Argomenti vari

Internazionale a Ferrara

Incontro con l’autore lunedì 30 settembre 2019 ore 17

Gli ultimi giorni di agosto

Presentazione del libro di Massimo Bocchiola

Il Saggiatore, Milano, 2018
Ne parla con l’autore Gaetano Sateriale
L’estate che finisce evoca il declino della nostra vita. La pianura padana funge da palcoscenico di ricordi, frammenti di vita, suggestioni letterarie che Massimo Bocchiola, autore, poeta e traduttore pavese compone, in questo libro, in una sorta di canzoniere in prosa in cui la vita abbraccia la scrittura.
Massimo Bocchiola ha tradotto opere di alcuni dei maggiori scrittori di lingua inglese, tra cui Kipling, Beckett, Fitzgerald, Pynchon, Kerouac, Foer, Auster e Nabokov. Autore di numerosi interventi critici apparsi su quotidiani e riviste letterarie, ha pubblicato le raccolte di poesie Al ballo della clinica (Marcos y Marcos, 1997), Le radici nell’aria (Guanda, 2004) e Mortalissima parte (Guanda, 2007); e vari saggi fra cui Mai più come ti ho visto (Einaudi, 2015)
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Invito alla lettura martedì 1 ottobre 2019 ore 17

CHI L’HA LETTO? Il codice da Vinci di Dan Brown

Personaggi, vicende, curiosità e misteri di un controverso fenomeno editoriale da 100 milioni di copie

Conversano con i lettori Carla Fiorini e Fausto Natali
Dopo gli italianissimi Elena Ferrante, Umberto Eco e Andrea Camilleri la rassegna “CHI L’HA LETTO?” dedica la propria attenzione ad uno scrittore straniero, l’americano Dan Brown, autore de “Il codice da Vinci”, uno dei libri più conosciuti e venduti della storia della letteratura di tutti i tempi. Un thriller da 100 milioni copie che ha ricevuto molte critiche da parte di alcuni storici e che ha indignato interi settori del mondo cattolico. Incongruenze, inesattezze e fatti non documentati hanno suscitato molto clamore e, contemporaneamente, fatto la fortuna editoriale di un’opera narrativa nella quale finzione e realtà si intrecciano e si confondono con grande disinvoltura. “CHI L’HA LETTO?” si occupa degli aspetti letterari de “Il codice da Vinci” e lo presenta come thriller, non come saggio. Un libro nel quale l’invenzione ha il sopravvento sulla storia, ma che tiene incollati i le ttori dalla prima all’ultima pagina. Durante l’incontro verranno illustrati vicende, aneddoti e curiosità sull’opera e sull’autore, senza trascurare anche gli aspetti più “critici”, quelli che hanno fatto infuriare parte dell’opinione pubblica.
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

Scarica la locandina Il codice da Vinci

Incontro con l’autore mercoledì 2 ottobre 2019 ore 17

La Calzetta dello Sport: Scortichino contro Milion

Presentazione del libro di Giovanni Calza

Introduce Fausto Natali
Il libro, interamente illustrato a colori, narra lo ” scontro titanico di Coppa dei Calcioni tra  la squadra più incoppettata e scudettata del mondo” contro la compagine “ più sclavicolata, smidollata e scalcagnata dell’universo intero”. Così recita il titolo del primo articolo del libro, che annuncia l’incontro tra lo Scortichino e il Milion. Si tratta infatti di una cartotelecronaca suddivisa per articoli e si presenta come una colossale parodia del calcio narrata dal più famoso quotidiano sportivo italiano, La Gazzetta dello Sport. Il testo è comico, autoironico e surreale al tempo stesso, in cui si gioca con le parole in un tourbillion di scherzi, doppi sensi e prese in giro. Come ha detto un giornalista, il calcio deve riprendersi la sua fanciullezza. E questo libro ne è un limpido esempio.
Il libro, edito da Albatros Il Filo e distribuito dalle Messaggerie Libri, è stato presentato lo scorso 12 maggio alla Fiera del Libro di Torino. Prossimamente verrà presentato anche nelle kermesse letterarie di Milano, Roma e Francoforte.

Incontro con l’autore giovedì 3 ottobre 2019 ore 17

Il Palio di Siena. Una festa italiana.

Presentazione del libro di Duccio Balestracci

Dialoga con l’Autore Susanna Tartari
Il Palio di Siena è una delle feste più conosciute e popolari non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Il suo punto di forza, in questo senso, come viene esplicitato nel libro, è stata la continuità della quale questa manifestazione ha goduto nei secoli, non essendosi mai interrotta da quando, nel XVII secolo, recepì e trasformò (grazie a quell’elemento unico e fondamentale che è la contrada) le feste precedenti della città, riscrivendole in una corsa di cavalli che vedeva come protagoniste le cellule ludiche aggregative di base, la cui esistenza è testimoniata almeno fin dall’inizio del Quattrocento. Ma il Palio di Siena è, in realtà, una manifestazione che presenta aspetti ludici che, nei secoli, erano stati, per certi aspetti, comuni all’intero panorama festivo nazionale e che, fra Sette e Ottocento si perde, però, quasi ovunque con l’eccezione, appunto, senese . Il libro intende proprio ripercorrere la storia della festa senese interfacciandola, però, costantemente con quella delle feste italiane e contestualizzandola (per capire le sue fasi di rielaborazione e di riscrittura nel tempo) con la storia nazionale e internazionale. Duccio Balestracci è nato a Siena nel 1949 ed è stato (fino a una settimana fa) professore ordinario di Storia Medievale presso l’Università di Siena.
Duccio Balestracci si è occupato di storia sociale, di storia della produzione, di storia della mentalità,  di storia della creazione dell’identità, di storia della guerra e di storia della festa. Si è anche occupato di storia dell’alfabetizzazione dei ceti subalterni. Fra le sue monografie: La festa in armi. Giostre tornei e giochi del Medioevo, ed. Laterza; Le armi i cavalli l’oro. Giovanni Acuto e i condottieri nell’Italia del  Trecento, ed. Laterza; Terre ignote strana gente. Storie di viaggiatori medievali, ed. Laterza; La battaglia di Montaperti, ed. Laterza; Medioevo e Risorgimento. L’invenzione dell’identità italiana nell’Ottocento, ed. Il Mulino

Eventi Sabato 5 ottobre 2019 ore 11, 14.30 e 17

Internazionale a Ferrara 2019

Incontri in Biblioteca Ariostea

Dal 4 al 6 ottobre si terrà la tredicesima edizione di “Internazionale a Ferrara”, una delle manifestazioni culturali più interessanti del panorama culturale italiano. La rassegna presenta numerosi incontri su tematiche di grande attualità e di rilevanza sociale, economica e politica. Durante il festival si potranno ascoltare e incontrare giornalisti, studiosi, scrittori, fotografi e artisti provenienti da tutto il mondo. Il programma e la lista completa dei protagonisti sono online alla pagina www.internazionale.it/festival/programma/2019

Ore 11 
Parole preziose
I migranti ci portano ricchezza, non solo dal punto di vista strettamente economico ma anche da quello linguistico e culturale
Federico Faloppa – linguista * Caterina Purificati – Asinitas * Diletta Samorì – insegnante L2 Cidas * Igiaba Scego – scrittrice italosomala
Introduce e modera Annalisa Camilli – Internazionale
In italiano. In collaborazione con Cidas Cooperativa Sociale

Ore 14,30 
Nellie Bly di Luciana Cimino e Sergio Algozzino
L’autrice dialoga con David Randall (giornalista britannico) e Monica Paolucci (Internazionale)
In italiano e inglese, traduzione consecutiva
La vera storia di Nellie Bly, nata a New York nella seconda metà dell’ottocento, prima giornalista investigativa. Una graphic novel per ripercorrere la sua carriera, da quando si fece internare per documentare la vita nei manicomi, al giro del mondo in 72 giorni in solitaria, all’intervista a Belva Ann Lockwood, prima donna a candidarsi alle elezioni presidenziali statunitensi nel 1884.
(Tunué 2019)

Ore 17 
Pyongyang blues di Carla Vitantonio
L’autrice dialoga con Junko Terao – Internazionale
In italiano
Cosa succede quando una donna risponde al precariato del mondo capitalista trovando lavoro in uno degli ultimi paesi comunisti rimasti? La Corea del Nord vista da una prospettiva insolita, che arricchisce di sfumature la consueta rappresentazione del regime più opaco del mondo.
(Add editore 2019)

Eventi Domenica 6 ottobre 2019 ore 11,30

Internazionale a Ferrara 2019

Incontri in Biblioteca Ariostea

Dal 4 al 6 ottobre si terrà la tredicesima edizione di “Internazionale a Ferrara”, una delle manifestazioni culturali più interessanti del panorama culturale italiano. La rassegna presenta numerosi incontri su tematiche di grande attualità e di rilevanza sociale, economica e politica. Durante il festival si potranno ascoltare e incontrare giornalisti, studiosi, scrittori, fotografi e artisti provenienti da tutto il mondo. Il programma e la lista completa dei protagonisti sono online alla pagina www.internazionale.it/festival/programma/2019

Ore 11,30 
1989, l’anno della verità
Trent’anni fa un’ondata di rivoluzioni pacifiche faceva cadere i regimi comunisti dell’Europa centrorientale. Cosa resta di quelle esperienze.
Wojchiek Prziblyski – Visegrad Insight e Martin Milan Šimečka – Denník N  dialogano con Andrea Pipino – Internazionale
In inglese, traduzione consecutiva

fumetto

Le avventure di B.C. Vol.2

Il lavoro archeologico sul secondo volume delle avventure dei nostri amici preistorici è stato particolarmente lungo e complesso. Come ci ha spiegato la famiglia Hart, nei primi anni di vita della striscia il geniale disegnatore americano, preso forse dall’entusiasmo per il crescente successo dei suoi strampalati e seducenti personaggi, ha regalato molte tavole agli amici e non sempre ha conservato prove di stampa o copie fotostatiche per il proprio archivio personale… cosa non inconsueta a quei tempi, quando non esisteva la possibilità di conservare i files originali.

Morale della favola: nel biennio 1960/1961 mancavano 25 tavole, prevalentemente domenicali, di cui la famiglia non aveva copia.

Si tratta della prima volta al mondo nella quale l’opera di Johnny Hart viene riunita organicamente e cronologicamente, e la nostra idea è che, quando si svolge un lavoro, questo lavoro deve essere completo e ineccepibile. Così c’è voluto un po’, ma quelle tavole le abbiamo trovate tutte, spulciando archivi e contattando collezionisti da questa e da quell’altra parte dell’oceano (anzi, degli oceani, perché qualcosa siamo riusciti a trovarla addirittura nella terra dei canguri), e le abbiamo restaurate, reintegrando la cronologia. Altro particolare: le strisce di questi anni, che sono poi quelli nei quali è esploso il successo del grande artista americano, in diversi casi erano in condizioni non ottimali, così è stato necessario un paziente e soprattutto lungo lavoro di restauro e “ripulitura”. Un lavoro lungo e pesante, ma di grande soddisfazione per tutto lo staff e i collaboratori di Elara: questo spiega il tempo trascorso tra l’uscita del primo volume e quella del secondo.

Il volume uscirà, insieme alla ristampa dell’esauritissimo primo volume, a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Da oggi è possibile prenotarli entrambi, per assicurarsi di avere la propria copia proprio al momento dell’uscita.

È stato un lavoro complesso e lungo, del quale però andiamo orgogliosi. Ne aspettiamo l’esito con impazienza.

