
Un giovane inquieto in cerca d’un proprio destino decide di entrare nel difficile mondo degli avvocati, con una ingegnosa strategia attuata nel carcere tra i reclusi, diventa un brillante penalista.
Deluso dal formalismo giuridico prende interesse per le scienze sociali e si trasforma in docente di sociologia e scrittore. Comprende le rivoluzioni economiche e scientifiche accadute nel secondo ’900, incontra l’amore – dopo molte delusioni – ed è alla fine un lucido e convinto relativista.
Le ultime quattro sezioni del racconto propongono una teoria del relativismo moderno utile per capire il mondo attuale.
Frequentando un grande artista solitario impara che è ancora possibile nel nostro tempo seguire la propria vocazione senza inutili frenesie di successo ed essere così relativamente felici.
Gian Paolo Prandstraller è sociologo e saggista, autore di numerose opere sociologiche e di ricerche nel campo delle scienze sociali, ha dedicato alla narrativa: Erik il Rosso scopre la Groenlandia (2004), Le galline pavane di Galileo (2006), 1 laghi italiani di Corot (2010), Il vaso sacro di Uruk (2012), Li ultimo viaggio di Antonio (2014)