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Libri in scena

martedì 11 febbraio 2020 ore 16,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Carlo Magri e Giovanna Mattioli per la presentazione della XV edizione della rassegna “Giardini al cinema”

Uno dei grandi maestri del cinema italiano, Pupi Avati, trova nei paesaggi padani le atmosfere suggestive, spesso anche inquietanti, protagoniste di molti dei suoi film.
Carlo Magri, regista e docente di Unife, presenta spezzoni inediti di interviste- degli anni gli anni 80 e 90- che hanno come tema il rapporto speciale  di Avati con Ferrara, il Delta e la sua gente. Giovanna Mattioli, architetto paesaggista, curatrice storica di “Giardini al Cinema”, alla XV edizione, sottolinea la centralità dei luoghi e del paesaggio nei tre film proposti quest’anno (Una gita scolastica, La casa dalle finestre che ridono, Le strelle nel fosso)
Le proiezioni si svolgeranno al Cinema Boldini (via Previati, 18) secondo il calendario che sarà diffuso in questa occasione.
A cura del Garden Club di Ferrara

mercoledì 12 febbraio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura della Compagnia del Libro di Ferrara

Eleonora Pescarolo, Stefano Poledrelli e Alberto Amorelli vi condurranno briglie alla mano lungo le polverose piste del Vecchio West.
Da sempre c’è un’ambientazione che più o meno, in una fase della vita o in tutte ci ha affascinato e ci ha fatto rimanere con il fiato sospeso. Dopo decenni il mito del Far West è uno dei topos più riconoscibili e ben classificati dell’immaginario collettivo. La Compagnia del Libro come primo evento del 2020 decide di scardinare molte delle certezze che si hanno sul vecchio West e confermarne alcune per far comprendere che la letteratura western è una delle più vaste e contaminate e contaminabili di sempre. Gli scenari di Ernest Haycox, di Louis L’Amour, dei film di John Ford o delle storie nostrane di Tex Willer e di Ken Parker, ma anche le contaminazione horror di Joe R.Lansdale, quelle cyberpunk e space western di Don Debrandt, i post western di Cormac McCarthy, Hannah Tinti, Brian Panowich fino ad arrivare agli esperimenti italiani di Matteo Righetto e le raccolte di miti e leggende di Gian Mario Mollar, senza parlare delle recenti serie tv che prendono a mani basse da questi scenari contaminandoli con altri generi come The Mandalorian, Defiance, la classica Firefly, il film Solo o mantenendone gli stilemi ben definiti come la miniserie Godless e i blockbuster Django Unchained e The Hateful Eight di Quentin Tarantino. Un viaggio a trecentosessanta gradi nel mondo western costellato di romanzi, racconti, fumetti, graphic novel, film e musica country. Il lontano west non è così lontano.
A cura della Compagnia del Libro di Ferrara

giovedì 13 febbraio 2020 ore 16,30

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

A cura di Stefano Caracciolo

Il “poema molinaresco” di Bacchelli, scritto fra il 1938 e il 1940, narra la saga di quattro generazioni della famiglia Scacerni, innestando e sovrapponendo alla storia principale quelle di moltissimi personaggi di contorno. Il tutto è inserito in un secolo di storia, visto dalla prospettiva dei contadini del delta del Po ferrarese, che va dalla fine del periodo napoleonico e dalla restaurazione fino alla prima guerra mondiale, passando attraverso il Risorgimento e l’unificazione d’Italia, il brigantaggio, le prime lotte sociali.
Terzo incontro del ciclo Anatomie della mente – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno XIII, in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

venerdì 14 febbraio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Conferenza di Raissa Raskina (Università di Cassino)

Dopo la morte di Čechov, nel suo archivio fu ritrovato un manoscritto senza titolo: si tratta di un dramma composto da un autore giovanissimo, ancora lontano dal diventare lo scrittore e il drammaturgo che conosciamo. Eppure, Platonov  contiene allo stadio embrionale motivi, trame, personaggi, procedimenti stilistici, persino singole battute delle future opere di Čechov. Con Platonov siamo già alle prese con una umanità dolente e comica, lacerata da conflitti e invischiata in problemi banali e terribili: insomma, con le trame dei racconti e dei testi teatrali della maturità.
In occasione dello spettacolo Platonov. Un modo come un altro per dire che la felicità è altrove di A. Checov, in scena dal 14 al 16 febbraio presso il Teatro Comunale
Nell’ambito del ciclo “Libri in scena” a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea 

 

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