è paradiso”, luminoso giardino dei beati. La metafora vegetale “in fieri” (dalla selva oscura alla candida rosa) non è solo un artifizio poetico d’alto livello, bensì indica le tappe di un viaggio della mente mai dimentica della propria città, dell’Italia, dell’universo umano. Qui si cercherà di seguirne le tracce “fantastiche” per rendere il giusto omaggio ad una grandezza senza pari. Una poesia che si presenta come una visione del mondo, l’immensa fatica di un pellegrino che affronta i propri e altrui casi umani in vista di una salvezza complicata ma non impossibile.
Per il ciclo “DANTE 700”, in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

autori, biblioteca, concorsi, conferenza, convegno, corso, editoria, Letteratura

Cosa leggete?

Visto che di mestiere dovevo spiegare Dante cercavo il verso “Giusti son duo, ma non vi sono intesi”, e la prima occorrenza propostami da Google è stata quella su ebay per l’acquisto di un testo usato della Divina Commedia.

Stando così le cose, voi 50 lettori iscritti al mio blog di cosa siete curiosi?

(ad ogni modo su wikisource c’è anche la terzina che cercavo:

Giusti son due, e non vi sono intesi;
superbia, invidia e avarizia sono
le tre faville c’ hanno i cuori accesi”.)

biblioteca, conferenza

Conversazioni in biblioteca

lunedì 14 giugno 2021 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conversazione con Annamaria Cugurullo

Introduce Marcello Girone Daloli
La gioia che la Musica suscita nell’anima umana è forse il ricordo, come sostiene Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia, delle esperienze sovrasensibili che attraversiamo prima della nascita?
Utilizzando questa chiave di lettura potremmo comprendere l’apparizione dei grandi geni musicali, quali Mozart, che Goethe definisce “un miracolo per il quale non vi è spiegazione”.
Annamaria Cugurullo, ha lavorato a Milano nel settore saggistica della Mondadori e ha insegnato Discipline giuridiche ed economiche. Si occupa di Antroposofia da oltre quarant’anni privilegiando il percorso “di conoscenza” anche attraverso l’arte – musica e pittura – come espressione del superamento del materialismo. Esponente di diversi gruppo di studi presso la Soc. Antroposofica di Milano, per anni ha tenuto suoi gruppi e conferenze sul messaggio della scienza dello spirito.

► Per assistere in remoto alle dirette o rivederle in differita sarà sufficiente collegarsi al canale YouTube del Servizio https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg

martedì 15 giugno 2021 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di di Bracciano Lodi e Andrea Tugnoli

Edizioni La Carmelina 2021
Ne parla con gli autori Federico Felloni
Questa è la storia di due famiglie, una di Bondeno e l’altra di Sasso Marconi, legata da forte parentela e che porterà il nonno e il nipote a trascorrere insieme il lockdown del 2020. I due protagonisti vivranno un’esperienza straordinaria con un finale a sorpresa che lascerà stupiti e commossi.
A cura del Consorzio Eventi editoriali

► Per assistere in remoto alle dirette o rivederle in differita sarà sufficiente collegarsi al canale YouTube del Servizio https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg

mercoledì 16 giugno 2021 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura della Banda del libro

All’arrivo di una nuova estate che forse ci porterà davvero fuori dal tunnel pandemico degli ultimi due anni La Banda del Libro è pronta ancora una volta a consigliare una valigia piena di libri da portare in vacanza!
Tramite il portale youtube della Biblioteca Ariostea i vostri banditi preferiti sono pronti a snocciolare la lista di libri imperdibili per passare un’estate tra le parole, La Banda del Libro condividerà con tutti voi spunti e suggerimenti per letture di ogni tipo!
E’ stato anche il primo anno di attività del nostro rinnovato gruppo, un anno strano, difficile ed impegnativo su tutti i fronti, che ci ha sdoganati paradossalmente dal solito modus operandi degli eventi in presenza allargando il nostro bacino anche con attività on line.
Orgogliosi del percorso fatto vi aspettiamo virtualmente  in Biblioteca Ariostea per raccontarvi storie, autori e romanzi sperando che almeno uno dei nostri consigli trovi un posto nei vostri bagagli per questa strana estate 2021!

► Per assistere in remoto alle dirette o rivederle in differita sarà sufficiente collegarsi al canale YouTube del Servizio https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg

giovedì 17 giugno 2021 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Gardenio Granata

Che cosa significa che la Divina Commedia è il racconto della visione dell’aldilà che Dante afferma di aver avuto, il resoconto di ciò che giura di aver visto? Queste affermazioni sono “vere”, e in che senso possono esserlo? O sono fittizie, giustificate dall’eccezionale inventività poetica dell’autore messo al servizio di un auto-assegnata a missione di rigenerazione della Cristianità? Il dilemma fra queste due interpretazioni polari rischia di essere indecidibile e sterile. Eppure il Nostro un viaggio lo fa e lo racconta! L’itinerario per i luoghi dell’oltremondo viene svolto all’insegna della “visione” e dell’“avventura”, le parole-chiave che fanno della “Commedia” la coscienza della sorte umana, ricordando agli uomini come la vita sia assidua “meditatio mortis”, infinita malinconia di beni sperati e smarriti, prova di passione (una sirena incatenante) e di pentimento, di violenza e rinunce. Un approccio, quindi, al poema dantesco secondo l’ottica dell’immaginario, della mentalità e sensibilità dell’età in cui vive. Il retroterra di Dante viene illuminato in varie direzioni: dal onirismo antropologico tardo antico e medievale, alle tradizioni teologiche e profetiche legittimanti la visione dell’aldilà, al onirismo lirico o allegorico. La vocazione visionaria di Dante viene messo alla prova della testualità del poema sacro.
Gardenio Granata, nato a Venezia, si è laureato in Filosofia all’Università di Bologna. È stato Lettore di Lingua e cultura italiana presso l’Università di Libreville in Gabon e ha tenuto un corso dantesco all’Università di Ferrara. È stato, inoltre, docente al Liceo Ariosto e al Liceo Roiti della nostra città. Ha tenuto innumerevoli conferenze in Italia e all’estero sui classici greci e latini. Si occupa da lungo tempo di Dante con “Lecturae” in Italia, Olanda, Francia, Stai Uniti, Spagna e Romania.
Per il ciclo “DANTE 700”, in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

