biblioteca

Il dio splendente

lunedì 28 ottobre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Stefano Arcella

I Misteri romani di Mitrha fra Oriente e occidenteConferenza di Stefano Arcella

Introduce Marcello Girone Daloli

Incontri con la spiritualità applicata
Un nuovo testo che amplia l’orizzonte della ricerca su molteplici aspetti del mithraismo romano che in precedenza non erano mai stati affrontati, ad esempio la posizione della donna nei Misteri romani di Mithra; l’assimilazione sincretistica, epigraficamente documentata, di Mithra al dio orfico Phanes – il dio splendente – e l’influenza dell’orfismo greco sul nuovo culto romano e misterico di Mithra; la concezione di Mithra demiurgo e l’influenza della filosofia di Platone sulla concezione di Mithra quale mesìtes, mediatore fra umano e divino; il rapporto fra mithraismo romano e dottrina della metempsicosi, alla luce dell’interazione fra teologia iranica e filosofia greca, con particolare riferimento al pitagorismo e all’orfismo e alla loro influenza sul pensiero platonico.
Stefano Arcella, saggista, studioso delle “religioni” misteriche nel mondo greco-romano, con particolare attenzione ai Misteri di Mithra e, in generale, ai culti solari in età imperiale romana. E’anche uno studioso del Neoplatonismo rinascimentale e del pensiero esoterico del Novecento europeo, con particolare attenzione al pensiero di Rudolf Steiner, Julius Evola, Giovanni Colazza, Massimo Scaligero, Pio Filippani Ronconi. Collabora con molteplici riviste culturali nazionali ed è stato relatore in molteplici convegni di studi. Ha pubblicato, fra l’altro: I Misteri del Sole. Il culto di Mithra nell’Italia antica (Controcorrente, Napoli, 2002). Misteri Antichi e Pensiero Vivente, Controcorrente, Napoli, 2016.

Il Po cerniera dei traffici nell’antichità

martedì 29 ottobre 2019 ore 16

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura dell’ Accademia delle Scienze di Ferrara

L’Accademia delle Scienze di Ferrara per l’avvio delle attività autunnali propone un pomeriggio di studi dedicato alla storia del fiume più lungo e importante del nostro Paese e al ruolo socio-economico che ha rivestito nell’antichità. Un incontro suddiviso in quattro conferenze che cercherà di esaminare alcuni degli aspetti più rilevanti di un corso d’acqua che nel corso dei millenni ha modificato la morfologia del territorio e di conseguenza anche la vita degli abitanti delle zone che il fiume ha attraversato.
Relatori:
Stella Patitucci, Il Po e le vie d’acqua dell’Etruria Padana: aspetti archeologici;
Paola De Santis, Spina e il commercio delle anfore nell’Etruria Padana;
Giovanni Uggeri, Diramazioni fluviali e traffici nell’Etruria Padana: aspetti topografici;
Annapaola Mosca, Il Po dall’Adriatico alle Alpi centro-orientali in età romana: dati archeologici e topografici.

Cultura, humanitas e formazione: fattori di sviluppo della creatività aziendale

mercoledì 30 ottobre 2019 ore 15

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura di AIF Associazione Italiana Formatori Emilia-Romagna

Alessandro Chili, Galileo Dallolio, Paolo Rebaudengo di olivettiana.it dialogano con AIF Associazione Italiana Formatori Emilia-Romagna sulle biografie di:
Renzo Zorzi, responsabile dell’identità culturale Olivetti dal dopoguerra al 1986
Natale Capellaro, ex operaio poi direttore generale in Olivetti, inventore delle prima calcolatrice scrivente
Pier Giorgio Perotto, inventore del primo personal computer al mondo, la P101 Olivetti.
L’incontro verte sull’importanza di proporre all’attenzione collettiva esperienze tratte da grandi realtà come la Olivetti. I personaggi qui raccontati rappresentano un grande esempio di come stimolare la crescita nei collaboratori e creare le condizioni perché essi possano contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo dell’azienda anche dopo la scomparsa dei fondatori, sia una delle chiavi più importanti per il progredire delle attuali realtà aziendali.
A cura di AIF Associazione Italiana Formatori Emilia-Romagna

Storia sociale della bicicletta

giovedì 31 ottobre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Stefano Pivato

Il Mulino, 2019
Dialogano con l’autore Antonella Cagnolati (Università d Foggia) e Gian Paolo Borghi (etnostorico)
L’evoluzione sociale, politica e di costume del nostro paese attraverso il mezzo di trasporto più economico, ecologico e popolare. «Traverso le viti di una bicicletta si può anche scrivere la storia d’Italia»: l’affermazione non è di uno storico ma di uno dei più blasonati giornalisti, Gianni Brera. In una storiografia in gran parte rivolta alla ricostruzione di personalità, battaglie e idee politiche, l’osservazione non poteva che essere avanzata da un personaggio al di fuori dell’accademia: la bicicletta non risulta infatti possedere i quarti di nobiltà sufficienti per assurgere a oggetto di studio da parte degli storici. Eppure la sua comparsa, verso la fine dell’Ottocento, annuncia la modernità e ne diventa un simbolo. Andare in bicicletta è di fatto un allenamento mentale e muscolare ai ritmi della nascente civiltà industriale. La velocità delle prime biciclette che sfrecciano per le vie cittadine creando paura e sconcerto evoca però anche la libertà e la leggerezza del volo. Racconti, romanzi, poesie esaltano all’unisono la «nuova amica che ci dà le ali per sollevarci al di sopra delle meschinità del mondo».
Stefano Pivato insegna storia contemporanea all’Università degli Studi di Urbino. Fra i suoi libri più recenti pubblicati con Il Mulino: I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda, Il Mulino, 2013; Favole e politica. Pinocchio, Cappuccetto rosso e guerra fredda», Il Mulino, 2015 e, con Marco Pivato, I comunisti sulla luna. L’ultimo mito della rivoluzione russa,Il Mulino, 2017. E’ stato fra i primi storici italiani a occuparsi di storia dello sport. Vari i saggi e i libri dedicati al tema: fra questi; Storia dello sport in Italia (con Paul Dietschy), Il Mulino, 2019

conferenza, libri

Italia sovrana

“È ora che nasca uno Stato sovrano che difenda gli italiani contro lo strapotere dell’Unione Europea, il ricatto dei mercati e il globalismo che cancella l’identità dei popoli”.

Lo ha dichiarato su Fb il prof. Paolo Becchi, ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Genova, annunciando l’uscita del suo ultimo libro “Italia Sovrana” editore Sperling & Kupfer che sarà presentato anche a Genova.

“Sovranismo” è la parola oggi più diffusa in campo politico, la risposta al fallimento dell’Unione europea, che in sostanza ha privato gli Stati della loro sovranità per sottometterli ai diktat dei mercati.

Ma che cosa significa essere sovranisti? Il prof. Becchi, che è stato fra i primi a sostenere e diffondere quest’idea, delinea in pagine rapide e sferzanti la strategia e le basi ideologiche di un nuovo progetto politico che contrappone la libertà e l’identità delle nazioni all’asservimento politico ed economico imposto da Bruxelles.

“La globalizzazione ha tentato di farci sentire cittadini del mondo, ma ci siamo trovati semplicemente privi di Patria. Ha predicato l’allargamento della democrazia e ci ha reso schiavi dell’eurocrazia.

Ha costruito per noi l’economia dei desideri, distruggendo la possibilità di soddisfare i bisogni veri: il lavoro, la salute, la sicurezza, l’istruzione.

È ora di cambiare. L’Italia deve ritrovare le proprie radici e le proprie tradizioni, in un’unità non astratta, ma che valorizzi le comunità territoriali. Deve ricominciare a pensare in grande per tornare a essere grande”.

L’ultima opera del prof. Becchi è un pamphlet lucido e corrosivo contro i vecchi partiti e i governi che hanno sacrificato gli interessi dei cittadini ai vincoli europei. Un appello appassionato alle nuove forze politiche, perché si impegnino in una rivoluzione che restituisca agli italiani la voglia di essere una nazione.

Il prof. Becchi presenterà il suo Libro a Modena, presso il Circolo “La Terra dei Padri”, il giorno 6 Aprile 2019, alle ore 17,30.

conferenza

L’Afghanistan in Millecento

Orari dei servizi al pubblico durante le festività natalizie 2017-2018 –

Si comunica che, durante le festività natalizie, le biblioteche e gli archivi comunali subiranno una temporanea riduzione dei servizi al pubblico, secondo le seguenti modalità:
– La Biblioteca Comunale Ariostea limiterà i servizi al pubblico alla sola fascia antimeridiana (lunedì-venerdì h. 9-13.30 / sabato h. 9-13) nel periodo compreso da mercoledì 27 dicembre 2017 a venerdì 5 gennaio 2018 incluso.
– La Sezione Manoscritti della Biblioteca Ariostea estenderà il periodo di apertura alla sola fascia antimeridiana dal 18 dicembre al 5 gennaio 2018.
– Nessuna variazione d’orario per l’Archivio Storico e per le Biblioteche Bassani e Rodari.
– La Biblioteca Luppi chiuderà dal 27/12 al 30/12 e la Biblioteca Tebaldi dal 2/1/2018 al 5/1/2018
Il Servizio Biblioteche e Archivi, nel formulare i più sinceri auguri per un buon Natale e un felice anno nuovo, ricorda che dall’otto gennaio 2018 tutte le strutture riprenderanno la normale programmazione.

Biblioteca Ariostea

Telefono Tel. 0532 418200 – Indirizzo Via delle Scienze, 17 – 44121 Ferrara – Email info.ariostea@comune.fe.it

 

Incontro con l’autore mercoledì 10 gennaio 2018 ore 17

Il naturalista minimalista

Presentazione del libro di Fausto Pesarini

Un viaggio nelle scienze naturali moderne in forma di racconto
Edizioni Belvedere, 2017
Ne parlerà con l’autore, che è stato per lunghi anni direttore del Museo di Storia Naturale della nostra città, il naturalista e biologo Alessandro Minelli, professore emerito di Zoologia dell’Università di Padova. Interverrà inoltre l’artista Livio Ceschin, autore dell’incisione “Giardini marginali” della copertina. Il narratore è un osservatore attento ai dettagli più minuti, un naturalista minimalista appunto. Aneddoti, digressioni e varie riflessioni si alternano ad approfondimenti sui concetti chiave e sulle acquisizioni più recenti della biologia e dell’ecologia. Il discorso si sviluppa un po’ come una caccia al tesoro, in cui i punti salienti sono disseminati come indizi nel corso della narrazione.

Incontro con l’autore giovedì 11 gennaio 2018 ore 17

Afghanistan in Millecento

Presentazione del libro di Lina Amicucci

Edizioni Nuovecarte, 2017
Introduce l’editrice, Silvia Casotti
Ne parla con l’Autrice Roberto Roda, Centro di Documentazione Storica – Centro Etnografico Ferrarese del Comune di Ferrara
Nel 1975 tre giovani amici sono affascinati dai discorsi che circolano attorno a loro su viaggi in India o in generale in Oriente, alla ricerca di paradisi perduti oppure semplicemente ignoti a noi occidentali, che non potevamo in quei tempi far uso di Internet e non avevamo neppure a disposizione la ricca varietà di trasmissioni televisive, documentari, testimonianze diffuse via etere, che sopraggiunsero ben più tardi. Una donna (l’Autrice), il marito e un amico di entrambi decidono così di partire e mettersi in cammino verso una meta per i tempi inconsueta, un paese il cui nome molti non sapevano neppure pronunciare e chiamavano “Agfanistan”: i giorni di ferie a disposizione sono pochi, per questo scelgono una destinazione più vicina rispetto a quella classica, ma tutto sommato ancor più avventurosa. Per non mettere a repentaglio su strade certamente non di prim’ordine la loro automobile di tutti i giorni decidono d i acquistare una vecchia Millecento che sarà protagonista di non poche (dis)avventure. Gli incontri, ancor più dei paesaggi e delle magnifiche città, si fisseranno nella loro memoria e nel loro cuore, oltre che nel diario di Lina, che oggi ce lo propone con aggiustamenti e nuove annotazioni che ne lasciano tuttavia intatto il senso di testimonianza di un mondo ormai quasi perduto.

Incontro con l’autore venerdì 12 gennaio 2018 ore 17

Il sole si è fermato

Presentazione del libro di Sandro Tirini

Intrighi nella Chiesa contro la svolta copernicana del 1820
Booktime, Milano, 2017
Dialoga con l’autore Daniele Biancardi
Nel 1820 siamo in piena rivoluzione industriale. I moti contro i regni assolutisti sembrano traghettare l’Europa definitivamente nell’età contemporanea mentre Faraday apre la strada all’elettromagnetismo. Eppure, in Italia, il canonico Giuseppe Settele non può veder pubblicato il proprio compendio Elementi di Ottica e di Astronomia perché in esso si sostiene che la Terra gira intorno al Sole e ciò è contro le Sacre Scritture (“Sole, fermati su Gabaon, e tu, Luna, sulla valle di Aialon!” – Giosuè 10:12). Duecento anni dopo Galileo, quindi, il Maestro del Sacro Palazzo, Padre Filippo Anfossi, reinterpreta – tra lo sconcerto della comunità scientifica – il ruolo che fu di Bellarmino in uno scontro diplomatico, culturale e umano che arriverà a coinvolgere anche papa Pio VII. La storia che vi proponiamo in questo volume è il resoconto dei retroscena che portarono la Chiesa ad accettare, finalmente in maniera ufficiale, la teoria eliocentrica. È il 1820: il Sole viene finalmente “fermato”.

 

Argomenti vari

Il caso David Rossi

Venerdì 24 Novembre ore 18 – Libreria Ibs-Libraccio – Sala dell’Oratorio San Crispino

Presentazione del libro di Davide Vecchi “ Il Caso David Rossi. Il suicidio imperfetto del manager di Mote dei Paschi di Siena” (Chiarelettere, 2017)

Ne parlano con l’autore Giovanni Rossi Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna e

Riccardo Forni, Presidente dell’Associazione Stampa di Ferrara

 

Parlare di Monte Paschi di Siena è parlare della Storia del Bel Paese a far data dal 1472, anno di fondazione; basti pensare ai Tesori d’Arte mondiali che MPS racchiude https://www.mpsart.it

Non solo: è anche avere il coraggio di guardare in faccia il volto oscuro della politica e della finanza.

Davide Vecchi*, firma de Il Fatto Quotidiano, con il suo ultimo libro ‘Il suicidio imperfetto del manager Monte dei Paschi di Siena’, inserisce la morte di David Rossi nella lunga serie dei misteri d’Italia “perché dal momento che le prime indagini furono fatte in maniera frettolosa e superficiale è chiaro che, a distanza di così tanti anni, non possono essere più ritrovate prove che potrebbero rivelarsi fondamentali”[1].

Parlare di David Rossi e della sua morte – archiviata dai giudici come suicidio – significa parlare di Siena e della sua banca, una banca di fatto “pubblica”. Oggi, infatti, l’azionista di maggioranza del Gruppo Montepaschi è lo Stato Italiano che detiene, complessivamente, il 52,184% del capitale sociale, con la partecipazione diretta del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nata come monte di pietà per dare aiuto alla popolazione disagiata di Siena, MPS è la più antica banca in attività ed è ritenuta anche la più longeva al mondo.

Diciamo, con una battuta, che, a far data dalla profonda riforma delle fondazioni bancarie, la cosiddetta legge Amato-Ciampi, e con la successiva legge finanziaria 2002 (articolo 11 della legge 28 dicembre 2001, n. 448), gli uomini scelti dalla Fondazione MPS per il governo della MPS S.p.a. -4° gruppo bancario italiano per numero di filiali, dopo Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM- hanno, progressivamente, “smarrito la diritta via” … e son entrati in una “selva oscura”, per dirla con il tosco Dante.

Con  Giovanni Rossi, neo Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, ho il piacere d’invitarvi a partecipare anche con riflessioni e domande alla presentazione del libro del collega Davide Vecchi.

 

* Davide Vecchi. Giornalista. https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/dvecchi/  Sono nato a Perugia dove ho studiato Scienze politiche e iniziato a lavorare alla cronaca locale de Il Messaggero. Avevo 23 anni. Nera, bianca, giudiziaria, politica. Dopo un anno mi sono trasferito a Milano per entrare alla scuola di giornalismo Walter Tobagi e sono stato travolto dal lavoro. Nel 2000 sono assunto nel primo quotidiano on-line, eDay: preistoria del web finanziato dal “visionario” Elserino Piol che aveva appena dato la luce a Tiscali. Da allora ho lavorato (tra l’altro) per Metro, il Venerdì di Repubblica, l’Espresso. Poi l’Adnkronos, dal 2004. Ho seguito tanta politica.

O meglio: tanti politici. Quasi sette anni di agenzie di stampa. Fino a luglio 2010, quando sono arrivato al Fatto Quotidiano dove mi occupo principalmente di politica e cronaca giudiziaria. Ho seguito le hard news degli ultimi anni.

Dal caso Ruby allo scandalo Mose fino a Mafia Capitale. Nel 2012 ho scritto I Barbari sognanti per Aliberti sul fallimento della Lega Nord.

Nel 2014 per Chiarelettere, ho iniziato a occuparmi dell’ascesa di Renzi nel libro L’intoccabile. Matteo Renzi. La vera storia.

Due anni dopo, sempre per Chiarelettere, ho pubblicato Matteo Renzi, il prezzo del potere, sui primi due anni di Governo dell’ex rottamatore. Entrambi ancora in libreria.


Riccardo Forni, giornalista professionista. Presidente Associazione Stampa di Ferrara.

Primo piano

Lo sfascio del Bel Paese

Lunedì 10 aprile 2017, alle 17:00
nel Salone della Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Corso Vittorio Emanuele II n. 349 di ROMA
presentazione del saggio di Vittorio Emiliani
 
LO SFASCIO DEL BELPAESE
Beni culturali e paesaggio da Berlusconi a Renzi
Edizioni Solfanelli
Presenteranno
Paolo Berdini, urbanista e saggista
Paolo Liverani, archeologo, docente all’Università di Firenze
Sergio Rizzo, giornalista e scrittore
Sarà presente l’Autore

Questo libro è la cronaca di un autentico “suicidio” culturale: quello della Nazione italiana. Col tradimento, quotidiano ormai, dell’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Dove? Quando?
Questo libro è costruito su fatti, cifre, notizie che diventano di per sé polemica: tanti sono i triboli inflitti, soprattutto dal 1994, alla tutela della immensa Bellezza — a parole sempre declamata — alla quale sono state prima sottratte le già modeste risorse dello Stato, fino a dimezzarle nel primo decennio del terzo millennio. Dissanguamento che ci pone al 22° posto in Europa davanti alle sole Grecia e Romania.
Questo libro racconta gli assalti ai paesaggi italiani (tanti da Nord a Sud, sempre straordinari), riempiti di cemento e di asfalto strade su strade, persino quelle poderali, un folle consumo di suolo, il doppio della media europea, erodendo i Parchi stessi.
Questo libro descrive ciò che stampa e tv molto spesso non descrivono: i guasti profondi e capillari di cosiddette “riforme” varate per decreto legge, per decreto ministeriale, persino tramite emendamenti dell’ultima ora, da Berlusconi a Renzi. Una situazione di paralisi e insieme di caos nell’amministrazione dei beni culturali e paesaggistici.
Un libro che documenta Belpaese e Malpaese.

Vittorio Emiliani
LO SFASCIO DEL BELPAESE
Beni culturali e paesaggio da Berlusconi a Renzi

Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-653-9]
Pagg. 200 – € 15,00

http://www.edizionisolfanelli.it/losfasciodelbelpaese.htm

storia

Discorso sulla pace in Europa

Alberto Castelli
IL DISCORSO SULLA PACE IN EUROPA 1900-1945 (Franco Angeli, 2015)
Partecipano Andrea Baravelli (Università di Ferrara), Marco Geuna (Università di
Milano) e Daniele Lugli (Movimento Nonviolento). Sarà presente l’autore.
Nel periodo più violento della storia europea, tra il 1900 e il 1945, si sviluppa un
ampio discorso che pone la pace come obiettivo politico fondamentale. Un discorso
che coinvolge molte voci, spesso diverse tra loro e a volte perfino opposte, ma
accomunate dal desiderio di rimettere in sesto un “mondo fuor dai cardini”, in preda
alla brutalità e all’oppressione.
I protagonisti di questo discorso sono, per ricordare solo i nomi più illustri, Norman
Angell, Lev Tolstoj, Rosa Luxemburg, Bertrand Russell, Romain Rolland, Max Scheler,
Altiero Spinelli, Simone Weil e Aldo Capitini: personalità spesso isolate nel loro tempo
e che, qualche volta, hanno pagato a caro prezzo la propria coerenza, ma il cui
pensiero offre suggerimenti su cui ancora oggi (o soprattutto oggi) può valere la
pena di riflettere attentamente.
A cura di Dipartimento di Studi Umanistici Università di Ferrara e
Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

MARTEDì 20 OTTOBRE, ORE 17, PRESSO  BIBLIOTECA ARIOSTEA

Via Scienze 17, Ferrara

conferenza, festival, filosofia

Bernhard Casper

Presentazione in prima nazionale del libro di B. Casper: Evento della pittura ed esistenza umana vissuta. Su due opere di Vincenzo Civerchio a Travagliato, tr. it. di L. Bonvincini, intr. e cura di F. Nodari, Morcelliana, Brescia 2014

Si conclude con una lezione magistrale di Bernhard Casper – che lo scorso martedì è intervenuto a Palazzolo sull’Oglio con la mirabile conferenza dal titolo: Fidarsi-cibo della nostra vita. Momenti del suo accadere – sull’Assunzione del Civerchio custodita nella Chiesa S. Maria dei Campi a Travagliato (Bs), la nona edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Per ragioni logistiche, l’incontro si terrà domenica 20 luglio, sempre alle ore 21.15, nella chiesa parrocchiale SS. Pietro e Paolo, in via Marsala 1 a Travagliato. Se nel 2013 il pensatore di Friburgo – tra i massimi filosofi della religione viventi – aveva concentrato la sua attenzione su la Salita al Calvario del pittore di origine cremasca (1470 circa-1544) – benché il Vasari lo consideri bresciano, nello stesso testamento è detto «cremensis vir» – quest’anno Casper – insignito della cittadinanza onoraria di Travagliato in data 7 luglio 2012 – porta in dono alla comunità che lo attende con gioia e, più in generale, al popolo del Festival, una preziosa analisi dell’Assunzione; analisi su più piani dove storia dell’arte, teologia, filosofia si fondono tra loro, sullo sfondo di uno sguardo fenomenologico ermeneutico. Ciò che Casper mostra con molta chiarezza – sulla scorta di una theologia monumentalis – è il darsi di una «trascendenza narrativa» dei personaggi e di una «temporalizzazione dell’immagine» che svela il significato esistenziale delle scene pittoriche. I due testi sulle sopra citate opere del Civerchio sono stati raccolti nel volume B. Casper: Evento della pittura ed esistenza umana vissuta. Su due opere di Vincenzo Civerchio a Travagliato, tr. it. di L. Bonvicini, intr. e cura di F. Nodari per i tipi della Morcelliana. Il libro sarà presentato nel corso dell’incontro in prima nazionale. Al termine della serata, sarà annunciata la parola chiave della decima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio.

