Invito alla letturamercoledì 1 dicembre 2021 ore 17
Bassani. Poesie complete
Presentazione del libro curato da Anna Dolfi
Dialogano con la curatrice Alberto Bertoni, Portia Prebys, Gino Ruozzi e Gianni Venturi
Le Poesie complete rappresentano una svolta nel percorso editoriale e critico delle liriche dell’autore ferrarese, ponendosi come punto di riferimento fondamentale per i lettori e per gli studiosi. È una sorta di “magico scrigno”, come scrive Paola Bassani nella sua Premessa, questa raccolta che dischiude l’opera poetica completa di una delle voci più significative e originali del nostro secondo Novecento. Opera poetica che per conoscere Giorgio Bassani è necessario leggere, accanto al Romanzo di Ferrara, e che è altrettanto importante, impegnata, coinvolgente dei suoi testi in prosa. In rima (negli anni giovanili, che precedono la pubblicazione dei romanzi) e senza rima (in forma di epitaffio, in quelli che li seguono), i suoi versi, con crescente intensità, ci parlano dell’io e di quanto lo circonda, restituendo città, paesaggi, memorie familiari, frammenti di storia collettiva, inquietudini esistenzial i. Il poeta assume su di sé il compito di testimoniare un mondo sepolto nelle forme di uno straordinario e inusuale spoon river. Il volume, affidato ad Anna Dolfi, la maggiore studiosa di Giorgio Bassani, ne offre l’intera opera poetica, secondo l’ultima sistemazione voluta dall’autore, con l’aggiunta distinta di alcune sezioni del tutto inedite o disperse. Ad accompagnare il corpus poetico, la storia delle singole raccolte, notizie sui testi, un commento capillare che ricostruisce la fitta trama delle letture, dei rapporti, dei significati di un complesso e coltissimo mondo lirico. “Pochi scrittori,” suggerisce Anna Dolfi nella sua accurata e appassionata Introduzione, “sono così coerenti eppure così felicemente nuovi come Bassani, capaci, soprattutto in poesia, di mutare registro e modelli.”
Bassani Poesie complete – invito

Conferenze e Convegnigiovedì 2 dicembre 2021 ore 17
Dante tra Ulisse e Adamo: alle frontiere del proibito (Inf. XXVI – Parad. XXVI)
Conferenza di Gardenio Granata
La Sacra Scrittura (Eccl. XXIV,1,5) aveva lodato il desiderio di conoscenza: si rifletta su questo passo del commento latino di Benvenuto da Imola: «et […]potius eligit vivere gloriose per paucum tempus quam diu ignominiose». Nel medioevo cristiano l’aggettivo “sapiens” non implicava di necessità un giudizio morale esclusivamente positivo. L’affermazione posta da Dante all’inizio del Convivio presuppone una fondamentale distinzione tra “vera sapienza”, rivolta a Dio e la “vana sapienza” intesa quale “inanis scientia” innescante una “curiositas” già invisa ai Padri della Chiesa e ai teologi “scolastici”. Siamo al cospetto di quella “sapientia mundi” che San Paolo apostrofa come “stultitia apud Deum” (I, Ad Corinthios, III, 19). L’antico eroe omerico, incarnerebbe per Dante le contemporanee figure dei “sapientes mundi” legati più o meno manifestamente a quell’averroismo radicale già avvertito nei suoi difettivi sillogismi. Emblematico il naufragio del Laerziade: Ulisse è davvero “Nessuno” in un mondo «sanza gente» (abitato da anime e non da corpi), e alla stregua d’un qualsiasi improvvido “turista” ha voluto avventurarsi senza guida. Dante proseguirà per lui. Il nuovo itinerario è solo quello della mente verso Dio. Per il grande Fiorentino è il commiato dal vecchio se stesso, le cui spoglie restano nell’Inferno punite in Ulisse per una “libido sciendi” troppo umana e “mondana”. La conoscenza «de li vizi umani e del valore» è agevolmente assimilabile a quella “del bene e del male” e finisce con il riproporre Ulisse nella figura di Adamo, nel peccato origin ario della conoscenza quale sfida a Dio. La parola”gustare” transita nel testo dantesco, dove sembra evocare la risonanza di un altro “gustare” dagli effetti rovinosi, quello di Adamo in due occorrenze del paradiso: «Or, figliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la cagion di tanto essilio, / ma solamente il trapassar del segno» (XXVI, 115-117); Tali parole non possono non richiamare alla mente la figura di Ulisse: il limite fissato alle possibilità conoscitive dell’uomo è stato divelto da personaggi assai diversi ma coinvolti entrambi nella stessa folle brama di conoscere le radici del “bene e del male”; ambedue incarnazioni proiettive di una filosofia che aveva calamitato nella sua sfera d’influenza anche il giovane Dante per il tramite del solito “grande assente” della Commedia, quel Guido Cavalcanti seguace dell’averroismo radicale, vale a dire il pensiero tutt o orientato verso una “mundana sapientia” integralmente scevra da prospettive escatologiche. Adamo e Ulisse hanno voluto essere “sicut dii”; troppo calati nella corta vista umana, Ulisse diviene per quei muti frati di “cento milia perigli” quel che la demoniaca serpe è stata per Adamo, e quest’ultimo, con il suo trapassar del segno, ha fatto naufragare l’intera umanità nel mar “sì crudele” delle sventure e del dolore, greve eredità per i figli dell’uomo…
Per il ciclo “DANTE 700”, in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi
Scarica il programma completo DANTE 700 Programma completo