Scarica  DANTE 700 Programma 

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venerdì 18 giugno 2021 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Giuseppe Ferrara

Dialogano con l’autore Giorgia Sensi, Angelo Andreotti e Andrea Cati, Editore di InternoPoesia

Il volume “raccoglie” haiku, haibun e poesie e sembra arricchirsi proprio del sua indifferenziazione essendo qualcosa a metà strada tra prosa poetica e poesia che si confonde tra formule e formulazioni (come i Sei Greendecasillabi o gli Undici Haibun Ecosostenibili o ancora i 5 Outa Indifferenziati). Quello che è certo  è che si tratta di un libro contemporaneamente pre- e post- pandemico dove gli opposti (reale/possibile, oriente/occidente, natura/cultura, arte/scienza, prosa/poesia…) sembrano incontrarsi ORA grazie alle loro differenze”.
Giuseppe Ferrara, di origine lucana, vive e lavora a Ferrara come fisico in un Centro Ricerche privato. Ha pubblicato quattro raccolte di poesia: L’Orizzonte degli eventi (Este Edition, 2011); segnicontroversi (Edizioni Kolibris, 2013), Appunti di viaggio di un funambolo muto (Tracce, 2016) e Il Peso e la Grazia (96 rue de- La- Fontaine Edizioni, 2018). È presente in diverse antologie tra le quali I poeti del Duca. Excursus nella poesia contemporanea di Ferrara (Kolibris Edizioni, 2013); Riflessi, n°40 (Pagine, 2015); Il mio mandala-Antologia 114 haiku (Collana Cascina Macondo, 2015) e Folate di versi (Paolo Laurita Edizioni, 2019). Scrive di poesia e altro sul suo blog Il Post Delle Fragole (thestrawberrypost.blogspot.it).
In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

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Imbuti di cristallo

martedì 8 giugno 2021 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione della raccolta poetica di Lucia Boni

Dialoga con l’Autrice Barbara Pizzo
Prefazione di Anna Paola Mambriani
Testi di Monica Pavani, Gianni Cerioli e Marco Felloni

Seconda edizione ampliata
Edizioni La Carmelina, 2021

Un volumetto, minimo per dimensioni, atmosfere e sommovimenti, di parola e gesto elementari (si badi: non banali), minimali cromatismi. In bianco e nero sin dalla copertina, tra le pagine qua e là punteggiato ora dal rosso scarlatto e vivo del chicco di melagrana, dal verde-azzurro di un divano, appena accennati i gialli, Imbuti di cristallo consegna nella minuzia formale lo sguardo ampio di Lucia Boni, un sentire capace del piccolo ogni riverbero, di renderli nella scrittura, nuovamente concederli al lettore con quella delicatezza che trova la propria potenza nell’accordare lo spazio del respiro e di quello vivere. Un succedersi di brani esili che non è una frantumaglia. A parlare sono gocce di realtà colate (non filtrate, piuttosto lentamente fatte scorrere attraverso imbuti, appunto) e conservate in un volume come in uno di quei tanti barattoli di vetro o cristallo in cui ci si imbatte nello sfogliarlo. Un libro che come quei vasetti gioca con il proprio contenuto restituendone a chi lo guarda da fuori un’immagine parziale e tuttavia in grado di lasciare intuire ciò che si pone al di là del sensibile.
A cura del Consorzio Eventi Editoriali

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Giovedì 3 giugno, ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Daniela Furiani

Edizioni Pendragon, 2021
Dialogano con l’Autrice Antonio Bagnoli e Alessandra Spagnoli

“Quella di Daniela Furiani è una bella, semplice biografia. Mi sono accostato solo di recente a questo genere letterario per ragioni che esulano da questa presentazione e ho avuto modo di apprezzarne alcune opere che, come quella della Furiani, hanno il pregio di coniugare piccole storie personali con la grande Storia, la storia dei popoli, ma anche con la storia del costume e dei grandi mutamenti sociali. Così la sua storia si intreccia con quella della crisi economica del paese e con quella dell’evoluzione della presa in carico della cura delle persone più fragili” (dalla Presentazione di Leonardo Grassi).

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Chi l’ha letto?

► L’accesso a Sala Agnelli sarà consentito fino all’esaurimento dei 36 posti disponibili.

Biblioteca Ariostea

Telefono Tel. 0532 418200 – Indirizzo Via delle Scienze, 17 – 44121 Ferrara – Emailinfo.ariostea@comune.fe.it

Invito alla letturalunedì 2 novembre 2020 ore 17

CHI L’HA LETTO? “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valerie Perrin

A cura di Fausto Natali e Carla Fiorini

Edizioni e/o, 2019
Torna CHI L’HA LETTO? con il caso letterario del momento: Cambiare l’acqua ai fiori di Valerie Perrin.
Un romanzo di una scrittrice francese poco nota arrivato in cima alle classifiche solo perché è piaciuto molto a moltissime persone. Il tutto, principalmente, grazie ai consigli dei librai e al passaparola tra i lettori. La storia di Violette Toussaint, guardiana del cimitero di una cittadina della Borgogna, ha conquistato tanti cuori senza grandi lanci editoriali o incontri con l’autrice. Discreta e gentile si prende cura delle tombe, accoglie vedove e amanti, consola parenti e amici con una chiacchiera o il silenzio, una tazza di tè, un bicchiere di buon vino. È sola dopo che il marito è partito per un viaggio senza mai tornare. Fino a quando si presenta un poliziotto di Marsiglia: la madre ha lasciato scritto nelle ultime volontà che le sue ceneri riposino sulla tomba di un avvocato a lui sconosciuto, sepolto nel cimitero. Aprire il registro su cui Violette annota i particolari di ogni funerale vuole dire spalanc are la verità anche sulla sua esistenza.
Venite a conoscere Violette e il suo amore per la vita.
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

