Incontro con l’autoremercoledì 3 maggio 2023 ore 17
Alcol puro
Presentazione del libro di Isabella Bertasi
Porto Seguro Editore, 2023
Anno 2008. Darren Dysart è un architetto giovane e brillante, ma anche arrogante e superficiale. Le sue consolidate certezze vengono messe a dura prova quando incontra, apparentemente per caso, Nain Kasal, una ragazza di estrazione e stile di vita del tutto agli antipodi rispetto a quelli a cui è abituato. Inizialmente diffidente, presto Darren rimarrà affascinato dalla libertà di pensiero di lei e sarà gradualmente incuriosito da un tratto insolito della sua personalità: Nain sembra essere a conoscenza di dettagli della sua vita, sia presente che passata, che Darren non aveva mai confessato a nessuno. Ma soprattutto, sembra conoscere anche il suo futuro. È questo l’inizio di una relazione tanto travagliata quanto complessa, tra alti e bassi, tradimenti e menzogne, con una donna che gli cambierà la vita. Starà a lui, però, decidere fino a che punto.
Isabella Bertasi nasce a Ferrara nel 1986. Dopo aver conseguito il diploma classico-linguistico si laurea in Lettere e Filosofia presso il DAMS di Bologna. Da sempre appassionata di letteratura, cinema e teatro, ha gestito attività quali cineforum e laboratori teatrali. Dal 2014 al 2017 ha pubblicato diversi racconti per ragazzi e di fantascienza, oltre ad alcune poesie. Dal 2019 si occupa di un blog in cui scrive recensioni cinematografiche. Alcol Puro è il suo primo romanzo.

Conferenze e Convegnigiovedì 4 maggio 2023 ore 17
Cento anni di Aeronautica Militare nel territorio Estense
Nascita ed evoluzione di una Forza Aerea moderna
Conferenza storica introduttiva del Ciclo “4 Conferenze per il Centenario dell’Aeronautica Militare” organizzate dal Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renaticonell’anno del Centenario della fondazione dell’Aeronautica Militare come forza armata autonoma. Gli interventi riguarderanno tutto il periodo che intercorre tra il 1923 – quindi pochi anni dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale – e il 2023. In particolare, saranno evidenziati gli aspetti storici locali, dato che Ferrara e Poggio Renatico hanno in molte occasioni rivestito un ruolo centrale nell’evoluzione stessa dell’Aeronautica Militare che conosciamo oggi.
L’incontro sarà aperto dagli storici Enrico Trevisani e Anna Maria Quarzi, le cui relazioni verteranno sui “Cento anni di Aeronautica Militare nel territorio Estense” e sulla “Presenza dell’Aeronautica Militare a Ferrara, profili storici”.
Successivamente, l’intervento del Comandante del Comando Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare, Generale di Divisione Aerea Claudio Gabellini, riguarderà il tema “Diventare una Forza Aerea moderna – Il caso di Ferrara e Poggio Renatico: dalle ceneri della Guerra a centro nevralgico dell’A.M.”.
Infine, Paolo Varriale, autore specializzato in storia aeronautica, traccerà le conclusioni, evidenziando gli aspetti più peculiari e salienti emersi durante la conferenza.
Il ciclo di conferenze proseguirà alla Biblioteca Bassani l’11 maggio alle 10,30, il 25 maggio e il 6 giugno, sempre alle 10,30.A cura del Comando Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare con il patrocinio del Comune di Ferrara
Scarica la locandina 4 conferenze per il Centenario dell’Aeronautica Militare