CHI È BERNHARD CASPER

Nato a Trier nel 1931, Bernhard Casper si è abilitato nel 1967. Allievo di Bernhard Welte – del quale ha curato la Gesammelte Schriften per l’editore Herder (l’edizione è divisa in 5 sezioni, per com¬plessivi 15 tomi) – Casper è professore emerito di Filosofia della religione all’Università Freiburg im Breisgau. La sua ricerca, che va dal pensiero dialogico al plesso linguaggio e tempo si impernia su due linee metodiche costanti e dialetticamente articolate: quella fenomeno-logico-ermeneutica (Martin Heidegger) Heidegger) e quella del «nuovo pensiero» (Franz Rosenzweig). Per Casper l’oggetto della filosofia della religione consiste fondamentalmente nell’evento della preghiera come «atto estremo di un essere umano razionale che si temporalizza». Questo oggetto presuppone la fede e Casper non nasconde il suo legame con il cristianesimo, intendendo il pensare filosofico strettamente congiunto con la teologia per la comune dimensione ermeneutica. Inoltre la preghiera rappresenta un evento universalmente comprensivo, non dandosi religione senza preghiera. La preghiera qui è intesa come evento, la cui analisi rivela lo stretto legame con il linguaggio, mettendo in evidenza una peculiare relazione con l’Altro. Qui va precisato il concetto di Ereignis (evento), la cui differenza da quello di Erlebnis (vissuto) è così delineata: «Mentre il «vissuto» può rimanere nell’ambito di ciò che è meramente interiore, del meramente soggettivo e privato, nel senso di «evento» l’accento è posto sul fatto che nell’evento l’uomo, che fa esperienza e comprende, viene strappato a sé e trascinato verso qualcosa che gli è estraneo e altro». Dall’analisi della preghiera sia del singolo che della comunità e della festa, emergono temi tipici quali: l’attenzione, la temporalizzazione dell’uomo, la formazione del linguaggio, la corporeità, la quotidianità. Temi che trovano il loro fondamento nella storicità del pensiero, in una determinata esperienza religiosa, sulla quale Casper radica la possibilità di una Theologia philosophica. Conosciuto dal pubblico italiano per numerosi saggi, frutto in particolare della sua partecipazione ai Colloqui Castelli di Roma e per le numerose conferenze tenute in molti atenei nazionali, Casper si è imposto nel dibattito filosofico contemporaneo proprio per la sua impostazione teoretica innovativa: «la quale, pur proseguendo la linea della tradizione ermeneutica – scrive Adriano Fabris nella premessa a Essere ed evento –, va al di là di essa e si confronta in maniera originale con il pensiero ebraico del Novecento. A Casper – continua Fabris – dobbiamo l’impulso decisivo che ha portato all’edizione delle opere di Franz Rosenzweig, il pensatore ebreo-tedesco che ha elaborato un neues Denken, un pensiero che risulta attraversato in maniera concreta dall’esperienza e dal linguaggio. A Casper dobbiamo inoltre la riscoperta nel nostro tempo di Ferdinand Ebner, il maestro austriaco pensatore del dialogo. E sempre a Casper la cultura tedesca deve l’introduzione nel dibattito filosofico post-heideggeriano, degli stimoli decisivi legati alla riflessione di Emmanuel Levinas – fondamentale il suo Angesichts des Anderen. Emmanuel Levinas. Elemente seines Denkens, Ferdinand Schöningh, Paderborn-München-Wien-Zürich 2009 (n.d.r.) – e di altri pensatori della fenomenologia religiosa francese contemporanea». Insignito del Dottorato honoris causa presso l’Institute Catholique di Parigi, Casper è stato proclamato vinci¬tore della Prima Edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente con il volume: Das Dialogische Denken. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner und Martin Buber (Alber, Freiburg-München 1967; 2002); tr. it. Il pensiero dialogico. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner e Martin Buber, Morcelliana, Brescia 2009. Tra le altre opere tradotte in italiano ha pubblicato: Ermeneutica e teologia, Morcelliana, Brescia 1974; Evento e preghiera. Per una ermeneutica dell’accadimento religioso, a cura di S. Bancalari, CEDAM, Padova 2003; Per una fondazione della teologia filosofica nell’evento, in «Humanitas» 3(2004); Passività e trascendenza nel pensiero di Emmanuel Levinas, in Etica, Religione e Storia. Studi in memoria di Giovanni Moretto, a cura di D. Venturelli, R. Celada Ballanti, G. Cunico, il nuovo melangolo, Genova 2007, pp. 209-213; Rosenzweig e Heidegger; L’esistenziale della tentatio, in Heidegger e San Paolo, a cura di A. Molinaro, Urbaniana University Press, Roma 2008, pp. 31-55; Essere ed evento, Morcelliana, Brescia 2008; L’uomo disorientato e la ricerca della sua vera libertà, in Vizi e virtù, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2008, pp. 71-94; Sul senso del nostro corpo, in Corpo, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti-Rodella, Roccafranca 2010, pp. 23-46; La felicità, il dono e la fede, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari Massetti Rodella, Roccafranca 2011; Dignità e responsabilità. Una riflessione fenomenologica, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2012; In ostaggio per l’Altro, (con E. Levinas), a cura di A. Fabris, ETS, Pisa 2012; La scoperta dell’umanità nell’inferno dello Stalag 1492, tr. it. di L. Bonvicini, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2013; Sui diversi modi di intendere e vivere la tolleranza, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2013; Grundfragen des Humanen. Studien zur Menschlichkeit des Menschen, Ferdinard Schöningh, Paderborn 2014; Fidarsi – Cibo della nostra vita. Momenti del suo accadere, tr. it. di L. Bonvicini, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2014; Evento della pittura ed esistenza umana vissuta. Su due opere di Vincenzo Civerchio a Travagliato, tr. it. di L. Bonvicini, intr. e cura di F. Nodari, Morcelliana, Brescia 2014.