 

SPECIALI COMICS 003 – SPE-C-003

Johnny Hart

  1. C.

Edizione cronologica integrale

Volume Secondo: 1960-1961

a cura di Armando Corridore e Fabio Gadducci

Un volume di 320 pagine

Cartonato

Grande formato

Prezzo Eur 24,50

 

…e la ristampa

SPECIALI COMICS 002 – SPE-C-002

Johnny Hart

  1. C.

Edizione cronologica integrale

Volume Primo: 1958-1959

a cura di Armando Corridore e Fabio Gadducci

Un volume di 272 pagine

Cartonato

Grande formato

Prezzo Eur 19,50

 

Potete prenotare il secondo volume e la ristampa del primo con Paypal attraverso il sito www.elaralibri.it

 

 

 

UNA FINESTRA CHE SI CHIUDE IL 30 SETTEMBRE

Ancora 9 nuove iscrizioni possibili per

La Contrada delle Stelle

APERTA AI LETTORI DELLA NEWSLETTER

FINO AL 30 SETTEMBRE

fantascienza

La Contrada delle stelle

La Contrada delle Stelle nelle intenzioni dovrà diventare nel giro di pochi mesi la prima e più importante delle collane legate a Elara, in vista dell’obiettivo che contiamo di consolidare quando e se sarà possibile organizzare la Convention di Bologna, cioè trasformare in organizzazione del tutto autonoma la Contrada, dotare i soci di tessera e badge, farne una vera associazione culturale, tutto come dal progetto originario rimasto a lungo interrotto, ma ora ripartito con la forza dell’entusiasmo del Capitano, Ugo Malaguti, e di coloro che alla Contrada sono rimasti legati.

Sono già usciti quattro nuovi titoli in pochi mesi, altri due stanno per uscirne, altri sono in lavorazione. La Contrada non è aperta a tutti: si tratta di un’associazione che prevede un’iscrizione, la vendita dei volumi è riservata ai soci, l’appartenenza dà diritti che saranno aumentati con il tempo. In tutti questi anni, sono state pochissime le eccezioni che hanno permesso a qualcuno di acquistare libri della collana senza fare parte del suo roster: eccezioni date da speciali campagne di presentazione, dalla presenza di un Contradaiolo alle fiere, con una piccola dotazione di libri. Mai però è stato venduto un libro della Contrada a un prezzo inferiore a quello di listino, e questo ha portato a un collezionismo che ha fatto lievitare sul mercato dell’usato il prezzo dei due titoli esauriti ben al di sopra del prezzo di vendita iniziale. Un numero 1 del primo volume è stato recentemente battuto a un’asta per 600 euro, scusate se è poco. Questo per dire come il rigore nel mantenere controllata e numerata la tiratura, fisso e invariabile il prezzo di vendita, riservata ai soli Contradaioli la possibilità di acquisto, siano altrettante carte vincenti che negli anni, è stato sempre difeso e controllato. Qualche smagliatura nella maglia c’è stata, è vero, ma d’ora in poi non ce ne saranno più: ai non Contradaioli sarà totalmente impossibile acquistare i libri della Contrada, se non attraverso qualcuno che già sia Contradaiolo, ma anche questo privilegio sarà ridotto, ponendo il limite di 3 copie a nominativo agli acquisti anche da parte dei Contradaioli stessi.

Nel corso degli anni si sono verificate alcune defezioni. Alcuni tra i primi e più appassionati Contradaioli hanno lasciato questa valle di lacrime, lasciando un vuoto non nel ricordo, perché il loro nome continua a essere riportato in ogni libro della Contrada, ma nel numero di Contradaioli effettivamente operativi, un numero che deve essere mantenuto intorno alle 200/210 unità, per corrispondere all’effettiva esigenza di vendite di una collana che vive esclusivamente sulle vendite, non ha aiuti di sorta, non ha contributi, e i cui costi – per mantenerne l’eccellenza – non sono certo inferiori a quelli delle collane tradizionali.

È una collana per chi ama la sf, per chi la ama davvero e la rispetta, non per i curiosi e i distratti o i seguaci degli imbonimenti delle mode. Ha pubblicato già alcuni titoli nella loro prima o unica edizione mondiale, come è avvenuto per Aleph 3 di Aldani, La pietra della stella verde di Williamson, Quelli di Tellus di Marchand, come avverrà presto per l’ultimo romanzo scritto da Johannis sul letto di morte, e con altre opere che si alterneranno a cult novels magari trascurate dalla critica ma amate dai lettori… inutile che stiamo a ripetere cos’è e cosa vuole essere la Contrada.

Sia ben chiaro: non si tratta di una collana destinata alle opere minori, anzi, la scelta di grandi capolavori è uno degli impegni che prendemmo alla sua nascita e che abbiamo mantenuto. Ma si tratta di una collana di libri che l’appassionato ama, una collana dominata dal sense of wonder, dalla novazione, e proprio per questo molte scelte sono operate in base ai referendum indetti tra i soci, che hanno la possibilità di indicare i titoli da loro preferiti. Dove trovate queste caratteristiche, altrove?

La cosa più importante è il suo amore per la sf, e quella sorta di immortalità che dà ai suoi iscritti, che anche tra un secolo saranno ricordati tra gli appassionati di science fiction attraverso la lista d’onore che accompagna ogni volume, ed è quasi una dedica ad personam come avveniva nell’800 per i romanzi cavallereschi di Sir Walter Scott. Tra cento e passa anni, qualcuno, rileggendo uno degli allora preziosi volumi di questa collana unica al mondo, troverà il vostro nome e saprà che tra i grandi appassionati di questa letteratura nel XXI secolo c’eravate anche voi.

In tutti questi anni, sono state respinte o inserite in lista d’attesa, decine e decine di richieste di iscrizione. Vedete, si trattava soprattutto di speculatori, di rivenditori e collezionisti il cui scopo era procurarsi volumi altrimenti introvabili da rivendere a prezzi esorbitanti ai loro clienti. Sono state respinte anche le domande di persone la cui passione per la sf non era né documentata né manifesta. L’obiettivo è uno solo: la Contrada deve essere e rimanere un’oasi riservata a chi ama davvero la fantascienza, a chi vuole farla vivere e progredire. Un piccolo nucleo di autentici appassionati, con l’orgoglio di esserlo, e gli strumenti per manifestarlo.

Adesso, con la rinascita della Contrada, è venuto il momento di reintegrare il roster con un piccolo numero di nuovi iscritti che sostituiscano coloro che ci hanno lasciati.

