
Queste le significative conclusioni del citato articolo de Il Tempo del 23 settembre 2021: “Secondo la tesi del libro, il finanziamento del laboratorio fu opera di Daszak che – si legge – ottenne dal governo Usa importanti finanziamenti per Zheng-Li Shi, una specialista sui coronavirus dei pipistrelli del laboratorio Biosafety Level 4 di Wuhan, anche sospettata di aver fatto sparire alcuni documenti dal laboratorio in questione”. “A rendere Zheng-Li Shi ed il Wuhan Institute i principali sospetti di questo insabbiamento – proseguono gli autori – c’è l’intensa attività di Gain of Function sui coronavirus praticata in quell’istituto”. “Daszak e la sua Ong riuscirono a finanziare il laboratorio con 7 milioni di dollari stanziati dai National Institutes of Health, a cui vanno sommati altri fondi provenienti dal Dipartimento di Stato, aggirando i divieti di finanziamento su queste ricerche ‘critiche’ stabilita dal presidente Barak Obama nel 2014 e solo parzialmente revocata da Donald Trump nel 2017”.
Infatti, “allo scoppio della pandemia – ricorda Barnard – l’amministrazione Trump si era resa conto dell’imbarazzante commistione fra fondi pubblici americani e “Gain of Function” in Cina ed aveva bloccato la seconda tranche che Daszak stava consegnando a Zheng-Li Shi. L’esperta – si legge ne “L’origine del virus” – “aveva pubblicato un importante studio proprio sulla creazione in laboratorio dei virus ‘chimerici’ dei coronavirus, la cui tecnica usata per manipolare i genomi virali non lascia alcuna traccia. Quindi, secondo il libro L’origine del Virus gli Stati Uniti hanno finanziato il laboratorio di Wuhan nell’ambito di un’operazione di intelligence e in questi casi spiccano sempre figure molto particolari come quella di Peter Daszak che ha svolto un’indagine sostanzialmente su se stesso, ma è anche colui che, nel dicembre del 2019, in un’intervista televisiva, aveva preannunciato, da un momento all’altro, lo scoppio di una pandemia, in qualche imprecisata parte del mondo.
È evidente, quindi, che intorno al laboratorio di Wuhan ruotano trasversalmente interessi economici e di intelligence che fanno capo sia alla Cina che agli Stati Uniti e non è casuale che sul laboratorio hanno mentito sia il governo cinese, l’Oms, la comunità scientifica e chissà quanti altri mentiranno ancora per nascondere la verità. La cosa non sorprende più di tanto perché, come insegna il grandissimo scrittore tedesco Johann Johann Wolfgang von Goethe: “La pazzia, a volte, altro non è che la ragione presentata sotto diversa forma”.
di
La cosa è più complicata (come si intuisce dal titolo) ; comunque l’origine artificiale del virus adesso è di pubblico dominio…
"Mi piace""Mi piace"