storia

Eritrea

Questo saggio descrive ciò che fu l’Eritrea al tempo degli Italiani, offrendo un quadro d’insieme delle realizzazioni effettuate dal governo italiano e dai nostri connazionali.
     Il colonialismo non fu tutto “rose e fiori”, ma in Eritrea le cose positive superarono di gran lunga quelle negative. Le ricerche, gli studi, gli esperimenti, le opere compiute non solo all’inizio, ma per tutto l’arco della presenza italiana in Eritrea, rappresentano la testimonianza più concreta, o meglio ancora, la passione con cui l’Italia riuscì a trasformare un territorio per la maggior parte incolto e abbandonato in uno dei paesi più belli e, per quel tempo, più progrediti del mondo.
     Gli italiani che trasferirono la loro vita, i loro beni, le loro aspettative in quella terra d’Africa lo fecero con coraggio, per creare qualcosa di nuovo e di buono a favore non solo di loro stessi ma di quelle popolazioni.
     Importantissimi, nell’opera svolta dall’Italia, furono i buoni rapporti immediatamente instauratisi tra Eritrei e Italiani: infatti i nostri connazionali entrarono in Eritrea senza colpo ferire e molte furono le tribù o le etnie che volontariamente si posero sotto la protezione del nostro governo.
     L’Italia impegnò ingentissime somme per lo sviluppo della colonia primogenita: quel meraviglioso “pezzo d’Africa” fu infatti per gli Italiani il proseguo e il completamento della loro propria terra. Rita Di Meglio, di origine ischitana, è nata a Napoli nel 1935; si trasferì ad Asmara nel 1940, con la mamma Caterina Scotti, ove il padre, Vincenzo Di Meglio, era primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale principale Regina Elena.
     Visse i dolorosi momenti della guerra e dell’entrata degli Inglesi e, insieme ai suoi familiari, le conseguenze della sconfitta. Più tardi fu testimone del dramma dei nostri connazionali, vittime del terrorismo voluto dagli occupanti.
     Il padre, eletto presidente del Comitato Rappresentativo degli Italiani in Eritrea (C.R.I.E.), si batté a rischio della propria vita per il bene dei suoi connazionali e per l’indipendenza dell’Eritrea e rappresentò ufficialmente la nostra comunità in seno alla Nazioni Unite. Fu soprattutto grazie al suo appassionato intervento che fallì il compromesso per la spartizione dell’Eritrea tra Sudan ed Etiopia.
     Rita Di Meglio nel 1997 è tornata in Eritrea ove è rimasta fino al 2010 approfondendo studi e ricerche sulla storia di quel suo amato paese.
     Ha pubblicato decine di articoli in italiano, inglese ed arabo. Tra le sue pubblicazioni il saggio L’Islam uno sconosciuto in Occidente (Pironti, 2003). Oggi vive a Roma.
Collector club
editoria

Ferrarotti

Questo libro si occupa di una rivista, La Voce, che, fondata e diretta da Giuseppe Prezzolini, ha avuto una notevole funzione intellettuale, ma anche politica, nella cultura italiana del Novecento. La scomparsa delle riviste personali è un segnale non trascurabile del fatto che, dopo la «società aperta» di Karl Popper, la «società liquida» di Zygmunt Bauman e la società come effetto inintenzionale delle iniziative individuali della Scuola Austriaca (von Hayek, von Mises, K. Popper), si afferma ormai, inevitabilmente, la «società irretita», tecnicizzata, disorientata e quindi ansiogena. “OSSERVAZIONI SU LA VOCE” di Franco Ferrarotti Franco Ferrarotti è professore emerito di sociologia all’Università di Roma “La Sapienza”; vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia; già responsabile della divisione “Facteurs sociaux” all’OECE, ora OCSE, a Parigi; fondatore con Nicola Abbagnano dei Quaderni di sociologia nel 1951; dal 1967 dirige La Critica sociologica; nel 1978 nominato “directeur d’études” alla Maison des Sciences de l’Homme a Parigi; insignito del premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei il 20 giugno 2001; nominato Cavaliere di Gran Croce l’11 novembre 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
     Numerose sue pubblicazioni sono state tradotte all’estero. Ha insegnato e condotto ricerche presso molte università straniere.
     Per le Edizioni Solfanelli ha pubblicato: L’arte nella società (2005), Fondi di bottiglia (2008), Il senso della sociologia (2008), Lettere al Presidente (2009) L’immaginario collettivo americano (2010), Musica e Società. Il caso Puccini (2011), Il paradosso italiano (2012), Un popolo di frenetici informatissimi idioti (2012), L’Europa al bivio (2013), La parola e l’immagine (2014), Idee e Società (2015), Il primo centro-sinistra. Le ragioni di una sconfitta (2015), La bipolarità tendenziale nelle società industrializzate (2015), Futurismo come prefascismo (2016), I miei anni con Adriano Olivetti (2016), La conoscenza partecipata (2016), Oltre le sabbie immobili (2016), Osservazioni sul lavoro intellettuale (2016), Per l’autonomia operaia (2016), Thorstein Bunde Veblen. L’ultimo dei «muckrakers» (2016), Gli spaghettanti dello spirito (2017), Lo sviluppo (2017), The Hypnotic Power of Violence (2017), Theory and Field-Work (2017), Centralità del mondo periferico (2018), Emarginazione e creatività (2018), Filosofia e ricerca sociale (2018), History and Everyday Life (2018), Italy. An unauthorized Portrait (2018), La vocazione del Mediterraneo (2018), New Historicism and the Lived Experience (2018), Notes towards the Theory of dynastic Capitalism (2018), Report on the Mafia (2018), Self-Identity and Cultural Co-Traditions (2018), Toward The End of Constantinian Christendom (2019), Note di viaggio e pagine sparse. Vol. I: Dall’egolatria alla dissoluzione dell’individuo (2019), Note di viaggio e pagine sparse. Vol. II: Soggettività etica e senso del limite (2019), Note di viaggio e pagine sparse. Vol. III: La sociologia come teologia umanizzata (2019), Science – For what? (2019), Note di viaggio e pagine sparse. Vol. IV: La povertà di un paese ricco (2019).
fantascienza

Ritorna Dimensione Cosmica

L’uovo della fenice galattica si è schiuso: sotto lo sguardo benedicente dell’editore Solfanelli risorge Dimensione Cosmica, glorioso periodico che negli Anni Ottanta – sotto la guida di Anna Rinopaoli e Renato Pestriniero – fu un punto di riferimento a livello nazionale per la narrativa fantastica e d’anticipazione, contribuendo non poco a definire i contorni di una “via italiana” alla letteratura dell’Immaginario.

Diretta da Gianfranco de Turris e da Adriano Monti-Buzzetti, la nuova serie della rivista riparte con un primo numero prestigioso in cui autori affermati e giovani promesse danno vita ad un ricco menù costituito da racconti, saggi e studi. Si parte col Manifesto programmatico scritto a più mani per propiziare l’auspicato ritorno di una Fantascienza autenticamente “umanistica”, votata al senso del meraviglioso e antitetica alle nere distopie sociologiche in voga negli ultimi anni. Concetto rimarcato nella susseguente sezione di narrativa che prevede ben quattro racconti che in maniera vitruviana riaffermano fortissimamente l’esigenza d’un nuovo umanesimo fantascientifico. Si continua quindi con la prima monografia ragionata su Mario Viscardini, misconosciuto e geniale pioniere italiano della SF d’inizio Novecento, e con articoli dedicati alle importanti ricorrenze legate a Tolkien e a Lovecraft che hanno scandito il 2017. E ancora, sulle pagine rinnovellate ecco via via tenere banco gli epigoni italiani di Guerre Stellari; il realismo magico di Arthur Machen;  il dimenticato eroe howardiano James Allison; le epopee fumettistiche di Conan il barbaro; il Ciclo di Tschai e il planetary romance di Jack Vance; il “romanzo” editoriale della Gnome Press, la piccola Casa editrice americana  con cui il fantastico e il weird assursero a fenomeni letterari.

Questo e molto altro sulle pagine immaginifiche di questa bella rivista letteraria che parla di futuro, di fantasticherie magnificenti, di eroi, di maghi, di avventure mirabolanti e si staglia scintillante  come una nuova, emozionante porta dei sogni.

http://www.barbadillo.it/72836-cultura-ritorna-la-rivista-dimensione-cosmica-stella-italiana-del-fantastico/

concorsi

Racconti inediti per “IF”

Bando di concorso

1. La rivista IF “Insolito e Fantastico” bandisce un concorso di narrativa a cadenza trimestrale per racconti di fantascienza e fantastico da pubblicare nei prossimi numeri.

2. I racconti devono essere inediti e a tema, in riferimento all’argomento monografico trattato dalla rivista.

3. Ogni autore può mandare al massimo due racconti per ogni tema.

4. La lunghezza non deve essere superiore alle 30.000 battute (spazi compresi), e vanno inviati all’indirizzo mail: rivistaif@yahoo.it

5. Il tema del primo appuntamento è FANTARELIGIONE, con scadenza il 15 settembre 2013. Saranno presi in esame solo i testi che perverranno per posta elettronica entro tale data.

6. La partecipazione al concorso è gratuita e i migliori racconti, scelti da un comitato di lettura, saranno pubblicati sul numero 15 di IF.

7. Gli autori selezionati riceveranno in premio un abbonamento omaggio alla rivista.

issuu.com/boromir/docs/if_n.1_2009?e=0/3910504