conferenza

Le discepole di Gesù

Lunedi’ 11 marzo 2019 ore 17

POETANDO. Conclusione del Progetto 2018

A cura dell’Associazione Culturale Olimpia Morata di Ferrara

Durante l’evento saranno presentati i primi quattro poeti classificatisi nella “Tenzone poetica –  Poetando 2018”: Gabriella Veroni Munerati, Micaela Zambardi, Bruno Montanari e Federica Santoro.
Con loro dialogherà Francesca Mariotti, presidente dell’Associazione Olimpia Morata, intervallando la loro storia di poeti con la lettura recitata di liriche tra le ultime pubblicazioni e alcune inedite.
Il pomeriggio chiude il Progetto 2018, ma non le occasioni di incontri con la Poesia che sempre sarà protagonista in diverse nuove occasioni.

Incontro con l’autore martedi’ 12 marzo 2019 ore 17

Il canto della luna

Presentazione del libro di Maurizio Ganzaroli

La prima storia gothic-punk ambientata a Ferrara
Faust Edizioni, collana di narrativa ‘I nidi’, 2019
Ne parlerà con l’autore Paolo Sturla Avogadri, storico, esperto di enigmi e misteri locali.
Letture a cura di Micaela Zambardi e Roberto Gamberoni.
Sarà presente l’editore Fausto Bassini.
Ganzaroli è inventore di un nuovo genere letterario, denominato “gothic-punk”, poiché si ispira allo stile gotico della narrativa dell’Ottocento virato verso atmosfere fantascientifiche e futuristiche. Nel corso dell’evento verranno proiettati l’eccezionale documentario d’epoca “Amanti senza fortuna” (1949) di Adolfo Baruffi e Florestano Vancini (dedicato alla tragica vicenda di Ugo e Parisina) e alcuni video-racconti a tema di Maurizio Ganzaroli.
Una creatura antica che attraversa i millenni alla ricerca di un’anima affine. Una scoperta archeologica a Gaibanella che cambierà la storia. Un ragazzo che ignora che il suo destino è già stato segnato molti secoli prima. Un avvincente romanzo di sapore gotico/horror che si snoda tra le vie e i palazzi della Ferrara del 2030.
Maurizio Ganzaroli, poliedrico artista ferrarese, è scrittore, poeta, pittore e video-artista, oltreché maestro d’arte di chiara fama. Tra le sue opere narrative si ricordano “Nebbie d’altri mondi” (1999), “Buoni motivi per non dormire” (2015) e “Mondi diversi” (2017). Alcuni suoi racconti, saggi e articoli sono stati inclusi in antologie e riviste.

Conferenze e Convegni mercoledi’ 13 marzo 2019 ore 16,30

Perdòno tutti e a tutti chiedo perdono

La vita, le opere, gli ultimi giorni e le ultime poesie di Cesare Pavese

A cura di Stefano Caracciolo
Prosegue con immutato successo da ben dodici anni il ciclo di conferenze dedicate alla psicologia. In questo incontro il professor Caracciolo si occuperà di Cesare Pavese, uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo. Vincitore del premio Strega nel 1950. Poeta, scrittore e critico letterario. La propensione al suicidio, tratto insito nella sua natura, da lui definito un “vizio assurdo”, lo porterà a togliersi la vita in una camera d’albergo a Torino a soli 42 anni.
Stefano Caracciolo, medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, professore ordinario di Psicologia Clinica – Università di Ferrara / Az.USL di Ferrara. Autore di oltre 150 pubblicazioni a stampa su riviste scientifiche italiane ed estere del settore, nonché di diverse monografie, socio di numerose Società Scientifiche nazionali e internazionali. Dirige e coordina il Centro Interaziendale per i Disturbi del Comportamento Alimentare.
Per il ciclo Anatomie della mente – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno Dodicesimo, in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

Incontro con l’autore giovedi’ 14 marzo 2019 ore 17

Ferrara. La città di Ferrara descritta da Valery: erudito viaggiatore francese innamorato dell’Italia

Traduzione e cura di Stefano Franchini

Ne parlano, col traduttore, Gianni Cerioli e Giuseppe Ferrara
L’opera è stata estrapolata da una corposa Guida dell’Emilia (stampata a Bruxelles nel 1842 col titolo di “Bologne, Ferrare, Modène, Reggio, Parme, Plaisance et leurs environs”) a sua volta tratta da una precedente Guida di tutta l’Italia. Valery è lo pseudonimo di Claude-Antoine Pasquin (1789-1847) di professione bibliotecario a Versailles che, nel suo passaggio a Ferrara, conobbe l’allora bibliotecario dell’Ariostea. Valery si sofferma sulla storia, le arti figurative e le opere letterarie legate a Ferrara. La descrizione è ben diversa da quella di una moderna guida turistica. Valery si meraviglia che nella nostra città abbiano operato e prodotto tanti poeti epici. Diverse pagine parlano di Boiardo, Ariosto, Tasso e di tanti altri letterati. Quando Valery entra in una chiesa di Ferrara subito ne elenca i quadri e le opere scultoree.
Stefano Franchini risiede da sempre, cioè da 15 lustri, a Ferrara. Nella nostra città ha, tra l’altre attività, insegnato Diritto ed Economia politica in istituti tecnici. Ha pubblicato diverse traduzioni dal francese di autori del Settecento e del primo Ottocento. Per la casa editrice Este Edition ha pubblicato traduzioni di opere di Charles Dupaty e di Joseph Méry. Per la Normale di Pisa ha tradotto un’opera scientifica di padre Rogerius Josephus Boscovichius. Ha anche tradotto opere del conte Élie de Comminges e del marchese Philippe de Massa.
In collaborazione con il Gruppo Scrittori Ferraresi

Conferenze e Convegni venerdi’ 15 marzo 2019 ore 17

I discepoli e le discepole di Gesù

Dialogo tra Piero Stefani e Silvia Zanconato

Coordina Francesco Lavezzi
Lungo le strade della terra d’Israele, i discepoli costituirono un gruppo eterogeneo di persone, uomini che – in un modo o in un altro – hanno fatto la storia, ma anche donne che, oltre ogni convenzione sociale, hanno seguito Gesù, un Rabbi itinerante dotato di caratteristiche molto particolari. Vi fu però una differenza, gli uomini, a iniziare dai Dodici, furono chiamati dal Maestro, le donne scelsero invece di mettersi alla sua sequela di loro volontà. Discepoli e discepole furono spesso in difficoltà di fronte all’insegnamento di vita esigente proposto dal loro Maestro. Tuttavia furono sempre protagonisti imprescindibili nella vicenda umana di Gesù e, almeno in alcuni casi, si rivelarono fondamentali per la comprensione della sua stessa missione. Anche per Gesù vale la constatazione che non si è veri Maestri quando manca l’apporto dei discepoli.
A cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

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