martedì 20 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
FINTA PELLE di Saverio Fattori e TU UCCIDI di Aristide Bergamasco
Presentazione di romanzi non proprio gialli
FINTA PELLE di Saverio Fattori (Marsilio)
In queste pagine vivono un uomo e due donne. L’uomo è sopravvissuto agli anni Ottanta. È stato un eroinomane e adesso ha una nuova dipendenza: un sito di appuntamenti erotici. Tutte le sue dipendenze sono ironiche e, in fondo, grottesche. Le due donne lavorano entrambe in un’azienda che non è né grande né piccola, né buona né cattiva. Non sono amiche ma conoscono l’una il volto dell’altra; si chiamano Carla e Tiziana. L’uomo invece non ha nome, ma ha un messaggio: « Cerco una donna che come me è arrivata a fine corsa e vuole farsi un ultimo giro di giostra e poi lasciare la fiera per sempre. Andarsene così.» E al messaggio disperato, e avventuroso, risponde Tiziana, disposta ad accettare che il primo appuntamento sia anche l’ultimo…
TU UCCIDI di Aristide Bergamasco (Golem Edizioni)
Donato Carrai è un brillante ed affermato psicologo psicoterapeuta che in passato è stato giudicato fautore di teorie psicologiche di condizionamento mentale troppo spregiudicate. Ora però la polizia ha bisogno di lui per cercare di venire a capo di una serie di omicidi/suicidi che sta sconvolgendo Padova nel periodo natalizio. Insieme all’ispettore Caterina Falcona inizia a cercare sia la spiegazione sia il responsabile della tragica follia omicida ma, nel fare questo, presto cominciano a evidenziarsi tensioni anche all’interno delle Forze dell’Ordine e e anche i rapporti professionali tra i protagonisti vanno modificandosi perché non tutto, anzi quasi nulla, è come sembra.
Letture e moderazione a cura del Consorzio Eventi Editoriali
mercoledì 21 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Presentazione del libro di Paola Favero e Sandro Carniel
Gli alberi raccontano il cambiamento climatico. Sarà una pianta a salvarci?
Ed. Hoepli, 2019
Introduce Francesca Mariotti
Sarà presente l’Assessore all’Ambiente Alessandro Balboni
Gli alberi e le foreste si sono evoluti in milioni di anni per raggiungere il massimo equilibrio con il territorio che li circonda. Ma qualcosa sta cambiando e troppo rapidamente perché loro possano adeguarsi. Partendo dal disastro che si è abbattuto sulle montagne del Nord-Est il 29 ottobre 2018, prende vita un appassionato racconto sul cambiamento climatico, che vede uniti dallo stesso destino oceani e foreste. Durante l’incontro saranno proiettati iImmagini e filmati sul tema.
Paola Favero, forestale, scrittrice, vincitrice Bancarella Sport per la montagna 2002, premio Marcolin 2005, alpinista, esperta di educazione ambientale, già comandante del Distretto Forestale di Agordo e del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Vittorio Veneto. Oltre a 18 libri legati alla montagna, tra cui racconti per ragazzi, libri naturalistici e di alpinismo, raccolte di antiche leggende cimbre e ladine, ha pubblicato decine di articoli e tenuto convegni e conferenze sulla montagna e sulle foreste e i cambiamenti climatici. A marzo del 2019 le è stato conferito il Premio Internazionale “Una mimosa per l’ambiente” assegnato annualmente in occasione dell’8 marzo a una donna che si sia particolarmente distinta nella salvaguardia della natura.
Sandro Carniel, oceanografo, è primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sede di Venezia. Affronta i temi dei rapporti tra Oceani e clima con un approccio multi- e interdisciplinare. Autore di oltre 200 tra pubblicazioni e contributi scientifici su riviste internazionali di settore, si occupa di divulgare il ruolo degli Oceani attraverso scrittura (“Focus”, Istituto Enciclopedico Treccani, Hybris), video (“Nautilus”, “Memex”, “SuperQuark”) e rete (blog AGI).
A cura del Circolo culturale Olimpia Morata APS, nell’ambito del Maggio dei libri 2020, che prosegue fino a fine anno, causa Covid.
giovedì 22 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Conferenza di Pier Luigi Montanari
Nella ricorrenza del settimo centenario dalla morte del “sommo poeta” (1265-1321) la “Dante” di Ferrara si propone di contribuire alle commemorazioni cittadine organizzando una serie di “Incontri danteschi”, variamente declinati.
Oggetto di approfondimento della prima conferenza sarà il canto XVII del Paradiso, centrale tra i 33 della cantica. Dopo le affettuose effusioni con il trisavolo nei canti precedenti e le nostalgiche rimembranze della dirittura morale dei Fiorentini di un tempo, Dante ascolta con orgogliosa attenzione le parole del suo avo, che gli predice la futura sventura dell’ingiusta condanna e dell’esilio, ma insieme lo incoraggia nella certezza che il suo nome e la sua fama saranno sempre vivi nei secoli seguenti, ben oltre la punizione di chi, mentendo, lo ha accusato e colpito. Dante, dunque, scriva quello che la mente e Beatrice gli suggeriscono; le sue parole saranno guida salutare per le generazioni future.
A cura della Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara
venerdì 23 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Presentazione del libro di Carla Baroni
Edizioni Stravagario (Minturno, Latina), 2020
Dialoga con l’autrice Tito Manlio Cerioli
Lettori Patrizia Fiorini e Sandro Mingozzi
La particolarità precipua di questo libro che – come si evince dal titolo – tratta d’amore è che consta di 365 testi, uno per ogni giorno dell’anno. Fa seguito a “Canti d’amore per San Valentino” della stessa Baroni (molto più esiguo nel numero di pagine ma molto simile nel contenuto) dove la donna esprime tutto il ventaglio di emozioni positive o negative che la legano al partner, amico o nemico secondo le situazioni. Piccole poesie che si esauriscono in un numero limitato di versi inseriti in ogni giorno dell’anno come in un calendario a sdrammatizzare, spesso con molta ironia, il rapporto tra i due sessi.
sabato 24 ottobre 2020 ore 10,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Il libro di cui si parlerà è: Avere o essere? di Erich Fromm
LeggerMente è un gruppo di lettura dedicato ai libri di psicologia e ad altre “discipline della mente”, quali possono essere, ad esempio, la filosofia e le nueroscienze. Ha cominciato la sua attività nel 2015, ospitato dalla biblioteca Bassani.
Fra i testi esaminati negli anni: S. Freud, Psicologia delle masse e analisi dell’Io; S. Freud, Il disagio della civiltà; V. Mancuso, Il bisogno di pensare; M. Recalcati, L’ora di lezione; U. Galimberti, La parola ai giovani; E. Fromm, Fuga dalla libertà; A. Guglielmi, Il linguaggio segreto del corpo; A. Carotenuto, L’anima delle donne; A. Semi, Il narcisismo.
Dopo una lunga sosta dovuta al Covid, riprende gli incontri dedicati al commento di un testo, presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara.
Il libro di cui si parlerà è: Avere o essere? di Erich Fromm
La prevalenza della modalità esistenziale dell’avere ha determinato la situazione dell’uomo contemporaneo: ridotto a ingranaggio della macchina burocratica; manipolato nei gusti, nelle opinioni e nei sentimenti dai governi, dall’industria, dai mass media; costretto a vivere in un ambiente degradato. Contro questo modello dominante, Fromm delinea le caratteristiche di un’esistenza incentrata sulla modalità dell’essere, in quanto attività autenticamente produttiva e creativa, capace di offrire all’individuo e alla società la possibilità di realizzare un nuovo e più profondo umanesimo.
lunedì 26 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Dialogo tra Nicola Alessandrini e Antonio Moschi
La nascita del logos filosofico segna una discontinuità rispetto alla rivelazione del senso del mondo costituita dal mito: la filosofia infatti è ricerca della verità incontrovertibile, basata sulla forza di un’argomentazione razionale la cui negazione è autonegazione. Eppure chi di noi non ricorda la potenza evocativa dei miti creati da Platone? E perché mai Aristotele afferma che “anche l’amante del mito è in un certo qual modo un filosofo”? Forse perché il pensare per immagini (e non soltanto per concetti) è una cifra distintiva dello spirito umano, come ci testimonia una riflessione in proposito che va dall’antichità fino ad oggi. Ne è un esempio il pensiero di Ernst Bloch, filosofo della speranza, nel quale la narrazione affabulante diviene l’anticamera dell’utopia concreta e dei sogni ad occhi aperti, apprendistato del difficile artigianato del desiderio. Nelle Tracce Bloch raccoglie fiabe, leggende, miti, proverbi e aneddoti che ci permettono di dialogare con il mistero delle cose e dell’uomo. Quell’“oscurità dell’attimo vissuto” da cui nasce la speranza.
Primo appuntamento del nuovo ciclo “I colori della conoscenza e i linguaggi” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara