La parabola dei tre anelli. Migrazioni e metamorfosi di un racconto tra Oriente e Occidente
Presentazione del libro di Roberto Celada Ballanti
Edizioni di Storia e Letteratura, 2017
Introduce Marcello Girone Daloli
A ciascuno «dirittamente» la propria legge e religione, ma Dio le abbraccia tutte.
La parabola degli anelli ha origini quasi certamente orientali, legate alla Persia e alla cultura islamica; attraverso la porta d’ingresso della Spagna islamica, approda in Occidente intorno al XII-XIII secolo, finendo per contaminare la cultura ebraica e cristiana, come attestano le numerose redazioni tra il 1100 e la metà del 1200. La versione più nota si trova nel Decameron di Boccaccio e, attraverso questa, giunge a Lessing e al dramma teatrale illuminista Nathan il saggio (1779). Il racconto riguarda le tre religioni del Libro – Ebraismo, Cristianesimo, Islam – e reca in sé profonde implicazioni circa l’incontro e il dialogo tra le fedi degne di essere pensate e riproposte nel nostro tempo. Attraverso un rigoroso uso delle fonti, l’autore ricostruisce la storia complessa e ricca di fascino della parabola, analizzandone infine il messaggio di grande attualità.
Roberto Celada Ballanti è professore ordinario di Filosofia della religione e di Filosofia del dialogo interreligioso all’Università di Genova. Autore di moltissimi saggi, tra le sue monografie ricordiamo: Filosofia e religione. Studi su Karl Jaspers (Le Lettere 2012); Dio e il Niente (Morcelliana 2000); Pensiero religioso liberale. Lineamenti, figure, prospettive (Morcelliana 2009).

C’era un mondo e Luna vi ballava
Presentazione del libro di Gabriel Timò
Aracne Editrice, 2018
Dialoga con l’Autore Anita Gramigna (docente di Pedagogia all’Università di Ferrara)
Luna è una ragazza zingara, con uno spiccato talento per la danza. In un mondo di impenetrabili barriere culturali, liberamente ambientato sul finire dell’Ottocento, fiorisce una storia d’amore dal forte impatto sociale: sposato Rashdi, giovane e ricco mercante, Luna sceglie di lasciarsi alle spalle la propria vita e seguirlo in Occidente, dove dovrà scontrarsi con giudizi e pettegolezzi della società borghese. Dopo quello che sembra essere un disastroso concatenarsi di vicende repentine e avventurose percepisce un richiamo capace di infonderle il potere di evolversi e risvegliarsi. Forse persino quello di concretizzare il sogno di tutti noi, disposti ad ammetterlo o meno: redimerci e tornare a Casa.
Gabriel Timò è nato in Romania nel 1960 e ha studiato Ingegneria geologica e geofisica all’Università di Bucarest. Vive in Italia dal 1990 e dal 1992 a Ferrara, presso la cui Università gli è stato riconosciuto il titolo accademico. Nel tumulto della vita, che dà e prende, ha dovuto riprofilarsi nel ramo ceramico dell’industria. Sotto un forte richiamo creativo, quando la stessa vita gli concede il tempo, dipinge e scrive. Questa è la sua prima fatica letteraria pubblicata, forse un presagio forse un sogno, da quando era al liceo, che si è avverato.

RAQUEL DIANA – Teatro 2 – Drammaturghi Uruguaiani
Presentazione del libro tradotto e adattato da Monica Menosse Hutton
Il volume sarà presentato con un’introduzione e alcune informazioni sull’autrice e poi con lettura di piccole scene a carico di Barbara Grande, Ilaria Follegatti, Patrizia Fiorini, Guido Sproccati e Monica Menosse Hutton.
Raquel Diana, nata a Montevideo, Uruguay, dove vive ancora. E’ drammaturga, attrice, regista teatrale ed insegnante. Laureata alla Scuola Municipale di Arte Drammatica di Montevideo. E’ anche insegnante di Filosofia, laureata all’Istituto Artigas. Autrice pluripremiata, le sue opere hanno ottenuto vari premi e riconoscimenti: Ministero della Cultura dell’Uruguay, Premio Florencio, Premio Onetti, AGADU, FUTI, Fondazione Lolita Rubial, Federazione di Teatri Independenti e altri. Le sue opere sono state presentate in Uruguay, Argentina, Brasile, Paraguay, Bolivia, Colombia, Cuba, Perù, Francia, Belgio, Italia, Spagna, Messico, Stati Uniti d’America. Ha frequentato corsi con grandi maestri della drammaturgia mondiale come Mauricio Kartùn e Rafael Spregelburg (Argentina), Luis Masci (Uruguay), Stephan Suschke (Germania), Gustavo Mesa (Cile), Neyde Veneciano (Brasile).
Monica Menosse Hutton, attrice, formatrice di attori di teatro e cinema, regista e traduttrice. Fondatrice e direttrice di Proyectando Cultura, associazione senza fini di lucro, che promuove e gestisce scambi culturali tra Italia – Uruguay – Spagna – Portogallo. Nel corso della sua attività artistica ha lavorato con diverse compagnie teatrali come attrice, regista e produttrice. A Ferrara dirige la compagnia Piccolo Teatro del Sole, con la quale porta in scena la drammaturgia uruguaiana, latinoamericana e spagnola.
A cura di Proyectando Cultura – Intercambios culturales

R. L. Stevenson e l’Isola del Tesoro. Risonanze emotive e temi psicologici nelle opere e nella vita di Robert Louis Stevenson
A cura di Stefano Caracciolo
Prosegue con immutato successo da ben dodici anni il ciclo di conferenze dedicate alla psicologia. In questo secondo incontro il professor Caracciolo si occuperà di un insuperato maestro di romanzi di genere avventuroso e di uno dei libri per ragazzi più celebre di tutti i tempi. Un romanzo di formazione che spalanca una finestra sulla vita umana e sulle sue contraddizioni.
Stefano Caracciolo, medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, professore ordinario di Psicologia Clinica – Università di Ferrara / Az.USL di Ferrara. Autore di oltre 150 pubblicazioni a stampa su riviste scientifiche italiane ed estere del settore, nonché di diverse monografie, socio di numerose Società Scientifiche nazionali e internazionali. Dirige e coordina il Centro Interaziendale per i Disturbi del Comportamento Alimentare.
Per il ciclo Anatomie della mente – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno Dodicesimo, in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara

Presentazione del programma del ciclo annuale: “Maestri”
A cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Saluto del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani
Presentazione del programma di Fiorenzo Baratelli (presidente Istituto Gramsci)
Seguirà:
“Maestro, dove abiti?”, testi a cura di Piero Stefani, letture di Magda Iazzetta, musiche di W. A. Mozart e J. S. Bach, violinista Lucilla Rose Mariotti.
Coordina Anna Quarzi (direttrice dell’Isco)
La chiacchiera dominante fa crescere la domanda di ‘Maestri’. Il ciclo del 2019 sarà dedicato ad un percorso che, dagli antichi ai contemporanei, ci metterà a confronto con la lezione di grandi maestri di saggezza e conoscenza. Mettersi in ascolto di testi classici può essere importante per evitare sia di essere inghiottiti dal passato in modo acritico e passivo, sia per superare un’idea di libertà sradicata e delirante rispetto all’eredità di cui ognuno deve farsi carico dei beni della cultura e della sapienza.
“sto rileggendo un capolavoro assoluto “Moby Dick” di Melville nella traduzione di Alessandro Ceni per Feltrinelli. Mi ha spinto a questa rilettura, che sostituisce la prima con traduzione di Pavese”
facciamoci del male!
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