Era il 29 giugno 2011 quando pubblicavo il primo post sulla “omologazione mediatica”; a distanza di due anni abbiamo raggiunto l’insperato traguardo di centomila visitatori.
Li ringraziamo, come ringraziamo Tiscali che ha sempre promosso sulla sua home page molti degli articoli che abbiamo pubblicato.
Come regalo, trascriviamo una canzone di Pierangelo Bertoli (1942-2002), tratta dall’album “sedia elettrica” del 1989:
SUONANDO LA CHITARRA (5’50”)
La chitarra cerca un punto in trasparenza
chiaro da seguire
E tra le pieghe del suono
le parole sanno farsi sentire
per finire poi
dove il canto le lascia cadere
traducendo i pensieri
insegnandomi a cominciare
Chissà perché non so tacere
e questo è quanto
Non so vestirmi da commediante
sarà il rispetto che ho verso di me
So che non cambierei
questi accordi per un marcio potere
Sono sceso dal treno
quando ho visto chi sta in motrice
E mi addormento e dormo a faccia ben distesa
per poi svegliarmi libero da guardie e cortigiani
E vivo bene con me adesso
non sono in cerca di me adesso
non ho bisogno di conti ben nascosti in un cassetto
E mi addormento e sogno primavere in fiore
sciacalli nei serragli e cani alla catena
e ognuno sembra com’è se stesso
e cresce forte di sé lo stesso
i mercenari ed i falchi sradicati dalla scena
Vista da qui la gente è in colpa
non sa cambiare
per l’illusione di un altro tango
Sciupa la vita che ha dentro di sé
piangeranno poi
quando il ballo starà per finire
schiavi senza pensiero
di una stella che non ha luce
E mi addormento e dormo a faccia ben distesa
per poi svegliarmi libero da guardie e cortigiani
e vivo bene con me adesso
non sono in cerca di me adesso
non ho bisogno di conti ben nascosti in un cassetto
E mi addormento e sogno primavere in fiore
sciacalli nei serragli e cani alla catena
e ognuno sembra com’è se stesso
e cresce forte di sé lo stesso
i mercenari ed i falchi sradicati dalla scena.
di G. Stasolla – G. Di Marco – P.A. Berta// ed. Di Lazzaro