La mostra
Fortunato Depero, pioniere dell’arte totale e fondatore a Rovereto dell’omonimo museo futurista, è protagonista di una grande mostra che esplora la modernità delle sue sperimentazioni e l’influenza delle sue ricerche negli ambiti dell’arte, della moda, del design e del fumetto dagli anni Settanta ad oggi. Esposti circa 500 lavori tra opere, disegni, mobili, oggetti, manifesti, fotografie, libri e riviste; una decina di video e film realizzati negli ultimi venti anni; fumetti e oggetti di design, oltre ai famosi bozzetti pubblicitari Campari.
Cinque sezioni compongono lo scenografico allestimento: “Ricostruzioni”, con i numerosi rifacimenti delle insolite creazioni di Depero per il teatro; “Effetto Depero”, in cui emergono i grandi nomi del design italiano che si sono apertamente ispirati all’artista trentino; “America”, dove la storia e l’opera di Depero vengono raccontate attraverso più recenti produzioni audiovisive; “Museo”, realizzata con i documenti e le pubblicazioni provenienti dall’Archivio del ‘900; “Conservazione/Educazione”, che valorizza i progetti portati avanti negli anni dal Mart nell’ambito del restauro e della mediazione culturale. Il catalogo
La parola new del titolo di questo volume rappresenta la predisposizione di Fortunato Depero all’innovazione e alla trasformazione continua delle proprie idee, ma anche l’influenza che ha saputo offrire sia ai designer degli anni ottanta – Ettore Sottsass e Alessandro Mendini in primis – sia agli artisti Nuovi Futuristi – Abate, Innocente, Lodola, Postal e Plumcake – che mischiano sapientemente Futurismo, Pop Art e Kitsch.
L’effetto Depero si scorge anche in artisti come Ugo Nespolo e Matteo Thun, che danno vita a efficaci rielaborazioni pubblicitarie deperiane per il merchandising dell’azienda Campari, così come nel fumetto d’avanguardia con disegnatori quali Echaurren, Giacon, Carpinteri, i quali a partire dagli anni ottanta riprendono – spesso con ironia – stilemi deperiani.
Negli anni duemila cresce l’interesse per i film e i video, spesso imperniati sulla vita esemplare dell’artista roveretano ricostruita grazie ai documenti custoditi nel fondo Depero, che consentono lavori di ricerca molto approfonditi, come nel caso di Il sogno di Alberto (2011), un’installazione video su quattro schermi per la regia di N!03, Depero, Rovereto, New York e altre storie (2015) di Nello Correale e infine New York film vissuto del 2020, realizzato appositamente per la mostra dall’Istituto Barlumen.
Rovereto, Mart, ottobre 2021 – febbraio 2022