I posti disponibili sono 15. La quota di iscrizione, proprio per raggiungere rapidamente il numero richiesto, è stata abbassata a soli 100 euro, una quota una tantum, non ripetibile, che dà immediato diritto a poter acquistare tutti i volumi disponibili, prenotare le novità, ottenere un dono di benvenuto (un volume a scelta tra quelli disponibili della Contrada, o una copia de Il mistero dell’ottavo piano, il libro scritto e vissuto da coloro che nella Contrada sono entrati subito…), il periodico elettronico gratuito per i soci Il giornale della Contrada, e successivamente permetterà di ricevere tessera e badge, partecipare agli eventi organizzati dalla Contrada, e godere dello sconto del 10% su tutti i titoli di tutte le collane storiche di Elara, e poter partecipare direttamente alle scelte editoriali attraverso appositi referendum.

Le prime opzioni sono state accordate al gruppo della Fenice, le quindici iscrizioni residue sono liberamente sottoscrivibili dagli iscritti alla Newsletter, sulla cui passione per la sf non ci sono dubbi, e tra i quali sono compresi alcuni di coloro che avevano già fatto domanda d’iscrizione e che sono in attesa di questa opportunità da anni.

Questa possibilità è offerta da OGGI AL 30 SETTEMBRE 2019.

Non pensiamo ci sia bisogno di dilungarsi ulteriormente. La possibilità di entrare nell’élite degli appassionati della sf italiana è evidente: questi dieci giorni non si ripeteranno molto presto (a meno di una moria di Contradaioli che nessuno si augura).

Per iscriversi alla CONTRADA DELLE STELLE

Inviare un bonifico di 100 euro utilizzando il conto corrente postale intestato a ELARA s. r. l. IBAN: IT06 M076 0102 4000 0008 5282 630 scrivendo nella causale ISCRIZIONE ALLA CONTRADA

– Inviare la somma di Eur 100,00 tramite Paypal come versamento all’indirizzo e-mail

Indicare possibilmente con una mail il DONO DI BENVENUTO prescelto (titolo del volume della Contrada prescelto tra i disponibili, oppure Il mistero dell’ottavo piano)

– Effettuata l’iscrizione, il vostro nome sarà inserito nell’elenco d’onore a partire dal decimo volume della Collana, e potrete immediatamente acquistare con Paypal i titoli che vi interessano e usufruire del 10% di sconto sulle collane “storiche” di Elara.

– IL TERMINE PER USUFRUIRE DI QUESTA POSSIBILITA’ SARA’ IL 30 SETTEMBRE, o, nel caso di raggiungimento anticipato della quota disponibile, il minor termine che comunicheremo tempestivamente.

Sarà impedita qualsiasi possibilità di acquisto da parte di non iscritti, e il limite di copie acquistabile dagli iscritti è ridotto rigorosamente a 3 esemplari dello stesso titolo.

Ugo Malaguti

biblioteca, conferenza

Carmen Capatti

lunedì 23 settembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Martina Zampolli

Argento Vivo Edizioni, 2019
Ritrovata la penna d’avorio, che un tempo era la bacchetta con cui s’acconciava i capelli, lo spirito di una donna nata in un piccolo villaggio Inuit, è in grado di scrivere la sua storia, ch’ebbe inizio nel Circolo Polare Artico, sull’isola di Ellesmere, ed ebbe fine sul fondale lacustre del lago Hazen. Un tentativo, quello di Kwanita, di raccontare ai posteri sotto quale forma possa esistere la vita dopo il decesso del corpo fisico; sostenendo che, quel che nasce nel cuore e dal cuore si espande, permane. Non sa morire il suono dell’amore vero; trovando sempre la vibrazione migliore per essere udito da colui che ha orecchie per intendere, e che davvero intenda.
Martina Zampolli nasce a Ferrara, nel 1982. Negli anni si avvicina al mondo della scrittura e dell’arte, arrivando a pubblicare nel 2016 il suo primo romanzo: “I messaggi di Celeste” e nel 2018 una breve raccolta di filastrocche per bambini: “Storie di bolle E di sapone”. Con “Voce del verbo Amare” l’autrice intende offrire un testo capace di rappresentare quella percezione talmente illusoria e allo stesso tempo reale, spesso insita in ognuno di noi, che possa esistere per l’anima una dimensione senza fine.

martedì 24 settembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

“La fabbrica di plastica” di Dario Gigli

Alieno Editrice di Perugia, 2019
Interventi musicali al pianoforte di Matteo Ramon Arevalos
Letture di Camilla Lopez
Modera Federico Felloni (Edizioni La Carmelina)
Marco ha venticinque anni, si è appena trasferito in una città del Nord Italia in cui fatica ad ambientarsi. La sua storia d’amore si è brutalmente interrotta ed ora vive da solo, in una casa in affitto, con una gatta che soffre di incontinenza e un nuovo lavoro in ambito sociale. La vita di Marco è a uno snodo cruciale, in bilico tra il fallimento e la prospettiva di un nuovo inizio, in un orizzonte esistenziale freddo e desolante, carico di dolore e di ricordi che riaffiorano nei sogni e invadono una quotidianità senza identità. Al centro di questa rinascita ci sono l’incontro con una donna matura, Dalila, e il nuovo incarico lavorativo come educatore in una struttura per malati mentali. Ogni giorno lavora insieme agli ospiti assemblando giocattoli di plastica. Pezzi colorati che vanno a ricomporsi in oggetti che renderanno felici i bambini in un’infanzia spensierata che Marco non ha mai avuto. Ingranaggi che si incastrano, tinte vivaci, pennellate forti di eros e vitalità, invadono un’esistenza sbiadita. Da quel momento anche i colori della notte saranno diversi.
Dario Gigli è nato a Taranto il 3 agosto del 1983. Nel 2006 consegue la laurea in Lettere moderne ad indirizzo storico-geografico, con una tesi in storia greca antica, presso l’Università degli studi di Ferrara. Nel 2004 fa il suo esordio letterario pubblicando il romanzo storico Taras (Este Edition, Ferrara). Nel 2012, con il romanzo Il vento di Dio, viene selezionato come miglior opera per la Regione Trentino Alto Adige – Trento e partecipa alla finale nazionale del Premio letterario RAI “La giara”. La fabbrica di plastica è il suo sesto romanzo. Attualmente vive e lavora a Ferrara.

mercoledì 25 settembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Elena Bianchini Braglia

Edizioni Terra e Identità, Modena, 2019
Introduce Alessandro Gulinati – APS Pro Loco Ferrara
Francesco V non è l’uomo dei nostri tempi. Questa è l’accusa che maggiormente ricorre, la frase più usata e abusata dagli avversari politici dell’ultimo Duca di Modena. Ribaltata in elogio dai suoi sostenitori. Da qualunque parte lo si guardi, è questo il tratto saliente di una personalità coraggiosamente ancorata a principi che sembrano superati, a difesa di un mondo che nel corso dell’Ottocento cola a picco. Per questo Francesco V diventa un simbolo, un punto di riferimento. La sua fama supera i confini modenesi per diffondersi in tutta Europa. Sconfitto, abbandonato persino dalla sua amata Austria, rimane forte, saldo in quei valori che considera eterni e che non è disposto a barattare. Attraverso la figura de L’ultimo Duca, superate le polemiche tra vincitori e vinti, si assiste al passaggio di un’epoca. E si conosce una Modena capitale estense, protagonista, con il suo attivissimo gruppo di intellettuali e le sue celebri riviste, di una pagina di storia europea.
Elena Bianchini Braglia, direttrice della rivista Il Ducato, da molti anni si occupa di storia Estense, e oltre a saggi in atti e miscellanee, ha pubblicato numerosi volumi di argomento storico e monografie biografiche femminili. Tra le diverse pubblicazioni: Adelgonda di Baviera (TeI 2003); Maria Beatrice Vittoria. Restaurazione e risorgimento tra Estensi e Savoia (TeI 2004); O regina o santa, Maria Beatrice d’Este, l’unica italiana sul trono d’Inghilterra (TeI 2005); Il esilio con il Duca, la storia esemplare della Brigata Estense (TeI 2007); Anna e lo Sfregiato, una principessa estense nella Francia delle guerre di religione (TeI 2010); Le origini della casta, il Risorgimento del malaffare (CSR 2011), 28 giugno 1914. Ferdinando e Sofia, la morte dell’Europa (CSR 2014), Le lacrime della Beata, il miracolo di Beatrice d’Este (TeI 2016).
A cura di APS Pro Loco Ferrara, nell’ambito di Aspettando… Autunno Ducale 2019 – Va edizione

 giovedì 26 settembre 2019 ore 17

​Déjà-vu. Presentazione della raccolta poetica di Patrick McGuinness

Cura e traduzione di Giorgia Sensi

Prefazione di Giorgia Sensi e postfazione dal titolo ‘Scrittura e confini’ di Patrick McGuinnessInterno Poesia Editore, 2019Dialogheranno con la curatrice Angelo Andreotti e Giuseppe Ferrara.Poesie scelte edite e inedite, e qualche brano in prosa tratto dal memoir di McGuinness Other People’s Countries.Patrick McGuinness è nato in Tunisia nel 1968 da madre belga di lingua francese e padre irlandese di terza generazione; scrive in inglese ma considera il francese ‘quasi’ la sua lingua madre, è professore di letteratura francese e letterature comparate all’Università di Oxford, e Fellow di St. Anne’s College. Divide il suo tempo tra Oxford, dove lavora, e Caernarfon, nel Galles settentrionale, dove vive, in famiglia parla gallese. Poeta, romanziere, saggista, critico letterario, traduttore, editor, accademico, ha pubblicato, oltre la saggistica e le pubblicazioni accademiche, diverse opere di poesia e narrativa. In Italia sono state pubblicate le raccolte poetiche (“I canali di Marte”, Mobydick 2006; “L’età della sedia vuota” (Jilted City), “Il ponte del sale”, 2011, tutte a cura e traduzione di Giorgia Sensi. La versione italiana del romanzo “Throw Me to the Wol ves” è uscita per l’editore Guanda col titolo “Gettami ai lupi”. Nel 2009 è stato nominato Chevalier dans l’Ordre des Palmes Académiques dal governo francese per meriti verso la cultura francese.

Incontro con l’autore venerdì 27 settembre 2019 ore 16,30

Carmen Capatti. Una vita per gli altri

Presentazione del libro di Daniele Civolani e Marco Turchi

Faust Edizioni, collana ‘Historiando’, 2019
Ne parlerà con gli autori Sergio Gessi (direttore responsabile del quotidiano Ferraraitalia.it).
Interverranno Gaetano Sateriale e Alessandra Chiappini.
L’evento vedrà la partecipazione straordinaria di Carmen Capatti.
Sarà presente l’editore Fausto Bassini.
Carmen Capatti, nata a Massa Fiscaglia (Ferrara) il 14 luglio 1929, è stata una protagonista della straordinaria stagione che ha riscritto la storia della nostra provincia nella seconda metà del Novecento. La sua testimonianza è raccolta nelle interviste a Daniele Civolani, completate con il contributo di Marco Turchi, infine integrate con citazioni e note allo scopo di meglio inquadrare il contesto e di cucire la sequenza degli avvenimenti narrati in prima persona.
«Siamo consapevoli di avere avuto alle spalle una generazione di dirigenti politici e sindacali di grande valore. Il racconto che ce ne dà Carmen Capatti in questo libro-testimonianza è, insieme, un affresco collettivo dettagliato e un percorso di militanza individuale continuo e coerente in cui si mescolano conoscenza diretta, capacità di dialogo e coerenza». Dalla prefazione di Gaetano Sateriale
«Metti a fuoco quel periodo della nostra storia facendoci da guida, e ce lo racconti attraverso il tuo sguardo limpido, cristallino come gli occhi primaverili dei tuoi novant’anni, perché non si possa fraintendere com’era, e perché noi, arrivati dopo, possiamo conoscere l’unità di misura di quel tempo e di quella vita, senza scordarcene» Dalla postfazione di Alessandra Chiappini
Daniele Civolani si laurea in lettere a Bologna nel 1970. Insegna come maestro prima e come docente di lettere e di sostegno nella scuola secondaria di primo grado sino al 1985, quando diventa preside. Sino al termine della carriera scolastica si occupa di didattica speciale per l’inclusione di bambini disabili, nomadi e ospedalizzati. Dal 2006 al 2016 è presidente della sezione provinciale ferrarese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Tra le sue pubblicazioni si ricordano “Sklavin. Storia di un deportato nei campi di lavoro” (2000), “Darinka. Una staffetta partigiana” (2007), “Una vita dalla guerra al sindacato: William Pavani” (2015).
Marco Turchi si laurea in filosofia, indirizzo antropologico, a Firenze nel 1974 e in sociologia a Urbino nel 1976. L’anno seguente partecipa a una ricerca del CNR sulle malattie mentali presso il Centro di Igiene Mentale di Perugia. Dal 1978 al 1980 lavora nei Gruppi di Cooperazione Educativa, poi nel Centro di Igiene Mentale di Ferrara. Dal 1981 al 1989 è responsabile dei servizi psichiatrici nel Comitato di Gestione dell’USL 31 di Ferrara e comuni limitrofi. Successivamente riveste incarichi dirigenziali presso l’Amministrazione Provinciale, il Comune e l’ACER di Ferrara. Ha pubblicato diversi contributi sulla storia della psichiatria a Ferrara. Il suo prossimo obiettivo è riportare alla fruizione pubblica la magnifica biblioteca dell’ex Ospedale Psichiatrico di Ferrara.