RINVIATO A DATA DA DESTINARSI – La rivelazione indiana di Simone Weil

martedì 3 novembre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del volume a cura di Marco Vannini & Sabina Moser

RINVIATO A DATA DA DESTINARSI – 

Introduce Marcello Girone Daloli
Il libro raccoglie gli appunti dedicati al tema nei Quaderni weiliani. Alla ricerca della verità presente nelle varie tradizioni religiose, Simone Weil dedicò infatti gli ultimi anni della sua breve vita (1909-1943) all’India e ai suoi grandi testi sacri, ritrovando in essi quel che non trovava nella tradizione biblico-cristiana: il distacco dall’egoità, l’identificazione con l’Uno-Tutto e la concezione impersonale di Dio, una sola cosa con l’anima. Le si confermava così la convinzione della sostanziale unitarietà della mistica di tutte le grandi religioni e della presenza di rivelazioni diverse, oltre a quella biblica.
Sabina Moser, filosofa e teologa, si dedica da anni allo studio del pensiero weiliano, sul quale ha pubblicato diverse monografie. Ha curato anche l’antologia: S. Weil, L’attesa della verità (Garzanti). 
Marco Vannini, studioso del pensiero mistico, si è occupato più volte della filosofa francese; in questo libro è autore del saggio introduttivo: Rivelazione e rivelazioni.

Scarica  Incontri con la spiritualità applicata

Incontro con l’autoremercoledì 4 novembre 2020 ore 17

La bambina e il nazista

Presentazione del libro di Franco Forte e Scilla Bonfiglioli

Mondadori Editore, 2020
Sarà presente Scilla Bonfiglioli
Dialoga con l’Autrice Valeria Lenzi


Un romanzo sulla memoria e sugli orrori dell’olocausto, in una storia triste ma coraggiosa, in cui il desiderio della vita prevale sulla mostruosità dello sterminio.
Germania, 1943. Hans Heigel, ufficiale di complemento delle SS, vive con la moglie Ingrid e la figlia Annie, di otto anni, a Osnabrück, una piccola cittadina della Vestfalia. Non ha mai avuto incarichi operativi, e nella tranquillità del suo presidio cerca di non dare nell’occhio e di non far capire quanto sia disgustato da ciò che sta succedendo, soprattutto in relazione all’operazione di sterminio degli ebrei.La sua vita cambia all’improvviso quando la figlia si ammala di tubercolosi. Hans è disperato, lei è la sola cosa bella e pulita che gli resti al mondo, non può perderla. Nonostante tutti i suoi sforzi, però, Hanne non ce la fa e muore.
Franco Forte. Giornalista, traduttore, sceneggiatore, editor delle collane edicola Mondadori (Gialli Mondadori, Urania e Segretissimo), ha pubblicato per Mondadori i romanzi Romolo – Il primo re (con Guido Anselmi), Cesare il conquistatore, Cesare l’immortale, Caligola – Impero e Follia, Il segno dell’untore, Roma in fiamme, I bastioni del coraggio, Carthago, La Compagnia della Morte, Operazione Copernico, Il figlio del cielo, L’orda d’oro – da cui ha tratto per Mediaset uno sceneggiato tv su Gengis Khan – e La stretta del Pitone e China killer (Mursia e Tropea). Per Mediaset ha scritto la sceneggiatura del film tv Giulio Cesare e ha collaborato alle serie “RIS – Delitti imperfetti” e “Distretto di polizia”. Direttore della rivista Writers Magazine Ita lia, ha pubblicato con Delos Books Il prontuario dello scrittore, un manuale di scrittura creativa per esordienti.
Scilla Bonfiglioli. Ha pubblicato racconti in diverse antologie (Bacchilega, Delos Book, Edizioni Diversa Sintonia), collane (Delos Digital), sulle riviste Writers Magazine Italia e Robot. Vincitrice del premio WMI per tre volte consecutive, è autrice della saga fantasy L’Ultima Soglia (Delos Digital). Del 2012 è il racconto Skylla e Karybdis su Segretissimo Mondadori. Nel 2013 pubblica Pagare cara una pelle nell’antologia Giallo 24 su Giallo Mondadori. Nel luglio del 2014, il thriller storico La Corte della Seta esce nell’antologia “Anno Domini” per Mondadori. A dicembre 2017 pubblica per Mondadori il racconto Un’ombra sulla luna, vincitore del primo Premio Segretissimo. Nel 2018 vince il Premio Gran Giallo Città di Cattolica con il racconto Non si uccidono i dodi, pubblicato a novembre su Giallo Mondadori. Nel 2019 si aggiudica il Premio Altieri con il r omanzo Nero&Zagara – Fuoco su Baghdad uscito su Segretissimo ad agosto 2019.

Incontro con l’autorevenerdì 6 novembre 2020 ore 17

L’abitare come progetto, cura e responsabilità. Aspetti epistemologici e progettuali

A cura di Manuela Gallerani e Cristina Birbes

Zeroseiup, 2020
Dialogano Daniela Cappagli e Manuela Gallerani, co-autrice e curatrice del libro
Il volume esplora possibili strategie per promuovere un’ecologia integrale e inclusiva, a partire dalla co-costruzione di itinerari di conoscenza e stili di vita capaci di ricomporre l’alleanza tra ambiente naturale e antropizzato. Attraverso un approccio transdisciplinare, che mette in dialogo differenti prospettive teoriche e interpretative, la prima parte del volume delinea un’etica della cura e dell’abitare sottesi all’inedita prospettiva euristica della prossemicità con gli altri, le cose e la natura. Si tratta di una prospettiva innovativa che apre al dialogo, all’impegno e alla responsabilità nei confronti di quanto ci circonda, poiché ci riguarda.
Manuela Gallerani è docente ordinaria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna dove insegna Filosofia dell’educazione, Educazione ai generi, Pedagogia generale e sociale. È Responsabile Scientifica del Centro Studi e Ricerche sull’Educazione e il Lifelong Learning (Cestriell) e membro del Centro Studi sul genere e l’educazione (CSGE).
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara

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I dintorni del giallo

martedì 20 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

FINTA PELLE di Saverio Fattori e TU UCCIDI di Aristide Bergamasco

Presentazione di romanzi non proprio gialli

FINTA PELLE di Saverio Fattori (Marsilio)
In queste pagine vivono un uomo e due donne. L’uomo è sopravvissuto agli anni Ottanta. È stato un eroinomane e adesso ha una nuova dipendenza: un sito di appuntamenti erotici. Tutte le sue dipendenze sono ironiche e, in fondo, grottesche. Le due donne lavorano entrambe in un’azienda che non è né grande né piccola, né buona né cattiva. Non sono amiche ma conoscono l’una il volto dell’altra; si chiamano Carla e Tiziana. L’uomo invece non ha nome, ma ha un messaggio: « Cerco una donna che come me è arrivata a fine corsa e vuole farsi un ultimo giro di giostra e poi lasciare la fiera per sempre. Andarsene così.» E al messaggio disperato, e avventuroso, risponde Tiziana, disposta ad accettare che il primo appuntamento sia anche l’ultimo…
 
TU UCCIDI di Aristide Bergamasco (Golem Edizioni) 
Donato Carrai è un brillante ed affermato psicologo psicoterapeuta che in passato è stato giudicato fautore di teorie psicologiche di condizionamento mentale troppo spregiudicate. Ora però la polizia ha bisogno di lui per cercare di venire a capo di una serie di omicidi/suicidi che sta sconvolgendo Padova nel periodo natalizio. Insieme all’ispettore Caterina Falcona inizia a cercare sia la spiegazione sia il responsabile della tragica follia omicida ma, nel fare questo, presto cominciano a evidenziarsi tensioni anche all’interno delle Forze dell’Ordine e e anche i rapporti professionali tra i protagonisti vanno modificandosi perché non tutto, anzi quasi nulla, è come sembra.
 
Letture e moderazione a cura del Consorzio Eventi Editoriali

mercoledì 21 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Paola Favero e Sandro Carniel

Gli alberi raccontano il cambiamento climatico. Sarà una pianta a salvarci?
Ed. Hoepli, 2019
Introduce Francesca Mariotti
Sarà presente l’Assessore all’Ambiente Alessandro Balboni
Gli alberi e le foreste si sono evoluti in milioni di anni per raggiungere il massimo equilibrio con il territorio che li circonda. Ma qualcosa sta cambiando e troppo rapidamente perché loro possano adeguarsi. Partendo dal disastro che si è abbattuto sulle montagne del Nord-Est il 29 ottobre 2018, prende vita un appassionato racconto sul cambiamento climatico, che vede uniti dallo stesso destino oceani e foreste. Durante l’incontro saranno proiettati iImmagini e filmati sul tema.
Paola Favero, forestale, scrittrice, vincitrice Bancarella Sport per la montagna 2002, premio Marcolin 2005, alpinista, esperta di educazione ambientale, già comandante del Distretto Forestale di Agordo e del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Vittorio Veneto. Oltre a 18 libri legati alla montagna, tra cui racconti per ragazzi, libri naturalistici e di alpinismo, raccolte di antiche leggende cimbre e ladine, ha pubblicato decine di articoli e tenuto convegni e conferenze sulla montagna e sulle foreste e i cambiamenti climatici. A marzo del 2019 le è stato conferito il Premio Internazionale “Una mimosa per l’ambiente” assegnato annualmente in occasione dell’8 marzo a una donna che si sia particolarmente distinta nella salvaguardia della natura.
Sandro Carniel, oceanografo, è primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sede di Venezia. Affronta i temi dei rapporti tra Oceani e clima con un approccio multi- e interdisciplinare. Autore di oltre 200 tra pubblicazioni e contributi scientifici su riviste internazionali di settore, si occupa di divulgare il ruolo degli Oceani attraverso scrittura (“Focus”, Istituto Enciclopedico Treccani, Hybris), video (“Nautilus”, “Memex”, “SuperQuark”) e rete (blog AGI).
A cura del Circolo culturale Olimpia Morata APS, nell’ambito del Maggio dei libri 2020, che prosegue fino a fine anno, causa Covid.

giovedì 22 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Pier Luigi Montanari

Nella ricorrenza del settimo centenario dalla morte del “sommo poeta” (1265-1321) la “Dante” di Ferrara si propone di contribuire alle commemorazioni cittadine organizzando una serie di “Incontri danteschi”, variamente declinati.
Oggetto di approfondimento della prima conferenza sarà il canto XVII del Paradiso, centrale tra i 33 della cantica. Dopo le affettuose effusioni con il trisavolo nei canti precedenti e le nostalgiche rimembranze della dirittura morale dei Fiorentini di un tempo, Dante ascolta con orgogliosa attenzione le parole del suo avo, che gli predice la futura sventura dell’ingiusta condanna e dell’esilio, ma insieme lo incoraggia nella certezza che il suo nome e la sua fama saranno sempre vivi nei secoli seguenti, ben oltre la punizione di chi, mentendo, lo ha accusato e colpito. Dante, dunque, scriva quello che la mente e Beatrice gli suggeriscono; le sue parole saranno guida salutare per le generazioni future.
A cura della Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara

venerdì 23 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Carla Baroni

Edizioni Stravagario (Minturno, Latina), 2020
Dialoga con l’autrice Tito Manlio Cerioli
Lettori Patrizia Fiorini e Sandro Mingozzi
La particolarità precipua di questo libro che – come si evince dal titolo – tratta d’amore è che consta di 365 testi, uno per ogni giorno dell’anno. Fa seguito a “Canti d’amore per San Valentino” della stessa Baroni (molto più esiguo nel numero di pagine ma molto simile nel contenuto) dove la donna esprime tutto il ventaglio di emozioni positive o negative che la legano al partner, amico o nemico secondo le situazioni. Piccole poesie che si esauriscono in un numero limitato di versi inseriti in ogni giorno dell’anno come in un calendario a sdrammatizzare, spesso con molta ironia, il rapporto tra i due sessi.

sabato 24 ottobre 2020 ore 10,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Il libro di cui si parlerà è: Avere o essere? di Erich Fromm

LeggerMente è un gruppo di lettura dedicato ai libri di psicologia e ad altre “discipline della mente”, quali possono essere, ad esempio, la filosofia e le nueroscienze. Ha cominciato la sua attività nel 2015, ospitato dalla biblioteca Bassani.
Fra i testi esaminati negli anni: S. Freud, Psicologia delle masse e analisi dell’Io; S. Freud, Il disagio della civiltà; V. Mancuso, Il bisogno di pensare; M. Recalcati, L’ora di lezione; U. Galimberti, La parola ai giovani; E. Fromm, Fuga dalla libertà; A. Guglielmi, Il linguaggio segreto del corpo; A. Carotenuto, L’anima delle donne; A. Semi, Il narcisismo.
Dopo una lunga sosta dovuta al Covid, riprende gli incontri dedicati al commento di un testo, presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara.
Il libro di cui si parlerà  è: Avere o essere? di Erich Fromm
La prevalenza della modalità esistenziale dell’avere ha determinato la situazione dell’uomo contemporaneo: ridotto a ingranaggio della macchina burocratica; manipolato nei gusti, nelle opinioni e nei sentimenti dai governi, dall’industria, dai mass media; costretto a vivere in un ambiente degradato. Contro questo modello dominante, Fromm delinea le caratteristiche di un’esistenza incentrata sulla modalità dell’essere, in quanto attività autenticamente produttiva e creativa, capace di offrire all’individuo e alla società la possibilità di realizzare un nuovo e più profondo umanesimo.

lunedì 26 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Dialogo tra Nicola Alessandrini e Antonio Moschi

La nascita del logos filosofico segna una discontinuità rispetto alla rivelazione del senso del mondo costituita dal mito: la filosofia infatti è ricerca della verità incontrovertibile, basata sulla forza di un’argomentazione razionale la cui negazione è autonegazione. Eppure chi di noi non ricorda la potenza evocativa dei miti creati da Platone? E perché mai Aristotele afferma che “anche l’amante del mito è in un certo qual modo un filosofo”? Forse perché il pensare per immagini (e non soltanto per concetti) è una cifra distintiva dello spirito umano, come ci testimonia una riflessione in proposito che va dall’antichità fino ad oggi. Ne è un esempio il pensiero di Ernst Bloch, filosofo della speranza, nel quale la narrazione affabulante diviene l’anticamera dell’utopia concreta e dei sogni ad occhi aperti, apprendistato del difficile artigianato del desiderio. Nelle Tracce Bloch raccoglie fiabe, leggende, miti, proverbi e aneddoti che ci permettono di dialogare con il mistero delle cose e dell’uomo. Quell’“oscurità dell’attimo vissuto” da cui nasce la speranza.
Primo appuntamento del nuovo ciclo “I colori della conoscenza e i linguaggi” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

biblioteca, conferenza

Non solo arte- V edizione

Lunedì 2 marzo 2020 ore 17

Olimpia Morata

Epistolario

Intervengono Antonella Cagnolati, che ha tradotto le lettere in italiano e del libro ha curato introduzione e bibliografia, e Francesca Mariotti, presidente dell’Associazione Culturale Olimpia Morata.
Olimpia Morata e i suoi eventi biografici rappresentano un’esaustiva testimonianza dell’osmosi tra gli studi classici (in gioventù) e la passione ardente per la teologia della sfera riformata (in età adulta), un percorso fatto da molti intellettuali italiani dell’epoca che, sebbene tra difficoltà significative, avevano abbracciato il credo protestante e poi avevano subito in prima persona dure conseguenze, tra esilio e martirio. Dopo la sua morte avvenuta nel 1555, dopo varie e dolorose vicende, un intellettuale Celio Secondo Curione che aveva conosciuto la giovane Olimpia a Ferrara decise di raccogliere tutto ciò che ella aveva scritto per erigere un monumento alla sua memoria: fu pubblicato così un primo volume nel 1558 al cui interno si trovano le lettere scritte da Olimpia a vari e importanti personaggi del suo tempo.
Il presente volume raccoglie 17 lettere su un totale di 52 e l’introduzione all’edizione delle Opere (1558): si tratta della prima traduzione da latino delle epistole e della prima conseguente traduzione in lingua spagnola.
Ci auguriamo di illuminare in tal modo la figura di questa mirabile donna e di preservarne la memoria per le generazioni future.
In collaborazione con l’Associazione Culturale Olimpia Morata

Conferenze e Convegni martedì 3 marzo 2020 ore 17

Sopravvivenza e revivalismo della tradizione classica dalla Tarda Antichità a Federico II di Svevia

Conferenza di Alberto Andreoli

Per il ciclo “Non solo arte” Conversazioni di storia dell’arte a Palazzo Paradiso – 5° edizione – Arte antica e arte moderna. La tradizione classica nella cultura artistica del primo Rinascimento

La caduta dell’impero romano non significò la scomparsa di interesse per l’antichità classica. Seguirono le “rinascite” d’epoca giustinianea, carolingia, ottoniana e federiciana. Alla corte di Federico II di Svevia si formò lo scultore Nicola Pisano, fedele interprete dell’antico e con Giotto fondatore del classicismo rinascimentale. A partire da Padova, tra Due e Trecento si affermò un umanesimo di forte matrice antiquaria. Poco dopo il 1401 i fiorentini Filippo Brunelleschi e Donatello si recarono a Roma per studiare dal vivo l’architettura e la scultura antiche: gli influssi della loro variegata produzione “progressista” all’antica si riverberarono su numerosi artisti contemporanei toscani, tra i quali Masaccio, e del nord Italia.
Il ciclo continuerà il 14 aprile con “Roma quanta fuit, ipsa ruina docet: gli umanisti di fronte alle rovine di Roma” e si chiuderà il 12 maggio con “Brunelleschi, Donatello e Masaccio: la passione per l’antico tra gli artisti del primo Quattrocento”.
A cura del Centro italiano di studi pomposiani e Deputazione provinciale ferrarese di storia patria in collaborazione con Biblioteca Comunale Ariostea, Istituto di studi rinascimentali, Società Dante AlighieriComitato di Ferrara, Università degli studi di Ferrara

Scarica la locandina Non solo arte – V edizione  

Incontro con l’autore mercoledì 4 marzo 2020 ore 17

Che fine ha fatto Sandra Poggi?

Presentazione del libro di Davide Pappalardo

Pendragon, 2019
Presenta il libro Marco Bertozzi (Unife) e introduce Doris Cardinali
Letture di Maria Calabrese e note di Ludovico Bignardi (AMF – Scuola di Musica Moderna di Ferrara)
Milano, dicembre 1973. Libero Russo, scalcagnato investigatore, viene contattato da uno sconosciuto nella sua bicocca al quartiere Isola, dove vive in compagnia di un gatto e delle canzoni di Fred Buscaglione. Deve rintracciare Sandra Poggi, una ragazza della Milano bene di cui si sono perse le tracce. Un caso all’apparenza semplice, visto che la giovane è in contrasto con la famiglia. Libero, alle prese con i propri tormenti interiori e con la nostalgia per la sua terra, la Sicilia, intuisce che potrebbe non trattarsi semplicemente di una fuga da casa. In un vorticoso giro di giostra tra Milano, Venezia e Bologna, l’investigatore entra in contatto con neofascisti, strizzacervelli, prostitute, doppiogiochisti, movimentisti, poliziotti corrotti, per cercare di arrivare a Sandra, che sembra volatilizzarsi ogni volta che l’afferra, in un gioco di specchi in cui non si sa più chi è l’inseguito e chi l’inseguitore.
Davide Pappalardo è nato nel ’76 alle pendici dell’Etna. Dopo alcuni anni trascorsi a Roma, approda a Bologna, dove oggi vive e lavora. Ha pubblicato tre romanzi e diversi racconti: Milano Pastis (Nerocromo – 2015); La Versione di Mitridate (Zona – 2015); Buonasera (signorina) (Eclissi – 2016); Doppio Inganno (Todaro – 2017); Che fine ha fatto Sandra Poggi? (Pendragon -2019). Con Buonasera (signorina) (Eclissi, 2017) ha vinto il premio “Nero Digitale” al concorso Garfagnana in Giallo.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione Amici della Biblioteca Ariostea e con la libreria Sognalibro.

Scarica la locandina Davide Pappalardo – Che fine ha fatto Sandra Poggi  

Incontro con l’autore giovedì 5 marzo 2020 ore 17

Istantanea di ippopotamo con banane

Presentazione del libro di Philipp Morre

Dialogano con l’Autore Giorgia Sensi e Giuseppe Ferrara
La sua unica paura era, paradossalmente, di esser stato fin troppo bravo, non per sé – la fama in tempi incerti è una forma di passaporto – ma per loro. Pendevano troppo dalle sue labbra, si rifiutavano di metterlo in discussione, di contestarlo. Immaginava il suo alunno migliore, decenni dopo, fare la stessa identica lezione: “Quando ero all’asclepeion, a Larissa, con Ippocrate, uno studente come voi…”, e tutte quelle belle domande ancora senza risposta: Dove risiede l’anima? Gli ippopotami mangiano banane? Il sangue è una marea?
«Queste non sono però poesie nostalgiche – al contrario, hanno contezza e sono lucidamente consapevoli del passaggio del tempo, della maturità, della perdita di persone e luoghi». Patrick McGuinness
Philip Morre è nato a Londra ma ha vissuto in Italia per gran parte della sua vita adulta, da ultimo a Venezia, dove per dieci anni ha tenuto una libreria di libri usati nel Ghetto. Ora lavora come traduttore. Ha pubblicato diversi pamphlet, in particolare si citano After Fra Angelico e altre poesie (la spina editrice, 2009); Here’s to the Home Country  (Rack Press, 2010), e una intera raccolta The Sadness of Animals (San Marco Press, 2012). Istantanea di ippopotamo con banane (Snapshot of Hippo with Bananas), cura e traduzione di Giorgia Sensi, prefazione di Patrick McGuinness, Interno Poesia Editore, 2019 , è la sua seconda raccolta. Il volume è interamente testo a fronte.

Incontro con l’autore venerdì 6 marzo 2020 ore 17

L’eredità di Antigone. Sorelle e sorellanza nelle letterature, nelle arti, nella politica.

