biblioteca

I dintorni del giallo

martedì 20 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

FINTA PELLE di Saverio Fattori e TU UCCIDI di Aristide Bergamasco

Presentazione di romanzi non proprio gialli

FINTA PELLE di Saverio Fattori (Marsilio)
In queste pagine vivono un uomo e due donne. L’uomo è sopravvissuto agli anni Ottanta. È stato un eroinomane e adesso ha una nuova dipendenza: un sito di appuntamenti erotici. Tutte le sue dipendenze sono ironiche e, in fondo, grottesche. Le due donne lavorano entrambe in un’azienda che non è né grande né piccola, né buona né cattiva. Non sono amiche ma conoscono l’una il volto dell’altra; si chiamano Carla e Tiziana. L’uomo invece non ha nome, ma ha un messaggio: « Cerco una donna che come me è arrivata a fine corsa e vuole farsi un ultimo giro di giostra e poi lasciare la fiera per sempre. Andarsene così.» E al messaggio disperato, e avventuroso, risponde Tiziana, disposta ad accettare che il primo appuntamento sia anche l’ultimo…
 
TU UCCIDI di Aristide Bergamasco (Golem Edizioni) 
Donato Carrai è un brillante ed affermato psicologo psicoterapeuta che in passato è stato giudicato fautore di teorie psicologiche di condizionamento mentale troppo spregiudicate. Ora però la polizia ha bisogno di lui per cercare di venire a capo di una serie di omicidi/suicidi che sta sconvolgendo Padova nel periodo natalizio. Insieme all’ispettore Caterina Falcona inizia a cercare sia la spiegazione sia il responsabile della tragica follia omicida ma, nel fare questo, presto cominciano a evidenziarsi tensioni anche all’interno delle Forze dell’Ordine e e anche i rapporti professionali tra i protagonisti vanno modificandosi perché non tutto, anzi quasi nulla, è come sembra.
 
Letture e moderazione a cura del Consorzio Eventi Editoriali

mercoledì 21 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Paola Favero e Sandro Carniel

Gli alberi raccontano il cambiamento climatico. Sarà una pianta a salvarci?
Ed. Hoepli, 2019
Introduce Francesca Mariotti
Sarà presente l’Assessore all’Ambiente Alessandro Balboni
Gli alberi e le foreste si sono evoluti in milioni di anni per raggiungere il massimo equilibrio con il territorio che li circonda. Ma qualcosa sta cambiando e troppo rapidamente perché loro possano adeguarsi. Partendo dal disastro che si è abbattuto sulle montagne del Nord-Est il 29 ottobre 2018, prende vita un appassionato racconto sul cambiamento climatico, che vede uniti dallo stesso destino oceani e foreste. Durante l’incontro saranno proiettati iImmagini e filmati sul tema.
Paola Favero, forestale, scrittrice, vincitrice Bancarella Sport per la montagna 2002, premio Marcolin 2005, alpinista, esperta di educazione ambientale, già comandante del Distretto Forestale di Agordo e del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Vittorio Veneto. Oltre a 18 libri legati alla montagna, tra cui racconti per ragazzi, libri naturalistici e di alpinismo, raccolte di antiche leggende cimbre e ladine, ha pubblicato decine di articoli e tenuto convegni e conferenze sulla montagna e sulle foreste e i cambiamenti climatici. A marzo del 2019 le è stato conferito il Premio Internazionale “Una mimosa per l’ambiente” assegnato annualmente in occasione dell’8 marzo a una donna che si sia particolarmente distinta nella salvaguardia della natura.
Sandro Carniel, oceanografo, è primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sede di Venezia. Affronta i temi dei rapporti tra Oceani e clima con un approccio multi- e interdisciplinare. Autore di oltre 200 tra pubblicazioni e contributi scientifici su riviste internazionali di settore, si occupa di divulgare il ruolo degli Oceani attraverso scrittura (“Focus”, Istituto Enciclopedico Treccani, Hybris), video (“Nautilus”, “Memex”, “SuperQuark”) e rete (blog AGI).
A cura del Circolo culturale Olimpia Morata APS, nell’ambito del Maggio dei libri 2020, che prosegue fino a fine anno, causa Covid.

giovedì 22 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Pier Luigi Montanari

Nella ricorrenza del settimo centenario dalla morte del “sommo poeta” (1265-1321) la “Dante” di Ferrara si propone di contribuire alle commemorazioni cittadine organizzando una serie di “Incontri danteschi”, variamente declinati.
Oggetto di approfondimento della prima conferenza sarà il canto XVII del Paradiso, centrale tra i 33 della cantica. Dopo le affettuose effusioni con il trisavolo nei canti precedenti e le nostalgiche rimembranze della dirittura morale dei Fiorentini di un tempo, Dante ascolta con orgogliosa attenzione le parole del suo avo, che gli predice la futura sventura dell’ingiusta condanna e dell’esilio, ma insieme lo incoraggia nella certezza che il suo nome e la sua fama saranno sempre vivi nei secoli seguenti, ben oltre la punizione di chi, mentendo, lo ha accusato e colpito. Dante, dunque, scriva quello che la mente e Beatrice gli suggeriscono; le sue parole saranno guida salutare per le generazioni future.
A cura della Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara

venerdì 23 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Carla Baroni

Edizioni Stravagario (Minturno, Latina), 2020
Dialoga con l’autrice Tito Manlio Cerioli
Lettori Patrizia Fiorini e Sandro Mingozzi
La particolarità precipua di questo libro che – come si evince dal titolo – tratta d’amore è che consta di 365 testi, uno per ogni giorno dell’anno. Fa seguito a “Canti d’amore per San Valentino” della stessa Baroni (molto più esiguo nel numero di pagine ma molto simile nel contenuto) dove la donna esprime tutto il ventaglio di emozioni positive o negative che la legano al partner, amico o nemico secondo le situazioni. Piccole poesie che si esauriscono in un numero limitato di versi inseriti in ogni giorno dell’anno come in un calendario a sdrammatizzare, spesso con molta ironia, il rapporto tra i due sessi.

sabato 24 ottobre 2020 ore 10,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Il libro di cui si parlerà è: Avere o essere? di Erich Fromm

LeggerMente è un gruppo di lettura dedicato ai libri di psicologia e ad altre “discipline della mente”, quali possono essere, ad esempio, la filosofia e le nueroscienze. Ha cominciato la sua attività nel 2015, ospitato dalla biblioteca Bassani.
Fra i testi esaminati negli anni: S. Freud, Psicologia delle masse e analisi dell’Io; S. Freud, Il disagio della civiltà; V. Mancuso, Il bisogno di pensare; M. Recalcati, L’ora di lezione; U. Galimberti, La parola ai giovani; E. Fromm, Fuga dalla libertà; A. Guglielmi, Il linguaggio segreto del corpo; A. Carotenuto, L’anima delle donne; A. Semi, Il narcisismo.
Dopo una lunga sosta dovuta al Covid, riprende gli incontri dedicati al commento di un testo, presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara.
Il libro di cui si parlerà  è: Avere o essere? di Erich Fromm
La prevalenza della modalità esistenziale dell’avere ha determinato la situazione dell’uomo contemporaneo: ridotto a ingranaggio della macchina burocratica; manipolato nei gusti, nelle opinioni e nei sentimenti dai governi, dall’industria, dai mass media; costretto a vivere in un ambiente degradato. Contro questo modello dominante, Fromm delinea le caratteristiche di un’esistenza incentrata sulla modalità dell’essere, in quanto attività autenticamente produttiva e creativa, capace di offrire all’individuo e alla società la possibilità di realizzare un nuovo e più profondo umanesimo.

lunedì 26 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Dialogo tra Nicola Alessandrini e Antonio Moschi

La nascita del logos filosofico segna una discontinuità rispetto alla rivelazione del senso del mondo costituita dal mito: la filosofia infatti è ricerca della verità incontrovertibile, basata sulla forza di un’argomentazione razionale la cui negazione è autonegazione. Eppure chi di noi non ricorda la potenza evocativa dei miti creati da Platone? E perché mai Aristotele afferma che “anche l’amante del mito è in un certo qual modo un filosofo”? Forse perché il pensare per immagini (e non soltanto per concetti) è una cifra distintiva dello spirito umano, come ci testimonia una riflessione in proposito che va dall’antichità fino ad oggi. Ne è un esempio il pensiero di Ernst Bloch, filosofo della speranza, nel quale la narrazione affabulante diviene l’anticamera dell’utopia concreta e dei sogni ad occhi aperti, apprendistato del difficile artigianato del desiderio. Nelle Tracce Bloch raccoglie fiabe, leggende, miti, proverbi e aneddoti che ci permettono di dialogare con il mistero delle cose e dell’uomo. Quell’“oscurità dell’attimo vissuto” da cui nasce la speranza.
Primo appuntamento del nuovo ciclo “I colori della conoscenza e i linguaggi” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Argomenti vari, conferenza

Conferenze alla Ariostea

PROCEDURE DI SICUREZZA
In questa fase post-covid, è indispensabile osservare tutte le disposizioni di sicurezza previste per le manifestazioni pubbliche.
Per accedere alle sale conferenze (la cui capienza è stata più che dimezzata – nella Sala Agnelli dell’Ariostea, ad esempio, sono disponibili solo 36 posti) sarà indispensabile attenersi ad un preciso protocollo che garantisca gli utenti da possibili contagi.
Pertanto, sarà necessario:

  • entrare con la mascherina e togliersela solo dopo essersi seduti;
  • sanificare le mani all’ingresso della sala,
  • utilizzare solo le sedie indicate da un apposito cartello;
  • rimettere la mascherina durante l’uscita.

Conferenze e Convegnimartedì 13 ottobre 2020 ore 17

Quale scuola, quale Paese

Conferenza di Patrizio Bianchi

Introduce Daniela Cappagli
La pandemia ha bloccato le attività ordinarie della scuola italiana, richiedendo il ritorno alla “normalità”, ma la normalità da cui veniva la scuola italiana non è più sufficiente, l’Italia è il paese con il più alto tasso di dispersione scolastica, il più basso livello di istruzione e addirittura l’ultimo posto come cultura digitale in Europa. Questo è del resto il risultato di un Paese che da 20 anni presenta la più bassa crescita economica d’Europa, e che tagliava gli investimenti in educazione e ricerca,  nel momento più difficile degli ultimi anni, gli anni di uscita dalla prima crisi globale, che del resto erano gli stessi anni in cui cambiava la tecnologia. La scuola del resto è storicamente stato il luogo in cui dapprima si è formata la classe dirigente, poi la stessa comunità e i suoi valori, poi le competenze per lo sviluppo, e infine, più recen temente l’attenzione è stata sulla formazione della persona. Che cosa vuole essere oggi la scuola italiana ? La risposta è: quale Paese vogliamo? E quindi quale comunità, quale sviluppo, quale classe dirigente, a quali valori formare i nostri ragazzi e noi stessi. La Costituzione ci offre risposte che debbono essere i nostri riferimenti oltre il coronavirus e che si basano sui principi di solidarietà e competenza condivisa, che sono oggi anche i pilastri di un nuovo sviluppo umano.
Patrizio Bianchi è ordinario di economia applicata all’Università di Ferrara, dove è stato a lungo rettore; è stato per dieci anni assessore alla scuola della Regione Emilia Romagna. Ha coordinato fino alla fine di luglio il Comitato degli esperti del Ministero dell’Istruzione. È titolare della Cattedra Unesco in Educazione, crescita e eguaglianza.
A cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Invito alla letturamercoledì 14 ottobre 2020 ore 17

Tre ricordi: Cussler, Sepulveda, Zafon

Omaggio ai grandi narratori scomparsi

Letture e analisi di Enrico Neri, Eleonora Pescarolo e Alberto Amorelli
Questo 2020 non è sicuramente stato parco di dolore. Un anno complicato che ci ha messo e ci sta mettendo alla prova in modi che non potevamo nemmeno immaginare. Parafrasando Haruki Murakami, nella vita ci sono delle tempeste attraverso le quali devi passare e non sai come ne uscirai, ma sai che ne uscirai: “Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.” E’ questo è anche quello che è successo a noi. Dopo questa tempesta siamo rinati, rinati come “Banda del Libro”, con la voglia di sempre e la volontà di sempre di offrire consigli di lettura con un tocco di Robin Hood in più, i banditi della letteratura. Per dare un senso di ciclicità a tutto il nostro operato ripartiamo dal momento in cui siamo stati fermati dal lockdown, con qualche omaggio in più: febbraio Clive Cussler, Aprile Luis Sepulveda, Giugno Carlos Ruiz Zafon. Tre mesi, tre date che hanno portato alla scomparsa di altrettanti importantissimi autori. La Banda del Libro vuole omaggiarli, raccontarveli e portarli a voi attraverso le loro immortali parole.
A cura de “La Banda del Libro”

Incontro con l’autoregiovedì 15 ottobre 2020 ore 17

Occhi di pesce

Presentazione del libro di Gianfranco Vanni (Collirio)

Edizioni La Carmelina, 2019
Graphic novel liberamente ispirato al romanzo Gioventù senza Dio, dello scrittore e drammaturgo Ödön von Horváth, pubblicato nel 1937 presso un editore di Amsterdam. Storia torbida e tragica di adolescenti berlinesi nella Germania nazista, alla vigilia della catastrofe.
Gianfranco Vanni (Collirio) Insegna storia dell’arte in un liceo ferrarese. Si occupa di fumetti e illustrazioni fin dagli anni ottanta. Ha pubblicato su importanti riviste del settore: Tempi supplementari, Frigidaire, Casting, Selen, Blue. Per le Edizioni Trentini, oltre a numerosi opuscoli, ha dato alle stampe due libri: La storia di Ferrara a fumetti (2001) e La strada dei mille errori (2003) dedicato alla vita e all’omicidio di don Minzoni.
Presentazione con supporto di video e immagini.

Incontro con l’autorevenerdì 16 ottobre 2020 ore 17

Racconti surreali

Presentazione del libro di Carlo Avogaro

Faust Edizioni, collana di narrativa ‘I nidi’, 2020
Ne parlerà con l’autore Paolo Maietti. Sarà presente l’editore Fausto Bassini.
Giacomo Leopardi alla ricerca di una pozione magica che conquisti Silvia, ma non sarà l’unico cliente della strega. Il mito del Labirinto visto con gli occhi di uno scaltro Minotauro. Una stralunata casa di riposo per ricchi. L’omonima discendente di un premio Nobel per la letteratura viene sballottata tra gli scaffali di un ipermercato senza logica. Un inquilino resta prigioniero dei lavori condominiali. E molto altro ancora… Sospesi tra atmosfere e suggestioni che omaggiano Beckett, Borges, Buzzati e Kafka, l’autore ci conduce in un sorprendente viaggio surreale lungo 18 racconti. Questo incontro vuole inoltre rappresentare un’occasione ufficiale per ricordare, insieme a chi l’ha conosciuto, la figura del pittore, poeta e illustratore ferrarese Gabriele Turola (sua l’opera “Il viaggio di Magritte”, del 2010, nella copertina del libro di Avogaro), a un anno esatto dalla scomparsa.
Carlo Avogaro. Avvocato bolognese, si dedica alla letteratura sin dagli anni universitari vincendo, con il racconto ‘Morte di un maestro’, un concorso indetto dall’Alma Mater. Ha pubblicato tre raccolte di poesie  e due libri per ragazzi. Nel 2004 vede la luce il romanzo d’esordio “Il messaggio” e tre anni dopo, per Pendragon, il volume di racconti “I segreti della Corte d’Appello”. Nel catalogo Faust Edizioni “La Città. Il quarto romanzo di Kafka”, uscito nel 2017.

