Marco Vannini
MARGHERITA PORETE: LO SPECCHIO DELLE ANIME SEMPLICI
Introduce Marcello Girone Daloli
Lo Specchio delle anime semplici è un testo medievale francese che solo nel ventesimo secolo è stato attribuito alla sua vera autrice, Margherita Porete, una beghina del nord della Francia, bruciata come eretica a Parigi nel 1310 proprio per questo suo libro. Esso era rimasto per secoli occultato dall’autorità religiosa e sollo pochi spiriti eletti – da santa Caterina da Genova a Simone Weil – lo avevano stimato, finché oggi è stato riconosciuto in tutta la sua grandezza, capolavoro della mistica cristiana. In forma di dialogo, anzi, di “contrasto”, tratta del cammino che l’anima, spogliandosi progressivamente delle menzogne, fa per giungere alla sua propria “semplicità”, ovvero vera essenza, che è Dio stesso. Ispirato profondamente dal libro fu anche Meister Eckhart, presente a Parigi al tempo del processo e della morte di Margherita.
Marco Vannini, studioso della tradizione spirituale (ricordiamo la sua Storia della mistica occidentale, Le Lettere, Firenze) ed editore italiano di tutte le opere di Eckhart, è autore della introduzione e delle note allo Specchio, di cui ha curato la edizione italiana, insieme a Giovanna Fozzer.

Il cantone del diavolo
Presentazione del libro di Marco Cevolani
Casa Editrice Freccia D’oro, 2018
Dialoga con l’autore Roberto Tira
Mattia Rosetti è un ragazzo di quattordici anni e vive a Borgopianura, in provincia di Ferrara, con due papà. È appassionato di storia e adora inventare cose. In questa collana di libri, pensata per ragazzi ma con un occhio anche per i lettori più grandi, Mattia vivrà mirabolanti avventure, che lo porteranno in giro per il mondo e a viaggiare nel tempo, sfidando incredibili pericoli e oscure minacce. In questo primo episodio Mattia sarà chiamato ad indagare su uno dei misteri che riguardano uno dei pittori più grandi di tutti i tempi: il Guercino. Un giorno, durante una gita scolastica alla Chiesa del Rosario di Cento viene a conoscenza di un mistero legato ad uno dei colori più ricercati del famoso pittore, il Blu Guercino. Assieme all’amico Massimiliano si getterà a capofitto in questa nuova avventura, che lo porterà a fronteggiare la temibile Confraternita.
Marco Cevolani, centese, ha fatto il suo esordio letterario nel 2010 per il Rovescio Editore di Roma con NON POSSO STARE ALTROVE e PER UNA VITA INTERA, dove compare per la prima volta il personaggio di Mattia. Fonda la Casa Editrice Freccia D’Oro nel 2012. Nel 2015 pubblica QUANDO LE COSE CAMBIANO DI PESO scritto a quattro mani con l’amico giornalista Giuliano Monari.
A cura della Casa Editrice Freccia D’oro

Lo scarabocchio
Presentazione del libro di Silvano Mastromatteo
Albatros, Roma, 2018
Presentazione con accompagnamento musicale: alla chitarra Pasquale Soleo e al pianoforte Silvano Mastromatteo
La definisce Scarabocchio Silvano Mastromatteo, la sua prima silloge di poesie, una raccolta ricchissima e variegata, che svela fin dal titolo le sue intenzioni: la presente è un modo per raccontare attraverso mille storie e sotto il velame dei versi, il ritratto di questa nostra Italia. Una storia unica che, come spesso succede, in quei racconti assume presto una sorta di valore di un’epica popolare, si chiude sulla pagina ma non nella vicenda, che sembra procedere e continuare, espandersi al di fuori della carta, sopravvivendo così al di fuori dello spazio e del tempo. Questa silloge è profondamente impegnata, pur essendo ben lontana dai canoni della cosiddetta poesia d’engagement, e si avvicina invece molto di più alla lingua e alle strutture delle Pasquinate, che presentavano dietro un apparente sorriso la lama della critica stretta forte tra i denti.
Silvano Mastromatteo – 1975 – compositore, arrangiatore, insegnante, di Vico del Gargano (FG). Lo Scarabocchio è la sua prima esperienza letteraria. È diplomato in Canto Lirico e in Didattica della Musica. Consegue la Laurea con Lode in Discipline Musicali Indirizzo Jazz – pianoforte, presso il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia. Studia composizione e arrangiamento.

I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo
Conferenza di Nicola Alessandrini
Introduce Sandra Carli Ballola
Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere”. Questa celebre e lapidaria proposizione chiude il Tractatus Logico-Philosophicus, conferendogli l’aurea crepuscolare dell’ultimo libro di filosofia. Animo inquieto, ingegnere, giardiniere, maestro elementare, architetto e professore di filosofia a Cambridge, Ludwig Wittgenstein ci ha consegnato uno dei più grandi e controversi capolavori filosofici del Ventesimo secolo. Un’opera scritta tra i bombardamenti della Prima guerra mondiale e guidata dall’imperativo di svelare l’intima relazione tra linguaggio, pensiero e mondo: cosa ne sarebbe, infatti, del mondo senza parole che lo rappresentino? La riflessione del Tractatus scopre tutta la sua attualità nell’epoca del generale depauperamento del linguaggio, mostrando con urgenza la centralità della scuola quale laboratorio linguistico per eccellenza che può allargare i limiti del linguaggio, che sono i limiti del nostro mondo.
Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Il labirinto come metafora
Conferenza di Andrea Gatti (Università di Ferrara)
La conferenza propone un’indagine sul tema del labirinto dal punto di vista storico e antropologico, nonché un percorso sulla sua fortuna letteraria (dalla mitologia greca ai racconti di Borges), con specifica attenzione alle sue valenze emblematiche. Oltre che “simbolo naturale della perplessità”, il labirinto verrà considerato come possibile metafora di alcuni aspetti del vivere contemporaneo.
Per il ciclo Libri in scena, in occasione dello spettacolo di prosa “Ho perso il filo”, con Angela Finocchiaro, in scena al Teatro Comunale dal 22 al 24 febbraio
A cura dell’Associazione Amici della biblioteca Ariostea
Ciao, compagno blogger.
Anch’ io scrivo su wordpress, sebbene alle prime armi.
Nel mio blog parlo di geopolitica, demografia e argomenti correlati.
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https://italyvstheworld.home.blog/2019/02/20/la-ricchezza/
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Ho letto, ma mi sfugge la linea di fondo
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L’ idea di fondo è confrontare l’ Italia con il resto del mondo
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