Presentazione del libro curato da Monica Farnetti e Giuliana Ortu

Cesati, 2019
Ne parlano con le curatrici Francesca Mellone e Silvana Vecchio
La relazione tra sorelle accompagna e scandisce nel corso della storia le tappe di diversi saperi, dalla letteratura alle arti visive, dal teatro alla musica, dalla politica alla storia del costume. Attraverso i contributi di studiose e studiosi di diverse discipline, il volume ricostruisce il panorama e le complesse dinamiche della sorellanza, indagata tanto nella sua dimensione strettamente biologica quanto in quella spirituale e simbolica. In questa lunga storia di sorelle per nascita o per scelta, la presa di parola delle donne costituisce un momento di svolta e trasforma un rapporto che spesso era stato di condivisione della sofferenza in un trionfale viaggio verso l’affermazione dell’ingegno femminile.
A cura dell’associazione Amici della Biblioteca Ariostea

biblioteca, conferenza

Cucina Istriana

Invito alla lettura lunedì 17 febbraio 2020 ore 17

​“Essere” di Fabio Tombari

Edizione a cura di Giovanna Rotondo

Illustrato dai dipinti di Orlando Sora
Lettura e commento di Marcello Girone Daloli del gruppo di studio “Essere di F. Tombari”
Fabio Tombari e Orlando Sora sono due straordinari artisti del Novecento, liberi e solitari, che molto hanno condiviso nella vita e nell’arte. Nascono a Fano, nelle Marche, saranno amici d’infanzia e di tutta la vita e, pur essendo molto diversi intellettualmente, saranno uniti dalla stessa concezione di intendere l’Arte. La narrativa di Tombari esprime grande sensibilità e rispetto per la sacralità e il mistero della vita, per l’energia degli elementi, per i segreti della natura e degli animali; nei suoi scritti troviamo molta natura e amore per tutto ciò che lo circonda: è un vero ecologo “ante litteram”. La lirica “Essere”, una lirica di profonda bellezza e spiritualità, viene pubblicata per la prima volta nel 1954, unico lavoro poetico nella vasta produzione letteraria dello scrittore. Orlando Sora mostra da subito di essere dotato di talento: è naturalmente un grande ritrattista, ma ama d ipingere anche la composizione e il paesaggio. La sua pittura manifesta una ricerca continua e, nel tempo, diviene sempre più profonda e spirituale. Fabio Tombari dirà di lui: “Orlando Sora è un pittore che tale è per la sua pittura”.  Orlando Sora e Fabio Tombari non hanno mai aderito a gruppi o movimenti artistici. Sia l’uno che l’altro amavano lavorare in silenzio e solitudine come due artigiani. Tombari era un appassionato studioso di Steiner e nella lirica ha espresso un sunto dell’Antroposofia, perché “Essere” è Espressione del Cristo Logos.
Giovanna Rotondo racconta la lirica “Essere” di Fabio Tombari con le immagini dei dipinti di Orlando Sora scegliendo, con amore e attenzione, dipinti e affreschi di Sora, per costruire quasi un testo a fronte alle strofe della poesia di Tombari, che ha avuto il privilegio di conoscere e frequentare insieme a Orlando Sora, con il quale ha lavorato per molti anni.

Incontro con l’autore martedì 18 febbraio 2020 ore 17

Quando i ricordi diventano ricette. Cucina Istriana

Presentazione del libro di Marisa Antollovich

Edizioni La Carmelina, 2019
Dialoga con l’autore Dario Gigli
Ogni popolo, ogni cultura ha creati i propri cibi e trovato stili particolari di preparazione e di cottura. La cultura istriana è fra questi ieri come oggi. La movimentata storia dell’Istria ha inciso profondamente anche nella sua cucina. Diverse tradizioni si sono fuse e hanno ricevuto dal territorio un timbro caratteristico dando vita ad una gastronomia nella quale ancora si percepiscono tracce culturali e identitarie di grande suggestione.
Nell’ambito del “Giorno del Ricordo 2020” con il patrocinio della Prefettura e del Comune di Ferrara, dell’Istituto di Storia Contemporanea, del Museo della Resistenza e del Rinascimento, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (sezione di Ferrara) e dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (sezione di Ferrara)

Incontro con l’autore mercoledì 19 febbraio 2020 ore 17

Il cocchiere del Diavolo. Una maledetta storia sul Po

Presentazione del libro di Donato Ungaro

(Faust Edizioni, collana di narrativa ‘I nidi’, 2020)
Ne parlerà con l’autore lo storico e saggista Paolo Sturla Avogadri
Sarà presente l’editore Fausto Bassini
Nel corso dell’evento, Paolo Sturla Avogadri racconterà grandi enigmi di storia locale: dai misteri del Duomo al santo-eretico Pungilupo, da Pietro Bono Avogari ‘il Nostradamus estense’ ai Cavalieri Templari a Ferrara. Inoltre saranno proiettati due eccezionali documentari d’epoca, con protagonista il nostro territorio: “Uomini contro il Po” (1952) di Fabio Pittorru (fotografia di Antonio Sturla) e “In un paese sul fiume” [noto anche come “L’argine guarda i cortili”] (1953) di Aldo Centis (fotografia di Antonio Sturla, aiuto operatore Paolo Sturla Avogadri).
A Ponte Vecchio – un borgo della Bassa emiliana tranquillo e dimenticato da Dio – viene ripescata dalle acque una grossa e antica macina da mulino, che trasuda liquido rossastro. Prospero Molinari, imprenditore sospettato di condurre affari illeciti con la navigazione sul Po e con le escavazioni abusive, asporta la macina dalla piazza dove è stata esposta. Da questo momento si susseguirà, in poche settimane, un’inspiegabile catena di tragedie senza precedenti: tutti i compaesani precipitano in un mesto sconforto e iniziano a parlare della maledizione della macina. Guido Sabbatini, professore in pensione appassionato di storia locale, e Giuseppe Dossi, studente universitario, si interessano del misterioso oggetto. Così, spulciando carte polverose e sconosciute in un palpitante viaggio da Ferrara a Roma, tra cripte buie, libri bruciati, preti allucinati, archivi comunali e vaticani, i due si imbattono in una terribile vicenda, realmente ac caduta a Ponte Vecchio sul finire dell’XI secolo, con protagonisti una macina di granito rosso e un mugnaio. Una corsa sulle ali dei secoli, tra le strade e le piazze di Ferrara, lungo gli argini e le rive del Po, per scoprire segreti inconfessabili che si risvegliano da un passato che forse era meglio non rivelare. Ma non sempre le cose vanno come vorrebbero gli uomini: il Diavolo, alle volte, ci mette la coda…
Donato Ungaro. Giornalista professionista, ha collaborato con numerosi quotidiani e testate televisive locali e nazionali. Cura un blog (donatoungaro.it) dove scrive di legalità e infiltrazioni mafiose nel Nord Italia; per questa attività ha ricevuto, tra gli altri, il Premio ‘Giorgio Ambrosoli’, il Premio ‘Libertà di stampa’ di Articolo 21 e FNSI, il Premio ‘Pio La Torre’ di CGIL, FNSI, Avviso Pubblico. La sua storia di vigile-cronista coraggioso e minacciato ha ispirato il Teatro delle Albe di Ravenna per la realizzazione di due spettacoli teatrali: “Saluti da Brescello” e “Va Pensiero”.
Ha inoltre pubblicato “La Milano mia e di Giovannino” (2002); “Sostiene Petronio”, progetto ‘Nel cartone’ (2015); “Mio zio don Camillo, mio nonno Peppone… e la storia ricomincia. 18 racconti” (2016).

