Arte

Luigi Busi

Luigi Busi. L’eleganza del vero 1837-1884

a cura di Stella Ingino

promossa dall’Associazione Bologna per le Arti

Palazzo d’Accursio, Bologna

28 gennaio18 marzo 2018

inaugurazione: 27 gennaio, ore 17.30

 

 

L’artista Luigi Busi è il protagonista della quattordicesima mostra retrospettiva promossa da Bologna per le Arti, associazione culturale da anni impegnata nel percorso di riscoperta e valorizzazione della pittura bolognese tra Ottocento e Novecento.

 

Si tratta della prima grande esposizione monografica dedicata al pittore nella sua città natale, che accoglierà circa quaranta opere di provenienza sia pubblica che privata affiancate dai dipinti dei maestri che hanno segnato la sua formazione e degli artisti contemporanei che ne hanno influenzato l’iter creativo.

 

La mostra è curata da Stella Ingino e inaugurerà sabato 27 gennaio 2018 alle ore 17.30 presso la Sala Ercole di Palazzo d’Accursio a Bologna. Per l’occasione sarà pubblicato anche un ampio catalogo dedicato alla variegata produzione dell’artista, corredato da testi critici di Stella Ingino, Ornella Chillè, Alessio Costarelli e Ilaria Chia.

 

L’arte di Luigi Busi trova la sua dimensione nel realismo ottocentesco, spaziando dalle opere di carattere storico a scene di vita borghese, con una predilezione verso temi familiari resi con vibrante sensibilità che gli garantirono ben presto l’ammirazione del pubblico. La morte prematura, avvenuta all’età di soli 47 anni, stroncò una brillante carriera caratterizzata da un grande successo che gli valse numerosi riconoscimenti ufficiali come la nomina di Socio Onorario presso l’Accademia di Belle Arti di Milano, di Bologna e di Perugia, oltre al titolo di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.

 

Luigi Busi si forma al Collegio Artistico Venturoli a Bologna, ottenendo fin dai primi anni di studio premi e menzioni. Nel 1858, dopo aver vinto il Pensionato Angiolini, si trasferisce a Roma dove entra in contatto con le novità della pittura storica in direzione realista portate avanti da Altamura, Morelli e Ussi.

Negli anni Sessanta ottiene importanti commissioni pubbliche a Bologna occupandosi, in collaborazione con Luigi Samoggia, della decorazione del Teatro Comunale e della Sala Rossa in Palazzo d’Accursio. Nel 1867 è selezionato per l’Esposizione Universale di Parigi e raggiunge l’apice della fama con la premiazione all’Esposizione Nazionale tenuta a Parma nel 1870 e con l’Esposizione Universale di Vienna nel 1873.

Nel 1871 dipinge tre grandi tele per il «Salone del Risorgimento» del marchese Pizzardi e nel 1873 la pala Il martirio dei Santi Vitale e Agricola per l’altare maggiore dell’omonima chiesa bolognese. Altre opere di soggetto religioso sono nella cappella di Villa Hercolani Belpoggio a Bologna e nel Santuario della Madonna del Piratello, nei pressi di Imola.

Tra le decorazioni parietali si annoverano inoltre i suoi interventi nel Palazzo della Banca d’Italia a Firenze, in due palazzi privati a Imola e nella Sala degli Etruschi nel Museo Civico Archeologico di Bologna.

 

Tra le opere esposte in mostra si potranno ammirare: Cristoforo Colombo della Regione Emilia Romagna; Ritratto di Cavour e Minghetti e il dipinto del pittore Antonio Puccinelli, Carlo Alberto a Oporto del Museo del Risorgimento; Luigi Nicolò de’ Lapi prima del supplizio delle Collezioni d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna; Via degli Orefici della Collezione BNL Gruppo BNP Paribas di Roma; Giuseppe Busi del Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna e numerose opere, tra dipinti e disegni, provenienti dalla Fondazione Collegio Artistico Venturoli (Le ultime ore del Doge Foscari; Autoritratto; San Sebastiano; Monaco; Studio di paesaggio; Veduta di chiostro; Scena biblica; Ritratto di Clemente IX; Ritratto amministratore conte Agostino Salina; Figura femminile con tamburello; Testa di uomo) oltre alle opere di collezione privata come l’inedito Ritratto della famiglia Hercolani o i celeberrimi Gioie materne e Conseguenze di un matrimonio celebrato col solo rito religioso.

 

La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

 

Nel corso dell’esposizione, e precisamente tra febbraio e marzo 2018, si terrà l’ottava edizione dei “Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio”, un ciclo di conferenze sull’arte e le sue declinazioni tenute da studiosi e personalità del panorama culturale della città. Gli appuntamenti si terranno presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio.

 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 28 gennaio al 18 marzo 2018 e si potrà visitare gratuitamente martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30 e venerdì dalle 15 alle 18.30 (lunedì chiuso).

 

Immagine di apertura:
Luigi Busi, Conseguenze di un matrimonio celebrato col solo rito religioso, collezione privata

 

Bologna per le Arti è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 1999 per fornire un servizio diretto alla conoscenza e alla divulgazione delle arti figurative con specifico riferimento ai periodi dell’Ottocento e del Novecento. A tal fine, l’associazione si propone di organizzare mostre, conferenze e pubblicazioni finalizzate alla valorizzazione della tradizione artistico-culturale del territorio bolognese. Bologna per le Arti realizza i propri progetti collaborando con enti, associazioni e istituzioni di natura pubblica e privata. Dal 2010 realizza le proprie mostre annuali (circa 250mila visitatori) presso Palazzo d’Accursio in collaborazione con il Comune di Bologna, sempre corredate dal ciclo di incontri «Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio» grazie alla partecipazione dei maggiori professionisti della cultura in città e nel Paese. Dopo l’incredibile successo di pubblico delle mostre su Alfredo Protti, Flavio Bertelli e Carlo Corsi, e dopo esser stata onorata della Medaglia dal Presidente della Repubblica per le mostre “Mario di Maria (Marius Pictor). Il pittore delle lune” e “Giovanni Romagnoli. L’eterna giovinezza del colore” l’Associazione prosegue la sua attività promuovendo la quattordicesima retrospettiva che quest’anno sarà dedicata al pittore Luigi Busi (Bologna, 1837-1884).

 

Per info:

www.bolognaperlearti.it

info@bolognaperlearti.it

 

Viaggi

Palazzo Pallavicini

L’estate bolognese apre le sue danze annunciando al grande pubblico la prossima apertura dell’incantevole Palazzo Pallavicini, dimora settecentesca di proprietà privata, ubicata in via San Felice 24 a pochi passi dalle Due Torri e da Piazza Maggiore, allo scopo di ospitare prestigiosi eventi culturali: un tesoro nascosto rimasto chiuso per lungo tempo e in via di restituzione alla città, quale vero e proprio contenitore di arte e cultura al pari dei più illustri palazzi bolognesi.

Il progetto, a cura della Pallavicini S.r.l, composta da Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci, è stato presentato nella conferenza stampa del 14 giugno. Un processo di eccezionale restauro parziale, che vedrà il celebre fumettista Milo Manara protagonista della prima grande mostra di Palazzo Pallavicini, a partire da venerdì 22 settembre 2017.

 

 

·               Le origini

 

La ristrutturazione in corso degli interni non può che ridestare l’architettura mozzafiato del palazzo che, come riferisce la storica dell’arte Elisabetta Landi nel suo studio “Gianluca e Giuseppe Pallavicini: la cultura e le committenze artistiche e musicali”, fu attribuita da Giuseppe Guidicini (1763 – 1837) agli architetti Paolo Canali e Luigi Casali, commissionati dalla famiglia Isolani nel 1557, giunti a Palazzo dopo i Sala (1493), al tempo della dominazione dei Bentivoglio, e di alcune nobili famiglie bolognesi come i Villa, i Volta e i Marsili.

La folgorante e monumentale scalinata di benvenuto e il salone con soffitto a lanterna, che è il più alto della città insieme a quello di Palazzo Ranuzzi, furono opera di Paolo Canali, mentre le sale vennero fastosamente decorate dai dipinti di Giovanni Antonio Burrini nel 1690.

 

 

·               L’arrivo del Maresciallo Conte Pallavicini

 

Il palazzo fu poi scelto come abitazione per il suo prestigio dal maresciallo Gian Luca Pallavicini (Genova, 1697-1773), condottiero e ministro dell’impero di Carlo VI d’Asburgo e di sua figlia, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria e madre della Maria Antonietta regina di Francia decapitata durante la Rivoluzione Francese.

Col Pallavicini, l’edificio divenne la sede di una corte europea dagli scenari di una vera e propria reggia. Vì s’intrecciarono rapporti con la diplomazia internazionale sullo sfondo di feste, banchetti, concerti e il passaggio di teste coronate.  Memorabile fu il corteo che si svolse nel 1764 per celebrare l’“Entrata del Gonfalonierato” – il senator Davia, “Pari di Scozia” e Gentiluomo di Camera del Duca di Modena -, quando i più notabili del tempo ascesero la scala monumentale del Palazzo tra fiaccole e musiche, offrendo alla città uno spettacolo senza pari.

 

 

·               Mozart a Palazzo

 

Ma fu la sera del 26 marzo 1770 che Palazzo Pallavicini visse un momento di preminente importanza storica, che vide il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart esibirsi nel salone del Burrini alla presenza dell’alta aristocrazia europea e di settanta dame cittadine. Con grande orgoglio, il 28 marzo il conte scrisse al ministro Firmian: “Si tenne a questo fine Lunedì sera in mia casa una conversazione di 70 dame alla quale intervennero il Sig.e Cardinale Legato, i Sig.ri Principi di Holstein, e quasi tutta la nobiltà, e il giovane professore vi diede prove così ammirabili del suo sapere, che nella tenera sua età sembrerebbero incredibili a chi non le vede…”.

Il bambino prodigio era arrivato a Bologna con il padre Leopold il 24 marzo e Gian Luca, che era un fine intenditore, non se lo fece scappare. I Mozart, infatti, furono ospiti del maresciallo a più riprese, anche nella Villa della Croce del Biacco durante l’estate e al palazzo in città nell’autunno seguente, dove videro luce le celebri antifone Cibavit eos, Quaerite primum regnum Dei e con ogni probabilità il minuetto in Mi Bemolle Maggiore K 94.

A Palazzo Pallavicini, Mozart incontrò i grandi protagonisti della musica europea, come Misliveček, Vanhalle, Farinelli, il musicologo Charles Burney (“Incontrai il celebre piccolo tedesco… nel palazzo del principe Pallavicini”) e padre Martini, e con le sue visite rinnovò il gusto musicale in città: “Dal Pallavicino… nel terrazzo c’erano molti suonatori che facevano deliziose sinfonie” (M. Oretti).

 

 

·               Una corte europea nel cuore di Bologna

 

Nelle sale della residenza si avvicendarono altri e importanti episodi di storia internazionale, che videro passare i protagonisti della politica del tempo: dalla giovane principessa Maria Carolina d’Asburgo, che nel 1768 fu scortata a Napoli dal maresciallo Pallavicini per incontrare Ferdinando di Borbone, suo futuro sposo, al granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena, con la moglie Maria Luisa di Borbone Spagna, e l’imperatore d’Austria Giuseppe II nel 1769. Il tutto accompagnato da teatrali festeggiamenti, come la memorabile corsa dei “cavalli barbari”, organizzata nel 1775 lungo via San Felice per l’arrivo dell’arciduca Massimiliano.

 

 

·               Gli anni di Giuseppe Pallavicini

 

La magnificenza del Palazzo s’incrementò negli anni a seguire con il conte Giuseppe Pallavicini (1756-1818), che raggiunta la maggiore età e divenuto proprietario dell’edificio, indisse nuovi cantieri, documentati nel dettaglio grazie alle numerose carte dell’archivio di famiglia. Cresciuto con la formazione degna di un sovrano, egli decise di trasformare il palazzo in uno stabilmento neoclassico d’avanguardia di altissimo livello e, in vista delle sue nozze (1776), interpellò grandi protagonisti della civiltà artistica del tempo, tra cui l’architetto Raimondo Compagnini, lo scultore Giacomo Rossi, il quadraturista David Zanotti, e i figuristi Filippo Pedrini e Giuseppe Antonio Valliani.

Ne sono tutt’oggi testimoni le affascinanti decorazioni interne al palazzo. Si pensi all’affresco de L’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo come Cibele Madre di tutti i popoli, dipinto tra il 1791 e il 1792 dal bolognese Pietro Fabbri sul soffitto di una sala al piano nobile: un’opera straordinaria e unico esempio al mondo, realizzato non a caso nell’anno in cui la figlia Maria Antonietta languiva nella prigione del Tempio a Parigi. Oppure alle decorazioni in stucco realizzate da Giacomo Rossi sulle pareti delle grandi sale del “Camerone” e dei “Conviti”, con un repertorio di candelabre à la greque impareggiabile per estensione. Lo stesso splendore si ravvisa nella decorazione pittorica realizzata dalla squadra di artisti composta da Giuseppe Antonio Valliani e i figuristi Emilio Manfredi e Francesco Sardelli, i cui lavori testimoniano il gusto per l’antico che si ripete nelle varie sale. Rilevante fu la collaborazione del pittore bolognese Filippo Pedrini, autore di due soffitti ambientati nei paesaggi di Vincenzo Martinelli, in omaggio alle origini mercantili dei Pallavicini, e quella di Serafino Barozzi, autore delle ghirlande fiorite dipinte lungo le pareti della sala dei “Conviti” (motivo ornamentamentale che egli eseguì allo stesso modo nella reggia estiva dell’Oranienbaum per Caterina di Russia).

Il percorso nei cantieri neoclassici di Palazzo Pallavicini ha il suo coronamento nella biblioteca, destinata ai diciottomila volumi del conte Gian Luca, dove si assiste a un altro unicum della pittura bolognese, che vede la data “1792” e la firma del quadraturista, nonché autore della biblioteca, Flaminio Minozzi sulla cupola della sala, quale evento raro per un affresco nella storia dell’arte.

 

Tanta maestosità e prestigio, dunque, in un luogo le cui pareti traspirano le memorie di un tempo e dove, fra storia e stili epocali, rivivono ancora i personaggi del passato. Tutto questo, finalmente, in via di rinascita e rigenerazione di un edificio di grande pregio, il quale si prepara a riservare grandi sorprese alla città di Bologna con un programma culturale straordinario, a partire da settembre 2017.

 

 

INFORMAZIONI UTILI

 

DOVE: PALAZZO PALLAVICINI

INDIRIZZO: Bologna, via San Felice 24

PRIMA APERTURA PUBBLICA: “Nel segno di Manara. Antologica di Milo Manara”, 22 settembre 2017 – 21 gennaio 2018

Contatti: info@palazzopallavicini.com, tel. 3313471504

 

Sito: http://www.palazzopallavicini.com

Facebook: https://www.facebook.com/palazzopallavicini

Tripadvisor: https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187801-d10826052-Reviews-Palazzo_Pallavicini-Bologna_Province_of_Bologna_Emilia_Romagna.html

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corso, storia

Vite in movimento

SPUNTI ED ESPERIENZE DI RICERCA SULLE FONTI DI STORIA DELL’EMIGRAZIONE

Giovedì 12 maggio 2016, dalle ore 14 alle 18 – Via Mentana, 2 Bologna

Il seminario si terrà presso il Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l’economia sociale di Bologna. Sarà presente anche l’Assessore alla Cultura di Cento Claudia Tassinari, che relazionerà sulla storia migratoria della frazione di Renazzo. Leggi tutto

locandina fronte
programma retro
SEMINARIO “Vite in movimento. Spunti ed esperienze di ricerca sulle fonti di storia dell’emigrazione”

A chiusura delle iniziative dedicate alle attività didattiche promosse dalla Soprintendenza archivistica per l’Emilia Romagna, dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari dell’IBC Regione Emilia-Romagna e dal Gruppo di lavoro sulla didattica dell’A.N.A.I. – Sezione Emilia Romagna, con il supporto e la collaborazione delle Province e degli Archivi di Stato dell’Emilia-Romagna alla didattica è in programma giovedì 12 maggio prossimo a Bologna presso il Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l’economia sociale dalle ore 14.00 alle ore 18.00 un seminario dal titolo “Vite in movimento. Spunti ed esperienze di ricerca sulle fonti di storia dell’emigrazione” a cui parteciperà in veste di relatrice anche l’Assessore alla Cultura del nostro comune Claudia Tassinari.

Il territorio centese, con particolare riferimento alla frazione di Renazzo, è sempre stato caratterizzato da una forte vocazione migratoria verso gli Stati Uniti negli anni 1892 – 1924, in particolare nel Massachusetts e più specificatamente nelle città di Plymouth e West Springfield; nel luglio scorso infatti, proprio a Renazzo, è stato inaugurato il Centro studi e ricerche per l’emigrazione dal territorio “Nulla osta per il mondo”, con annessa Biblioteca specializzata, che nel corso del 2016 è stato sede di diverse attività didattiche con gli Istituti secondari di primo grado.

L’iniziativa organizzata a Bologna è rivolta ad archivisti e docenti ed intende offrire ai partecipanti elementi di riflessione e nuovi punti di partenza per l’organizzazione di percorsi ed attività didattiche rivolti alle scuole o a gruppi di adulti.

Arte

Identità

Venerdì 18 settembre 2015 alle ore 18.00
Friday, 18th September 2015 – h. 6:00pm

Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio
Piazza Galvani 1, Bologna
Parte di una collettiva commissionata dalla città di Metz (FR) per la Nuit Blanche 2011, Anatomy of Identity mette in mostra la serie Français! dell’artista e grafico francese Jules Julien presso gli storici spazi della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna.
Français! è  una serie di 130 stemmi araldici creati dall’artista originariamente in risposta alla politica dell’allora Primo Ministro francese Nicolas Sarkozy e al dibattito da lui sollevato sull’identità francese.
Tramite l’utilizzo di una di paletta di colori ridotta all’osso, l’artista rivisita gli antichi stemmi araldici della tradizione francese e del resto del mondo, esplorando il rapporto fra identità nazionale e globalizzazione nella società moderna.
Presentata come una cascata di stemmi dai forti tratti e brillanti colori in contrapposizione con lo spazio antico e fortemente connotato della Biblioteca dell’Archiginnasio, Anantomy of Identity è un excursus sulla natura dell’uomo e sulla sua identità, che non appartiene più solo al suo contesto di riferimento, al suo habitat naturale, ma è creata in eguale importanza dalle sue radici e dalle influenze e affinità interculturali che lo circondano.
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Nato in Francia ma al momento residente ad Amsterdam, dove lavora, Jules Julien è un artista le cui opere illustrative esplorano ed interrogano la realtà del mondo che ci circonda. Iniziano il processo con un ricerca di tipo prettamente personale, Jules si è presto trovato a collaborare con aziende di importanza internazionale quali Diesel, Lancôme, Cartier, Acer computer, Grazia magazine e Sony, per fare alcuni esempi.  L’artista è inoltre stato presentato all’interno di diverse pubblicazioni in tutto il mondo ed ha esposto le sue opere a livello internazionale a Berlino, Parigi, Zurigo, New York, Londra Valencia, Madrid, Montreal, Hollywood, San Diego e Tokyo, quest’ultima casa della sua prima mostra personale, Cadavres Exquis, nel 2008.

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Created as part of a group show commisioned by French town Metz for their Nuit Blanche 2011, Anatomy of Identity show the series Français! by artist and graphic designer Jules Julien in the ancient paces of the Archiginnasio Library in Bologna.
Français! is composed by 130 coats of arms created by the French artist as answer to former Prime Minister  Nicolas Sarkozy’s debate on French identity. Through the use of a blunt but very effective range of colours, the artist created a new version of ancient coats of arms from France and all over the world; with his work he explored and questioned the relationship between national identity and globalisation in contemporary society.
A paper-fall of vividly coloured emblems and crests in complete contrast with the ancient and deeply characterised spaces of the Archiginnasio, Anatomy of Identity is an excursus on human nature and identity nowadays; an identity that does not depend solely on the natural habitat of each single person any longer, but is strongly affected by intercultural affinities and influences.
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Born in France but living and working in Amsterdam, Jules Julien is an artist whose illustrative work questions the reality of the world surrounding us. Beginning his process with a personal research project through drawings and design, he has created works for world-renowned companies such as Diesel, Lancôme, Cartier, Acer computer, Grazia magazine and Sony, to name some. The artist has also been featured in several publications worldwide. He exhibited internationally in Berlin, Paris, Belgium, Hollywood, Zurich, New York, London, Valencia, Madrid, Montreal, San Diego, and Tokyo, which was home to his first solo show called Cadavres Exquis in 2008.

ORARI DI APERTURA
lunedì – venerdì ore 9-19 sabato ore 9-14

Opening night and artist meet-and-greet,
Friday 18th September 2015 – h. 6pm

Opening times
Monday – Friday,h 9am-7pm
Saturday, h 9am-2pm

For information: isadora@fruitexhibition.com

danza

A passo di danza

Dal 10 al 12 settembre la danza in tutti i suoi generi andrà in scena a Bologna con 3 giorni dedicati a stage di approfondimento di danza classica, contemporanea e hip hop con professionisti del settore.

Il 12 settembre spazio alle scuole del territorio con la seconda edizione della Rassegna di fine estate.

L’evento è organizzato dalla società sportiva Endas A passo di danza in collaborazione con l’associazione Endas Ensemble e con il patrocinio di Comune di Monte San Pietro ed Endas Emilia Romagna.

Per info e iscrizioni: www.apassodidanza.org/contact

illustrazione, libri

Fiera di Bologna

Speciale insegnanti

La Fiera del Libro per Ragazzi e DiDEA – spazi, idee e materiali per l’educazione e la didattica – danno un caloroso benvenuto agli Insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, offrendo loro un ricco programma di iniziative di approfondimento e di sintesi sulle tematiche più attuali per l’educazione, la didattica, la cultura dei ragazzi.

Il programma si articola in numerosi appuntamenti; la pre-registrazione anche a una sola iniziativa consente di ottenere un biglietto ridotto giornaliero (€ 10) per l’ingresso ad entrambe le manifestazioni.

Il programma “Speciale Insegnanti” è un importante capitolo della grande iniziativa “Settimana del libro e della cultura per i ragazzi”, realizzata da BolognaFiere sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura e in collaborazione con AIE – Associazione Italiana Editori, Università di Bologna – Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Comune di Bologna. La “Settimana” si inaugura sabato 28 marzo con il Weekend dei giovani lettori”: nei giorni 28 e 29 marzo, per la prima volta, il pubblico delle famiglie sarà accolto in Fiera e potrà visitare la storica Mostra degli Illustratori e la mostra del paese ospite 2015, la Croazia. Inoltre, nel padiglione 22, a pochissimi metri dalla Mostra Illustratori, una grande libreria internazionale proporrà il meglio degli editori di tutto il mondo presenti alla Fiera del Libro per Ragazzi.

Da lunedì 30 marzo a giovedì 2 aprile 2015, l’ingresso alla Fiera del Libro per Ragazzi sarà, come da tradizione, riservato ai soli operatori del settore.

 

Visualizza il calendario e clicca qui per registrarti

Arte

Mostra a Palazzo d’Accursio

L’Associazione Bologna per le Arti rende omaggio al pittore e scultore Giovanni Romagnoli (Faenza 1893 – Bologna 1976) con un’ampia retrospettiva a cura di Stella Ingino.

La mostra, articolata tra la Sala d’Ercole, la Manica Lunga e la Sala Farnese di Palazzo D’Accursio, ricompone il percorso artistico del pittore attraverso una ricca selezione di dipinti e sculture, per raccontare un artista singolare, lontano dai dibattiti culturali e artistici della sua epoca, le cui opere in bilico tra sogno e realtà, sembrano sospese nel tempo.

In una sezione dedicata, gli scatti inediti di Nino Migliori, tra i maggiori esponenti della fotografia italiana del secondo dopoguerra, raccontano il lato intimo e quotidiano del pittore. Sono foto in bianco e nero, ritratti in studio, primi piani che mostrano Giovanni Romagnoli nella sua veste di artista e di uomo. Una piccola collezione di lettere ne rivela il lato privato, tra affetti e memorie, permettendo di cogliere l’essenza del suo animo.

La mostra si fregerà di prestiti della collezione MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna e delle Collezioni di Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e di un nucleo consistente di opere provenienti dalla Banca Cassa di Risparmio in Bologna.

Realizzata in collaborazione con il Comune di Bologna, la mostra ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Bologna, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e dell’University of Pittsburgh.

La selezione delle opere è a cura del Comitato scientifico dell’Associazione composto da: dott. Gianarturo Borsari (presidente), prof. Daniele Benati, dott. Massimo Medica, Alberto Giordani, dott.ssa Silvia Rubini, dott.ssa Stella Ingino, dott. Pierluca Nardoni.

Contemporaneamente alla rassegna, nella Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio, si svolgerà la sesta edizione dei “Dialoghi Culturali”, una serie d’incontri con la partecipazione di docenti, critici d’arte, curatori ed esperti che indagheranno sulla poetica di Giovanni Romagnoli e sul contesto storico artistico di riferimento.

L’Associazione Bologna per le Arti giunge così alla sua undicesima mostra, dopo il successo di pubblico ottenuto con le retrospettive Alfredo Protti, Il Novecento sensuale e con Mario de Maria, Il pittore delle lune: per quest’ultima, l’Associazione ha ricevuto nel 2013 la Medaglia dal Presidente della Repubblica per la “rilevanza e per l’intensa attività nell’ambito della promozione delle arti figurative”.

Aperto tutti i giorni, 10.00 – 18.30 (ultimo ingresso ore 18.00) fino all’11 febbraio
Chiuso 25-12-2014 e 01-01-2015

 

illustrazione

Fruit exhibition 2014

FRUIT EXHIBITION 3^ EDIZIONE

12/14 DICEMBRE 2014 | PALAZZO RE ENZO, BOLOGNA

 

 

IRMA BOOM & LEONARDO SONNOLI IN CONVERSATION



La terza edizione di Fruit Exhibition si terrà dal 12 al 14 dicembre a Palazzo Re Enzo a Bologna, evento interamente dedicato al graphic design e all’editoria creativa e sostenuto dal Comune di Bologna, vedrà tra gli ospiti speciali due tra i più grandi graphic designer viventi: Irma Boom, universalmente riconosciuta come la migliore book designer al mondo e il nostro Leonardo Sonnoli.

 

Grazie al contributo dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Fruit 2014 porta a Bologna il meglio del graphic design olandese e internazionale in un incontro che vuole inaugurare una serie di lecture di grandi protagonisti della comunicazione visiva.

 

La carriera di Irma Boom, graphic designer olandese, vanta la progettazione di 250 libri di cui 50 entrati a fare parte della collezione permanente del MOMA di New York.

Pensati come veri e propri oggetti di design, si può dire senza alcun timore che molti dei libri più belli prodotti negli ultimi anni sono opera di Irma Boom. Il suo singolare approccio al progetto, la creazione ormai celebre di micro libri prototipo dell’esecutivo, dà origine a combinazioni sorprendenti di tipografia, immagini e struttura consacrando Boom come icona internazionale del design olandese.

Irma Boom parlerà del suo lavoro insieme a Leonardo Sonnoli, graphic designer riconosciuto a livello internazionale e presidente della sezione italiana dell’Alliance Graphique Internationale (AGI). Tra i suoi moltissimi progetti, l’identità visiva di istituzioni pubbliche come la Biennale di Venezia. Ha inoltre curato la comunicazione di Artissima 2014 insieme allo studio Tassinari e Vetta con cui collabora.

Il talk si terrà sabato 13 alle 19.00 in sala Re Enzo, il costo del biglietto d’ingresso, acquistabile direttamente dal sito, è di 7 euro (fino a esaurimento posti).

 

Il programma dei talks di Fruit 2014 continua. Pensato per avvicinare il pubblico al mondo dell’editoria creativa e del graphic design e si sviluppa attraverso conferenze, incontri, presentazioni di nuovi progetti e performance. Ecco in breve il calendario degli incontri che si svolgeranno tutti in sala Re Enzo:

 

Venerdì 12 alle ore 18.00 inaugurerà il duo di graphic e visual designer indipendente We are Müesli. Specializzato in game design e visual storytelling, WAM presenterà a Fruit l’Episodio 0 del videogioco e visual novel CAVE! CAVE! DEUS VIDET.

Subito dopo, alle ore 19.00, ci sarà la presentazione del libro fotografico di TerraProject con una lettura di Wu Ming mentre alle 21.00 concluderanno la giornata di incontri, Francesco Guerri e Alberto Fiori di NAGEL. La band presenterà SEVEN SONGS FOR A DISASTER, primo loro disco stampato in una tiratura limitata di 280 esemplari. A seguire, NAGEL in concerto.

 

Sabato 13 l’apertura della rassegna è prevista per le ore 15.00 e alle 16.00 ci sarà un focus sui nuovi mestieri della creatività a cura della fondazione FITSTIC che offre un percorso formativo alternativo alla formazione universitaria, integrando istruzione, formazione e lavoro in linea con i più avanzati modelli formativi internazionali.

Alle 17.30 i rappresentanti di Nurant, bellissimo magazine che ospita lavori di illustratori, street artist e disegnatori italiani e internazionali, investigherà l’arte di Nathalie Du Pasquier, artista che è stata tra i soci fondatori del Memphis Group, nel talk DALLA SUPERFICIE ALL’OGGETTO E RITORNO. Alle 19.00 ci sarà l’atteso incontro tra Irma Boom e Leonardo Sonnoli, mentre in chiusura, alle 20.30, Chialab presenterà strumenti e tecniche per l’editoria digitale con il talk DARE FORMA ALLE STORIE.

L’apertura dell’ultima giornata, domenica 14 dicembre, è prevista alle ore 12.00 e il primo talk avrà luogo alle 14.00. Si tratta della presentazione di La marea, terzo volume della rivista autoprodotta di fumetto e illustrazione a cura di Gap-zine. Alle 16.00 sarà la volta di Christoph Ruckhäberle e Henriette Weber di Lubok Verlag. Per la prima volta di persona in Italia presenteranno al pubblico il loro progetto editoriale in un talk che avrà l’obbiettivo di descrivere le dinamiche dell’autopubblicazione tedesca e il ruolo cha ha avuto nella storia e nella cultura di questo paese.

La conclusione della giornata, e dell’intero festival, è alle 18.00 con Love Will Tears Us Apart. Again, il progetto del fotografo e artista Alessandro Trapezio, che oltre a presentare il suo catalogo frutto di un lavoro di raccolta durato ben 11 anni, coinvolgerà per l’occasione Francesca Pizzo e Angelo Casarrubia di Melampus per una performance musicale.

 

Per informazioni, contatti e per consultare il programma aggiornato: www.fruitexhibition.com