Domenica 26 settembre ci ha lasciato Ugo Malaguti, nume tutelare della fantascienza italiana, spentosi nella sua casa di Bologna dopo una lunga malattia.
All’inizio della sua carriera, Malaguti prese in mano la curatela della collana Galassia (Tribuna), diventandone il direttore. Nel 1967 fondò la casa editrice Libra e iniziò la pubblicazione della rivista Nova SF* e le collane Slan e I classici della fantascienza. Negli anni ’70 fondò la Perseo Libri e successivamente Elara Libri, erede delle case editrici precedenti.
Autore di numerosi saggi, racconti e romanzi, spaziò dalla fantascienza archeologica e d’avventura e quella di stampo sociologico, più realistica e impegnata, ma fu anche un prolifico traduttore di alcuni dei più grandi nomi della fantascienza internazionale.
Tra le sue traduzioni comparse in Urania ricordiamo: “Il fabbricante di universi” di Philip J. Farmer, “Novilunio” di Fritz Leiber, “La città e le stelle” di Arthur C. Clarke, “I fabbricanti di felicità” di James Gunn, “Il telepate” di John Brunner, “Sabbie, tempeste e pietre preziose” di Cordwainer Smith e “Stelle del silenzio e della vita” di Edmond Hamilton.
Il video con Malaguti e Pestriniero è stato girato nel 2006 a Bondeno (FE) nel corso di una edizione delle Giornate della cultura