Festival Letterario della Sardegna / XIII Edizione
Gavoi, 30 giugno – 3 luglio 2016
Festival Letterario della Sardegna XII edizione, Gavoi (NU), © Nanni Angeli
Comunicato stampa
Gavoi, 16 giugno 2016 – Esiste sempre un prima e un dopo e tutto ciò che accade nel mezzo cambia spesso la nostra percezione delle cose e l’idea di partenza. E’ quanto di solito accade a chi arriva per la prima volta a Gavoi, nel cuore della Barbagia, da ospite o da semplice spettatore del Festival Letterario della Sardegna. Il dopo, differente per ciascuno, è qualcosa che entra dentro, una sensazione che nel tempo accompagna chiunque vi sia stato.
La XIII edizione del Festival Letterario della Sardegna si svolge dal 30 giugno al 3 luglio ed è dedicata al grande maestro Pinuccio Sciola recentemente scomparso.
La rassegna inaugura ufficialmente giovedì 30 giugno con lo spettacolo della Banda Osiris “Degni di nota. Riflessioni semiserie sulla musica e sui musicisti” accompagnato dalla voce narrante di Federico Taddia.
Durante il fine settimana si può godere di numerosi incontri, spettacoli, mostre ed eventi ospitati nelle suggestive piazze del paese che come sempre accolgono un pubblico numeroso e affezionato.
Grande attesa per l’attore, scrittore e funambolo della parola Alessandro Bergonzoni ospite venerdì nella piazza di Sant’Antriocru.
Dal Balcone, si affacciano quest’anno: Mariusz Szczygiel, scrittore e giornalista polacco pluripremiato per i suoi reportage al confine tra cronaca e finzione, in un incontro in collaborazione con l’Istituto di Cultura Polacco di Roma, Cristina Comencini regista e scrittrice, che presenta l’ultimo romanzo Essere vivi e la traduttrice e scrittrice Laura Pagliara con Romana Petri, autrice de Le serenate del ciclone, a metà strada tra romanzo e memoir familiare.
Nello spazio Mezzogiorno di fuoco, da sempre uno dei più seguiti, i numerosi protagonisti si interrogano e discutono su tematiche molto diverse tra loro. Nell’incontro Per altri versi, Bruno Mazzoni, professore ordinario di Lingua e letteratura romena presso l’Università di Pisa, e l’antropologo Giulio Angioni dialogano di poesia e molto altro con Gian Mario Villalta, poeta, saggista, professore e curatore di Pordenonelegge e con Mircea Cărtărescu importante scrittore romeno contemporaneo, considerato tra i più interessanti e raffinati autori dell’Est Europa – incontro in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia – mentre nell’incontro Viaggio intorno a Bobo, dedicato all’arte dell’illustrazione come mezzo per raccontare l’attualità, si incontrano i fumettisti Otto Gabos e Sergio Staino, uscito con il nuovo romanzo Alla ricerca della pecora Fassina e protagonista – insieme al fumettista Sualzo – anche dello spazio Quando ero piccolo, dove legge La Sirenetta di Tizzoncino e altre storie di Yambo.
Domenica, infine, per un appuntamento tutto al femminile dal titolo Cosa pensano queste ragazze, l’autrice e redattrice Chiara Valerio presenta due firme della carta stampata: Concita De Gregorio, scrittrice e giornalista di la Repubblica e Florence Noiville direttrice di Le Monde des Livres uno dei più accreditati inserti letterari del mondo e autrice dell’intenso Quella sottile affinità, un libro sul mancato rapporto tra una figlia e una madre.
Per Quando ero piccolo, l’appuntamento dove i grandi leggono il loro libro preferito da piccoli, salgono sul palco anche gli autori e operatori dello spazio ragazzi per una lettura di storie di Roald Dahl e Saki.
Come da tradizione, i pomeriggi del festival aprono con i Reading al Giardino Comunale, dove salgono sul palco la scrittrice Bianca Pitzorno con La vita sessuale dei nostri antenati, il giornalista e conduttore Massimo Cirri con Un’altra parte del mondo introdotto da Federico Taddia conduttore, autore e giornalista – ospite anche nello spazio Quando ero piccolo per leggere GGG di Roald Dahl – e l’attore Salvatore Striano, tra i protagonisti del film Cesare deve morire dei fratelli Taviani, con il suo nuovo libro La tempesta di Sasà.
