Lunedì 28 Gennaio ore 17 – Invito alla lettura
Marco Morisi – PEDINANDO LA NOSTALGIA (Este Edition, 2012)
Conversa con l’Autore Guido Gennari
“Nel comporre queste brevi note, serbo in cuore un’unica tenue speranza, quella di poter concorrere, per una piccolissima parte, a promuovere una cinofilia un poco più etica e “gentile”, e maggiormente distaccata da quell’ansia di potere e protagonismo esasperati che oramai distorcono le bellissime linee del viso di questa dolcissima Musa, tanto da farla apparire spesso con le sembianze di una diabolica Parca”. (L’Autore)
Marco Morisi è nato a Ravenna nel 1943, ha vissuto per quarant’anni a Ferrara e attualmente risiede a Reggio Emilia. Si è occupato per trent’anni di cinofilia. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Il profumo delle macerie” (2002).
Conversa con l’Autore Guido Gennari
“Nel comporre queste brevi note, serbo in cuore un’unica tenue speranza, quella di poter concorrere, per una piccolissima parte, a promuovere una cinofilia un poco più etica e “gentile”, e maggiormente distaccata da quell’ansia di potere e protagonismo esasperati che oramai distorcono le bellissime linee del viso di questa dolcissima Musa, tanto da farla apparire spesso con le sembianze di una diabolica Parca”. (L’Autore)
Marco Morisi è nato a Ravenna nel 1943, ha vissuto per quarant’anni a Ferrara e attualmente risiede a Reggio Emilia. Si è occupato per trent’anni di cinofilia. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Il profumo delle macerie” (2002).
» Martedì 29 gennaio ore 17 – Invito alla Lettura
Virginia Virilli – LE OSSA DEL GABIBBO
Dialoga con l’Autrice Andrea Buzzoni
Introduce Enrico Spinelli
Quella di Picozzi non è una malattia che si vede subito. Agisce con lentezza. Stanca. Piega. Atterra. Quella di Picozzi è una malattia che cresce insieme allo sguardo curioso, acuto, intelligente della bambina, dell’adolescente, della donna che è sua figlia. Quella di Picozzi è una sclerosi multipla, rigorosamente e violentemente respinta come si respinge un invasore. “Le ossa del Gabibbo” è la storia di questa invasione e della resistenza che ne consegue – paradossale, buffa, commovente. Ed è anche la storia di una ragazza che percorre all’inverso la china discendente della madre e racconta, irriverente e comica, i suoi impacciati esperimenti omosessuali, i suoi flirt, l’amicizia con una bellissima e un po’ sfigata compagna di classe, la balzana storia d’amore con Codino, il meccanico. Sullo sfondo la provincia italiana, le strade che scollinano, la vita a quattro ruote, i muri e le mura che fanno da confine all’ansia di vivere. Virginia Virilli ha scritto un romanzo rapinos o e dolcissimo, la testimonianza originale e spiazzante di un impertinente faccia a faccia con il dolore.
Dialoga con l’Autrice Andrea Buzzoni
Introduce Enrico Spinelli
Quella di Picozzi non è una malattia che si vede subito. Agisce con lentezza. Stanca. Piega. Atterra. Quella di Picozzi è una malattia che cresce insieme allo sguardo curioso, acuto, intelligente della bambina, dell’adolescente, della donna che è sua figlia. Quella di Picozzi è una sclerosi multipla, rigorosamente e violentemente respinta come si respinge un invasore. “Le ossa del Gabibbo” è la storia di questa invasione e della resistenza che ne consegue – paradossale, buffa, commovente. Ed è anche la storia di una ragazza che percorre all’inverso la china discendente della madre e racconta, irriverente e comica, i suoi impacciati esperimenti omosessuali, i suoi flirt, l’amicizia con una bellissima e un po’ sfigata compagna di classe, la balzana storia d’amore con Codino, il meccanico. Sullo sfondo la provincia italiana, le strade che scollinano, la vita a quattro ruote, i muri e le mura che fanno da confine all’ansia di vivere. Virginia Virilli ha scritto un romanzo rapinos o e dolcissimo, la testimonianza originale e spiazzante di un impertinente faccia a faccia con il dolore.
» Mercoledì 30 gennaio ore 17 – INVITO ALLA LETTURA
Nicoletta Poli – VITE CONTROVENTO
La consulenza filosofica individuale (Ipoc Path of Culture, 2012)
Conversano con L’Autrice Luigi Grassi, Ordinario di Psichiatria Università di Ferrara e Ines Cavicchioli, scrittrice
“Vedere le mura del mondo aprirsi, intravedere la propria capacità di essere libero e anche la paura, il brivido davanti all’universo, davanti a quello spazio immenso che è la propria autonomia” (L’Autrice)
Nicoletta Poli, filosofa genovese, vive da diversi anni a Bologna dove si occupa di consulenza filosofica e di ricerca sociale con particolare riferimento al disagio psichico.
Questo libro presenta non solo vari studi di casi in cui la consulenza filosofica ha aperto un varco di speranza e coraggio nella persona sofferente, ma anche i vari strumenti euristici da potere utilizzare concretamente in un percorso di questo tipo
La consulenza filosofica individuale (Ipoc Path of Culture, 2012)
Conversano con L’Autrice Luigi Grassi, Ordinario di Psichiatria Università di Ferrara e Ines Cavicchioli, scrittrice
“Vedere le mura del mondo aprirsi, intravedere la propria capacità di essere libero e anche la paura, il brivido davanti all’universo, davanti a quello spazio immenso che è la propria autonomia” (L’Autrice)
Nicoletta Poli, filosofa genovese, vive da diversi anni a Bologna dove si occupa di consulenza filosofica e di ricerca sociale con particolare riferimento al disagio psichico.
Questo libro presenta non solo vari studi di casi in cui la consulenza filosofica ha aperto un varco di speranza e coraggio nella persona sofferente, ma anche i vari strumenti euristici da potere utilizzare concretamente in un percorso di questo tipo
» Giovedì 31 gennaio ore 17 – INVITO ALLA LETTURA
Franco Mari – L’AMANTE DEL GOVERNATORE (Este Edition 2012)
Dialoga con l’Autore Riccardo Roversi
La vicenda si svolge fra il 1934 e il 1940, periodo in cui Italo Balbo ricopre la carica di Governatore della Tripolitania, Cirenaica e del Fezzan. Un incontro rapido e occasionale fa sì che una ragazza berbera si innamori del Governatore e che venga destinata a diventare una delle sue concubine. I preparativi all’arrivo del Governatore si svolgono a Giarabub, una sperduta oasi del deserto libico, dove il Capitano Paride Pasini e Ghada – una ex prostituta berbera – istruiscono la ragazza ai suoi nuovi doveri. Nell’oasi di Giarabub il passato reinventato si sviluppa in un crescendo di eventi minimi, trattati con delicatezza, senza pretese documentali e senza alcun accanimento storico. Le passioni primarie e violente dei vari protagonisti finiscono per smorzarsi nella lenta quotidianità della vita nel deserto. Sullo sfondo della probabile Seconda Guerra Mondiale, all’angoscia di una continua attesa insoddisfatta si alternano per la ragazza momenti di limpida felicità sino al dr ammatico epilogo finale. (Este Edition)
Franco Mari è nato a Portomaggiore nel 1956 e vive a Ferrara, dove esercita la professione di medico chirurgo. Nel novembre 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo Il tesoro di San Leo e nel 2012 La Gilda (Este Edition)
Dialoga con l’Autore Riccardo Roversi
La vicenda si svolge fra il 1934 e il 1940, periodo in cui Italo Balbo ricopre la carica di Governatore della Tripolitania, Cirenaica e del Fezzan. Un incontro rapido e occasionale fa sì che una ragazza berbera si innamori del Governatore e che venga destinata a diventare una delle sue concubine. I preparativi all’arrivo del Governatore si svolgono a Giarabub, una sperduta oasi del deserto libico, dove il Capitano Paride Pasini e Ghada – una ex prostituta berbera – istruiscono la ragazza ai suoi nuovi doveri. Nell’oasi di Giarabub il passato reinventato si sviluppa in un crescendo di eventi minimi, trattati con delicatezza, senza pretese documentali e senza alcun accanimento storico. Le passioni primarie e violente dei vari protagonisti finiscono per smorzarsi nella lenta quotidianità della vita nel deserto. Sullo sfondo della probabile Seconda Guerra Mondiale, all’angoscia di una continua attesa insoddisfatta si alternano per la ragazza momenti di limpida felicità sino al dr ammatico epilogo finale. (Este Edition)
Franco Mari è nato a Portomaggiore nel 1956 e vive a Ferrara, dove esercita la professione di medico chirurgo. Nel novembre 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo Il tesoro di San Leo e nel 2012 La Gilda (Este Edition)
» Venerdì 1 Febbraio ore 17 – VETRINA LETTERARIA
Sergio Gnudi – IL FILO DI AFRODITE (Este Edition, 2012)
Dialoga con l’Autore l’Editore Riccardo Roversi
Amore, dolore, speranza sono i temi che governano quest’ultimo libro di poesie. È questo l’epilogo di una trilogia iniziata nel 2009 con “A Cinzia” e nel 2010 con “Raccontami o Dea”, che insieme ci dicono molto sul mondo poetico del loro autore.[…] Ci dicono per esempio della sua predilezione per i modelli greci e latini, letterari e filosofici, inoltre manifestano la scelta di un vocabolario ricco e raffinato, tuttavia disposto a farsi comprendere e ciò, in qualche modo, come reazione allo sperimentalismo che ha contrassegnato le raccolte del suo esordio. Infine, le tre raccolte insistono nel restituire alla poesia quel ruolo catartico che alla tragedia assegnò Aristotele e che Gnudi, in linea con alcune urgenze contemporanee, individua nell’educazione al sentimento. (Dalla prefazione di Angelo Andreotti)
Sergio Gnudi è nato a Ferrara. Poeta dell’avanguardia nei primi anni Ottanta, ha pubblicato le tre opere prime “Tra due fuochi”, “Scorie padane” e “Iperbolia”. Tra le successive pubblicazioni sono: “Del diavolo e della santità”(2007), “A Cinzia” (2009) “Raccontami o Dea” (2010), “La mamma racconta gli eroi”(Este Edition, 2011)
Dialoga con l’Autore l’Editore Riccardo Roversi
Amore, dolore, speranza sono i temi che governano quest’ultimo libro di poesie. È questo l’epilogo di una trilogia iniziata nel 2009 con “A Cinzia” e nel 2010 con “Raccontami o Dea”, che insieme ci dicono molto sul mondo poetico del loro autore.[…] Ci dicono per esempio della sua predilezione per i modelli greci e latini, letterari e filosofici, inoltre manifestano la scelta di un vocabolario ricco e raffinato, tuttavia disposto a farsi comprendere e ciò, in qualche modo, come reazione allo sperimentalismo che ha contrassegnato le raccolte del suo esordio. Infine, le tre raccolte insistono nel restituire alla poesia quel ruolo catartico che alla tragedia assegnò Aristotele e che Gnudi, in linea con alcune urgenze contemporanee, individua nell’educazione al sentimento. (Dalla prefazione di Angelo Andreotti)
Sergio Gnudi è nato a Ferrara. Poeta dell’avanguardia nei primi anni Ottanta, ha pubblicato le tre opere prime “Tra due fuochi”, “Scorie padane” e “Iperbolia”. Tra le successive pubblicazioni sono: “Del diavolo e della santità”(2007), “A Cinzia” (2009) “Raccontami o Dea” (2010), “La mamma racconta gli eroi”(Este Edition, 2011)