Vivere è scrivere. Una biografia visiva di Giorgio Bassani
A cura di Portia Prebys e Gianni Venturi
Edisat Ferrara, 2019
Dopo i saluti delle autorità il libro verrà commentato da Portia Prebys, Gianni Venturi, Alessandra Guzzinati con gli interventi di alcuni eccellenti collaboratori tra quelli che hanno scritto sul libro e che sono Umberto Caniato, Claudio Cazzola, Anna Dolfi, Dora Liscia, Daniele Ravenna, Roberto Roda.
Questo libro nasce dalla necessità di proporre, attraverso un mezzo del vedere quale è la fotografia, le montaliane occasioni che hanno permesso la coincidenza tra vita e opera dello scrittore ferrarese. Affidata a personalità critiche di sicura competenza che ne curano i capitoli in cui viene proposta la vita di Giorgio Bassani, si dipana una biografia il cui metodo, a nostro parere, lo scrittore avrebbe sicuramente approvato. Il volume è nato dalla volontà del Comitato Nazionale per le Celebrazioni della nascita di Giorgio Bassani di favorirne la pubblicazione affidata al Centro studi Bassaniani di Ferrara.
A cura del Centro studi Bassaniani di Ferrara

“Non solo arte” Conversazioni di storia dell’arte a Palazzo Paradiso – 4a edizione
Pellegrino Prisciani, “filosofo delle arti”, “umanista e officiale estense”. Bilancio e prospettive delle celebrazioni cinquecentenarie
Coordina Alberto Andreoli
Nella ricorrenza del quinto centenario dalla morte di Pellegrino Prisciani (1435 ca. – 1518) sono state organizzate diverse iniziative celebrative, tra loro correlate, sulla figura e l’opera del poliedrico umanista ferrarese: tre tornate convegnistiche, a Ferrara, Modena e Bologna; e l’allestimento di una mostra documentaria, tuttora in corso, presso l’Archivio di Stato di Modena. Speculare alla molteplicità degli interessi coltivati e alle funzioni svolte dall’“officiale estense”, presso la corte di Ferrara, è la varietà delle tematiche illustrate, sia in sede congressuale che espositiva: diritto, archivistica, diplomazia, astrologia e astronomia, filologia, linguistica, poesia-oratoria, araldica e genealogia, storiografia e antiquaria, cartografia, architettura, disegno e iconologia. L’opera di maggiore impegno dell’eruditissimo cortigiano è costituita dalle cosiddette Historiae Ferrari ae, delle quali si conservano autografi a Modena i libri I, IV, VII, VIII, IX. Noto in diverse copie – redatte tra XVI e XIX secolo – è il liber primus, del quale la Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara si fregia di possedere un cospicuo numero di esemplari; questi, insieme a una traduzione settecentesca, attestano la fortuna critica dell’autore presso generazioni di eruditi e cultori di topografia e corografia storica locale. La Deputazione provinciale ferrarese di storia patria, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Modena, la Biblioteca Comunale Ariostea, l’Istituto di Studi Rinascimentali e l’Università di Ferrara, si propone di contribuire alle commemorazioni cinquecentenarie, organizzando un ciclo di tre incontri e un evento espositivo, presso gli ambienti di Palazzo Paradiso, per fare il punto segnatamente sulla riflessione storiografica ferrarese precedente e successiva all’attività ; del Prisciani.
Ciclo di tre conversazioni – Programma
Martedì 5 marzo: Pellegrino Prisciani, “filosofo delle arti”, “umanista e officiale estense”. Bilancio e prospettive delle celebrazioni cinquecentenarie. Tavola rotonda: intervengono Alberto Andreoli, Marco Bertozzi, Franco Cazzola e Patrizia Cremonini
Martedì 2 aprile: Pellegrino Prisciani e la cultura artistica ferrarese della seconda metà del ’400. Relatore: Alberto Andreoli
Martedì 14 maggio: Il liber primus delle Historiae o Annales Ferrariae. Relatore: Alberto Andreoli

«Il vero codice Gonzaga» della Gerusalemme liberata
Conferenza di Carla Molinari (Università di Firenze)
Prendendo spunto dalla quaestio philologica sulla corretta individuazione del codice Gonzaga della Liberata (la copia del poema eseguita da Scipione Gonzaga, amico del Tasso), impostata e risolta nei primi anni Ottanta del secolo scorso da Luigi Poma, col contributo di Luciano Capra, il discorso verterà su alcuni aspetti dell’elaborazione e revisione del testo tassiano (in rapporto al manoscritto individuato e all’eccezionale copista) e sulla sua avventurosa storia editoriale, segnata da arbitrii e mistificazioni dei primi curatori (nella totale impotenza del poeta, malato e recluso) e consegnata così alle generazioni di lettori e studiosi dei secoli a venire.
Per il ciclo “Testo e contesto”, a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

La magia delle parole
Conferenza di Mauro Presini
Introduce Roberto Cassoli
Al giorno d’oggi, sempre più adulti stanno usando un linguaggio sempre più povero; è un modo di parlare scarno, essenziale, ambiguo che sembra essere espressione della fretta di fare altre cose. Esprimersi sembra essere diventato qualcosa di superfluo e di faticoso; sembra quasi che si pretenda di essere capiti al volo senza però spiegarsi bene. Oggi usiamo acronimi, abbreviazioni e adoperiamo lo stesso simbolo sul telefono per esprimere sentimenti molto diversi fra loro. È una situazione preoccupante perché la povertà di linguaggio genera povertà di pensiero. La scuola è un luogo privilegiato dove provare a costruire un argine a tale disastro culturale. I bambini usano il linguaggio come strumento di scoperta del mondo e degli altri quindi iniziare a “giocare” con le parole insieme a loro è un modo per insegnare a conoscere, ad imparare e a creare i propri discorsi e a sviluppare i propri pensieri. Dare ai bambini gli strumenti per “smontare e rimontare” le parole è un modo per far capire loro che, anche nel loro piccolo, possono influire sui pensieri propri e altrui attraverso le loro rielaborazioni. In tal modo i bambini iniziano a rendersi conto che la realtà non è immutabile ma che loro stessi possono influenzarla e non subirla passivamente. Il maestro Mauro Presini parlerà della propria esperienza professionale raccontando i “trucchi” delle “magie” che si riescono a creare in classe per insegnare divertendosi insieme, per abituare i bambini a tenere allenata la fantasia, per sviluppare la creatività e per iniziare ad irrobustire lo spirito critico.
Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara