Letteratura

Biblioteca Ariostea

lunedì 26 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Dialogo tra Nicola Alessandrini e Antonio Moschi

La nascita del logos filosofico segna una discontinuità rispetto alla rivelazione del senso del mondo costituita dal mito: la filosofia infatti è ricerca della verità incontrovertibile, basata sulla forza di un’argomentazione razionale la cui negazione è autonegazione. Eppure chi di noi non ricorda la potenza evocativa dei miti creati da Platone? E perché mai Aristotele afferma che “anche l’amante del mito è in un certo qual modo un filosofo”? Forse perché il pensare per immagini (e non soltanto per concetti) è una cifra distintiva dello spirito umano, come ci testimonia una riflessione in proposito che va dall’antichità fino ad oggi. Ne è un esempio il pensiero di Ernst Bloch, filosofo della speranza, nel quale la narrazione affabulante diviene l’anticamera dell’utopia concreta e dei sogni ad occhi aperti, apprendistato del difficile artigianato del desiderio. Nelle Tracce Bloch raccoglie fiabe, leggende, miti, proverbi e aneddoti che ci permettono di dialogare con il mistero delle cose e dell’uomo. Quell’“oscurità dell’attimo vissuto” da cui nasce la speranza.
Primo appuntamento del nuovo ciclo “I colori della conoscenza e i linguaggi” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

martedì 27 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Luciano Montanari

The Writer Edizioni Ass. Marano Principato(CS), 2020
Dialoga con l’Autore Arianna Fornasari
Lettura di alcuni brani a cura di Patrizia Fiorini e Sandro Mingozzi
La storia è la continuazione di due precedenti romanzi, quindi con gli stessi protagonisti, ma con ruoli di eccellenza anche per la natura, l’arte, la musica, durante una divertente viaggio. L’amore ha il sopravvento, quell’amore che solo la pazienza dell’attesa e la speranza hanno reso possibile. Così, i due protagonisti riemergeranno nel “fragile splendore del presente”, in quell’atmosfera di dolce malinconia che solo l’autunno può creare.
Luciano Montanari, scrittore e commediografo. Ha pubblicato sei romanzi, due raccolte di racconti, una di poesie dialettali, tre commedie in italiano e altrettante in dialetto ferrarese. Ha tradotto un testo in francese , “Les temps de nous aimer” (e sceneggiato insieme a Patrizia Fiorini) ed ha altresì tradotto, sempre dal francese, tre capolavori di Balzac, Zola e Maupassant. Ha inoltre scritto un atto unico per soprano e basso-baritono (La volpe e il lupo) su musica del M° Fausto Bottoni. 

mercoledì 28 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Patrizia Cremonini (Archivio di Stato di Modena) e Massimo Montanari (Università di Bologna)

Cristoforo Messi, detto Sbugo è autore del trattato Banchetti compositioni di vivande,et apparecchio generale, pubblicato a Ferrara nel 1549, poco dopo la morte dell’autore. Il Messisbugo fu in realtà ben più di un semplice cuoco, fu  l’ideatore del banchetto rinascimentale inteso come un’opera d’arte totale, uno  spettacolo in cui si integravano ricercati piaceri e arti, dalle elaborate invenzioni gastronomiche alle forme estetiche di cibi e apparati di sale e tavole, dalla soavità di esecuzioni vocali e strumentali all’eleganza delle danze, in grado di deliziare tutti i sensi della committenza e di testimoniare la magnificenza del principe.
Ai soci sono riservati alcuni posti, prenotabili presso il direttivo dell’Associazione.
Per il ciclo “Testo e contesto” a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

giovedì 29 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Emilia Sonni

La Storia della Moda e del Costume soltanto da alcuni decenni ha raggiunto a pieno titolo l’ambito accademico e, grazie alle grandi novità apportate dalla storiografia francese del secolo scorso, ha saputo costruirsi uno statuto di ricerca e di insegnamento autonomi. Ma ancora c’è molto da indagare perché la moda “è un fenomeno prismatico e perciò difficilmente definibile in maniera univoca” come afferma Maria Giuseppina Muzzarelli ed è simile ad un albero dalle profondissime radici e dagli innumerevoli rami, in cui è molto difficile seguire un percorso lineare, senza imbattersi in continue e affascinanti deviazioni. Il nostro può essere quindi solo un viaggio nel tempo che segua, partendo dal Tardo Medioevo, l’evolversi di questo fenomeno che ha implicazioni estremamente varie, da quelle di carattere legislativo ed economico a quelle di carattere artistico ed estetico. Perché solo da una prospettiva ad ampio respiro, ma che abbia il suo punto di fuga nella realtà della vita quotidiana, si può arrivare a cogliere, citando Marc Bloch, la complessità dei fenomeni storici e, di conseguenza, la storia “di uomini e donne nel tempo”.
Emilia Sonni, laureata in Storia con il massimo dei voti presso l’università di Firenze, ha lavorato in Germania come insegnante di lingua e cultura italiana per stranieri presso la Volkshochschule, l’Istituto Italiano di Cultura e la Ludwig Maximilian Universität di Monaco di Baviera. Ha studiato Storia della Moda e del Costume con la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli presso l’Università di Bologna.
A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi

venerdì 30 ottobre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione della silloge di Eleonora Rossi

Aletti Editore, 2020
Dialoga con l’autrice Giovanna De Simone
Voce e musica: Max Maietti
Il libro è una sorta di taccuino nel quale l’autrice raccoglie gli appunti di una ritrovata minuscola (felicità), come rivela il sottotitolo: una resa interiore alla bellezza di ogni esperienza vissuta con intensità. Chi scrive smette di combattere contro il tempo e contro le paure: cerca piuttosto di entrare in un tempo più vero, si arrende alla meraviglia; colleziona anche «le cose tristi», le mette in tasca perché sa che prima o poi torneranno utili. E cerca ogni giorno la (felicità): una felicità minuscola, appunto, da scrivere tra parentesi, per «proteggerla dal rumore del mondo». ho svaligiato l’universo è un inno al presente, all’oggi che scivola via e che per nessuna ragione deve essere rimandato. Scrive Francesco Gazzé nella prefazione: «C’è un verso in particolare che ci dà prova di quanto la nostra autrice abbia letteralmente scippato l’essenza dell’esistere a questa poca cosa che è l’universo: è contenuto in ‘Segreta (felicità)’, una delle più belle poesie nella sua già alquanto vasta produzione:
‘Alla felicità / non servono / parole / ma pelle’. Niente… non è niente. È solo la chiave di tutto».
In collaborazione con il Gruppo Scrittori Ferraresi

lunedì 2 novembre 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura di Fausto Natali e Carla Fiorini

Edizioni e/o, 2019
Torna CHI L’HA LETTO? con il caso letterario del momento: Cambiare l’acqua ai fiori di Valerie Perrin.
Un romanzo di una scrittrice francese poco nota arrivato in cima alle classifiche solo perché è piaciuto molto a moltissime persone. Il tutto, principalmente, grazie ai consigli dei librai e al passaparola tra i lettori. La storia di Violette Toussaint, guardiana del cimitero di una cittadina della Borgogna, ha conquistato tanti cuori senza grandi lanci editoriali o incontri con l’autrice. Discreta e gentile si prende cura delle tombe, accoglie vedove e amanti, consola parenti e amici con una chiacchiera o il silenzio, una tazza di tè, un bicchiere di buon vino. È sola dopo che il marito è partito per un viaggio senza mai tornare. Fino a quando si presenta un poliziotto di Marsiglia: la madre ha lasciato scritto nelle ultime volontà che le sue ceneri riposino sulla tomba di un avvocato a lui sconosciuto, sepolto nel cimitero. Aprire il registro su cui Violette annota i particolari di ogni funerale vuole dire spalancare la verità anche sulla sua esistenza.
Venite a conoscere Violette e il suo amore per la vita.
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

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