lunedì 28 ottobre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Presentazione del libro di Stefano Arcella
I Misteri romani di Mitrha fra Oriente e occidenteConferenza di Stefano Arcella
Introduce Marcello Girone Daloli
Incontri con la spiritualità applicata
Un nuovo testo che amplia l’orizzonte della ricerca su molteplici aspetti del mithraismo romano che in precedenza non erano mai stati affrontati, ad esempio la posizione della donna nei Misteri romani di Mithra; l’assimilazione sincretistica, epigraficamente documentata, di Mithra al dio orfico Phanes – il dio splendente – e l’influenza dell’orfismo greco sul nuovo culto romano e misterico di Mithra; la concezione di Mithra demiurgo e l’influenza della filosofia di Platone sulla concezione di Mithra quale mesìtes, mediatore fra umano e divino; il rapporto fra mithraismo romano e dottrina della metempsicosi, alla luce dell’interazione fra teologia iranica e filosofia greca, con particolare riferimento al pitagorismo e all’orfismo e alla loro influenza sul pensiero platonico.
Stefano Arcella, saggista, studioso delle “religioni” misteriche nel mondo greco-romano, con particolare attenzione ai Misteri di Mithra e, in generale, ai culti solari in età imperiale romana. E’anche uno studioso del Neoplatonismo rinascimentale e del pensiero esoterico del Novecento europeo, con particolare attenzione al pensiero di Rudolf Steiner, Julius Evola, Giovanni Colazza, Massimo Scaligero, Pio Filippani Ronconi. Collabora con molteplici riviste culturali nazionali ed è stato relatore in molteplici convegni di studi. Ha pubblicato, fra l’altro: I Misteri del Sole. Il culto di Mithra nell’Italia antica (Controcorrente, Napoli, 2002). Misteri Antichi e Pensiero Vivente, Controcorrente, Napoli, 2016.
Il Po cerniera dei traffici nell’antichità
martedì 29 ottobre 2019 ore 16

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
A cura dell’ Accademia delle Scienze di Ferrara
L’Accademia delle Scienze di Ferrara per l’avvio delle attività autunnali propone un pomeriggio di studi dedicato alla storia del fiume più lungo e importante del nostro Paese e al ruolo socio-economico che ha rivestito nell’antichità. Un incontro suddiviso in quattro conferenze che cercherà di esaminare alcuni degli aspetti più rilevanti di un corso d’acqua che nel corso dei millenni ha modificato la morfologia del territorio e di conseguenza anche la vita degli abitanti delle zone che il fiume ha attraversato.
Relatori:
Stella Patitucci, Il Po e le vie d’acqua dell’Etruria Padana: aspetti archeologici;
Paola De Santis, Spina e il commercio delle anfore nell’Etruria Padana;
Giovanni Uggeri, Diramazioni fluviali e traffici nell’Etruria Padana: aspetti topografici;
Annapaola Mosca, Il Po dall’Adriatico alle Alpi centro-orientali in età romana: dati archeologici e topografici.
Cultura, humanitas e formazione: fattori di sviluppo della creatività aziendale
mercoledì 30 ottobre 2019 ore 15

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
A cura di AIF Associazione Italiana Formatori Emilia-Romagna
Alessandro Chili, Galileo Dallolio, Paolo Rebaudengo di olivettiana.it dialogano con AIF Associazione Italiana Formatori Emilia-Romagna sulle biografie di:
– Renzo Zorzi, responsabile dell’identità culturale Olivetti dal dopoguerra al 1986
– Natale Capellaro, ex operaio poi direttore generale in Olivetti, inventore delle prima calcolatrice scrivente
– Pier Giorgio Perotto, inventore del primo personal computer al mondo, la P101 Olivetti.
L’incontro verte sull’importanza di proporre all’attenzione collettiva esperienze tratte da grandi realtà come la Olivetti. I personaggi qui raccontati rappresentano un grande esempio di come stimolare la crescita nei collaboratori e creare le condizioni perché essi possano contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo dell’azienda anche dopo la scomparsa dei fondatori, sia una delle chiavi più importanti per il progredire delle attuali realtà aziendali.
A cura di AIF Associazione Italiana Formatori Emilia-Romagna
Storia sociale della bicicletta
giovedì 31 ottobre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Presentazione del libro di Stefano Pivato
Il Mulino, 2019
Dialogano con l’autore Antonella Cagnolati (Università d Foggia) e Gian Paolo Borghi (etnostorico)
L’evoluzione sociale, politica e di costume del nostro paese attraverso il mezzo di trasporto più economico, ecologico e popolare. «Traverso le viti di una bicicletta si può anche scrivere la storia d’Italia»: l’affermazione non è di uno storico ma di uno dei più blasonati giornalisti, Gianni Brera. In una storiografia in gran parte rivolta alla ricostruzione di personalità, battaglie e idee politiche, l’osservazione non poteva che essere avanzata da un personaggio al di fuori dell’accademia: la bicicletta non risulta infatti possedere i quarti di nobiltà sufficienti per assurgere a oggetto di studio da parte degli storici. Eppure la sua comparsa, verso la fine dell’Ottocento, annuncia la modernità e ne diventa un simbolo. Andare in bicicletta è di fatto un allenamento mentale e muscolare ai ritmi della nascente civiltà industriale. La velocità delle prime biciclette che sfrecciano per le vie cittadine creando paura e sconcerto evoca però anche la libertà e la leggerezza del volo. Racconti, romanzi, poesie esaltano all’unisono la «nuova amica che ci dà le ali per sollevarci al di sopra delle meschinità del mondo».
Stefano Pivato insegna storia contemporanea all’Università degli Studi di Urbino. Fra i suoi libri più recenti pubblicati con Il Mulino: I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda, Il Mulino, 2013; Favole e politica. Pinocchio, Cappuccetto rosso e guerra fredda», Il Mulino, 2015 e, con Marco Pivato, I comunisti sulla luna. L’ultimo mito della rivoluzione russa,Il Mulino, 2017. E’ stato fra i primi storici italiani a occuparsi di storia dello sport. Vari i saggi e i libri dedicati al tema: fra questi; Storia dello sport in Italia (con Paul Dietschy), Il Mulino, 2019