Incontro con l’autorevenerdì 3 dicembre 2021 ore 17
Hip-hop philosophy. Educare alla creatività con il rap
Presentazione del libro di Manuele Simoncini
Edizioni La Carmelina, 2021
Trentatré anni, educatore, Manuel Simoncini in arte Kyodo, è un rapper molto popolare in Emilia, ma non solo. Ex membro della crew bolognese hip hop Fuoco negli Occhi, ha cominciato ad accostarsi al rap da quando aveva 17 anni e da allora ha dato un notevole contribuito per la diffusione della cultura hip hop e crede molto nel rap come strumento di apprendimento.
Rap. Molti conoscono questo genere musicale, in pochi sanno essere l’acrostico di Rhythm And Poetry: Ritmo e Poesia. In questo scritto Manuel Simoncini cerca di descrivere i “Laboratori HipHop Philosophy” che tiene da anni in maniera dettagliata da più punti di vista, alternando parti progettuali a riflessioni sulla creatività.
A cura del Consorzio Eventi Editoriali

Incontro con l’autoremartedì 7 dicembre 2021 ore 17
Distillare o essere distillati. Storia del prof. Emanuel Merdinger, dalla Bucowina a Ferrara, dai campi di concentramento agli USA
Presentazione del libro di Carlo Magri e Francesco Paparella
Edizioni La Carmelina, 2021
Moderazione e ospiti a cura del Consorzio Eventi Editoriali
Emanuel Merdinger, nacque nel 1906 a Suceava in Bucovina, regione allora parte dell’Impero austro-ungarico, si laureò nel 1931 in farmacologia all’Università di Praga. Venne a Ferrara dove conseguì presso l’Università nel 1934 e 1935, le lauree in Farmacia e Chimica. Qui divenne anche docente, oltre che personaggio conosciutissimo in città dove strinse un rapporto fraterno con la famiglia Paparella. Di religione ebraica, costruì però ottimi rapporti con la chiesa cattolica. Il 20 maggio del 1940 venne cacciato dall’Italia e finì nei campi di concentramento delle sue zone d’origine, prima prigioniero dei tedeschi poi dei russi. Grazie alla sua furbizia, intelligenza e alla valente attività di chimico e suonatore di violino, fra cento peripezie narrate come in un film, si salvò. Tornò a Ferrara nel 1945, nella città che ormai lui considerava una seconda patria, ma nel 1947 an dò negli Stati Uniti dove divenne un ottimo ricercatore universitario. Morì nel 1997 con Ferrara nel cuore ma essendo un ricordo lontano la città lo ha dimenticato.

Invito alla letturagiovedì 9 dicembre 2021 ore 17
Il nuovo numero de l’Ippogrifo, sulle ali della scrittura
Presentazione della rivista a cura della Redazione e del Direttivo Gsf
Gli occhi magnetici e lampeggianti della dea Athena – opera dell’artista Marilena Azzaroli -introducono la rivista di dicembre 2021 del Gruppo scrittori ferraresi. Un nuovo volume da collezione con approfondimenti di storia della moda, interviste, racconti horror, recensioni, saggi, racconti e poesie inediti. Alla redazione de l’Ippogrifo si aggiunge la firma di Chiara Marchesin, studentessa universitaria, con la sua rubrica Telefono senza fili, una proposta singolare per conoscersi meglio attraverso i libri e le letture; con lei in questo numero altre due giovanissime: Jessica Lenzerini e di Miriam Beccari. Poter affiancare voci promettenti e fresche alle autrici e agli autori affermati della rivista, in un dialogo tra generazioni, rappresenta l’inestimabile ricchezza del Gsf, che unisce sc rittori da 12 ai 90 anni.
A cura del Gruppo scrittori ferraresi