Adatti ad un pubblico di tutte le età sono gli incontri con Ornella Della Libera, Ispettore capo della Polizia di Stato a Napoli che risolve misteri non solo nella realtà ma anche nelle sue storie, presentata da Roberta Balestrucci in Un ispettore tra il nero della cronaca e la luce del primo bacio…, Luigi Ballerini, che da anni si dedica alla narrativa per ragazzi, sul palco insieme ad Emanuele Ortu in Tra le righe o oltre le righe?, con Ortu anche l’illustratore e autore Manuelle Mureddu in Luci carsiche.
Sempre nel pomeriggio – per il ciclo Altre prospettive – lo scrittore Marco Peano incontra, venerdì 1 Tommaso Pincio, recentemente uscito con il romanzo Panorama, e Maja Haderlap, drammaturga, poetessa e saggista austriaca, il cui romanzo d’esordio L’angelo dell’oblio ha vinto il prestigioso Premio letterario Ingeborg-Bachmann – incontro in collaborazione con il Forum Austriaco di Roma – sabato 2 Maurizio Torchio con il suo Cattivi, considerato tra i testi più belli dedicati sulla condizione carceraria, e Gabriele Di Fronzo con il romanzo d’esordio Il grande animale e infine domenica 3, Monika Zeiner, cantante e autrice tedesca il cui romanzo L’ordine delle stelle è stato un sorprendente esordio letterario finalista al Deutscher Buchpreis – in collaborazione con Goethe Institut – e Alberto Garlini, curatore del festival Pordenonelegge, uscito di recente con Piani di vita.
Per l’appuntamento Nelle terre di Mezzo, presso la Scuola Elementare, sono invece attese la nota autrice di libri per ragazzi Annalisa Strada nell’incontro Declinarsi senza tradirsi, la scrittrice Chiara Carminati vincitrice quest’anno della prima edizione del Premio Strega ragazze e ragazzi con Fuori fuoco in un incontro dal titolo provocatoriamente antitetico Messa a fuoco, e la scrittrice Michela Murgia che in Memorie in controluce si confronta con Wlodek Goldkorn, per molti anni responsabile culturale de L’Espresso, autore di numerosi saggi sull’ebraismo e uscito da poco con il romanzo Il bambino nella neve un viaggio nella memoria della sua famiglia originaria della Polonia e nell’orrore dei campi di sterminio.
L’incontro Povera Patria di venerdì 1 ospita Antonio Pennacchi tornato con la seconda parte di Canale Mussolini a esplorare la saga della famiglia Peruzzi, sabato 2, invece, è il momento Edoardo Albinati tra i finalisti del Premio Strega di quest’anno con La scuola cattolica, in un incontro dal titolo La buona educazione, mentre domenica 3 per Esodi è atteso il giornalista e corrispondente per La Stampa Domenico Quirico uscito quest’anno con Esodo. Storia del nuovo millennio, libro intenso e quanto mai attuale, cronaca di un viaggio con i popoli migranti che si stanno riversando in Europa.
Per Storie di altri luoghi, sono attese Leila Slimani autrice del romanzo Nel giardino dell’orco con il quale ha vinto il prestigioso Prix Mamounia, il più importante premio letterario marocchino e Noo Saro-Wiwa scrittrice nigeriana, cresciuta in Inghilterra, autrice del romanzo d’esordio In cerca di Transwonderland storia autobiografica del suo viaggio di ritorno in Nigeria, patria di origine e terra del padre, attivista assassinato per essersi schierato contro le multinazionali del petrolio.
Grande attenzione anche per l’incontro Il mattino ha l’oro in bocca del sabato nella bellissima piazza panoramica di San Giorgio a Lodine che ospita il noto alpinista e autore di numerosi romanzi Mauro Corona con La via del sole.
La giornata di sabato si chiude con il Mirto con l’autore, appuntamento serale di svago e divertimento ormai diventato un’istituzione per il pubblico e tutti i partecipanti del festival.
Gli omaggi di quest’anno sono dedicati ad Umberto Eco, critico, saggista, semiologo di fama internazionale, recentemente scomparso, al maestro Albino Bernardini e alla scrittrice e regista algerina Assia Djebar grande sostenitrice dell’emancipazione femminile nel mondo islamico.
Luce e buio è il tema dello spazio ragazzi del Festival, curato da Teresa Porcella insieme all’Associazione Scioglilibro insieme all’Associazione Satta di Nuoro e con UNLA di Macomer.
Ad affrontare con grande sensibilità e maestria questo argomento, con numerosi incontri e laboratori multidisciplinari, importanti autori e illustratori tra cui: Evelise Obinu, Gianni Atzeni, Fabio Pisu, Massimiliano Tappari, Jorge Luján e Associazione Lughené, Bibliobus, Valeria Castellani, Vittoria Negro, Sonia Maria Luce Possentini e Lorenzo Tozzi – autori insieme a Roberta Balestrucci dello spettacolo Sulla linea dell’orizzonte, tributo a Maria Lai – IED di Cagliari e Società Cooperativa l’Aleph. Presente anche una sezione cinema dedicata ai corti di autore e curata dall’Associazione Skepto.
Passando, invece, all’arte, nei giorni di Festival sono visitabili le tre mostre ospitate al Museo Comunale di Gavoi e inaugurate a giugno, in occasione della due giorni di Preludio al Festival. Due sono esposizioni di illustrazione: La faccia dietro il libro. Illustrazioni per l’editoria, personale di Angelo Monne che raccoglie opere realizzate negli ultimi anni, molto varie come tema e stile ma accomunate dal tentativo di fornire un supporto ai testi, e La danza dei corvi di Manuelle Z. Mureddu, che presenta 35 tavole originali tratte dall’omonimo libro, una libera interpretazione a fumetti de Il giorno del Giudizio di Salvatore Satta. La terza – presentata dal MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro – è invece la mostra di Diego Perrone e Andrea Sala a cura di MEGA e Nicola Ricciardi dal titolo Atleta Frottage. L’inedita collaborazione tra i due artisti ha trovato una sua prima originale formalizzazione con la mostra “Unghia” presso lo spazio MEGA di Milano. In occasione della XIII edizione del Festival L’Isola delle Storie, due artisti tornano a confrontarsi con una disciplina distante dalla loro abituale pratica scultorea, ovvero la fotografia – intesa in senso etimologico come “scrittura per mezzo della luce” – con un progetto che si confronta e interagisce con gli ospiti del Festival invitati a scrivere frasi, pensieri e considerazioni all’interno di una camera oscura appositamente costruita e pensata per gli spazi del Museo Comunale.
Ma a Gavoi l’arte è tema fondamentale anche quando si rivolge ai più piccoli e sono, infatti, cinque le mostre aperte al pubblico nei giorni di Festival presso lo spazio ragazzi: Mentre tu dormi di Mariana Ruiz Johnson, Pois di Cristina Bazzoni e Orizzonti di Paola Formica pubblicate nella collana Silent Book di Carthusia – che sono state rispettivamente vincitrice e finalista della seconda edizione nel 2015 e finalista nel 2014 della prima edizione del concorso internazionale Silent Book Contest – la mostra Una cosa difficile, dedicata al tema dell’amicizia, di Antonio Sualzo e Silvia Vecchini – autori anche di alcuni laboratorio e dello spettacolo di Graphic Poetry DiSegni DiVersi e altre storie – e L’ombra e il bagliore storie, versi e immagini chiaro/scure per raccontare la luce e il buio della vita e del mondo che ci circonda, a cura dei Servizi Bibliotecari della Prov.di Cagliari, della Biblioteca Provinciale ragazzi e della Biblioteca Satta di Nuoro.
Immancabile, infine, la fotografia di Daniela Zedda che torna con il progetto PAESANI. Residenze temporanee per gli ospiti del festival, pensato per Gavoi e inaugurato lo scorso anno, in cui i protagonisti delle passate edizioni, immortalati in sagome rese ad altezza quasi naturale, sono accolti e accuditi tra le strade diventando parte integrante del paese e della comunità, non più dunque “ospiti” o “stranieri” ma per l’appunto paesani.
In collaborazione con Tiscali media partner e Moovioole e Streamera, media technical partner, è possibile seguire via web i principali appuntamenti e incontri trasmessi come sempre in diretta streaming.
Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale l’Isola delle Storie con il sostegno di Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, Assessorato Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, Comune di Gavoi, Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Nuoro, Fondazione Banco di Sardegna, Enel, Bim Bacino Imbrifero Montano del Taloro, Comune di Lodine.