Incontro con l’autore lunedì 30 settembre 2019 ore 17

Gli ultimi giorni di agosto

Presentazione del libro di Massimo Bocchiola

Il Saggiatore, Milano, 2018
Ne parla con l’autore Gaetano Sateriale
L’estate che finisce evoca il declino della nostra vita. La pianura padana funge da palcoscenico di ricordi, frammenti di vita, suggestioni letterarie che Massimo Bocchiola, autore, poeta e traduttore pavese compone, in questo libro, in una sorta di canzoniere in prosa in cui la vita abbraccia la scrittura.
Massimo Bocchiola ha tradotto opere di alcuni dei maggiori scrittori di lingua inglese, tra cui Kipling, Beckett, Fitzgerald, Pynchon, Kerouac, Foer, Auster e Nabokov. Autore di numerosi interventi critici apparsi su quotidiani e riviste letterarie, ha pubblicato le raccolte di poesie Al ballo della clinica (Marcos y Marcos, 1997), Le radici nell’aria (Guanda, 2004) e Mortalissima parte (Guanda, 2007); e vari saggi fra cui Mai più come ti ho visto (Einaudi, 2015)
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

 

mostra

Mostra documentaria di Chiara Forlani

Da sabato 21 settembre a venerdì 11 ottobre 2019

Biblioteca Giorgio Bassani Via G. Grosoli, 42 (Barco) Ferrara

Esposizione di documenti

“Da molti anni questa vicenda premeva dentro il mio cuore per essere scritta. Era una necessità, ma su di me incombeva uno scoglio insormontabile: troppa storia, troppi sentimenti, troppa intensità. Poi le vecchie carte, le foto, i manoscritti con calligrafie arzigogolate mi hanno presa per mano: ho iniziato e non mi sono più fermata. Questo libro è un omaggio ai miei avi: forti e determinati anche nel mezzo delle tempeste della storia.” Chiara Forlani, 2019
In occasione della presentazione del suo libro La tasca sul cuore, Montag Edizioni, 2019, Chiara Forlani espone presso la biblioteca Bassani una raccolta documentaria di proprietà familiare che ricostruisce una parte della storia della sua famiglia, tra Ferrara, Genova e Rio de Janeiro negli anni Trenta del secolo scorso.

La mostra sarà visitabile nella zona espositiva della biblioteca in orario di apertura dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18.30.

Argomenti vari

Spiritualità

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Conferenze e Convegni martedì 17 settembre 2019 ore 17

​Il Vitruvio Ferrarese e Leonardo da Vinci

Conferenza di Claudio Sgarbi

L’uomo ideale tra eros e morte

Introduce Gianna Andrian
Due pagine del Vitruvio Ferrarese – uno straordinario manoscritto rinascimentale conservato alla Biblioteca Ariostea – contengono due disegni che ci permettono di leggere e guardare con occhi diversi uno dei momenti più incisivi della nostra storia e della nostra immaginazione: quel momento in cui Leonardo da Vinci decise di illustrare l’uomo ideale del Rinascimento, una figura che ora ci accompagna ovunque con una insistenza ossessiva e pervasiva. Eppure l’uomo di Leonardo sembra perfino troppo orgoglioso e troppo bello per essere in grado di comprendere i propri limiti. Sentirsi troppo sicuri e fieri di noi stessi non è forse ciò che ci deve preoccupare oggi? Cosa significa per noi interrogarsi e cercare di capire come e perché questa immagine sia stata creata?
Per rispondere a queste domande Claudio Sgarbi cercherà di descrivere quei due disegni densi di significati, presenti nel manoscritto – forse opera di un umanista educato nello Studio ferrarese e amico fraterno di Leonardo – per mostrare come queste immagini siano specchi che riflettono e distorcono tutto l’amore di cui gioire e tutta la “passione” che l’essere umano deve saper esprimere per sapersi rappresentare.
Claudio Sgarbi, Philosophiae Doctor e Master of Science in Architecture (University of Pennsylvania),  Dottore in Architettura (Istituto Universitario di Architettura di Venezia), insegna Storia, Teoria e Progettazione in Canada (Adjunct Professor – Carleton University), in Libano (Visiting Professor – LAU),  ed esercita la professione in Italia. I suoi campi di ricerca teorica riguardano l’immagine e il ruolo dell’architetto nella società, la relazione tra filosofia e architettura, le tecniche costruttive e la rilevanza della storia dell’ architettura nel nostro dibattito contemporaneo. Ha pubblicato articoli, saggi e un libro dal titolo: Vitruvio Ferrarese. “De architettura”: la prima versione illustrata (Franco Cosimo Panini Editore, 2004). Le sue sue ricerche, tutt’ora in corso, e le sue scoperte su questo importante manoscritto ferrarese sono state presentate a diversi convegni e sono st ate pubblicate in diverse riviste internazionali. Sta inoltre lavorando a un libro dal titolo: Misconceptions. The Infertile Belly of the Architect. Ha partecipato come progettista a diversi concorsi nel mondo e compie ricerche ed esperienze in diversi settori dell’arte. www.claudiosgarbi.com
Al termine dell’incontro in Sala Ariosto sarà inaugurata la mostra curata da Mirna Bonazza.
Con il patrocinio di Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Ctg Blu Start, Caschi Blu della Cultura, AlimentiAmolArte.

Conferenze e Convegni mercoledì 18 settembre 2019 ore 17

I Camerini di Alfonso I d’Este

Conferenza di Cecilia Vicentini

Coordineranno Nicoletta Zucchini e Federica Graziadei
Alfonso I d’Este,terzo duca di Ferrara fra il 1505 ed il 1534, raccolse nel suo appartamento nel castello della città un nucleo di dipinti di inestimabile valore realizzati da Tiziano, Giovanni Bellini e Dosso Dossi, tutti a tema bacchico e strettamente legati a fonti letterarie classiche. Le stanze del duca, note come i Camerini d’Alabastro, hanno attirato negli ultimi anni l’attenzione di molti studiosi spinti a comprendere il complesso programma iconografico sotteso al ciclo pittorico ma anche a ricostruire le dinamiche collezionistiche successive alla devoluzione del 1598, da quando cioè le opere da Ferrara presero strade diverse fino a comparire oggi in diversi musei del mondo.
A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi

Incontro con l’autore giovedì 19 settembre 2019 ore 17

Il viaggio in Germania

Presentazione del libro di Barbara Rosenberg

Tralerighe editore, 2018
Prosegue il progetto SLOW READING dell’Associazione culturale Olimpia Morata presente l’autrice che reciterà alcuni brani, essendo anche un’ottima attrice teatrale.
Francesca Mariotti dialogherà con lei ed affronterà il tema della Shoah per le generazioni che non l’hanno vissuta, ma che ne sono inevitabilmente ancora coinvolte dalla storia.
“Nonno, perché Hanukà è la festa della luce?” “Che significa Yiddish?” “Cosa sono le Leggi Razziali?” Questi e altri interrogativi accompagnano il viaggio in Germania della giovane protagonista. Siamo nell’estate del 1986 e il Paese è ancora diviso. L’itinerario, a bordo di una Tipo bianca, si snoda tra Heidelberg e Magonza, tocca Francoforte e Colonia, raggiunge Brema e si conclude ad Hannover. La Memoria è il filo conduttore del romanzo: Barbara conoscerà finalmente la storia di nonno Wolfgang, ebreo fuggito da Hannover nel ’35 e perseguitato anche in Italia a causa delle Leggi razziali. Affascinata dalla cultura ebraica, sentirà per la prima volta di avere delle radici. Allo stesso tempo, coltiverà un forte legame con la nonna, una donna intelligente, che alterna discorsi serie a battute in dialetto pugliese e riconoscerà in lei il suo ideale femminile.
A cura dell’Associazione culturale Olimpia Morata

Conferenze e Convegni venerdì 20 settembre 2019 ore 17

Benedetto Croce, maestro di libertà

Conferenza di Maurizio Villani

Presenta Roberto Cassoli
La relazione affronta il tema della concezione crociana della libertà, affrontandola sia dal punto di vista filosofico, sia dal punto di vista della storia e della consapevolezza di una crisi profonda della civiltà europea. La fine degli anni Trenta del Novecento, come hanno sottolineato gli studi più recenti su Croce, rappresenta un momento di svolta nel pensiero del filosofo napoletano. Sono gli anni in cui Croce prende sempre più le distanze dalle teologie della storia di matrice idealistica e avverte la necessità di rifondare su basi nuove “una teoria speculativa della libertà”. Questa riflessione, sempre più venata di pessimismo, passa attraverso confronti, in Italia con le tesi di Salvemini, di Gramsci, di Einaudi, in Europa con le considerazioni di Thomas Mann e di Husserl.
Croce chiede alla filosofia, “in mezzo a un mondo in tempesta”, gli strumenti concettuali per analizzare le ragioni della progressiva scissione tra libertà e storia verificatasi nel corso del Novecento. Solamente se questa scissione viene superata e se la libertà torna a calarsi nella realtà storica, allora essa non resterà una mera astratta idea regolativa, ma tornerà ad essere il principio costituente della storia.
Per il ciclo “Maestri”, a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea  di Ferrara

geopolitica

La nuova via della seta

Con alle spalle il primo lustro di storia, la Belt and Road Initiative è entrata ora in una nuova fase di sviluppo, in alcuni casi anche di adeguamento in risposta alle problematiche e alle critiche emerse.

Laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Milano, Diego Angelo Bertozzi si occupa da tempo della storia e dei più recenti sviluppi della Cina. In relazione alla Belt and Road Initiative ha collaborato con il Centro Europa Ricerca di Roma alla realizzazione del rapporto La Nuova Via della Seta: impatto sugli scambi internazionali e opportunità per l’Italia. Collabora con diversi siti e riviste specializzate in relazioni internazionali.

La Nuova Via della Seta.
Il mondo che cambia e il ruolo dell’Italia nella Belt&Road Initiative
,
di Diego Angelo Bertozzi, Diarkos, pp. 256, € 17

viadellaseta

lavoro, scuola, Società

Scuola e lavoro

A suo tempo (1994) facemmo una ricerca per conto del comune di Bondeno:

Non mancano altre opere (alcune citate in questo lavoro) che trattano di scuola e occupazione; ma nessuna si incentra in modo specì-fico sul territorio di Bondeno. Ora, se è vero che il problema dell’occupazione, così come quello scolastico, hanno le loro radici nella realtà nazionale è anche vero che, di fatto, i giovani frequentano le scuole più vicine al loro luogo di residenza e (come dimostra la ricerca) ambiscono ad un lavoro che non li sradichi dal loro ambiente. In questa situazione avere un quadro il più possibile dettagliato dell’offerta scolastica e occupazionale (spesso solo superficialmente conosciuta) della propria zona risulta di fondamentale importanza per evitare scelte che portino all’abbandono scolastico o ad un affollamento in settori lavorativi già saturi. Questo è tanto più vero di questi tempi, in cui ricorre spesso la parola “flessibilità” che richiede una preparazione culturale e tecnica sempre meno legata a curricoli “lineari”. Che si voglia o meno accettare questa sfida e i suoi presupposti, una politica di “orientamento” è necessaria, e ogni strumento che aiuti la componente scolastica e quella occupazionale a conoscersi meglio reciprocamente non può che favorirla.
E in quest’ottica che l’Amministrazione Comunale si è mossa, contribuendo in maniera determinante alla pubblicazione di questa ricerca, che si rivolge non solo a enti e associazioni di settore, ma anche al privato cittadino desideroso di conoscere meglio la realtà in cui vive.
COMUNE DI BONDENO Assessorato P.l.

ne trovate breve estratto al link

https://it.scribd.com/document/369347507/Capitolo-III

Se a qualcuno interessano grafici e tabelle posso renderle disponibili su dropbox.

politica

Adriano Olivetti

Conferenze e Convegni venerdì 13 settembre 2019 ore 17

Adriano Olivetti: la concretezza dell’utopia

Conferenza di Paolo Veronesi

Presenta Tito Cuoghi
Adriano Olivetti è stato un personaggio senz’altro eccentrico nel panorama intellettuale italiano. Egli ha incarnato peraltro profili assai diversi: è stato un industriale innovatore e di successo (nonché di fama mondiale); un particolare cospiratore antifascista; un editore e organizzatore culturale; un saggista; un urbanista all’avanguardia; un pensatore di nuovi e originali assetti istituzionali proprio nel momento in cui in Italia si avviava il dibattito costituente e se ne verificavano le prime implementazioni. Insomma, un intellettuale che – assieme alle utopie – inseguiva la loro concreta realizzazione. Riscuotendo successi ma anche clamorosi insuccessi. Nell’incontro si rifletterà sui profili originali del suo pensiero e del suo approccio ai concreti problemi sociali della realtà italiana con la quale andava confrontandosi, dedicando attenzione soprattutto alle sue riflessioni di carattere istituzionale e al particolare m odello di organizzazione politica, statale e territoriale che egli andava – inascoltato – propugnando.
Paolo Veronesi è Professore di Diritto costituzionale presso l’Università di Ferrara. E’ autore di monografie, di curatele e di numerosi articoli sulle principali riviste di diritto pubblico e costituzionale. E’ Condirettore delle riviste giuridiche “Studium Iuris” e “Genius”. Fa parte del Comitato scientifico del Forum sul BioDiritto dell’Università di Trento e della redazione della rivista on-line “BioLaw Journal – Rivista di biodiritto”.
Per il ciclo “Maestri”, a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea  di Ferrara

libri, storia

James Gregor

Come ebbe a scrivere Giuseppe Prezzolini, presentando il saggio “L’ideologia del fascismo”, edito da “Il Borghese” nel 1974, l’opera di Gregor confermava come “Il ‘totalitarismo’ , sia comunista che fascista, non è stato l’opera di dementi o di malvagi (anche se vi sono stati fra comunisti e fra fascisti dei dementi e dei malvagi); ma bensì di pensatori politici che hanno avuto tanto una certa logica nella critica dello Stato liberale quanto una certa inventiva nel proporre (e talora attuare) istituzioni nuove”.

Su questa linea Gregor arriva a identificare nel fascismo “un tipo estremo di movimento rivoluzionario di massa”, qualificato dalla sua aspirazione “ad impegnare la totalità delle risorse umane e naturali di una comunità storica per lo sviluppo nazionale”, espressione di un “movimento di modernizzazione”, impegnato a dare “una possibile risposta ai problemi politici e sociali che accompagnano gli sforzi di una nazione sottosviluppata per uscire dalla sua situazione e conquistare un ‘posto al sole’”.

Con analisi del genere il docente di Berkeley non poteva non essere costretto a scontrarsi , in Italia, con il conformismo della nostra editoria, trovando, d’altro canto, attenzione e disponibilità d’ascolto da parte del mondo culturale non-allineato. L’editore Giovanni Volpe gli dà spazio. In occasione del centenario mussoliniano (1983) Gregor è tra i relatori del convegno su “l’Italia tra le due guerre”, con una prolusione dedicata a “Mussolini e la Storia”, nella quale – senza nulla concedere ai facili nostalgismi ma neppure alla retorica corrente – evidenzia il valore universale dell’esperienza fascista, esempio di un autoritarismo moderno, nel quale Mussolini appare come il capostipite di una ideologia “social-nazionalista” sviluppatasi ben oltre i confini italiani e ben al di là del Ventennio.

L’idea di fondo, su cui Gregor lavorerà per anni, è che il fascismo arrivò, nel dopoguerra a segnare la scena politica internazionale: dal cosiddetto “socialismo africano” al “socialismo arabo”, con personaggi del calibro di Gamal Abdel Nasser, fino a toccare l’Asia, con le politiche di modernizzazione ed industrializzazione di Taiwan, Singapore e della Corea del Sud, sotto l’egida di regimi autoritari, a guida carismatica, interessando persino l’esperienza della Cina post maoista.

Al termine di questo rapido excursus rimane il rammarico che molte delle opere di Gregor, peraltro pubblicate dai maggiori editori di letteratura accademica degli Stati Uniti (Princeton University Press, Stanford University Press, Yale University Press e California University Press) non abbiano trovato, nel nostro Paese, adeguata attenzione, segno di un conformismo duro a morire, rafforzatosi negli ultimi anni, che bene si sposa con un certo provincialismo nostrano. Per il valore e l’originalità delle analisi l’opera di Gregor resta comunque come una preziosa eredità a disposizione soprattutto delle giovani generazioni di studiosi e della cultura anticonformista: un’eredità da non disperdere, nel nome di uno studioso a “stelle e strisce” che della storia d’Italia aveva capito molto di più rispetto a certi paludati intellettuali nostrani.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/fuor-di-retorica-e-nostalgie-in-ricordo-dello-studioso-statunitense-james-gregor

https://www.amazon.it/Panunzio-sindacalismo-fondamento-razionale-fascismo/dp/1291928480/ref=sr_1_7?adgrpid=54203585218&gclid=EAIaIQobChMInsq__-DF5AIVD853Ch1h-w88EAAYASAAEgKISvD_BwE&hvadid=255217546288&hvdev=c&hvlocphy=20534&hvnetw=g&hvpos=1t1&hvqmt=e&hvrand=12000157834854515973&hvtargid=kwd-304172150572&hydadcr=28432_1717411&keywords=a+james+gregor&qid=1568101841&s=gateway&sr=8-7