La mia bambina frequenta la I elementare. La sua è una scuola dove tengono particolarmente all’insegnamento della calligrafia. Qualche giorno fa, la mia piccola mi chiede se ricordo come si scrivono la “H, la K e la X. Maiuscole e corsive”. Al che dunque il mio orgoglio “scolastico” si è risvegliato. “Sono una persona che ha studiato, sono laureata e tra i miei studi annovero il geroglifico egiziano, ti pare che non mi ricordi come si scrive in corsivo italiano?! Adesso prendo carta e penna e faccio tutto..” E invece all’atto pratico mi sono ritrovata a guardarlo, quel foglio bianco, ma soprattutto a non rammentare come si scrivessero queste benedette lettere in maiuscolo corsivo😂. Naturalmente ho chiesto “ripetizioni ” alla mia Lucrezia che con estrema diligenza mi ha insegnato anzi “ricordato” come si facessero, ma soprattutto quanto fossero belle le parole scritte a mano. Morale della favola: ragazzi torniamo a scrivere. Con carta e penna! Scriviamo cartoline, biglietti di auguri, liste della spesa o lettere d’amore. Ma facciamolo con la biro in mano, stiamo perdendo la calligrafia. Patrimonio dell’umanità. Arte senza tempo. Non ci rimbambiamo con questi smartphone del cavolo. Non uccidiamo millenni di cultura!❤️
Monica Picchi da Facebook