Conferenze e Convegni giovedì 20 febbraio 2020 ore 17

La pragmatica della comunicazione

Conferenza di Giovanni Fioravanti – dirigente scolastico

Presenta Roberto Cassoli
In epoca di social e di informazione pare che abbiamo disimparato a comunicare con il rischio di una comunicazione sempre meno ‘sana’. Soprattutto abbiamo disimparato, dietro il paravento dei nostri desktop, a considerare che ‘comunicazione’ e ‘comportamento’ sono sinonimi. A cinquant’anni di distanza cosa resta del contributo della Scuola di Palo Alto, in particolare della “Pragmatica della comunicazione Umana” di Watzlawick, Beavin e Jackson. Chi esercita professioni di cura come, ad esempio gli insegnanti, che suggerimenti può ricavare da concetti come “relazione”, “sistema” e “retroazione”, unitamente ai cinque assiomi della pragmatica della comunicazione?
Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea

Conferenze e Convegni venerdì 21 febbraio 2020 ore 17

Tra commedia e tragedia: il divertimento alla corte estense nel primo ‘500, in una selezione di scene dal film “E ridendo l’uccise” di Florestano Vancini

A cura di Carlo Magri

Dal film di Florestano Vancini sono state scelte e rimontate sette parti per un totale di circa 40 minuti che verranno presentate e commentate singolarmente. Attraverso le scene selezionate si mettono in evidenza, in particolare, la vita di corte attraverso i balli, i giochi, gli scherzi, il canto, la musica, la danza, i lazzi, i passatempi amorosi del duca, che Vancini ha ben dipinto nel film, assieme allo sfondo degli eventi della congiura di corte. L’opera cinematografica del regista ferrarese è infatti un affresco del Rinascimento, ambientato alla corte estense e narrato attraverso il buffone Moschino. Nel film si racconta la faida che, fra il 1505 e il 1506, vide, dopo la morte del duca Ercole I d’Este, la lotta fratricida tra Alfonso e Ippolito da una parte, e Giulio e Ferrante dall’altra. In un unico grande quadro, il regista presenta sia la vita della corte – i cui i illustri personaggi ci sono stati consegnati dalla Storia – che le condizioni di dura miseria in cui versava il popolo. Sono, nell’intenzione del regista, le due facce del Rinascimento. Il film mescola realtà e fantasia, commedia e tragedia, una metafora della parabola umana: vita e morte.
Carlo Magri, dirigente sanitario e docente dell’Università degli Studi di Ferrara. Da sempre si è occupato anche di comunicazione medializzata. Al suo attivo ha numerose pubblicazioni scientifiche, libri, eventi culturali e documentari. Socio di diverse associazioni scientifiche e culturali, come FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub), De Humanitate Sanctae Annae, Ferrara Film Commission e Accademia delle Scienze.
Nell’ambito del programma del Carnevale degli Este, a cura dell’Ente Palio di Ferrara

Eventi sabato 22 febbraio 2020 ore 10

Dieci anni di Gruppo del Tasso

In difesa di tutte le narrazioni

Il Gruppo del Tasso compie dieci anni e vuole festeggiare con vecchi e nuovi amici questo traguardo: nei luoghi in cui l’associazione è cresciuta, tra cui non poteva mancare Palazzo Paradiso, si propone di mettere in evidenza la ricchezza di generi della letteratura, sottolineando il ruolo fondamentale di prose e testi poetici anche nella quotidianità. Il sottotitolo della giornata è “in difesa di tutte le narrazioni” perché si vuole ribadire con questo evento l’importanza che ha lo storytelling nella realtà contemporanea. Si racconta per piacere, per evasione, per necessità, per informazione: ogni storia è degna di essere vissuta, soltanto conoscendo mondi nuovi e identificandosi in differenti personaggi si può imparare a mettersi nei panni dell’altro, arrivando così a considerare, se non comprendere, tutti i punti di vista. Dal mondo della cronaca alla poesia, dalla narrativa contemporanea ai classici russi: il programma dà spazio a diverse tipologie letterarie, proponendo una varietà di modi di leggere il mondo.
Per la mattinata è prevista una tavola rotonda ospitata nella sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, di cui segue il programma dettagliato.
Programma
ore 10 – Saluti di Angelo Andreotti, dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara
I Tassi si raccontano tra sfide associative e imprese letterarie. Introduce la giornalista Stella N’Djoku
ore 10.30 – Claudio Cazzola, Edoardo Penoncini e Matteo Pazzi presentano Govoniano. Annuario di critica e luoghi letterari (La vita felice, 2020) curato da Matteo Bianchi
ore 11 – La fuga da Ferrara, omaggio in versi di Roberto Pazzi
ore 11.15 – L’attore Ivano Marescotti legge i poeti contemporanei da una selezione di Cinzia Demi, autrice del volume Ritratti di Poeta (Puntoacapo, 2019)
ore 12 – Lo scrittore Paolo Nori presenta I russi sono matti (LaTerza, 2019) con la giornalista Camilla Ghedini
Con il patrocinio della Regione Emilia Romagna