Dalla gestione della famiglia De Benedetti (ex Cir) e della presenza dei giornalisti fondatori Eugenio Scalfari e Ezio Mauro al passaggio al gruppo Gedi controllato dalla Exor della famiglia Agnelli-Elkann (e cioè dal 2017 al 2020) è stata registrata una perdita di 450 milioni, di cui 166 nell’ultima fase.
Non se la passano bene in contabilità neppure il gruppo Caltagirone (Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino di Venezia, Il Centro), il gruppo Monrif del presidente degli editori Andrea Riffeser Monti (che pubblica Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Quotidiano Nazionale), la concentrazione editoriale economica del “Sole 24 Ore” della Confindustria e il gruppo milanese Class che edita Milano Finanza
C’è stata una svolta invece nel corso del quadriennio 2016-20 nel gruppo Rcs (che pubblica Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport e vari settimanali) con l’arrivo dell’editore Urbano Cairo che ne è diventato il maggiore azionista e presidente della società. Rcs, dopo anni di perdite colossali, è tornato a registrare un utile di 260 milioni di euro mentre il bilancio 2021 dovrebbe chiudersi con un fatturato di circa 880 milioni, non lontano dai livelli della fase pre-Covid.
Bene i conti del Fatto Quotidiano di Marco Travaglio i cui ricavi non superano 38 milioni e l’Avvenire, il quotidiano della Conferenza dei Vescovi.