Eventisabato 6 maggio 2023 ore 10 e ore 12
Le occasioni, la storia, la fotografia
Presentazione della rivista storica “Altamura” e della mostra “Altamura 1980”
In sala Agnelli alle ore 10 sarà presentata la rivista storica “Altamura”, Edizioni LAB e il dossier di immagini accluso al n 62, Altamura 1980: fotografia, quotidianità, teatralità sociale di Roberto Roda.
Saluti di:
Mirna Bonazza, responsabile U.O. Servio Biblioteche e Archivi
Giuseppe Scandurra, antropologo culturale, Università degli studi di Ferrara, Laboratorio di Studi Urbani
Interventi di:
- Enrico Spinelli, archivista, Le occasioni, la storia, la fotografia. Introduzione ai temi dell’incontro e presentazione dei relatori
- Ferdinando Mirizzi, antropologo culturale, Università degli Studi della Basilicata, direttore editoriale della rivista “Altamura”, La linea editoriale della rivista “Altamura”
- Roberto Roda, Etno-fotografo, Una Leica fra gli specchi magici ad Altamura
- Angela Cicirelli, antropologa culturale, Università degli Studi della Basilicata, redattrice della rivista “Altamura”, La mostra, “Altamura 1980”, ad Altamura nel 2019
► Alle ore 12 in Sala G. Carli inaugurazione della mostra “ALTAMURA 1980”, fotografie di Roberto Roda
Durata dell’esposzione: 6 – 31 maggio 2023 negli orari della biblioteca
Nel 1980, un giovane etno-fotografo ferrarese, Roberto Roda, visita Altamura. Lo accompagnano una fotocamera Leica e i consigli di un amico, originario della città pugliese, Antonio Caggiano (1921-2013), all’epoca collaboratore de “Il Resto del Carlino – Ferrara”. Visitando il Centro storico altamurano, Roda incontra un gruppo di ragazzini che, scorgendolo con la fotocamera al collo, gli chiedono di essere fotografati. Questi coinvolgono poi altri amichetti e, in crescendo, genitori, nonni, parenti. Per diverse ore i claustri di Altamura si trasformano in un improvvisato set fotografico, ove alcuni abitanti diventano attori di sé stessi, finendo così per raccontare, indirettamente, qualcosa della propria personalità, del sistema sociale di appartenenza, delle proprie aspirazioni di vita…
Chiuse in un cassetto per quasi 40 anni, le foto di Roda sono riemerse nel 2019, per volontà del Laboratorio di Studi Urbani dell’Università di Ferrara e del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata, assumendo dapprima la forma di una mostra presentata a Matera e ad Altamura con la curatela dell’antropologa culturale Angela Cicirelli. Infine nel 2021 una ancor più ampia selezione di foto è diventata un dossier, nel n.62 della rivista storica “Altamura”, nel frattempo approdata alle edizioni LAB, sotto la rinnovata direzione editoriale dell’antropologo culturale Ferdinando Mirizzi.
L’incontro nella Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, si propone di far conoscere al pubblico estense l’inconsueto lavoro etno-fotografico realizzato da Roda nelle Murge ma, pure, di raccontare la vicenda culturale di una rivista di studi storici, “Altamura” per l’appunto, che nata nel 1954, da quasi 70 anni, si offre come punto di riferimento esemplare a livello nazionale per la capacità fare cultura storica nel territorio.
In collaborazione con Università degli Studi di Ferrara, LSU-Laboratorio di Studi Urbani; “Altamura” Rivista storica, Bollettino dell’A.B.M.C. LAB Edizioni Altamura; Libreria Sognalibro, Ferrara.

Incontro con l’autorelunedì 8 maggio 2023 ore 17
Icone gay nell’arte. Marinai-Angeli-Dei
Presentazione del libro di Vincenzo Patanè
De Luca Editori d’Arte, 2022
Dialoga con l’autore Manuela Macario, Arcigay Ferrara Gli Occhiali d’oro
Ultima opera di Vincenzo Patanè, una storia dell’arte e dell’omosessualità che descrive il modo in cui l’immaginario visivo ha dato vita a uno spazio per artisti e pubblico in cui esplorare una pletora di desideri, sensualità e identità.
Ultimo appuntamento del ciclo “Non dire, mostra”, dedicato al ruolo che spetta alle arti nella costruzione di un immaginario collettivo in riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Tre incontri per approfondire e testimoniare la rappresentazione delle identità queer nell’arte visiva, nella fotografia e nella musica.
*L’incontro si ascrive nelle attività dell’associazione dedicate alla Giornata internazionale contro l’omotransfobia.
A cura di Arcigay Ferrara “Gli occhiali d’oro”
Scarica la locandina NonDire_Mostra_2023

Incontro con l’autoremartedì 9 maggio 2023 ore 17
…e il Duce preferì i ciarlatani. Il difficile e infelice rapporto tra fascismo, scienza e tecnica
Presentazione del libro di Franco Stefani e Sandro Tirini
Book Time, 2023
Dialoga con gli Autori Anna Maria Quarzi, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Negli anni terminali del fascismo e della seconda guerra mondiale (1943-45), in Italia alcuni sedicenti inventori proposero a Mussolini e ad altri gerarchi progetti di armi e congegni che a loro dire avrebbero ribaltato il corso degli eventi bellici a favore dell’Italia. Si trattò di idee fantasiose e irrealizzabili – da un “raggio della morte” a un potentissimo motore funzionante con moto perpetuo – senza basi scientifiche e tecniche costruttive serie, spesso corredate da affermazioni mirabolanti e disegni rudimentali. Eppure, queste invenzioni vennero accolte e sostenute dal Duce e dai suoi collaboratori, oltre che da ministri come Rodolfo Graziani e Angelo Tarchi, ottenendo in alcuni casi generosi finanziamenti. Il libro, inquadrandole nel clima politico-culturale del tempo, racconta le vicende – inedite o poco conosciute – di questi “trovati”, come li si chiamava all’epoca, che non si concretizzarono mai. E insieme narra com e l’Italia non colse grandi opportunità per affrontare il secondo conflitto mondiale: dal non aver costruito su scala industriale il radar che poteva essere sviluppato da un’invenzione del Premio Nobel Guglielmo Marconi (e che avrebbe potuto evitare le gravissime perdite umane causate dal bombardamento del porto di Taranto e dalla battaglia di Capo Matapan) alla mancata produzione dell’aereo a reazione Caproni-Campini, primo velivolo del suo genere al mondo. Non solo. Obbligando ad emigrare in America scienziati come il Nobel Enrico Fermi, Emilio Segrè, Bruno Rossi e altri cervelli di prim’ordine, a causa delle famigerate leggi razziali del 1938, il fascismo diede prova di una colossale ignoranza, non comprendendo affatto la immensa portata e la potenzialità delle ricerche e del lavoro nel campo della fisica nucleare dei “ragazzi di via Panisperna”. Gli autori hanno provato a leggere attraverso questa lente la storia d el ventennio fascista, concentrandosi sulle numerose occasioni mancate da un regime gonfio di retorica quanto carente di cultura scientifica e tecnica.
Con il patrocinio dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Conferenze e Convegnimercoledì 10 maggio 2023 ore 17
Nemesi medica di Ivan Illich
Conferenza di Lucetta Capra
Nei primi anni ’70 del secolo scorso, Ivan Illich ha pubblicato diversi testi sugli effetti perversi dello sviluppo tecnologico. A quasi cinquant’anni dalla sua prima edizione italiana, Nemesi medica può ancora indurre a qualche considerazione sui danni prodotti dalla ipermedicalizzazione. Le tesi di Illich furono oggetto di accesi dibattiti e poi consegnate alla storia della critica sociale, ma alcune osservazioni sono tuttora attuali e capaci di stimolare un pensiero critico sui sistemi sanitari e la loro applicazione, sul ruolo delle tecnologie in ambito medico, sul compito delle figure che a vario titolo operano nella sanità. Illich avrebbe voluto la rilettura di questo testo soprattutto, se non esclusivamente, da parte di un pubblico ‘laico’, ma, esattamente come accadde alla sua prima apparizione, anche i cosiddetti ‘addetti ai lavori’ possono trovare nella prosa veemente del pensatore austriaco, spunti di riflessione sul loro ruolo e sugli aspetti politici dei servizi sanitari.
Per il ciclo “Tempo di rilettura” a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Invito alla letturagiovedì 11 maggio 2023 ore 17
D’ocra e di cenere
Presentazione della raccolta poetica di Eleanor Hooker
Intervengono Chiara De Luca (poeta, editore) e Giuseppe Ferrara (poeta)
Chiara De Luca e Giuseppe Ferrara presentano la raccolta poetica D’Ocra e di cenere di Eleanor Hooker, pubblicata di recente da Edizioni Kolibris nella collana di poesia irlandese contemporanea.
Edita a Dublino da Dedalus Press, D’ocra e di cenere è la terza raccolta di Eleanor Hooker, poetessa e scrittrice insignita del Premio Markievicz 2021. Sue poesie sono pubblicate in riviste letterarie e antologie in tutto il mondo e appaiono anche in traduzione. Ha conseguito un MPhil in Scrittura creativa al Trinity College di Dublino, un MA in Storia culturale all’Università di Northumbria e un BA presso la Open University, Regno Unito. Membro della Linnean Society di Londra, Eleanor Hooker è timoniere e addetto stampa della scialuppa di salvataggio RNLI Lifeboat di Lough Derg

Conferenze e Convegnivenerdì 12 maggio 2023 ore 17
Le donne non si lasciano toccare prima che noi tutti si sia patteggiata la pace. La Lisistrata di Aristofane
Conferenza di Giovanni Ghiselli
Nella commedia “Lisistrata”, così come anche nella “Pace”, Aristofane dichiara guerra alla guerra. I suoi personaggi si oppongono alla guerra del Peloponneso in nome dell’amore e del lavoro, ostacolati, o perfino impediti, dai conflitti che anche quando non annientano la vita la rendono triste e desolata. Nella “Lisistrata” del 411 a.C. sono le donne ateniesi, spartane, tebane e corinzie che riescono a imporre la pace ai loro maschi belligeranti attraverso lo sciopero del sesso. Le donne di Aristofane, guidate dall’ateniese Lisistrata e dalla spartana Lampitò, prevalgono sui maschi che non possono fare a meno del consenso delle loro compagne e per ottenerlo devono smettere di ammazzarsi a vicenda. La guerra che debilita e mortifica la vita non può essere associata all’amore. Per quanto riguarda la “Pace” del 421 a.C. qui il danno massimo è ricaduto sul l avoro agricolo e i suoi prodotti. Il ritorno della pace tra gli uomini comporta il ripristino del buon raccolto, delle feste che allietano, e di tutte le cose belle della vita. Nel leggere queste commedie non possono non venire in mente le analogie tra i mali di tutte le guerre, nessuna esclusa. Aristofane tra l’altro smaschera i profittatori di questa rovina dell’Ellade, a partire dai fabbricanti e dai mercanti di armi che si arricchiscono, e sbugiarda quanti mandano a combattere nelle battaglie degli uomini che tornano a casa in forma di cenere racchiusa dentro le urne.
Giovanni Ghiselli ha insegnato a lungo materie classiche nei licei e ha tenuto corsi di Didattica della letteratura greca presso la SSIS dell’Università di Bologna. Attivo anche nell’ambito dell’aggiornamento per docenti, ha curato e commentato diverse edizioni di classici, tra i quali l’Edipo Re (Napoli 1997) e l’Antigone (Napoli 2001) di Sofocle, Storiografi greci (Napoli 1999), La vita felice di Seneca (Siena 2005).
Per il ciclo “Anatomia della pace” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara
Scarica la locandina Anatomia della pace

Eventivenerdì 12 maggio 2023 ore 18,15
Fahrenheit dil fol
Fole, leggende metropolitane, canti e modi di dire dimenticati
Uno spettacolo teatrale partecipato di Officina Teatrale A_ctuar
Cosa ci fanno Tugnin dil cic, il Cavalier Burela e la Bepina Ciuata seduti sotto il maestoso Ginko di via Scienze? Ed ecco arrivare di gran corsa la Nuta e la Rinascente e ancora, col suo passo barcollante, Pendenza. E chi canta da lontano? É Tajadela con Sigfrido e dietro di loro in riga le mondine! E dunque mancate solo voi cittadine e cittadine per celebrare la festa scanzonata in ricordo della Ferrara di una volta, delle sue fole, storielle e leggende declamate a gran voce o sussurrate all’orecchio e dei suoi protagonisti bislacchi e indimenticabili.
Fahrenheit dil fol è un’iniziativa di comunità nata per salvaguardare il patrimonio popolare orale e la memoria storica del territorio ferrarese. L’associazione Officina Teatrale A_ctuar APS, promotrice e organizzatrice del progetto, in questi mesi ha chiamato a raduno in tutta la provincia i portatori di memoria per raccogliere storie, canti, leggende, fatti anomali e personaggi curiosi rimasti nella memoria collettiva. A salvarli dall’oblio i Custodi, un nutrito gruppo di attori reclutati in città con una chiamata pubblica, che ha cucito insieme i pezzi dando vita a spettacolo originale, in cui anche il pubblico, se vorrà, potrà partecipare. L’ingresso all’evento è libero e gratuito e aperto ad un pubblico di tutte le età.
Il progetto Fahrenheit dil fol è stato possibile grazie al supporto delle Biblioteche della provincia di Ferrara e di altre istituzioni e associazioni del territorio e con il contributo e patrocinio del Comune di Ferrara.
Crediti:
Un progetto di Officina Teatrale A_ctuar
Di e con Roberto Agnelli, Chiara Alberani, Maria Luisa Bassini, Marco Bignardi, Agata Bovolenta, Antonella Burini, Massimo Festi, Roberto Gamberoni, Elena Grazzi, Lorenzo Magnani, Chiara Masini, Sandro Mingozzi, Alberto Nocenti, Adele Rasicci, Giulia Tiozzo, Anna Zandanel
con il Coro delle mondine di Porporana
e con l’amichevole partecipazione di Pietro Draghi e Maurizio Musacchi
Regia e direzione teatrale Sara Draghi e Massimo Festi
Direzione canora e musicale Chiara Alberani
Con il contributo e il patrocinio del Comune di Ferrara
Con il sostegno di Biblioteche comunali di Ferrara e Provincia; MAF – Mondo Agricolo Ferrarese (FE); Orm-ne ODV – Coro delle Mondine di Porporana; Gruppo Archeologico di Bondeno; Associazione Bondeno Cultura; Ancescao Coordinamento provinciale Ferrara APS.

Incontro con l’autorelunedì 15 maggio 2023 ore 17
La mistica di Meister Eckhart
Presentazione del libro di Francesco Roat “Nulla volere, sapere, avere”
Dialoga con l’autore Marcello Girone Daloli
Le Lettere, 2022
La tematica basilare affrontata nei sermoni eckhartiani sta nel proporre un’esistenza all’insegna dell’abnegazione e del distacco quali prerequisiti a una condotta di tipo mistico. Nell’ottica del Meister il distacco si coniuga all’accettazione serena della realtà, anche quando essa comporti privazioni, pene, lutti. Un’accoglienza non certo masochistica, che non equivale a mera passività o apatia ma si configura come una sorta di noluntas, di abdicazione alla propria volontà in modo da non pretendere più niente; per quanto, paradossalmente, niente cercando molto/tutto si ottenga. Solo così per il nostro mistico gli uomini possono divenire, qui e ora, davvero beati. Perciò l’uomo pneumatico: “nulla vuole, nulla sa, nulla ha”. Va precisato che un tale atteggiamento prevede che cessino la hybris dell’egocentrismo, l’ambizione di comprendere intellettualmente ciò che valica i limiti dell’umano sapere (Dio) e la fame insaziabile d’acquisizione; pure quella costituita dal proposito di raggiungere la piena realizzazione spirituale. Riguardo a tale traguardo, il mistico afferma infatti: “se l’anima deve conoscere Dio, deve dimenticare se stessa e deve perdere se stessa”.
Francesco Roat, già insegnante di lettere nella Scuola Secondaria, scrive da decenni di temi culturali su quotidiani, settimanali e riviste. Ha pubblicato vari testi narrativi e saggistici, tra cui: Le Elegie di Rilke tra angeli e finitudine (Alpha beta), La pienezza del vuoto. Tracce mistiche negli scritti di Robert Walser (Vox Populi), Desiderare invano. Il mito di Faust in Goethe e altrove (Moretti&Vitali), Il cantore folle. Hölderlin e le Poesie della torre (Moretti&Vitali), Religiosità in Nietzsche. Il vangelo di Zarathustra (Mimesis), Beatitudine. Angelus Silesius e Il pellegrino cherubico (Àncora), Miti, miraggi e realtà del ritorno (Moretti&Vitali).
Scarica la locandina Incontri con la Spiritualità applicata APR-GIU 2023

Incontro con l’autoremercoledì 17 maggio 2023 ore 17
Landolfo vescovo di Ferrara al tempo di Matilde di Canossa
Presentazione del libro di Luciano Pigaiani
Dal castello di Ficarolo alla costruzione della nuova cattedrale
Introduce Sandra Bedetti, vice presidente CPSSAE Rovigo
Nella Ferrara medievale diversi vescovi hanno avuto una valenza più o meno importante nella loro azione pastorale o politica e probabilmente il vescovo che ha lasciato l’impronta più grande in questo excursus plurisecolare è stato Landolfo, che ha retto l’episcopato nella Ferrara di inizio XII secolo. Non conosciamo quando sia nato, non sono rimasti suoi scritti, né abbiamo alcunché notizia di essi, per cui è stata analizzata esclusivamente la documentazione relativa a Ferrara nella quale fosse incluso il suo nome per ottenere la visione più completa possibile della figura di Landolfo cercando di comprendere e rendere palese il ruolo da lui svolto in questi atti in campo religioso, nelle relazioni politiche e come amministratore dei beni della sua Chiesa. Abile politico, Landolfo combatté per tutta la sua vita per conseguire l’autonomia politica e religiosa da Ravenna: getta le basi, sfrutta il momento storico favorevole, ottiene una prima volta l’autonomia; cambiano i rapporti, deve cedere, non senza una strenua resistenza, al dominio di Ravenna. Ma non demorde e quando si presenta ancora l’occasione sfrutta la congiuntura favorevole per stabilire un cordiale rapporto con il nuovo papa Innocenzo II e porre il problema dell’autonomia come determinante per Ferrara. Dopo la sua morte l’atto dell’elezione diretta da parte del papa del cardinale Grifo come successore di Landolfo a vescovo di Ferrara sancirà la definitiva conquista di questa autonomia da Ravenna costituendo la chiosa finale del suo lungo episcopato.

Conferenze e Convegnigiovedì 18 maggio 2023 ore 17
Grazie Dottore. Lo spazio della Gentilezza e della Gratitudine nel rapporto medico-paziente
A cura di Stefano Caracciolo, professore Ordinario di Psicologia Clinica all’Università di Ferrara
Il più longevo ciclo di conferenze della Biblioteca Ariostea si chiude quest’anno con un incontro su un argomento molto caro al prof. Caracciolo: il rapporto medico-paziente.
Cento anni di psicologia ferrarese, dalla scuola freniatrica ferrarese fino ai giorni nostri, hanno disegnato una traiettoria varia e composita, con alterne vicende ma con una costante attenzione per la città ed i suoi grandi momenti scientifici, culturali, artistici. Nella rinnovata ed antica cornice del Teatro Anatomico si conclude, dunque, per il sedicesimo anno, il viaggio con la psicologia e altre storie.
Le “Anatomie della mente” torneranno, come ogni anno, a dicembre.
Per il ciclo “Anatomie della mente e altre storie… – Sei conferenze di varia psicologia. Anno XVI”. In collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

Incontro con l’autorevenerdì 19 maggio 2023 ore 17
Cirenaica. Un sogno perduto
Presentazione del libro di Giancarlo Bresciani
Este Edition, 2023
Nei quasi trent’anni che hanno preceduto la seconda guerra mondiale, la Libia era stata intensamente colonizzata dagli italiani. Un completamento del territorio nazionale degno di essere valorizzato incentivando una immigrazione da parte di connazionali in contrapposizione alla fuga verso le Americhe. L’affascinante Cirenaica che merita di essere ricordata, è la regione libica che rispetto alle altre due, la Tripolitania e il Fezzan, è quella più a est e comprende i centri di Bengasi, Derna e Tobruk e si estende sino ai confini con l’Egitto. Quel periodo storico è stato rivisto attraverso la vicenda umana di Nullo Gavioli, modenese che è stato uno dei coloni in Cirenaica, dove era direttore dell’ufficio postale nel villaggio Agricolo Luigi di Savoia. Su richiesta di suo figlio, che ha fornito parte della documentazione di quegli anni, si tende a precisare che qualche data relativa al padre e alla sua storia famigliare , potrebbe non coincidere nella narrazione, che pur nella realtà dei personaggi è stata ovviamente romanzata, ma tenendo comunque ben salde e quindi privilegiando le vicende umane di coloro che hanno vissuto quella esperienza.
A cura del Consorzio Eventi Editoriali

Incontro con l’autorelunedì 22 maggio 2023 ore 17
Diario di una morte arcana
Presentazione del libro di Carlo Bertelli
Faust Edizioni, I nidi, 2023
Ne parlerà con l’autore la giornalista Cristina Romagnoli
Carlo, andato in pensione, si aggiudica il brevetto di investigatore privato e vive fuori dal mondo, in una barca ormeggiata nella darsena di Ferrara. La sua clientela è molto scarsa, quando ottiene un incarico inaspettato: ritrovare Giovanni, fratello di una ricca imprenditrice della città, giovane universitario festaiolo e viziato. Il rinvenimento della macchina dello scomparso, lungo un argine deserto della periferia, conferma la tesi che non si tratti di suicidio. Sostenuto dall’aiuto di Mauro, ispettore di polizia già suo compagno di scuola, dalla collaborazione di Giorgio, collega di corso di Giovanni, e dal casuale riavvicinamento a Luminita, sua vecchia amica, il protagonista di questo avvincente romanzo – tra colpi di scena e filosofie di vita, donne integrate e cani poliziotto – scoprirà il filo nero che congiunge la morte del ragazzo a un traffico di droga. Costretto ad affrontare agenti infiltrati, bande, minacce e per sino l’affondamento della propria barca, il nostro investigatore non perderà tuttavia mai di vista, con gioiosa dignità, la consapevolezza che l’amore sia «forza, coraggio, guida, calore e luce, ma, principalmente, l’unica via che può portare alla felicità».
Carlo Bertelli, vissuto nella città natale fino al 1985, dopo un periodo di residenza a Tresigallo, dal 2005 abita a Copparo. Dal dicembre 2012 è pensionato. Ha conseguito la maturità come Perito Fisico all’Istituto “Pacinotti” di Ferrara, professione che non ha mai esercitato, superando il triennio post maturità per conseguire l’abilitazione di Tecnico di Radiologia Medica presso l’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara e lavorando all’Ospedale di Tresigallo, prima, e in quello copparese, poi. Si è occupato di sindacato e politica e attualmente è consigliere comunale a Copparo. “Diario di una morte arcana” è il suo romanzo d’esordio.

Incontro con l’autoremartedì 23 maggio 2023 ore 17
Scrivere sui libri. Breve guida al libro a stampa postillato
Presentazione del libro di Giancarlo Petrella
Salerno editrice, 2022
Ne parlano con l’autore Enrico Spinelli e Mirna Bonazza
Cos’è un libro “postillato” e da dove giunge l’interesse degli ultimi decenni per l’affascinante universo dei libri a stampa con note manoscritte? Antico è l’uso di scrivere il proprio nome sul frontespizio per affermare la proprietà personale d’un libro; frequente è l’abitudine per studenti e lettori di sottolineare passi di un testo ritenuti importanti; significativo è poi l’impulso ad annotare sul margine bianco della pagina un commento personale, una parola di dissenso o di approvazione sulle cose lette. Le “postille”, che caratterizzano in maniera irripetibile un libro, antico o moderno che sia, costituiscono oggi un campo di attenzione speciale da parte degli studiosi. Per Ferrara, è esemplare il caso della cosiddetta “Bibbia del Savonarola” (Venezia 1476), un incunabolo dell’Ariostea con le postille autografe del frate domenicano, una traccia grafica di grande interesse storico-culturale ch e rende unico e prezioso l’esemplare ferrarese.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Conferenze e Convegnimercoledì 24 maggio 2023 ore 10
Filosofia del corpo
Giornata della Filosofia
Nell’ambito delle attività della Laurea Magistrale Interateneo in Filosofia delle Università di Parma, Modena-Reggio e Ferrara, il 24 maggio 2023 avrà luogo la Giornata Interateneo 2023, organizzata dal prof. Matteo D’Alfonso. La Giornata Interateneo si configura come un momento di confronto bidirezionale tra docenti e studenti del corso, ed è divisa in due sezioni distinte. Nella mattinata, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara, esperti in ambito giuridico e filosofico si confronteranno e proporranno due diverse chiavi di lettura attorno al tema del corpo, attraverso la formula della discussione a due voci. Nel pomeriggio, presso le aule del Dipartimento di Studi umanistici, gli studenti presenteranno i propri project work. Per la sezione mattutina la partecipazione è libera a tutta la cittadinanza.
Introduce e modera Matteo D’Alfonso, Università di Ferrara
Programma
Ore 10
Orsetta Giolo, Università di Ferrara, “Il corpo delle donne al tempo del neoliberalismo. Una prospettiva giusfemminista”
discute Carla Bagnoli, Università di Modena e Reggio Emilia
Ore 12
Andrea Staiti, Università di Parma, “Husserl e la visione stereoscopica del corpo”
discute Agostino Cera, Università di Ferrara
La Giornata della Filosofia “Filosofia del corpo” è organizzata dalla Laurea Magistrale Interateneo in Scienze Filosofiche delle Università di Ferrara, Parma, Modena-Reggio Emilia
Scarica la Locandina Giornata della Filosofia 2023