Conferenze e Convegnilunedì 19 ottobre 2020 ore 17

​Approccio mistico ai segreti del Corano

Conversazione con Paolo Urizzi

Introduce Marcello Girone Daloli
La numerologia nascosta del Corano con una riflessione sulla visione mistica dei significati. Percorsi nella dimensione trascendente e storica della rivelazione del Testo sacro.
Paolo Urizzi (1951), arabista, esperto di sufismo e di induismo, autore di diversi saggi. Interessato alla Philosophia Perennis, ha fondato la rivista Perennia Verba e dirige la collana di testi del sufismo de Il Leone verde. Ha pubblicato la traduzione di un classico del sufismo antico, il Ta’arruf di Kalabadhi (“Il sufismo nelle parole degli Antichi”). Tiene Master sul sufismo e sulla mistica alla Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini.
Scarica  Incontri con la spiritualità applicata

concorsi

La scatola dei bottoni

La scatola degli antichi bottoni

A cura di Carla Fiorini (Biblioteca Ariostea) e Lorella Ansaloni, Luciana Bruno, Francesca Ceresoli, Rosa Fogli (Gruppo New Voices del Distretto Lions 108 Tb)

Anche quando non si tiene più alle cose, non è affatto indifferente averci tenuto, perché era sempre per qualche ragione che sfuggiva agli altri…  
(Da “Un’eredità di avorio e ambra” di Edmund de Waal)

Chi nella propria casa non possiede una scatola del cucito?
Una scatola che è un vero tesoro: fili colorati, forbici, nastri e tantissimi bottoni, di varie dimensioni e fogge… Ma allora, perché non facciamo tutti insieme un gioco?
Apriamo i nostri armadi e prendiamo la scatola, tra quei bottoni ce ne sarà sicuramente uno che vi farà ricordare qualcosa: un momento della nostra vita, una persona speciale…
Raccontiamo la nostra storia, le emozioni che abbiamo provato, i sorrisi che abbiamo ricordato e le lacrime che avevamo versato!
Scrivete questi vostri ricordi e inviateli, le vostre memorie faranno parte di un libro collettivo, un e-book scritto e parlato che potrà essere “letto” anche da non vedenti.

  
La scatola degli antichi bottoni” è il nuovo gioco/passatempo “anticovid” nato dalla collaborazione fra il Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara e le New Voices Lions del Distretto 108 Tb. Una nuova idea per affrontare le giornate in quarantena e trarne qualcosa di utile. Con “La Scatola degli antichi bottoni” prosegue, infatti, il percorso di “scrittura personale” avviato da FINIAMOLA! con il quale cerchiamo di stimolare i lettori a saltare la barricata e a diventare anche scrittori.
In questo caso, si tratta di lasciarsi trasportare dall’emozione suscitata da un bottone, un oggetto della quotidianità al quale non diamo alcun valore fino a quando non si stacca o non ci aiuta a ricordare momenti belli o brutti della nostra vita. 
La scatola degli antichi bottoni” servirà a dare voce a donne, uomini e giovani che uniti in una grande catena di solidarietà desiderano donare le proprie emozioni attraverso la memoria legata ad un bottone per farci sentire meno soli.

  • Il gioco è aperto a tutti  e non richiede alcun tipo di iscrizione.
  • Per partecipare sarà sufficiente realizzare un testo non più lungo di 1000 battute spazi inclusi (in formato testo e non in pdf), non dovrà contenere volgarità, né nomi e cognomi di persone facilmente riconoscibili e dovrà essere titolato.
  • Il testo dovrà contenere solo il nome dell’autore (chi desidera potrà chiedere che il proprio nome venga omesso) e il luogo di provenienza.

► I testi dovranno essere inviati entro il 30 maggio 2020 al seguente indirizzo: c.fiorini@edu.comune.fe.it

Le referenti del progetto si riservano di escludere i brani che non corrispondano alle indicazioni fornite o che non siano ritenuti idonei.
Tutti i testi ricevuti verranno trasformati in un e-book scritto e parlato e pubblicati sui siti del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara e delle New Voices Lions del Distretto 108 Tb.

Buona lettura e buona scrittura!

Iniziativa inserita nel calendario nazionale del Maggio dei libri 2020  


Le biblioteche sono chiuse (#iorestoacasa), ma gli utenti possono scaricare gratuitamente decine di migliaia di libri, periodici e quotidiani dalle seguenti pagine web
Bibliofe https://bibliofe.unife.it/SebinaOpac/.do
Emilib https://emilib.medialibrary.it/home/cover.aspx
 

biblioteca, conferenza

Non solo arte- V edizione

Lunedì 2 marzo 2020 ore 17

Olimpia Morata

Epistolario

Intervengono Antonella Cagnolati, che ha tradotto le lettere in italiano e del libro ha curato introduzione e bibliografia, e Francesca Mariotti, presidente dell’Associazione Culturale Olimpia Morata.
Olimpia Morata e i suoi eventi biografici rappresentano un’esaustiva testimonianza dell’osmosi tra gli studi classici (in gioventù) e la passione ardente per la teologia della sfera riformata (in età adulta), un percorso fatto da molti intellettuali italiani dell’epoca che, sebbene tra difficoltà significative, avevano abbracciato il credo protestante e poi avevano subito in prima persona dure conseguenze, tra esilio e martirio. Dopo la sua morte avvenuta nel 1555, dopo varie e dolorose vicende, un intellettuale Celio Secondo Curione che aveva conosciuto la giovane Olimpia a Ferrara decise di raccogliere tutto ciò che ella aveva scritto per erigere un monumento alla sua memoria: fu pubblicato così un primo volume nel 1558 al cui interno si trovano le lettere scritte da Olimpia a vari e importanti personaggi del suo tempo.
Il presente volume raccoglie 17 lettere su un totale di 52 e l’introduzione all’edizione delle Opere (1558): si tratta della prima traduzione da latino delle epistole e della prima conseguente traduzione in lingua spagnola.
Ci auguriamo di illuminare in tal modo la figura di questa mirabile donna e di preservarne la memoria per le generazioni future.
In collaborazione con l’Associazione Culturale Olimpia Morata

Conferenze e Convegni martedì 3 marzo 2020 ore 17

Sopravvivenza e revivalismo della tradizione classica dalla Tarda Antichità a Federico II di Svevia

Conferenza di Alberto Andreoli

Per il ciclo “Non solo arte” Conversazioni di storia dell’arte a Palazzo Paradiso – 5° edizione – Arte antica e arte moderna. La tradizione classica nella cultura artistica del primo Rinascimento

La caduta dell’impero romano non significò la scomparsa di interesse per l’antichità classica. Seguirono le “rinascite” d’epoca giustinianea, carolingia, ottoniana e federiciana. Alla corte di Federico II di Svevia si formò lo scultore Nicola Pisano, fedele interprete dell’antico e con Giotto fondatore del classicismo rinascimentale. A partire da Padova, tra Due e Trecento si affermò un umanesimo di forte matrice antiquaria. Poco dopo il 1401 i fiorentini Filippo Brunelleschi e Donatello si recarono a Roma per studiare dal vivo l’architettura e la scultura antiche: gli influssi della loro variegata produzione “progressista” all’antica si riverberarono su numerosi artisti contemporanei toscani, tra i quali Masaccio, e del nord Italia.
Il ciclo continuerà il 14 aprile con “Roma quanta fuit, ipsa ruina docet: gli umanisti di fronte alle rovine di Roma” e si chiuderà il 12 maggio con “Brunelleschi, Donatello e Masaccio: la passione per l’antico tra gli artisti del primo Quattrocento”.
A cura del Centro italiano di studi pomposiani e Deputazione provinciale ferrarese di storia patria in collaborazione con Biblioteca Comunale Ariostea, Istituto di studi rinascimentali, Società Dante AlighieriComitato di Ferrara, Università degli studi di Ferrara

Scarica la locandina Non solo arte – V edizione  

Incontro con l’autore mercoledì 4 marzo 2020 ore 17

Che fine ha fatto Sandra Poggi?

Presentazione del libro di Davide Pappalardo

Pendragon, 2019
Presenta il libro Marco Bertozzi (Unife) e introduce Doris Cardinali
Letture di Maria Calabrese e note di Ludovico Bignardi (AMF – Scuola di Musica Moderna di Ferrara)
Milano, dicembre 1973. Libero Russo, scalcagnato investigatore, viene contattato da uno sconosciuto nella sua bicocca al quartiere Isola, dove vive in compagnia di un gatto e delle canzoni di Fred Buscaglione. Deve rintracciare Sandra Poggi, una ragazza della Milano bene di cui si sono perse le tracce. Un caso all’apparenza semplice, visto che la giovane è in contrasto con la famiglia. Libero, alle prese con i propri tormenti interiori e con la nostalgia per la sua terra, la Sicilia, intuisce che potrebbe non trattarsi semplicemente di una fuga da casa. In un vorticoso giro di giostra tra Milano, Venezia e Bologna, l’investigatore entra in contatto con neofascisti, strizzacervelli, prostitute, doppiogiochisti, movimentisti, poliziotti corrotti, per cercare di arrivare a Sandra, che sembra volatilizzarsi ogni volta che l’afferra, in un gioco di specchi in cui non si sa più chi è l’inseguito e chi l’inseguitore.
Davide Pappalardo è nato nel ’76 alle pendici dell’Etna. Dopo alcuni anni trascorsi a Roma, approda a Bologna, dove oggi vive e lavora. Ha pubblicato tre romanzi e diversi racconti: Milano Pastis (Nerocromo – 2015); La Versione di Mitridate (Zona – 2015); Buonasera (signorina) (Eclissi – 2016); Doppio Inganno (Todaro – 2017); Che fine ha fatto Sandra Poggi? (Pendragon -2019). Con Buonasera (signorina) (Eclissi, 2017) ha vinto il premio “Nero Digitale” al concorso Garfagnana in Giallo.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione Amici della Biblioteca Ariostea e con la libreria Sognalibro.

Scarica la locandina Davide Pappalardo – Che fine ha fatto Sandra Poggi  

Incontro con l’autore giovedì 5 marzo 2020 ore 17

Istantanea di ippopotamo con banane

Presentazione del libro di Philipp Morre

Dialogano con l’Autore Giorgia Sensi e Giuseppe Ferrara
La sua unica paura era, paradossalmente, di esser stato fin troppo bravo, non per sé – la fama in tempi incerti è una forma di passaporto – ma per loro. Pendevano troppo dalle sue labbra, si rifiutavano di metterlo in discussione, di contestarlo. Immaginava il suo alunno migliore, decenni dopo, fare la stessa identica lezione: “Quando ero all’asclepeion, a Larissa, con Ippocrate, uno studente come voi…”, e tutte quelle belle domande ancora senza risposta: Dove risiede l’anima? Gli ippopotami mangiano banane? Il sangue è una marea?
«Queste non sono però poesie nostalgiche – al contrario, hanno contezza e sono lucidamente consapevoli del passaggio del tempo, della maturità, della perdita di persone e luoghi». Patrick McGuinness
Philip Morre è nato a Londra ma ha vissuto in Italia per gran parte della sua vita adulta, da ultimo a Venezia, dove per dieci anni ha tenuto una libreria di libri usati nel Ghetto. Ora lavora come traduttore. Ha pubblicato diversi pamphlet, in particolare si citano After Fra Angelico e altre poesie (la spina editrice, 2009); Here’s to the Home Country  (Rack Press, 2010), e una intera raccolta The Sadness of Animals (San Marco Press, 2012). Istantanea di ippopotamo con banane (Snapshot of Hippo with Bananas), cura e traduzione di Giorgia Sensi, prefazione di Patrick McGuinness, Interno Poesia Editore, 2019 , è la sua seconda raccolta. Il volume è interamente testo a fronte.

Incontro con l’autore venerdì 6 marzo 2020 ore 17

L’eredità di Antigone. Sorelle e sorellanza nelle letterature, nelle arti, nella politica.

Presentazione del libro curato da Monica Farnetti e Giuliana Ortu

Cesati, 2019
Ne parlano con le curatrici Francesca Mellone e Silvana Vecchio
La relazione tra sorelle accompagna e scandisce nel corso della storia le tappe di diversi saperi, dalla letteratura alle arti visive, dal teatro alla musica, dalla politica alla storia del costume. Attraverso i contributi di studiose e studiosi di diverse discipline, il volume ricostruisce il panorama e le complesse dinamiche della sorellanza, indagata tanto nella sua dimensione strettamente biologica quanto in quella spirituale e simbolica. In questa lunga storia di sorelle per nascita o per scelta, la presa di parola delle donne costituisce un momento di svolta e trasforma un rapporto che spesso era stato di condivisione della sofferenza in un trionfale viaggio verso l’affermazione dell’ingegno femminile.
A cura dell’associazione Amici della Biblioteca Ariostea

biblioteca

Libri in scena

martedì 11 febbraio 2020 ore 16,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Carlo Magri e Giovanna Mattioli per la presentazione della XV edizione della rassegna “Giardini al cinema”

Uno dei grandi maestri del cinema italiano, Pupi Avati, trova nei paesaggi padani le atmosfere suggestive, spesso anche inquietanti, protagoniste di molti dei suoi film.
Carlo Magri, regista e docente di Unife, presenta spezzoni inediti di interviste- degli anni gli anni 80 e 90- che hanno come tema il rapporto speciale  di Avati con Ferrara, il Delta e la sua gente. Giovanna Mattioli, architetto paesaggista, curatrice storica di “Giardini al Cinema”, alla XV edizione, sottolinea la centralità dei luoghi e del paesaggio nei tre film proposti quest’anno (Una gita scolastica, La casa dalle finestre che ridono, Le strelle nel fosso)
Le proiezioni si svolgeranno al Cinema Boldini (via Previati, 18) secondo il calendario che sarà diffuso in questa occasione.
A cura del Garden Club di Ferrara

mercoledì 12 febbraio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura della Compagnia del Libro di Ferrara

Eleonora Pescarolo, Stefano Poledrelli e Alberto Amorelli vi condurranno briglie alla mano lungo le polverose piste del Vecchio West.
Da sempre c’è un’ambientazione che più o meno, in una fase della vita o in tutte ci ha affascinato e ci ha fatto rimanere con il fiato sospeso. Dopo decenni il mito del Far West è uno dei topos più riconoscibili e ben classificati dell’immaginario collettivo. La Compagnia del Libro come primo evento del 2020 decide di scardinare molte delle certezze che si hanno sul vecchio West e confermarne alcune per far comprendere che la letteratura western è una delle più vaste e contaminate e contaminabili di sempre. Gli scenari di Ernest Haycox, di Louis L’Amour, dei film di John Ford o delle storie nostrane di Tex Willer e di Ken Parker, ma anche le contaminazione horror di Joe R.Lansdale, quelle cyberpunk e space western di Don Debrandt, i post western di Cormac McCarthy, Hannah Tinti, Brian Panowich fino ad arrivare agli esperimenti italiani di Matteo Righetto e le raccolte di miti e leggende di Gian Mario Mollar, senza parlare delle recenti serie tv che prendono a mani basse da questi scenari contaminandoli con altri generi come The Mandalorian, Defiance, la classica Firefly, il film Solo o mantenendone gli stilemi ben definiti come la miniserie Godless e i blockbuster Django Unchained e The Hateful Eight di Quentin Tarantino. Un viaggio a trecentosessanta gradi nel mondo western costellato di romanzi, racconti, fumetti, graphic novel, film e musica country. Il lontano west non è così lontano.
A cura della Compagnia del Libro di Ferrara

giovedì 13 febbraio 2020 ore 16,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura di Stefano Caracciolo

Il “poema molinaresco” di Bacchelli, scritto fra il 1938 e il 1940, narra la saga di quattro generazioni della famiglia Scacerni, innestando e sovrapponendo alla storia principale quelle di moltissimi personaggi di contorno. Il tutto è inserito in un secolo di storia, visto dalla prospettiva dei contadini del delta del Po ferrarese, che va dalla fine del periodo napoleonico e dalla restaurazione fino alla prima guerra mondiale, passando attraverso il Risorgimento e l’unificazione d’Italia, il brigantaggio, le prime lotte sociali.
Terzo incontro del ciclo Anatomie della mente – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno XIII, in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

venerdì 14 febbraio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Raissa Raskina (Università di Cassino)

Dopo la morte di Čechov, nel suo archivio fu ritrovato un manoscritto senza titolo: si tratta di un dramma composto da un autore giovanissimo, ancora lontano dal diventare lo scrittore e il drammaturgo che conosciamo. Eppure, Platonov  contiene allo stadio embrionale motivi, trame, personaggi, procedimenti stilistici, persino singole battute delle future opere di Čechov. Con Platonov siamo già alle prese con una umanità dolente e comica, lacerata da conflitti e invischiata in problemi banali e terribili: insomma, con le trame dei racconti e dei testi teatrali della maturità.
In occasione dello spettacolo Platonov. Un modo come un altro per dire che la felicità è altrove di A. Checov, in scena dal 14 al 16 febbraio presso il Teatro Comunale
Nell’ambito del ciclo “Libri in scena” a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea 

 

filosofia

Sfidare le paure

Incontro con l’autore martedì 28 gennaio 2020 ore 17

Andare spigolando tra racconti e poesie

Presentazione del libro di Alda Pellegrinelli

Dialoga con l’autore Edoardo Penoncini
In quest’ultima raccolta, l’autrice esplora l’unione della prosa alla poesia, un campo nel quale vengono messi a fuoco ed evidenzia-ti gli stati d’animo e le emozioni espressi nel narrato.
“Un sentimento totalizzante come l’amore, tendente a sfaccettarsi in contingenze infinite, diventa oggetto della puntigliosa ricerca di Alda Pellegrinelli che sembra chiedersi quale verità sfugga tenacemente ad ogni indagine tesa a saperne di più. Ogni storia, mentre si propo-ne di agevolare la possibilità di comprendere, approfondisce in-vece il divario tra le aspettative e le testimonianze verificabili. Nell’alternanza di prosa e poesia si realizza l’originalità dell’arte dell’autrice che, fondendo i due campi della sua creatività, approfondisce la meditazione sulla complessità dei rapporti umani.  Con una tecnica molto persona-le, in cui presente e  passato con-corrono a definire i termini della narrazione, le storie si dipanano conservando l’atmosfera arcana delle verità insondabili.” (Dalla prefazione di Antonietta Pastore Stocchi)
Con il patrocinio del Gruppo Scrittori Ferraresi

Eventi mercoledì 29 gennaio 2020 ore 17

Ricami su ferro. Poesie

Presentazione del libro di Agi Mishol

A cura di Anna Linda Callow e Cosimo Nicolini Coen, testo originale con traduzione a fronte
Casa Editrice Giuntina, Firenze, 2017
Chiara Benini legge tre liriche in lingua originale, commentate volta a volta nella traduzione italiana da Claudio Cazzola.
«Agi Mishol è nata nel 1947 a Cehu Silvaniei (Romania) da genitori di madrelingua ungherese sopravvissuti alla Shoah. All’età di quattro anni si è trasferita con la famiglia in Israele. Ha studiato all’Università Ben Gurion di Beer Sheva e all’Università Ebraica di Gerusalemme. Abita a Kfar Mordecai e lavora a Tel Aviv dove dirige la Helicon School of Poetry. Premio Lerici Pea 2014 alla carriera, Agi Mishol è riconosciuta come una delle più importanti e popolari poetesse israeliane contemporanee. Ha pubblicato sedici libri di poesie, antologizzati in inglese, francese, romeno, spagnolo e cinese. Questa è la prima raccolta in italiano.» [dalla Quarta di copertina del volume citato]
A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi in occasione del Giorno della Memoria

Conferenze e Convegni giovedì 30 gennaio 2020 ore 17

Dialettica ed estetica del confronto verbale e fisico

Conferenza di Sergio De Marchi, atleta e filosofo

Presenta Daniela Cappagli
Prendendo le mosse da una rapida analisi dell’Atene di epoca Classica, si cercherà di porre l’accento sulle comuni caratteristiche della democrazia come forma di gestione del potere; se ne indagheranno le caratteristiche, quindi il ruolo del cittadino e quello dei “professionisti” della parola al suo interno. Grazie a tali premesse, si espliciterà il parallelismo intrinseco alla conoscenza come “agone”, ovverosia si metterà in pratica un “confronto sul confronto” inteso nelle sue varie accezioni, verbale e fisico. All’interno di codesta presentazione ci si occuperà di analizzare non solo i tratti accomunanti questi diversi tipi di confronto, ma ad un livello più profondo di individuare quali siano le finalità del sapere “agonistico”, differenziandole e caratterizzandole appieno.
Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Eventi venerdì 31 gennaio 2020 ore 17

Sfidare le paure

Presentazione del IX ciclo annuale di incontri organizzato da Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Saluto del Sindaco di Ferrara Alan Fabbri
Presentazione del ciclo di incontri 2020 a cura di Fiorenzo Baratelli (Presidente Istituto Gramsci)
Lectio Magistralis dal titolo “Sfidare le paure” del filosofo Salvatore Natoli
Coordina Anna Quarzi (Presidente Isco)
La paura accompagna da sempre l’avventura umana. Il suo significato è ambivalente: può funzionare come marcatore biologico e sociale che segnala pericoli e sfide nuove; può essere strumentalizzato dal potere per fini di parte. Il ciclo, in coerenza con lo spirito che anima i due Istituti promotori, colloca l’analisi delle paure del nostro tempo su un piano storico-concettuale con l’intenzione che animava la ricerca del filosofo Spinoza: conoscere le cause dei fenomeni per poterli governare razionalmente, senza farsi travolgere da reazioni emotive e irrazionali. Contro l’aggressività, l’intolleranza, i conflitti distruttivi, che possono germinare da una condizione di insicurezza diffusa, si cercherà di fornire alcuni elementi di conoscenza per favorire la buona convivenza.
A cura dell’ Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

fotografia

Cimiteri e fotografia

Invito alla lettura lunedì 20 gennaio 2020 ore 17

​Angelo Santini

Regole ed avvertimenti pratici per fabbricar con sodezza, e geometriche riflessioni

Raccolte e date in luce dal figlio Don Piero Antonio rettore di Gradizza
A cura di Lucio Scardino e Riccardo Roversi
Tiemme Edizioni Digitali, ebook, 2019
«Regole ed avvertimenti pratici per fabbricar con sodezza, e geometriche riflessioni del fu Angelo Santini, Professore d’Architettura Civile, e Capo-Mastro della Reverenda Camera Apostolica, raccolte, e date in luce dal figlio Don Pietro Antonio, Rettore di Gradizza»: è questo il lunghissimo titolo completo di questa fondamentale opera pubblicata nel 1770 e tuttora manuale imprescindibile in molte Facoltà di Architettura, ora riedita – in occasione della ricorrenza del 250° anno dalla morte di Angelo Santini. Si segnala che il volume viene pubblicato come ebook.
Si coglierà l’occasione per approfondire la conoscenza dell’editoria digitale, un fenomeno tecnologico e culturale che, fra alti e bassi, sta lentamente introducendo cambiamenti radicali nel mondo della lettura.

Incontro con l’autore martedì 21 gennaio 2020 ore 17

Se Gesù non fosse mai nato

Presentazione del libro di Gian Pietro Testa

Edizioni La Carmelina, 2020
Modera Marco Zavagli (direttore estense.com)
Questo breve racconto prende spunto da un fatto di cronaca a cui lo scrittore ha partecipato per una riflessione sulla vita e sulla morte, destino ultimo di ognuno di noi.
Gian Pietro Testa, giornalista ha lavorato in diversi quotidiani nazionali, tra cui Il Giorno, l’Unità, Paese Sera. Terminata l’attività di cronista, ha insegnato alla scuola di giornalismo di Bologna e al Carid dell’Università di Ferrara. Dal 1985 al 1992 è stato capo ufficio stampa del Comune di Ferrara e direttore del mensile “Ferrara”.

Incontro con l’autore mercoledì 22 gennaio 2020 ore 17

Venti4

Presentazione del libro di Elenoire Scarpa

Edizioni Nuovecarte, 2019
Ne parla con l’Autrice Gina Nalini Montanari
Il libro ripercorre, quasi come un diario interiore, la storia di una giovane che ha trovato la forza, la determinazione, per uscire da un grave disturbo alimentare. La negazione, le bugie, la dipendenza da un’altra sé, e poi la voglia di aggrapparsi alla vita, che si risveglia proprio quando la vita si affaccia prepotente a scuotere una dimensione malata.
“Vorrei soltanto che la mia storia potesse esse letta da persone come me, per capire che non c’è vergogna, che a chiunque può accadere di affacciarsi a un tale baratro, ma che da tutto questo si può uscire, e vorrei che servisse anche a dare speranza a chi sta soffrendo, sentendosi impotente, lì accanto”.
Ventiquattro era il numero del mio letto di ospedale.
Ventiquattro è stato il mio primo chilo ripreso all’ospedale.
Ventiquattro è il numero di mesi che mi sono serviti per finire di scrivere al computer questo libro.
Ventiquattro sono le ore di una giornata, che è giusto vivere al meglio.
Ventiquattro è il numero di mesi che mi sono serviti per ritrovare un peso per me adeguato.
Ecco perché ho scelto Ventiquattro.

Conferenze e Convegni giovedì 23 gennaio 2020 ore 17

I colori della conoscenza

Presentazione del ciclo di incontri 2020

I linguaggi delle varie aree conoscitive e i temi strettamente connessi della crescita democratica di una società e della convivenza civile costituiscono la traccia sulla quale si sviluppa il percorso del nuovo ciclo di conferenze curate da Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
L’assessore alla Pubblica Istruzione Dorota Kusiak, porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale di Ferrara.
Presentazione del ciclo 2020 a cura di Daniela Cappagli
Seguirà la conferenza “Le favole e il linguaggio di Chagall” a cura di Cinzia Carantoni e Daniela Cappagli
Il linguaggio dei simboli, delle metafore, delle assonanze e delle consonanze, che è quello dei poeti, dei pittori, dei musicisti, è duttile come l’acqua, libero come l’aria e cangiante come il fuoco. Niente ostacola le metamorfosi, le giravolte del pensiero, le improvvise le trasformazioni. Questa è la pittura di Chagall, questa è la sua scrittura come letterato e come poeta, in continua variazione di colori, di situazioni, di sentire. Niente è scontato e dogmatico nel tempo e nello spazio. “L’anima di Chagall” ha scritto Giovanni Arpino” è un ‘anima belante, tanto mite quanto invincibile perché sfugge agli orrori, alle insidie, agli oltraggi… Chagall fa mistero comprensibile, crea una giostra di elementi che un bambino…un genio…un bruto, un colto debbono in ogni caso accogliere”. Chi non ama i colori di Chagall, le sue passeggiate nel cielo, i suoi violini, i suoi amanti, i suoi fiori, le sue caprette, i galli e gli asini che volano. I suoi linguaggi affabulanti, dalle improvvise illuminazioni e dalle molte emozioni, saranno l’oggetto della comunicazione.
Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Incontro con l’autore venerdì 24 gennaio 2020 ore 17

Non omnis moriar, liturgia in camera obscura

Presentazione del libro di Matteo Bosi

A cura di Franco Bertoni e Gian Ruggero Manzoni
Arstudio, 2019
Dialogano con l’autore Paolo Squerzanti e Francesco Pasini.
Passeggiate fotografiche in alcuni cimiteri monumentali italiani ed europei nei quali l’artista cerca anche attraverso la realizzazione di dittici di creare un dialogo con i propri defunti in una carrellata di ritratti impossibili. Contiene, in questo continuo sforzo di confronto, molte fotografie dell’autore e un omaggio fotografico anche al curatore del catalogo Gian Ruggero Manzoni. La seconda parte del volume è dedicata alla serie di cartoline mail art intagliate e dalle quali emergono simboli e memorie, realizzate dall’artista rappresentano ritratti di attori, aviatori del secolo scorso. All’interno sono presenti alcune immagini del fotografo ferrarese Paolo Squerzanti.

biblioteca, conferenza

Giornata nazionale del dialetto

lunedì 13 gennaio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione di Daniele Liberi

Introduce Marcello Girone Daloli
La dicotomia tra scienze naturali e scienze spirituali ha ormai raggiunto il suo limite funzionale: il muro che divide questi ambiti deve essere abbattuto senza rinunciare alle grandi conquiste dell’uno e dell’altro. Già alcune figure importanti della storia della scienza hanno lavorato in questa direzione e, tra le più importanti, vi furono prima Goethe e poi Steiner. E’ possibile rimanere collegati al mondo dell’esperienza sensibile sostenuti da un pensare forte e limpido senza che ciò imponga all’essere umano di percorrere vie vere ma astratte? Può l’uomo conoscere con la forza penetrante dello spirito scientifico capace della moderna e possente tecnologia e, allo stesso tempo, mantenere in questa forza conoscitiva la sua essenzialità umana? Cercheremo in questa serata di toccare alcuni elementi importanti relativi a queste profonde domande.
Daniele Liberi, astrofisico e insegnante della scuola primaria e secondaria, lavora da circa 15 anni presso la scuola Waldorf di Verona e, da 5, presso la scuola Waldorf superiore di Conegliano. Collabora come formatore con l’Accademia Aldo Bargero per la formazione di insegnanti Waldorf e fa parte della redazione della rivista “Arte dell’Educazione”. Il suo percorso di studio nell’ambito antroposofico lo ha portato ad approfondire il percorso gnoseologico di Steiner attraverso l’opera di Massimo Scaligero e del suo allievo Lucio Russo. Collabora da molti anni con il sito Osservatorio Scientifico Spirituale.

Scarica il programma Rassegna di incontri con la spiritualità applicata  

martedì 14 gennaio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Andrea Gatti

Che la creatività possa trovare radice in disagi esistenziali è questione ampiamente dibattuta in termini storici, psicologici e antropologici, e trova spesso avallo nelle stesse biografie di molti artisti, Van Gogh incluso. Cos’ha da dire la filosofia al riguardo? L’incontro vuole offrire uno sguardo sulla figura di Van Gogh come sintesi ed emblema di concezioni estetiche contemporanee che, superando la classica relazione genio e sregolatezza, si concentrano piuttosto sulle strutture logiche del processo creativo.
La conferenza è organizzata in occasione dello spettacolo”Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco” messo in scena dal Teatro Comunale Abbado dal 16 al 19 gennaio 2020.
Per il ciclo “Libri in scena” a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

mercoledì 15 gennaio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro curato da Marzia Ratti

Presenta Lucio Scardino
Esattamente cent’anni moriva misteriosamente davanti alla stazione di Firenze lo scultore ferrarese Antonio Garella. Nato nel 1863 nel periferico borgo di San Luca, studente presso le Accademie di Bologna e di Firenze, il misconosciuto artista operò prevalentemente in Toscana e in Liguria, dove eseguì vari monumenti. Nella fattispecie, a quelli dedicati a Garibaldi è dedicata la monografia curata da Marzia Ratti, direttrice dei civici musei d’arte de La Spezia, che analizza con acume la sua attività di statuario e scheda vari documenti d’archivio, fotografici e no, pervenuti di recente al Comune spezzino. Scultore prevalentemente realista, con intelligenti echi dello stile Liberty (come evidenziano alcune sculture presso il Cimitero di San Miniato a Firenze), Garella è artista davvero degno di riscoperta critica: la circostanza della ricorrenza del centenario permette di farlo a Ferrara per la prima volta.

giovedì 16 gennaio 2020 ore 16,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Vita e opere di Thomas Merton, monaco trappista

A cura di Andrea Nascimbeni e Stefano Caracciolo
Il secondo appuntamento di “Anatomie della mente” si occupa dell’autore cattolico americano più influente del ventesimo secolo, Thomas Merton (1915-1968). Personaggio eclettico, di grande spessore umano e spirituale, ha scritto oltre sessanta libri e centinaia di poesie e articoli su argomenti che vanno dalla spiritualità monastica ai diritti civili, alla nonviolenza e alla corsa agli armamenti nucleari. Monaco trappista, negli anni ’60 rappresentò la coscienza del movimento pacifista, riferendosi alla razza e alla pace come le due questioni più urgenti del nostro tempo. Per il suo attivismo sociale Merton subì gravi critiche, sia da parte di cattolici che non cattolici, che assalirono i suoi scritti politici come sconveniente di un monaco. Ne “La montagna dalle sette balze”, l’autobiografia nella quale narra il suo itinerario verso Dio, scrive: “Sono venuto nel mondo. Libero per natura, immagine di Dio, ero tuttavia prigioniero della mia stessa violenza e del mio egoismo, a immagine del mondo in cui ero nato. Quel mondo era il ritratto dell’Inferno, pieno di uomini come me, che amano Dio, eppure lo odiano; nati per amarlo, ma che vivono nella paura di disperati e contraddittori desideri”.
Per il ciclo Anatomie della mente – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno XIII, in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

Scarica il programma 2020  Anatomie della mente Anno XIII  

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

VIII Giornata nazionale del dialetto

Nel 2013 l’Unpli ha promosso la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali e la prima edizione del Premio nazionale “Salva la tua lingua locale” con l’intento di richiamare l’attenzione sullo stato dei dialetti e delle lingue locali. Se è vero che nella nostra regione tanto sta facendo per i dialetti emiliano-romagnoli l’Istituto per i beni artistici culturali naturali, è però necessario che vi siano iniziative che si muovano dal basso come si legge nella pagina web dell’UNPLI:
«Anche un piccolo gesto è importante per contribuire alla salvezza dei dialetti e delle lingue locali d’Italia. Siamo infatti convinti che le piccole azioni, compiute da ogni singola persona, sono fondamentali ed imprescindibili per la salvezza, per la conservazione del patrimonio linguistico locale. E devono essere attuati da ognuno di noi, adesso, perché non possono essere rinviati, pena la scomparsa definitiva delle lingue locali che abbiamo ereditato dai nostri nonni e nonne e dai nostri padri e madri».
Convinti della necessità di rimboccarsi le maniche, Edoardo Penoncini e il Cenacolo di cultura dialettale ferrarese “Al tréb dal tridèl”, organizzano l’evento dialettale dedicato al nostro dialetto e alla poesia in dialetto ferrarese. Tra i momenti che caratterizzeranno il pomeriggio:
– la proiezione di un filmato a cura di Carlo Magri;
– un ricordo di Francesco Benazzi,
tre comunicazioni (sulla storia del nostro dialetto, sui dialetti emiliano-romagnoli, sulla poesia di Alfonso Ferraguti);
due tavole rotonde, di cui una con poeti che hanno pubblicato raccolte in versi negli ultimi anni e una “a tréb con i poeti del Tréb”.
In conclusione il reading: “I poeti leggono i poeti”.
Negli intermezzi Sandro Mingozzi e Mario Montano leggeranno poesie di autori ferraresi.

biblioteca

Qi Gong e Taijiquan: meditazione in movimento e consapevolezza nel fare

lunedì 9 dicembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione di Amedeo Vancini

Introduce Marcello Girone Daloli
La consapevolezza nel fare attraverso il Taijiquan e Qi Gong e la meditazione saranno i temi presentato dagli insegnati ferraresi del Progetto “Qigong e Taijiquan per Ferrara” guidati da Amedeo Vancini. Il progetto è nato per lo sviluppo della pratica del Taijiquan e Qigong, mettendo in evidenza i benefici che derivano, dal punto di vista di benessere e salute.
In questa ottica il libro presentato “Gli Elementi e le Emozioni nel Qi Gong” , tratta del rapporto tra gli elementi e le emozioni dal punto di vista del Qi Gong, antica arte e scienza della salute e di trattamento dell’energia. Milioni di persone nel mondo oggi hanno l’opportunità di sperimentare l’efficacia del Qi Gong nel curare e prevenire malattie, aumentare la vitalità attraverso il raggiungimento di un equilibrio mentale ed emozionale e coltivare il proprio risveglio spirituale.
Amedeo Marcello Vancini, diplomato ISEF, ricercatore e cultore nel campo delle arti marziali pratica, insegna Qigong e Taijiquan a Ferrara e Provincia, attraverso una ricerca sul rapporto corpo-mente, iniziato negli anni ’70. Sviluppa un percorso di esperienze nelle Arti Marziali e nella meditazione (Zen, Chan, Vipassana) che approda alla pratica del Qi Gong e del Taijiquan. Percorso che continua tutt’ora facendo tesoro dell’esperienza della meditazione, sperimentando e proponendo una pratica improntata alla consapevolezza nel fare.

martedì 10 dicembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Saverio Grandi, vincitore della 66ª edizione del Festival di Sanremo

Una storia tra parole e musica

Dialoga con l’autore Eleonora Rossi
In questo libro Saverio Grandi ripercorre la sua storia, la sua carriera e il rapporto con tutti i musicisti con cui ha collaborato. Dalle prime canzoni alla vittoria a Sanremo, dai progetti solisti alle litigate tra membri di una band, dai brani nati in mezz’ora a quelli che stanno in sospeso per anni… Uno sguardo lucido e appassionato dall’interno del complicato mondo della discografia italiana, dove bisogna avere passione e talento, ma anche fortuna e prontezza di riflessi. Per scrivere canzoni che accompagneranno la nostra vita facendoci sognare.
Saverio Grandi è un “songwriter” emiliano che negli ultimi trent’anni ha messo la sua firma su molta musica italiana di qualità. Oltre trecento canzoni, più di centodieci singoli, qualche milione di copie vendute. Questi i numeri (per difetto) della sua produzione, realizzata insieme a mostri sacri del calibro di Vasco Rossi, gli Stadio, Eros Ramazzotti, Raf, Nek, Luca Carboni, e per artisti come Laura Pausini, Gianni Morandi, Alessandra Amoroso, Emma, Marco Mengoni, Noemi.
In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

mercoledì 11 dicembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Proposte di lettura per le festività della Compagnia del libro

A darvi i consigli per impreziosire la vostra lista regali alcuni aiutanti di Babbo Natale d’eccezione: Eleonora Pescarolo, Silvia Lambertini, Alberto Amorelli, Elisa Orlandini e alcune sorprese natalizie!
Se c’è un tema che negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti è quello della pluralità dei modelli familiari. La famiglia, uno degli elementi costitutivi di uno Stato, nel corso della storia ha assunto significati diversi. La famiglia alla quale siamo abituati a pensare è solo una delle tante forme di famiglie che si sono succedute nel tempo. Da sempre si dice che esiste una famiglia che ti viene data in sorte dal destino e una famiglia che ti crei, l’idea di famiglia è un elemento portante di un’immensa fetta di letteratura, basti pensare per esempio alla Famiglia Karnowski di Singer, la Famiglia Winshaw di Coe, l’esilarante famiglia Rabbitte di Doyle, i Buendia di Marquez, la famiglia di Glass di Salinger, i seminali Bandini e Molise di Fante e molti altri.
In occasione del Natale, la Compagnia del Libro cambia il tiro rispetto ai soliti consigli per gli acquisti natalizi, virando sul tema della famiglia e i libri che trattano di famiglie, convenzionali e non. Quindi sotto il nostro albero troverete tanti consigli sia di testi in esame e sia di testi in pillole con cui impacchettare i vostri regali.
A cura della Compagnia del libro di Ferrara

giovedì 12 e venerdì 13 dicembre 2019

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Convegno nazionale della Società Italiana di Antropologia Applicata

Coordinano Luca Rimoldi, Giuseppe Scandurra e Sabrina Tosi Cambini
Cosa hanno da dire gli antropologi sulla città e in che modo lo dicono? Quali sono le strade applicative, tracciate o tracciabili, che si rivelano più utili per indagare le conformazioni dell’urbanesimo contemporaneo? E soprattutto in che modo la disciplina può intervenire sulle dinamiche di esclusione e riproduzione della sofferenza sociale che conformano gli attuali assetti urbani? La pratica etnografica può aiutare a rinnovare in modo più inclusivo e democratico le strategie di addomesticamento sociale e di governance della città? Giunto alla sua settima edizione, quest’anno il Convegno nazionale della Società Italiana di Antropologia Applicata (http://www.antropologiaapplicata.com/vii-convegno-siaa-2019/) vuole essere un’occasione di confronto sul tema della città. Ospitate a Ferrara, le tre giornate convegnistiche daranno vita a dibattiti, sessioni scientifiche, tavole rotonde e laboratori dedicati alle dimensioni applicative di un’antropologia capace di confrontarsi con il nesso fondativo tra città e democrazia. Di seguito gli incontri previsti in Biblioteca Ariostea e a Casa Niccolini:

Giovedì 12 dicembre
Sala Agnelli
– 13.00-15.00: “Presidio pubblico o spartitraffico sociale? La scuola come strumento di governance della città eterogenea”, coordinato da Roberta Altin e Roberta Bonetti.
– 15.00-19.00: “Città culturali. Prospettive etnografiche tra archeologia e arte contemporanea”, coordinato da Fulvio Cozza e Benedetto Vertucci, con Alessandro Simonicca.
Teatro Anatomico
-13.00-15.00:  Tavola rotonda dal titolo “Invecchiare nella città. Una sfida contemporanea”, coordinato da Francesco Diodati, Marco Gardini e Marta Scaglioni
Casa Niccolini
– 15.00-19.00: Workshop di Laura Pomari, intitolato “Una città a misura di bambino.. Una città per tutti”. Dal vissuto individuale alla rappresentazione collettiva per re-immaginare uno spazio urbano diversamente vivibile.

Venerdì 13 dicembre
Sala Agnelli
– 13.30-15.30:  “Rifugiati e richiedenti tra spazi urbani e non urbani: processi, dinamiche    e modalità di accoglienza in Italia e nel mondo [seconda parte]”, coordinato da Francesca Declich e Silvia Pitzalis
– 15.30-19.30: “Generare nuovi legami attraverso politiche abitative inclusive”, coordinato da Francesca Bianchi e Alessandro Lutri.
Teatro Anatomico
– 13.30-15.30: Tavola rotonda dal titolo “C’è spazio per gli Urban Studies nel nostro Paese?” Presentazione della collana “Territori” (Ed.it), coordinato da Giuseppe Scandurra e Giacomo Pozzi, con la partecipazione del Comitato Scientifico della collana.

A cura della Società Italiana di Antropologia Applicata       

biblioteca

Nuovo calendario

lunedì 18 novembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Insegnamenti di Padmasambhava sui sei bardo

Un completamento al Libro tibetano dei Morti
Presentazione di Patrizia Baldieri
Introduce Marcello Girone Daloli
Padmasambhava fu un maestro tantrico di elevate realizzazioni, vissuto nell’ottavo secolo. In Tibet egli nascose molti preziosi insegnamenti da rivelare alle generazioni future solo quando fosse giunto il tempo giusto per la loro comprensione. Questa tradizione del tesoro nascosto o terma è una peculiarità degli insegnamenti della scuola Nyingma. Il Libro tibetano dei morti è uno di questi terma di Padmasambhava. Arriva ora nella traduzione italiana un altro terma che riguarda non solo il bardo della morte ma tutti i bardo o fasi transizionali della coscienza. La straordinarietà del testo è di mostrare come ognuna di queste fasi sia un’occasione di risveglio spirituale.
Patrizia Baldieri è un’analista junghiana impegnata da anni a studiare il confronto e la possibile integrazione tra i modelli della psicologia occidentale e gli insegnamenti del Dharma. È membro del Cipa e della Laap. Svolge attività didattiche, di supervisione e docenza nella Scuola di specializzazione in psicoterapia. Ha portato il suo contributo su Dharma e psicoterapia in convegni, seminari e conferenze. Allieva di Corrado Pensa e Alan Wallace e di alcuni Maestri tibetani , ha curato la traduzione italiana di un terma di Padmasambhava, considerato un gioiello della letteratura tibetana: La liberazione spontanea, insegnamenti sui sei bardo. Altre traduzioni di insegnamenti sono in via di pubblicazione.

martedì 19 novembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Il caso dell’antico villaggio egizio di Deir El-Medina

Proseguono gli incontri di SLOW READING dell’Associazione culturale Olimpia Morata con la presentazione del libro di Andrea Trevisani, “Deir el-Medina: nascita, sviluppo e declino di un villaggio di artigiani nell’Antico Egitto“, Edizioni Saecula.
L’autore sarà intervistato da Francesca Mariotti con la partecipazione dell’editrice, Gabriella Gavioli.
Un incontro in cui Andrea Trevisani, egittologo, ci porterà nella storia del sito di Deir el-Medina, che ospitava la comunità operaia addetta alla costruzione delle sepolture regali nella Valle dei Re, dalla fondazione al suo declino (XVI-XI sec. a.C.). Il rinvenimento, in un pozzo del villaggio, di numerose iscrizioni di nomi, affiliazioni familiari, retribuzioni e mansioni, accanto ad altri documenti ritrovati nelle case e nella necropoli, hanno reso questa piccola ma duratura comunità di artigiani uno dei casi d’eccellenza nelle ricerche sul Vicino Oriente antico ed Egitto. Tuttavia, al di fuori della cerchia degli specialisti, di questo villaggio si è scritto pochissimo. Motivo che ha spinto l’autore a stilare questa vera e propria “biografia”, attraverso le diverse fasi di crescita e declino dell’abitato. Il sito archeologico di Deir el-Medina rappresenta un unicum per quantità e importanza dei reperti rinvenuti: iscrizioni, documenti, templi, sepolture, decorazioni e arredi domestici tornano a vivere, raccontandoci il quotidiano di questo villaggio. Rapporti di parentela e sociali, mansioni, attività economiche e artistiche, aspetti culturali e religiosi narrati con intensità e vicinanza tali da farci credere di essere ancora là.
Andrea Trevisani (Udine, 1961) è laureato in Conservazione dei Beni Culturali e si occupa di Egittologia dal 1989. In collaborazione con l’egittologo Mario Tosi, ha affrontato lo studio approfondito del villaggio e della necropoli di Deir elMedina.
A cura dell’Associazione culturale Olimpia Morata

mercoledì 20 novembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Edoardo Penoncini

Puntoacapo, Pasturana (AL), 2019
Introduce e dialoga con l’autore Zena Roncada
Letture di Cristina Rossi.
«Il desiderio nasce come aspirazione ed intercetta il senso di una mancanza… Si tende a raggiungere ciò che è indispensabile alla vita, ciò che la profuma e le dà colore. In questo modo prende forma e s’addensa il desiderio di poesia di Edoardo Penoncini: come un’urgenza interiore che nasce dal sentirla una sorta di parallela concorrenza alla vita, una sua concomitanza, perché agìta e riscoperta come risorsa del vivere… Non è lingua per strofette e cantilene, il dialetto di Penoncini, neppure litania consolatoria di ninne nanne… Per questo sa trovare le parole anche per la “mufa”, per la rabbia che diventa insofferenza, da non leggersi solo come fastidio ma come insofferenza, permanenza del/nel soffrire». (Dalla Prefazione di Zena Roncada)
Edoardo Penoncini, laureato in storia medievale all’Università di Bologna, ha collaborato con l’Istituto per la Storia di Bologna, con la Rivista di studi bizantini e slavi e con la rivista Scuola e didattica. Ha insegnato Lettere nella Scuola secondaria fino al 2011. Suoi lavori di storia medievale e di didattica della storia sono apparsi su riviste e in volumi collettanei. In versi ha pubblicato: L’argine dei silenzi; Un anno senza pretese; La spesa del giorno; Qui non si arriva di passaggio. Ferrara, musa pentagona; Poesie scelte e dodici inediti; Lungo è stato il giorno; Quell’aria; Vicus felix et nunc infelix. La luce dell’ultima casa; L’occhio profondo; le raccolte dialettali Al fil źrudlà e Scartablàr int i casìt

giovedì 21 novembre 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura di Associazione Evangelica CERBI di Ferrara

Tavola rotonda con Giacomo Ciccone (Presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana), Chiara Mantovani (Scienza & vita Ferrara) e Paola Bastianoni (Università di Ferrara)

Introduce Alfonso Sciasci (Associazione Evangelica CERBI di Ferrara)
Quale famiglia nella società italiana? E’ necessario usare il plurale “famiglie”, o c’è un solo modello di riferimento? La famiglia è oggi al centro di particolare interesse nel dibattito pubblico.
Pur non scadendo nella retorica della famiglia sotto attacco, bisogna però sottolineare e sostenere le peculiarità di questa formazione sociale, basilare al vivere collettivo e civile, dando voce al nostro pensiero e confrontandoci con quello altrui. La famiglia costituisce, più ancora di un mero nucleo giuridico, sociale ed economico, una comunità di affetti e di solidarietà in grado di insegnare e trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi, essenziali per lo sviluppo e il benessere dei propri membri e della società. La famiglia è altresì il luogo dove diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a crescere nella sapienza umana e ad armonizzare i diritti degli individui con le altre istanze della vita sociale. Ma è anche il luogo in cui si vive spesso una profonda e segreta sofferenza, abusi, violenze, situazioni che precedono e accompagnano i disorientamenti dell’identità personale, con tutte le loro ricadute sulla società. La scuola, gli ambiti di lavoro, la vita tutta intera risente nel bene e nel male dello stato di salute delle famiglie. È responsabilità comune promuovere iniziative volte al confronto e alla condivisione di buoni vissuti ed esperienze costruttive.
A cura di Associazione Evangelica CERBI di Ferrara