Incontro con l’autorevenerdì 10 dicembre 2021 ore 17
Album di famiglia. Sessant’anni di vita ferrarese
Presentazione del libro di Marco Turchi
Faust Edizioni, 2021
Ne parlerà con l’Autore Antonella Guarnieri, storica e referente del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara.
Con la partecipazione di Riccardo Modestino, professore dell’Università di Ferrara e prefatore del volume.
Un affresco della storia di Ferrara degli ultimi sessant’anni, in cui emergono i personaggi e le vicende dei colleghi di studio, di lavoro e di esperienza politica e culturale di Marco Turchi. Gli affetti, le amicizie, i viaggi rivivono così nella memoria dell’autore. Chi lo ha conosciuto e frequentato potrà forse riconoscersi in alcune ‘fotografie fatte di parole’ di questo Album di Famiglia che è, anche, un Album della Città. “Chi si avvicinerà a quest’opera potrà cogliere, attraverso un’autobiografia, come Ferrara sia certamente uno di quei luoghi più belli che, senza saperlo, ci portavamo dentro e a cui un giorno, per caso o attraverso l’intercessione di un narratore, approdiamo. Ma come ci siamo arrivati e cosa abbiamo trovato dipende solo da noi, da come leggiamo quel luogo, dalla nostra predisposizione ad accoglierlo dentro gli occhi e l’anima” (dalla prefazione di Riccardo Modestino).
Marco Turchi (Ferrara, 30 novembre 1950). Terminati gli studi liceali nella città natale, si laurea in filosofia a Firenze nel 1974 e in sociologia a Urbino nel 1976. Inizia a lavorare nei servizi psichiatrici di Perugia e poi di Ferrara, assumendone la responsabilità quale componente del Comitato di Gestione dell’USL 31 dal 1981 al 1989. Successivamente riveste incarichi dirigenziali nell’Amministrazione Provinciale, in Comune e all’ACER. Il suo sogno è riportare alla fruizione pubblica la magnifica, e per certi versi unica, biblioteca dell’ex ospedale psichiatrico della città. Nella collana di Storia di Faust Edizioni ha pubblicato “Carmen Capatti. Una vita per gli altri” (2019), in collaborazione con Daniele Civolani.

Conferenze e Convegnilunedì 13 dicembre 2021 ore 17
Medicina Cinese: tra Filosofia, Conoscenza e Mito – dove l’invisibile e più importante del visibile
Conferenza di Carla Pola
Introduce Marcello Girone Daloli
La visione del mondo è da sempre una percezione condizionata da esperienze e interpretazioni, eventi culturali e socio politici. Quali condizioni quindi hanno determinato i modelli analogici che noi osserviamo oggi nella cultura medica cinese? Che aiuto ha potuto dare il modello numerologico nell’elaborazione delle formule interpretative? Quanto sono importanti le osservazioni del comportamento degli animali e la profonda conoscenza della natura in tutte le sue manifestazioni nell’elaborazione delle risposte alla disarmonia? Ci addentreremo in questo habitat ancora nuovo per noi e analizzeremo il concetto di malattia e prevenzione, incontreremo le storie degli imperatori mitici con le loro intuizioni, le loro scoperte e le loro grandi imprese ingegneristiche, belliche e sanitarie. Cercheremo di intuire il divenire dei millenni e trarne, se possibile, ispirazione per il nostro quotidiano.
Carla Pola, naturopata, insegnante e operatore Shiatsu dal 1993, per dieci anni presidente della Commissione Esami Nazionali della Federazione Italiana Shiatsu insegnanti e operatori, iscritta al MISE. Insegna Shiatsu, Medicina Cinese Classica e Arti di Lunga Vita: Tai Chi, Pa Kua e Qi Gong Stile Fu. Studiosa della raffinata cultura cinese, sia delle arti marziali che dei testi classici della Medicina Cinese, nel 2000 ha fondato e dirige la Scuola Sei Do – Quiete e Movimento: Arti energetiche per la salute. http://www.sei-do.it
Scarica la locandina Incontri con la spiritualità applicata 2021-2022

