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James Gregor

Come ebbe a scrivere Giuseppe Prezzolini, presentando il saggio “L’ideologia del fascismo”, edito da “Il Borghese” nel 1974, l’opera di Gregor confermava come “Il ‘totalitarismo’ , sia comunista che fascista, non è stato l’opera di dementi o di malvagi (anche se vi sono stati fra comunisti e fra fascisti dei dementi e dei malvagi); ma bensì di pensatori politici che hanno avuto tanto una certa logica nella critica dello Stato liberale quanto una certa inventiva nel proporre (e talora attuare) istituzioni nuove”.

Su questa linea Gregor arriva a identificare nel fascismo “un tipo estremo di movimento rivoluzionario di massa”, qualificato dalla sua aspirazione “ad impegnare la totalità delle risorse umane e naturali di una comunità storica per lo sviluppo nazionale”, espressione di un “movimento di modernizzazione”, impegnato a dare “una possibile risposta ai problemi politici e sociali che accompagnano gli sforzi di una nazione sottosviluppata per uscire dalla sua situazione e conquistare un ‘posto al sole’”.

Con analisi del genere il docente di Berkeley non poteva non essere costretto a scontrarsi , in Italia, con il conformismo della nostra editoria, trovando, d’altro canto, attenzione e disponibilità d’ascolto da parte del mondo culturale non-allineato. L’editore Giovanni Volpe gli dà spazio. In occasione del centenario mussoliniano (1983) Gregor è tra i relatori del convegno su “l’Italia tra le due guerre”, con una prolusione dedicata a “Mussolini e la Storia”, nella quale – senza nulla concedere ai facili nostalgismi ma neppure alla retorica corrente – evidenzia il valore universale dell’esperienza fascista, esempio di un autoritarismo moderno, nel quale Mussolini appare come il capostipite di una ideologia “social-nazionalista” sviluppatasi ben oltre i confini italiani e ben al di là del Ventennio.

L’idea di fondo, su cui Gregor lavorerà per anni, è che il fascismo arrivò, nel dopoguerra a segnare la scena politica internazionale: dal cosiddetto “socialismo africano” al “socialismo arabo”, con personaggi del calibro di Gamal Abdel Nasser, fino a toccare l’Asia, con le politiche di modernizzazione ed industrializzazione di Taiwan, Singapore e della Corea del Sud, sotto l’egida di regimi autoritari, a guida carismatica, interessando persino l’esperienza della Cina post maoista.

Al termine di questo rapido excursus rimane il rammarico che molte delle opere di Gregor, peraltro pubblicate dai maggiori editori di letteratura accademica degli Stati Uniti (Princeton University Press, Stanford University Press, Yale University Press e California University Press) non abbiano trovato, nel nostro Paese, adeguata attenzione, segno di un conformismo duro a morire, rafforzatosi negli ultimi anni, che bene si sposa con un certo provincialismo nostrano. Per il valore e l’originalità delle analisi l’opera di Gregor resta comunque come una preziosa eredità a disposizione soprattutto delle giovani generazioni di studiosi e della cultura anticonformista: un’eredità da non disperdere, nel nome di uno studioso a “stelle e strisce” che della storia d’Italia aveva capito molto di più rispetto a certi paludati intellettuali nostrani.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/fuor-di-retorica-e-nostalgie-in-ricordo-dello-studioso-statunitense-james-gregor

https://www.amazon.it/Panunzio-sindacalismo-fondamento-razionale-fascismo/dp/1291928480/ref=sr_1_7?adgrpid=54203585218&gclid=EAIaIQobChMInsq__-DF5AIVD853Ch1h-w88EAAYASAAEgKISvD_BwE&hvadid=255217546288&hvdev=c&hvlocphy=20534&hvnetw=g&hvpos=1t1&hvqmt=e&hvrand=12000157834854515973&hvtargid=kwd-304172150572&hydadcr=28432_1717411&keywords=a+james+gregor&qid=1568101841&s=gateway&sr=8-7

 

1 pensiero su “James Gregor”

  1. Gregor, nato Anthony Gimigliano, si è laureato alla Columbia University nel 1952. Nel 1961 divenne docente associato di filosofia all’University of Hawaii e nel 1964 di Kentucky e Texas. Dal 1967 è al dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Berkeley in California, di cui oggi è professore emerito [1].

    Ha dedicato la sua attività di studioso soprattutto all’ideologia del fascismo, producendo inoltre numerose monografie su importanti personalità che ad essa diedero il proprio contributo. Ha condotto ricerche anche sul marxismo e il neofascismo.
    https://it.wikipedia.org/wiki/A._James_Gregor

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