Incontro con l’autoremercoledì 24 maggio 2023 ore 17
L’infinito sessantotto. Tra Ferrara e Roma 1965-1975
Presentazione del libro di Antonio Rubbi
Edizioni La Carmelina 2023
Ne parlano con l’autore Bracciano Lodi (Presidente Fondazione L’Approdo) e Anna Quarzi (Presidente ISCO)
Antonio Rubbi, deputato del Partito Comunista Italiano e stretto collaboratore di Enrico Berlinguer, scrive una sorta di diario della sua vita, indirizzandolo ai suoi nipoti americani, ma anche beneficio di tutti noi, in cui racconta le vicende personali, ma che diventano subito di valore storico, politico e sociale, negli anni 1965-1975 tra Ferrara e Roma.
A cura del Consorzio Eventi Editoriali

Conferenze e Convegnivenerdì 26 maggio 2023 ore 17
L’innominabile. Dalla ‘guerra giusta’ alle ‘missioni di pace’
Conferenza di Pierre Dalla Vigna (professore di Estetica presso l’Università dell’Insubria di Varese-Como e fondatore di Mimesis Edizioni)
Il termine “guerra” è diventato indicibile. Al suo posto, il vocabolario politico delle cancellerie delle principali superpotenze mondiali ha elaborato eufemismi di ogni sorta, che spesso utilizzano la parola “pace”: operazioni di mantenimento della pace; azioni di sicurezza internazionale; azioni di contrasto al terrorismo; interventi umanitari; missioni di assistenza; operazioni di stabilizzazione; supporto alla difesa internazionale; azioni di contenimento; operazioni di salvaguardia della democrazia; missioni di pace, ecc.
Anche il conflitto che da oltre un anno insanguina l’Ucraina è stato chiamato dalla Russia “Operazione militare speciale”.
Il rifiuto di utilizzare il concetto appropriato non è certo corrispondente al declino del suo utilizzo reale, visto che il mondo intero vive in uno stato di guerra permanente, con oltre quaranta guerre locali latenti o conclamate.
Il presente intervento cerca di comprendere i motivi di questa sorta di pudore politico che si manifesta come ideologia della pace e della bontà, attribuendo agli avversari, sempre “altri”, l’attitudine malvagia alla guerra e alla violenza.
Per il ciclo “Anatomia della pace” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara
Scarica la locandina Anatomia della pace

Conferenze e Convegnisabato 27 maggio 2023 ore 10,30
Fare Diritti – Imperfette, empatiche, attive
Conduce Paola Castagnotto, presidente del Centro Donna Giustizia
Interviene l’Assessore alla Cultura Marco Gulinelli
Paola Castagnotto, presidente del Centro Donna Giustizia, presenta “Fare Diritti -Imperfette, empatiche, attive”, gruppo di mobilitazione civica, nato a Ferrara il 9 giugno 2021, da dodici professioniste ferraresi, impegnate a vario titolo nel dibattito pubblico sulla città.
Fare Diritti si propone innanzitutto di creare occasioni di divulgazione del PNRR e di confronto sul futuro della città e del Paese, dal punto di vista della promozione dei diritti delle donne e dell’equità di genere,che costituisce una delle priorità fondamentali del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’incontro sarà condotto dalla relatrice, co-fondatrice di Fare Diritti, in un dialogo a più voci corredato da letture tratte da “Basta lacrime. Storia politica di una femminista 1995-2000”, di Alessandra Bocchetti, Vanda edizioni, Milano 2022 e da intermezzi musicali a cura di Elisa Piffanelli alla tastiera.
Per il ciclo “Le donne scendono in… biblioteca!”

Invito alla letturalunedì 29 maggio 2023 ore 17
Diario di un curato di valle. Dal 1900 al 1921 del Canonico Antonio Fogli
Presentazione del libro curato da Maurizio Marcialis
Dialogano con il curatore Diego Cavallina e Alberto Lazzarini
Gruppo Editoriale Lumi, 2020
La fedele trascrizione di un manoscritto compilato circa cento anni orsono. Si tratta del Diario – Notiziario Politico Religioso Sociale redatto dal canonico comacchiese don Antonio Fogli che tiene traccia della storia del territorio dal 1° gennaio 1900 al 31 dicembre 1921. Il Diario presenta la Comacchio di cento anni fa, vista da un sacerdote ultrasettantenne, che riporta i fatti salienti della sua cittadina, ma anche di Mesola e di Codigoro, dove aveva svolto il suo servizio. Ricorda molti fatti della Prima guerra mondiale che, pur non toccando direttamente la cittadina lagunare, tuttavia faceva sentire la sua pesante influenza sulla vita di tutti i giorni sia per le condizioni economiche sempre più̀ stringenti sia per la perdita di un nipote e di tanti giovani comacchiesi chiamati al fronte. Il Diario tratta e sottolinea, inoltre, le difficoltà della vita quotidiana, la fame, la povertà̀, i continui aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari, gli scontri politici piuttosto pesanti anche a Comacchio, negli anni del dopoguerra, tra conservatori e socialisti. Arricchiscono il volume le introduzioni che inquadrano il Diario nelle problematiche internazionali e nella storia comacchiese; una postfazione che pone considerazioni sul futuro, schede storiche, immagini e documenti fotografici.

