editoria

Le origini del Mulino

Mostra documentaria dal titolo Le origini del Mulino (1951-1964)

In occasione dell’anniversario della morte di Giovanni Evangelisti, nel quadriloggiato della Biblioteca dell’Archiginnasio sarà liberamente visitabile la mostra, allestita dalla Fondazione Biblioteca del Mulino in collaborazione con la Biblioteca dell’Archiginnasio. L’esposizione ricostruisce attraverso vari documenti – foto, libri, riviste, carteggi – la vicenda di questa casa editrice e del gruppo che le è collegato, un pezzo importante della storia culturale, poilitica e sociale di Bologna e dell’Italia.
I documenti, provenienti dai 160 metri dell’archivio del Mulino, sono il primo risultato, condiviso con il pubblico, di un importante lavoro di riordino di tutto l’archivio al termine del quale sarà completamente fruibile.

La mostra è il migliore modo possibile di ricordare un uomo che, nei 44 anni del suo rapporto con il Mulino, ha contribuito in maniera determinante a forgiarne la storia. La sede è significativa perché all’Archiginnasio la vedova e i figli hanno donato la preziosa bilbioteca personale di Evangelisti. La donazione verrà ricordata in un incontro di inaugurazione, 2 ottobre alle ore 17.30.

 

Quando

Dal 2 Ottobre al 4 Novembre 2018
dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19, la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 14. Giovedì 4 ottobre 10-19.
Ingresso gratuito

Informazioni

Biblioteca dell’Archiginnasio

Tel. 051 276811

ingresso libero

Arte

Identità

Venerdì 18 settembre 2015 alle ore 18.00
Friday, 18th September 2015 – h. 6:00pm

Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio
Piazza Galvani 1, Bologna
Parte di una collettiva commissionata dalla città di Metz (FR) per la Nuit Blanche 2011, Anatomy of Identity mette in mostra la serie Français! dell’artista e grafico francese Jules Julien presso gli storici spazi della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna.
Français! è  una serie di 130 stemmi araldici creati dall’artista originariamente in risposta alla politica dell’allora Primo Ministro francese Nicolas Sarkozy e al dibattito da lui sollevato sull’identità francese.
Tramite l’utilizzo di una di paletta di colori ridotta all’osso, l’artista rivisita gli antichi stemmi araldici della tradizione francese e del resto del mondo, esplorando il rapporto fra identità nazionale e globalizzazione nella società moderna.
Presentata come una cascata di stemmi dai forti tratti e brillanti colori in contrapposizione con lo spazio antico e fortemente connotato della Biblioteca dell’Archiginnasio, Anantomy of Identity è un excursus sulla natura dell’uomo e sulla sua identità, che non appartiene più solo al suo contesto di riferimento, al suo habitat naturale, ma è creata in eguale importanza dalle sue radici e dalle influenze e affinità interculturali che lo circondano.
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Nato in Francia ma al momento residente ad Amsterdam, dove lavora, Jules Julien è un artista le cui opere illustrative esplorano ed interrogano la realtà del mondo che ci circonda. Iniziano il processo con un ricerca di tipo prettamente personale, Jules si è presto trovato a collaborare con aziende di importanza internazionale quali Diesel, Lancôme, Cartier, Acer computer, Grazia magazine e Sony, per fare alcuni esempi.  L’artista è inoltre stato presentato all’interno di diverse pubblicazioni in tutto il mondo ed ha esposto le sue opere a livello internazionale a Berlino, Parigi, Zurigo, New York, Londra Valencia, Madrid, Montreal, Hollywood, San Diego e Tokyo, quest’ultima casa della sua prima mostra personale, Cadavres Exquis, nel 2008.

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Created as part of a group show commisioned by French town Metz for their Nuit Blanche 2011, Anatomy of Identity show the series Français! by artist and graphic designer Jules Julien in the ancient paces of the Archiginnasio Library in Bologna.
Français! is composed by 130 coats of arms created by the French artist as answer to former Prime Minister  Nicolas Sarkozy’s debate on French identity. Through the use of a blunt but very effective range of colours, the artist created a new version of ancient coats of arms from France and all over the world; with his work he explored and questioned the relationship between national identity and globalisation in contemporary society.
A paper-fall of vividly coloured emblems and crests in complete contrast with the ancient and deeply characterised spaces of the Archiginnasio, Anatomy of Identity is an excursus on human nature and identity nowadays; an identity that does not depend solely on the natural habitat of each single person any longer, but is strongly affected by intercultural affinities and influences.
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Born in France but living and working in Amsterdam, Jules Julien is an artist whose illustrative work questions the reality of the world surrounding us. Beginning his process with a personal research project through drawings and design, he has created works for world-renowned companies such as Diesel, Lancôme, Cartier, Acer computer, Grazia magazine and Sony, to name some. The artist has also been featured in several publications worldwide. He exhibited internationally in Berlin, Paris, Belgium, Hollywood, Zurich, New York, London, Valencia, Madrid, Montreal, San Diego, and Tokyo, which was home to his first solo show called Cadavres Exquis in 2008.

ORARI DI APERTURA
lunedì – venerdì ore 9-19 sabato ore 9-14

Opening night and artist meet-and-greet,
Friday 18th September 2015 – h. 6pm

Opening times
Monday – Friday,h 9am-7pm
Saturday, h 9am-2pm

For information: isadora@fruitexhibition.com

autori

Bicentenario di Dickens

La Biblioteca dell’Archiginnasio, in occasione del bicentenario della nascita di Charles Dickens, dedica una mostra allo scrittore inglese e agli echi della sua presenza a Bologna, proponendo libri, incisioni, stampe e fotografie d’epoca.
Tra i volumi, che comprendono più di un centinaio di titoli dickensiani, a partire dall’edizione degli Sketches by “Boz”, pubblicata a Lipsia nel 1843, sono stati scelti gli esemplari di maggior interesse iconografico, decorativo ed editoriale, evidenziando significative note di possesso o dediche manoscritte, che rivelano la fortuna letteraria goduta dall’autore inglese in città. Si espongono così, ad esempio, le opere dickensiane dell’editore francese Hachette appartenute alla famiglia Venturini, gli esemplari provenienti dalla libreria dello scrittore Riccardo Bacchelli e del germanista Lorenzo Bianchi, o curiosità come il volumetto ricevuto in dono da Luciano Anceschi con la dedica del suo maestro di scuola elementare.

Un’ampia rassegna di opere grafiche offre al pubblico un ritratto dei luoghi visitati da Dickens, con particolare riguardo all’Emilia Romagna e alla città di Bologna, così come delineato nelle pagine delle sue Pictures from Italy (1846), che raccontano del viaggio fatto in Italia tra il 1844 e il 1845.
Lo scrittore ci restituisce, come fossero “vaghe immagini”, “mere ombre sull’acqua” le sue impressioni di un Paese, che egli definisce “traboccante di bellezze naturali e artificiali”, di cui coglie vivamente la decadenza e l’incuria dovuti all’oppressione del malgoverno; con acuta lungimiranza ne percepisce tuttavia le capacità di riscatto (siamo alle soglie del Risorgimento).
Dickens di rado si sofferma a descrivere compiutamente i monumenti visitati, ma cerca di captare l’atmosfera dei luoghi, la rende quasi magicamente, dipingendoli con tratto pittoresco. La mostra si sviluppa come un itinerario fra gli angoli della città immortalati dai vedutisti dell’epoca, tra cui spicca Antonio Basoli, che ci conduce in quella immaginifica dimensione, dove predominano gli scorci tenebrosi e suggestivi dei portici, e gli interni di chiese, logge, cortili e androni coi loro abitanti.
Lo scrittore inglese si mostra soprattutto un attento osservatore dei personaggi del popolo, che colpiscono la sua fantasia: tipologie umane di valenza universale, che si trasformano nella sua narrazione in vivaci quadri di genere. Innova così in una maniera personalissima il genere letterario dei racconti odeporici prodotti dai viaggiatori d’oltralpe che visitarono Bologna nel corso del loro Grand tour.
Viene inoltre documentata, attraverso le sue descrizioni o nelle fonti locali, l’accoglienza che riservarono a Dickens le città emiliane. A Bologna lo scrittore alloggiò all’albergo Il Pellegrino, dove aleggiava ancora il ricordo di Byron, che vi era stato ospitato nel giugno del 1819.

La mostra bolognese rientra tra le iniziative di aBOut Dickens, organizzate dall’Istituzione Biblioteche, con il coordinamento scientifico di Gino Scatasta, e ha avuto il patrocinio di enti prestigiosi come il British Council ed è inserito nel calendario internazionale degli eventi coordinati da Dickens 2012, in collaborazione con il Charles Dickens Museum di Londra.

Ingresso libero

Quando

Dal 13 Settembre 2012 al 26 Gennaio 2013

Informazioni

Biblioteca dell’Archiginnasio

Tel. 051 276811