Conferenze e Convegnimartedì 14 dicembre 2021 ore 17
Il fascino dell’antica strega (Purg. XIX)
Conferenza di Gardenio Granata
L’esperienza onirica dell’ “agens”, nella quale assume una dimensione drammatica la suadente attrazione del peccato – “la femmina balba-serena” – smascherata nella sua turpe oscenità dall’intervento della “donna santa”. La “femmina balba” è una plastica allegoria di tre peccati (avarizia, gola, lussuria) dovuti allo smodato amore verso i beni terreni. La “femmina” è simbolo di una realtà umana distorta e mutilata: la balbuzie è manifestazione sensibile di un’ambiguità interiore, del nascondimento malizioso dell’errore; l’infermità visiva, che non è cecità profetica, allude all’impotenza di scorgere il vero, e quindi è indizio di falsità; le altre menomazioni accentuano una fisionomia mostruosa e degradata, sinis tramente smorta. Lo sguardo di Dante rinvigorisce le fredde membra e si sciolgono d’ogni spaventosa bruttura per assumere sembianze allettanti. L’episodio della “femmina balba” indica come il controllo razionale possa facilmente venir meno di fronte alla tentazione e quanto la dottrina di Virgilio sia limitata e fragile, qualora non venga sorretta dall’aiuto trascendente della grazia. Ella dice di aver sviato Ulisse dal suo cammino, cioè dal ritorno in patria, mediante l’incantesimo della voce, il fascino allettante delle sue promesse, le quali tanto appagano chi se ne fa schiavo che raramente può poi liberarsene. Ma cosa promette la sirena ad Ulisse? La conoscenza delle cose del mondo! Non si tratta, dunque, semplicemente del piacere sessuale, ma di un’attrazione più vasta e sottile che coinvolge la prostituzione dell’intelligenza, perché la voluttà smaniosa di sapere è già tras gressione etica, “curiositas” e “scientia mundi” fatalmente devianti. Ora Dante nel sogno viene a trovarsi nella stessa situazione di Ulisse, subisce il fascino di quella sirena non solo sessuale ma anche intellettuale. Le sirene sono i falsi beni terreni che sviano l’uomo dal suo cammino, dal ritorno nella vera patria celeste. La femmina “balba” è l’esatta antitesi della donna beata e bella che parla “soave” e “piana” e con “angelica voce”. Il suo sarà un intervento soprannaturale. Solo la donna santa può “confondere” la sirena e indurre la guida a strapparle di dosso i drappi, mostrando dietro l’apparenza sontuosa l’orrore repulsivo del ventre.
Per il ciclo “DANTE 700”, in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi
Scarica il programma completo DANTE 700 Programma completo

Invito alla letturamercoledì 15 dicembre 2021 ore 17
Sorprese di libri
Consigli per un Natale di letture e di idee per regali rilegati
Come ogni anno, sempre e comunque da dieci anni a questa parte, i Banditi della letteratura vi daranno spunti e riflessioni sui libri letti negli ultimi mesi, grandi classici, novità, thriller, noir, fantasy, fantascienza tutto quello che può accendervi la luce della curiosità e la voglia di sfogliare alcune pagine o scorrere le schermate di un tablet.
Regalate un libro a Natale!
Vi aspettiamo numerosi e pronti a condividere con noi spunti e consigli!
A cura della Banda del libro di Ferrara

Conferenze e Convegnigiovedì 16 dicembre 2021 ore 17
Raccontare il Natale. Letture tratte da pagine natalizie di grandi scrittori
A cura di Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica, Università di Ferrara
Natale è prima di tutto un racconto, una Natività annunciata e cantata dagli angeli e celebrata dai Re Magi, come si racconta nei Vangeli di Matteo e di Luca, mentre solo nei Vangeli Apocrifi compaiono il bue e l’asino. Ma quanti scrittori hanno dedicato pagine profonde e memorabili, tragiche e paradossali, festose e tristi ai giorni di Natale! La scelta è davvero sterminata. Fra gli altri potremo leggere, in ordine sparso, Giovanni Verga e il Natale tragico e beffardo di compar Menico, il Natale monzese nel primo Novecento di Carlo Dossi, la storia dell’albero di Natale del ricco Principe Labanoff nella novella di Gabriele D’Annunzio e il dono speciale di Natale che il più piccolo della famiglia trova al ritorno dalla Santa Messa, nel racconto di Grazia Deledda. Rivivremo il festeggiamento del Natale addobbando l’albero in ‘Natale sul Reno&r squo; con Luigi Pirandello, scopriremo il regalo della Volpe Rossa alla mangiatoia del Bambino raccontato da Pamela Travers, incontreremo un Natale triste sulle rive mantovane del Po per la scomparsa del cane Moschino narrato da Cesare Zavattini, le focacce calde del Natale dell’infanzia di Truman Capote. E poi la torta di Natale di Buzzati e lo spirito del Natale che vola sulla città del ‘boom’ economico, folle di rabbia per come i consumisti hanno rovinato la meravigliosa festa, le geniali e profonde meditazioni sul Natale di Giovanni Testori, il pacco di Natale richiesto con una strana lettera dal Lager di Giovanni Guareschi, il Natale di guerra degli Alpini in Russia narrato da Giulio Bedeschi e, ancora, l’insolito albero di Natale al petrolio nel deserto di Luciano Bianciardi e le bolle natalizie di Marco Lodoli, per proseguire , in ordine sparso, con Fedor Dostojevskij (Il fanciullo presso Gesù per l’albero di Natale), O.Henry (Il Dono dei Magi), Mark Twain (Lettera di Babbo Natale alla Figlia Suzie Clemens), Italo Calvino (I Figli di Babbo Natale), Giuseppe Ungaretti (Natale), Guy De Maupassant (Racconto di Natale), Heinrich Böll (Tutti i giorni è Natale), Herman Hesse (Natale con due raccontini infantili).
Per il ciclo ANATOMIE DELLA MENTE – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno XV, in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara
Scarica il programma completo Flyer Anatomie della mente anno XV

Eventivenerdì 17 dicembre 2021 ore 17
Natale con il Duo Morrighan
Mea Domina” – Musiche per Maria. Speciale concerto natalizio di Ambra Bianchi (flauto traverso) e Irene De Bartolo (arpa)
Mea Domina, Madonna, mia Signora: già in Dante e Petrarca questo titolo d’onore veniva utilizzato per rivolgersi ad una donna o per parlare di essa. Nella religione cristiana, indica inequivocabilmente la Vergine Maria, madre di Gesù. Da sempre sensibili all’universo femminile, alle sue storie e alle sue musiche, Ambra Bianchi e Irene De Bartolo raccolgono in un programma da concerto una serie di brani intitolati, ispirati e dedicati a Maria, giovane donna di Nazareth, sposa, madre di Dio e importante figura rispettata dalle tre religioni monoteiste, ma anche Maria come donna comune.
Un nome semplice, eufonico, dal suono dolce. Maria sembra avere un’aura mistica e magica, rappresenta una dimensione spirituale che sovrasta l’aspetto terreno e materiale fonte di ispirazione di compositori di ogni epoca e genere. In questo particolare omaggio musicale, le composizioni scritte per organici strumentali e vocali, che spaziano dal liturgico all’opera lirica, dalla canzone al pop, dal musical al folklore, vengono raccolte e rielaborate in modo personale, con arrangiamenti originali dal Duo Morrighan, adattando il materiale sonoro agli infiniti colori del flauto e dell’arpa.
In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi
Scarica il flyer Duo Morrighan

Invito alla letturasabato 18 dicembre 2021
LEGGERMENTE. Gruppo di lettura dedicato alle “discipline della mente”
“Il gene egoista, di Richard Dawkins”
Noi siamo «macchine da sopravvivenza, robot semoventi programmati ciecamente per preservare quelle molecole egoiste note sotto il nome di geni». È questa la rivoluzionaria ottica con cui Dawkins ha insegnato ai biologi di tutto il mondo a rileggere le teorie darwiniane.
Il gene egoista è rivolto a chiunque si chieda qual è il posto dell’uomo nell’universo: un saggio imprescindibile che riesce a semplificare e rendere comprensibili complicati concetti scientifici.
Partecipazione libera e gratuita, previa iscrizione. Info e iscrizioni: Carla Fiorini (c.fiorini@edu.comune.fe.it tel. 0532-418201 – 418202)
In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi
ARCHIBIBLIO WEB TV
Il canale YouTube per assistere alle dirette o rivederle in differita https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg

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Il programma delle attività culturali è consultabile online al seguente indirizzo: Calendario Attività culturali