Conferenze e Convegnimartedì 30 maggio 2023 ore 17
Transizione ecologica… da dove viene e dove va?
Intervengono Alessandro Bratti (Segretario dell’Autorità del Po e vice presidente del Board dell’Agenzia europea per l’Ambiente) e Gianluca Piccirillo (Istituto di cultura evangelica e documentazione di Roma).
Quella ambientale è una delle sfide più pressanti della nostra generazione. Stando ai dati ufficiali, l’aumento combinato della temperatura media globale, dei livelli dei mari e della quantità di gas a effetto serra è un fenomeno osservabile in modo chiaro a partire dalla fine del 18° secolo, ma oggi la situazione di degrado e sfruttamento ambientale ha raggiunto livelli inimmaginati fino a pochi decenni fa. L’attenzione mediatica sui temi ambientali è ormai al massimo; le manifestazioni sui temi ambientali sono sempre più frequenti; il governo italiano, in linea con i paesi europei, ha varato iniziative legislative e finanziarie (circa 70 miliardi di euro) per affrontare il problema; a livello quotidiano, le aziende pubblicizzano sempre più spesso i propri prodotti o servizi come “green”. A questo sfondo culturale ormai co nsolidato, la “transizione ecologica” aggiunge l’istanza della trasformazione, del passaggio da un assetto della realtà ad un altro. Non si tratta più solo di avere “cura” della terra o di praticare economie “sostenibili”, ma di “transitare” verso qualcosa di nuovo. La transizione ecologica è la spinta verso la modifica di un paradigma, non la proposta di un aggiustamento del sistema esistente. Quale prospettiva sarà in grado di rendere ragione della complessità della situazione, individuando il motivo vero profondo della crisi e, di conseguenza, il rimedio necessario? In questo dibattito, come articolare il nostro “dire” in modo che non sia ripetere gli slogan ecologisti o economicisti che vanno per la maggiore, né farci condurre da narrazioni ideologiche?
A cura dell’Associazione Evangelica CERBI di Ferrara
Scarica la locandina Transizione Ecologica

Incontro con l’autoremercoledì 31 maggio 2023 ore 17
Racconti e favole della Tuscia
Presentazione del libro di Floriana Guidetti
Festina Lente editore,2022
Dialoga con l’autrice Federica Graziadei, presidente del Gruppo Scrittori Ferraresi
Videoproiezione realizzata da Alfredo De Filippis “Bomarzo e il Parco dei Mostri”
I dieci racconti presenti in questa raccolta sono stati scritti per le puntate del programma televisivo “La Nave Volante” in onda su TeleLazioNord, condotto da Mariagiovanna Elmi e Max Scuderi,con la partecipazione di Arianna Cigni, che ne leggeva delle sintesi. Le vicende narrate sono ambientate in località della Tuscia, nella provincia di Viterbo. I racconti sono intercalati da cinque ‘favole’, dedicate a personaggi che hanno in qualche modo motivato e giustificato la realizzazione del programma televisivo e del conseguente libro. L’intento principale era quello di illustrare agli spettatori le caratteristiche delle località ‘visitate’ attraverso storie e leggende ad esse legate, con modalità analoghe a quelle dei programmi RAI degli anni ‘70 “Il Dirigibile” e “Sereno Variabile”, sempre con la partecipazione di Mariagiovanna Elmi.
Il video di Alfredo De Filippis ci conduce a Bomarzo , piccolo borgo localizzato nella Tuscia Viterbese , per visitare il Bosco sacro chiamato anche Parco dei mostri . Si tratta di un complesso architettonico e naturalistico di grande originalità perchè realizzato nella seconda metà del ‘ 500 .quando erano di gran moda i giardini rinascimentali all’italiana raffinati ed eleganti. Il Parco dei mostri precorre i tempi e anticipa l’architettura barocca . Addentrandosi nei vialetti si scopre tra la vegetazione un mondo fantastico popolato di mostri , draghi , soggetti mitologici , animali esotici, di grandi dimensioni, scolpiti nelle rocce di peperino che affiorano dal terreno .Un’opera grandiosa che era stata ideata dal Principe Pier Francesco Orsini per ricordare un amore perduto , la moglie Giulia Farnese deceduta in giovane età .Anche se l’opera aveva come finalità preminente quella di c reare sorpresa e paura nei visitatori , aveva anche uno scopo culturale : rievocare con questa atmosfera incantata e fantastica la letteratura cavalleresca dell’epoca.
A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi