conferenza

Biblioteca Ariostea

Conferenze e Convegnilunedì 15 novembre 2021 ore 17

La storia degli studi sull’esoterismo di Dante

Conferenza di Stefano Arcella

Introduce Marcello Girone Daloli
La storia degli studi sull’esoterismo di Dante, nel corso del Novecento, annovera grandi studiosi di esoterismo quali René Guénon e Luigi Valli, nonché le conferenze che sul tema vennero svolte da Rudolf Steiner nella diversa prospettiva della “via dell’anima cosciente”. Tali studi hanno le loro radici nelle intuizioni e negli approfondimenti che vi furono nel corso del Risorgimento da parte di vari studiosi i quali, a loro volta, svilupparono le prime intuizioni affiorate nei Neoplatonici e negli Umanisti del XV secolo.
Stefano Arcella. Saggista, studioso delle spiritualità misteriche nel mondo greco-romano, con particolare attenzione ai Misteri di Mithra e del pensiero esoterico del Novecento europeo, con particolare attenzione al pensiero di Rudolf Steiner, Julius Evola, Giovanni Colazza, Massimo Scaligero, Pio Filippani Ronconi. Ha pubblicato, fra l’altro: I Misteri del Sole. Il culto di Mithra nell’Italia antica; Misteri Antichi e Pensiero Vivente; Il dio splendente. I Misteri romani di Mithra fra Oriente e Occidente.

Scarica la locandina  Incontri con la spiritualità applicata 2021-2022

Incontro con l’autoremartedì 16 novembre 2021 ore 17

Memorie del nonno comunista italiano. Ai nipoti americani.

Presentazione del libro di Antonio Rubbi

Sarà presente l’autore, moderazione e ospiti a cura della Fondazione l’Approdo.
Este Edition, 2021
Antonio Rubbi, deputato del Partito Comunista Italiano e stretto collaboratore di Enrico Berlinguer, scrive una sorta di diario della sua vita, indirizzandolo ai suoi nipoti americani, ma anche beneficio di tutti noi, in cui racconta le vicende personali, ma che diventano subito di valore storico, politico e sociale, negli anni che vanno dalla sua infanzia fino al 1958 quando verrà chiamato dal partito a trasferirsi a Mosca dove trascorse molti anni.
A cura del Consorzio Eventi Editoriali

Conferenze e Convegnimercoledì 17 novembre 2021 ore 17

Lo spettacolo della morte in Inf. XVIII

Conferenza a cura di Gardenio Granata per il ciclo DANTE 700

“… Dicer del sangue e de le piaghe…”
Questo canto potrebbe agevolmente essere rubricato come “trionfo della morte”, vista la rassegna di mozzati e deformi, quasi una dilatazione, nella dimensione dell’eterno, di quelle famigerate “corti dei miracoli” dove venivano relegati storpi, ciechi, malati inguaribili e derelitti d’ogni specie. A dominare, quindi, un’estetica dell’orrido ai limiti dell’osceno, un “gusto” studiatissimo per il dettaglio intriso di una fisicità orripilante e degradata, una sorta di “macello” ove, con la crudezza di una perizia necroscopica, sfilano, smembrati, personaggi inquietanti. La scelta retorica, fin dall’esordio del canto, del topos dell’indicibile (Chi porìa mai pur con parole sciolte / dicer del sangue e de le piaghe a pieno / ch’i’ora vidi, per narrar più volte?) innesca una sorta di ricerca del “chi?”sarebbe in grado di dar conto di questo spettaco lo della morte. A ciò il Nostro aggiunge l’inopia linguistica e la limitata attitudine della mente umana ad abbracciare così vasta quantità e varietà di elementi (Ogne lingua per certo verria meno / per lo nostro sermone e per la mente / c’hanno a tanto comprender poco seno). Va da sé che protasi e apodosi irreali che seguono (S’el s’aunasse ancor tutta la gente […]d’aequar sarebbe nulla / il modo della nona bolgia sozzo), scegliendo l’iperbole delle più spaventose carneficine belliche, fanno sì ch’essa funzioni quale modello “minore”rispetto a quanto sfila alla vista di Dante e che l’ “auctor” vuole venga rappresentato al lettore, quasi prolessi,  in attesa di contemplare inorridito il sangue grondare copioso dalle piaghe del male. Siamo dunque nel territorio situato a metà fra tragico e macabro. La stretta associazione delle divisioni cittadine alle pene infernali si manifesta pienamente qui, nella bolgia dei seminatori di discordia. A questa sezione dell’Inferno sono dedicati l’intero canto XXVIII, che si apre sul tema del “sangue” e delle “piaghe”, e il primo terzo del canto successivo. Coloro che hanno diviso (Dante usa il verbo scommettere, da intendersi nel senso etimologico di “disunire”) sono loro stessi divisi, amputati. A due riprese, il senso del contrappasso è precisato dal rapporto stabilito fra le amputazioni sanguinose e le divisioni, inoculate come un veleno, in una comunità familiare, cittadina, religiosa.
Per il ciclo “DANTE 700”, in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

Scarica il programma completo DANTE 700 Programma completo

Incontro con l’autoregiovedì 18 novembre 2021 ore 17

​Racconti ferraresi

Presentazione del libro di Antonio Alfredo Croci

AIEP Editore, 2021
Dialoga con l’Autore Ivano Artioli

Raccolta di racconti nata dal desiderio di un gruppo di compagni di classe ancora molto legati tra loro, di ripercorrere e rievocare i bei momenti condivisi durante gli anni della loro frequentazione alla Scuola D’arte “Dosso Dossi”. Erano gli anni ”60 e l’autore descrive con sincerità episodi più o meno divertenti, sempre appassionati, andando con la memoria ad una Ferrara meravigliosa, culturalmente attiva nelle arti visiva e nella narrativa. L’esposizione è chiara. Diretti e scorrevoli sono i racconti. Viva la vita studentesca. Ne risulta un omaggio che Alfredo fa alla sua città e alla sua prestigiosa Scuola d’Arte che riceve, per la sua penna, un sincero ringraziamento da parte sua e dei “Ragazzi del Dosso” per la qualità dell’educazione artistica ricevuta.
Antonio Alfredo Croci è nato a Trecenta (Ro) nel luglio del 1945. Si trasferisce, ancora bambino, a Ferrara dove consegue la licenza di Maestro d’Arte presso l’Istituto Parificato d’Arte “Dosso Dossi”. Lavora nei primi anni di attività presso privati, in seguito presso la sezione di Urbanistica del Comune di Ferrara e per circa venti anni come libero professionista, collaborando con alcuni studi professionali di primaria importanza e con alcune delle maggiori imprese del settore. È stato impegnato anche in attività di docenza di informatica di base, grafica e disegno computerizzato, presso l’Istituto Parificato d’Arte “Dosso Dossi” e l’Istituto “Don Calabria” di Ferrara. Scrive nel 2019 “Le ultime gocce di primavera”.

Scarica la locandina Racconti ferraresi

Invito alla letturasabato 20 novembre 2021 ore 10,30

LEGGERMENTE

Il gesto di Caino, di Massimo Recalcati

Gruppo di lettura dedicato alle “discipline della mente”Il gesto di Caino, il sangue di Abele, la punizione di Dio. Prima dell’amore per il prossimo, lo scandalo dell’odio fratricida interroga la vita umana.
«Il gesto di Caino è senza pietà: uccide il fratello spargendo il suo sangue sulla terra. Non lascia speranza, non consente il dialogo, non ritarda la violenza efferata dell’odio. È da questo gesto che la storia dell’uomo ha inizio. Sappiamo che l’amore per il prossimo è l’ultima parola e la piú fondamentale a cui approda il logos biblico. Ma non è stata la sua prima parola. Essa viene dopo il gesto di Caino. Potremmo pensare che l’amore per il prossimo sia una risposta a questo gesto tremendo? Potremmo pensare che l’amore per il prossimo si possa raggiungere solo passando necessariamente attraverso il gesto distruttivo di Caino? Quello che è certo è che nella narrazione biblica l’amore per il prossimo viene dopo l’esperienza originaria dell’odio. (Dalla quarta di copertina).
Partecipazione libera e gratuita, previa iscrizione. Info e iscrizioni: Carla Fiorini (c.fiorini@edu.comune.fe.it  tel. 0532-418201 – 418202)
In collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

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