Lunedì 16 settembre ore 17 – ITALIANI BRAVA GENTE Rileggere i caratteri degli italiani
Claudio Cazzola – “GLI INDIFFERENTI” DI ALBERTO MORAVIA
Introduce Marcello Folletti
“Moravia è un visitatore, quasi in senso biblico, uno strano angelo che compare sulla scena. Io devo dire che ha sempre pesato sulla mia vita un ricordo infantile che, curiosamente, ha fatto da chiave alla comprensione di Moravia, cominciando dal primo libro di Moravia che ho letto, che è appunto Gli Indifferenti”. Il silenzio del testimone invisibile, che entra negli spazi privati dei personaggi del romanzo per redarne lucidamente gli atti linguistici e i comportamenti relativi, si concretizza in una scrittura aliena da compiacimenti di alcun genere. La definizione di Furio Colombo sopra riportata può trasformarsi in utile viatico per la rilettura di un testo che, pubblicato nel 1929, fa parte integrante del canone dei classici. Ed un’opera che sia tale non ha mai finito di dire quel che ha da dire – teste Italo Calvino.
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Introduce Marcello Folletti
“Moravia è un visitatore, quasi in senso biblico, uno strano angelo che compare sulla scena. Io devo dire che ha sempre pesato sulla mia vita un ricordo infantile che, curiosamente, ha fatto da chiave alla comprensione di Moravia, cominciando dal primo libro di Moravia che ho letto, che è appunto Gli Indifferenti”. Il silenzio del testimone invisibile, che entra negli spazi privati dei personaggi del romanzo per redarne lucidamente gli atti linguistici e i comportamenti relativi, si concretizza in una scrittura aliena da compiacimenti di alcun genere. La definizione di Furio Colombo sopra riportata può trasformarsi in utile viatico per la rilettura di un testo che, pubblicato nel 1929, fa parte integrante del canone dei classici. Ed un’opera che sia tale non ha mai finito di dire quel che ha da dire – teste Italo Calvino.
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
martedì 17 Settembre ore 17 – LA COMPAGNIA DEL LIBRO – VIETATO AI MINORI
TOP FIVE: CINQUE SFUMATURE DI EROS – Breve viaggio nella letteratura hardcore dal Novecento ai giorni nostri
Dopo la torrida estate, la Compagnia del Libro ritorna con un settembre particolarmente piccante; non paghi della calura estiva ecco anche le pagine più hot della letteratura. Nel primo appuntamento con il nuovo ciclo autunnale-invernale Top Five sono di scena i cinque libri erotici che non devono mancare in ogni libreria.
Alberto Amorelli presenta Elisa Orlandini, Linda Morini, Rosa Cristofori Solitario, Sara Macchi e Matteo Pazzi, cinque lettori d’eccezione per cinque libri che sfiorano tutte le dinamiche della letteratura erotica di livello.
In collaborazione con l’Associazione Gruppo del Tasso di Ferrara

Alberto Amorelli presenta Elisa Orlandini, Linda Morini, Rosa Cristofori Solitario, Sara Macchi e Matteo Pazzi, cinque lettori d’eccezione per cinque libri che sfiorano tutte le dinamiche della letteratura erotica di livello.
In collaborazione con l’Associazione Gruppo del Tasso di Ferrara
» mercoledì 18 Settembre ore 17 – INCONTRI RAVVICINATI
CARLO BASSI, I SUOI AMICI E LA VITA CIVILE E CULTURALE DI FERRARA – Intervista a Carlo Bassi a cura di Gian Pietro Testa
Presiede Flavia Franceschini
In apertura il Sindaco Tiziano Tagliani porterà il proprio saluto.
Carlo Bassi compie novant’anni. L’Istituto Gramsci e l’Istituto di Storia Contemporanea hanno deciso di festeggiarlo con un incontro, in cui verrà intervistato sulla sua lunga e appassionata attività pubblica. Bassi è stato un eccellente professionista nel suo campo professionale come architetto; ma soprattutto ci interessano le sue molteplici ‘presenze’ nella vita civile, culturale e amministrativa della nostra città. Il nostro intento è quindi duplice: onorare la figura di un intellettuale esemplare per competenza e coraggio civile; ripercorrere insieme a un protagonista della vita culturale e politica della città le tante vicende che lo hanno visto presente e ricostruire le molteplici relazioni che Bassi ha realizzato con altre importanti figure di intellettuali lungo gli anni della sua vita ferrarese.
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Presiede Flavia Franceschini
In apertura il Sindaco Tiziano Tagliani porterà il proprio saluto.
Carlo Bassi compie novant’anni. L’Istituto Gramsci e l’Istituto di Storia Contemporanea hanno deciso di festeggiarlo con un incontro, in cui verrà intervistato sulla sua lunga e appassionata attività pubblica. Bassi è stato un eccellente professionista nel suo campo professionale come architetto; ma soprattutto ci interessano le sue molteplici ‘presenze’ nella vita civile, culturale e amministrativa della nostra città. Il nostro intento è quindi duplice: onorare la figura di un intellettuale esemplare per competenza e coraggio civile; ripercorrere insieme a un protagonista della vita culturale e politica della città le tante vicende che lo hanno visto presente e ricostruire le molteplici relazioni che Bassi ha realizzato con altre importanti figure di intellettuali lungo gli anni della sua vita ferrarese.
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
» giovedì 19 settembre ore 17 – OPERA PRIMA
Giacomo Maccanti – LICANTROPUS (Liux Edizioni, 2013)
Daniel, il protagonista, è giovane, è solo un adolescente amante del videogiochi che si trova a confrontarsi con mondi sconosciuti. Tutto si mischia in questo viaggio, tutto fa credere una cosa e al contempo, il suo contrario. Partiamo da Cardiff, nei paesini dei pescatori, in castelli fiabeschi, tra le pietre mute ma custodi di antichi simboli e arriviamo in Transilvania, da sempre nell’immaginario comune, sinonimo di saghe e leggende. Questo il viaggio in cui questo romanzo ci catapulterà, una dimensione a metà tra sogno e realtà, alla volta di nuovi mondi.
Giacomo Maccanti è nato a Ferrara nel 1991. Frequenta la facoltà di Scienze Giuridiche ed è appassionato di letteratura italiana. “Licantropus” è la sua opera prima.

Giacomo Maccanti è nato a Ferrara nel 1991. Frequenta la facoltà di Scienze Giuridiche ed è appassionato di letteratura italiana. “Licantropus” è la sua opera prima.
» venerdì 20 settembre ore 17 – Conferenza
GABRIELE D’ANNUNZIO NEL CENTOCINQUANTESIMO DELLA NASCITA (1863 – 2013) – A cura di Franchino Falsetti
Franchino Falsetti, musicologo e critico d’arte, ci offre l’occasione per celebrare una delle figure più poliedriche della vita culturale italiana ed europea.
Il D’Annunzio – ci dice -è un nuovo Faust che ha cercato di rintracciare nella propria vita e nelle sue multiforme esperienze l’energia dionisiaca, quella avvolgente ebbrezza, quell’estasi che sintetizza , in omaggio a Nietzsche, nella nota poesia Laus Vitae: “Tutti miei sensi/ Vigilavano, nell’attesa/ Delle gioie oscure”. […]
Alfredo Oriani, diceva di D’Annunzio, che “egli pensava con gli occhi”.
La vita era infatti, considerata una leggiadra metafora della Bellezza, pensata con gli “occhi” che ne erano i filtri illuminanti per decifrare i tracciati invisibili lasciati dalla sua consapevolezza “panteista” e dal perenne desiderio di rigenerazione: “ove giacqui, rinacqui”.
D’Annunzio dunque come poeta, come scrittore, come saggista, come insaziabile amante, come intrepido soldato, come mirabolante interprete della “velocità” futurista, darà vita alla nascita di nuovi stili di comportamento e di filosofia dell’essere. Una visione egocentrica che potremmo sintetizzare:
“Vivere è godere e agire”.
Franchino Falsetti, musicologo e critico d’arte, ci offre l’occasione per celebrare una delle figure più poliedriche della vita culturale italiana ed europea.
Il D’Annunzio – ci dice -è un nuovo Faust che ha cercato di rintracciare nella propria vita e nelle sue multiforme esperienze l’energia dionisiaca, quella avvolgente ebbrezza, quell’estasi che sintetizza , in omaggio a Nietzsche, nella nota poesia Laus Vitae: “Tutti miei sensi/ Vigilavano, nell’attesa/ Delle gioie oscure”. […]
Alfredo Oriani, diceva di D’Annunzio, che “egli pensava con gli occhi”.
La vita era infatti, considerata una leggiadra metafora della Bellezza, pensata con gli “occhi” che ne erano i filtri illuminanti per decifrare i tracciati invisibili lasciati dalla sua consapevolezza “panteista” e dal perenne desiderio di rigenerazione: “ove giacqui, rinacqui”.
D’Annunzio dunque come poeta, come scrittore, come saggista, come insaziabile amante, come intrepido soldato, come mirabolante interprete della “velocità” futurista, darà vita alla nascita di nuovi stili di comportamento e di filosofia dell’essere. Una visione egocentrica che potremmo sintetizzare:
“Vivere è godere e agire”.
Biblioteca Comunale Ariostea
Via Scienze, 17 – 44121 Ferrara – tel. 0532 418200; fax 0532 204296