Il tesoro nascosto. Utensili di spiritualità quotidiana
Conferenza di Raffaella Arrobbio
Dialoga con l’Autrice Marcello Girone Daloli
Portare la “spiritualità” nella vita di ogni giorno, abbandonare la separazione tra ciò che è elevato e ciò che è materiale, tradurre in parole viventi per noi oggi gli insegnamenti spirituali del passato. Quali ostacoli frapponiamo ogni giorno alla realizzazione di queste qualità interiori? Come limitiamo e blocchiamo le nostre vite? Raffaella Arrobbio ci offrirà alcuni utensili da utilizzare nel nostro quotidiano per conseguire il grande obiettivo di scoprire quella bellezza nascosta nel fondo di ognuno di noi, portarla alla luce e donare così un più alto significato alle nostre esistenze.
Raffaella Arrobbio, laureata in Filosofia e in Psicologia, lavora come Psicoterapeuta a Torino. Da più di trent’anni studiosa e praticante di Buddhismo sotto la guida di esponenti dell’autentica tradizione Buddhista del Tibet. Ha collaborato per molti anni alla rivista di studi buddhisti Paramita e ha partecipato al volume antologico Psicoterapia e Meditazione (Mondadori,1991). Nel 2001 ha pubblicato Il Tesoro Nascosto – Le vie al benessere interiore (SEI, Torino) in cui espone la sua visione di una psicoterapia che sia anche strumento per accedere a dimensioni superiori della coscienza. Nel 2017 pubblica Gesù e Buddha in dialogo (Lorenzo de’ Medici Press, Firenze), un saggio che avvicina i due insegnamenti spirituali, evidenziandone l’armonia di fondo tramite l’accostamento di testi evangelici e buddhisti.

L’amore che uccide
Presentazione del libro di Mariella Guerzoni
(Faust Edizioni, collana di narrativa ‘I Nidi’, 2018)
Ne parlerà con l’autrice Angela Sterlino (docente di Lettere)
Letture a cura di Monica Bortolotti e Federica Zucchini
Sarà presente l’editore Fausto Bassini
Lucrezia è una ragazza ovattata di candore che lavora nel mondo della moda e vive in quello delle favole: pur fidanzata con il garbato Sebastiano, continua a sognare il Principe Azzurro. In occasione di un corso di taglio e cucito conosce un coetaneo, il bellissimo Leonardo, commercialista ammaliato da ogni forma d’arte. È colpo di fulmine. Lei, che vuole essere solo una ‘brezza marina’, lascerà Sebastiano facendosi invece travolgere da Leonardo, che sposa. L’uomo, oltre a non dirle mai un “Ti amo”, la plagerà a sua immagine e somiglianza senza che la propria superiorità venga meno. Elaborerà, inoltre, un piano diabolico per mettere a repentaglio la vita della moglie. E ancora: perché il cinico Leonardo chiama a convivere in casa loro l’amante Irene? E in cosa consiste, infine, quel ‘patto di sangue’ siglato tra Leonardo e Filippo, un giovane che Lucrezia ha conosciuto molti anni prima in biblioteca e che rientra in punta di piedi nella sua esistenza facendola innamorare? L’amore che uccide – romanzo d’esordio di Mariella Guerzoni dalle pagine fragili ma taglienti come uno strato di ghiaccio scheggiato –, si giostra su registri linguistici diversi che possono ricordare Harmony Passion, così come l’ottocentesca Emily Brontë, spaziando da atmosfere degne ora di un racconto gotico inglese, ora di una serrata sequenza thriller dal sapore quasi hitchcockiano.
Mariella Guerzoni nasce a Ferrara il 14 novembre del 1968. Ha quattro figli, due cani e una grande passione per l’arredamento, l’antiquariato e il cinema (in particolare quello dagli anni ‘40 agli anni ‘60). Insegnante in una scuola primaria della città, si ritiene persona fortunata perché ama il proprio lavoro e il “mondo bambino”. Scrive poesie e racconti.

Dall’ombrellone al piumone
Consigli di lettura dopo l’estate
La Compagnia del Libro torna dalla pausa estiva rivisitando i classici consigli per l’estate. Gli esperti lettori del sodalizio ferrarese racconteranno i libri che durante l’estate hanno viaggiato con loro in Croazia, Grecia, Cornovaglia e sulle Alpi e che rimarranno sul comodino anche durante i mesi invernali. Un pomeriggio lungo le strade della letteratura che vede la Compagnia al completo per dei consigli di lettura fuori dagli schemi, dai grandi classici alle ultime novità editoriali. Ottimi suggerimenti per affrontare la nebbia e la pioggerellina autunnale in compagnia di una coperta, di una tisana e di buone letture.
A cura della Compagnia del Libro di Ferrara

Fotoromanzi senza lacrime, fra arte ed eroine mascherate
Conversano col pubblico Angelo Andreotti, critico d’arte, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda.
Tornano per l’ultima volta le conversazioni de IL PRESENTE REMOTO pensate da Roberto Roda per il Centro Etnografico Ferrarese
La conversazione ricostruisce la nascita e lo sviluppo dei fotoromanzi NON SENTIMENTALI e sperimentali negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, i sorprendenti scambi linguistici e anche i corto circuiti che si produssero fra le ricerche verbo-visive di alcuni artisti contemporanei e alcune produzioni popolari di quegli anni. La conversazione fornisce le premesse per la presentazione di due volumi del Centro Etnografico di fresca stampa per i tipi dell’Editore Sometti di Mantova.
“Le ali di ipnos” di Bruno Vidoni (1930-2001). Riemerge dagli archivi di Casa Vidoni, con la cura filologica di E. Rinaldi e R. Roda, un fotoromanzo inedito che l’artista centese realizzò nel corso degli anni settanta: nel racconto vidoniano si assiste ad un gioco onirico dove nel sogno si materializzano personaggi che a loro volta sognano…
“Ofidia Nera. Insidia fatale!” di Emiliano Rinaldi e Roberto Roda. Gli autori, studiosi di cultura popolare ma qui in veste di sceneggiatori e fotografi, realizzano un divertente e divertito omaggio alle eroine mascherate dei fotoromanzi anni ’70, parodiando, con partecipato affetto, i luoghi comuni della letteratura di genere.
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

Duecento anni di Marx
Conferenza di Stefano Petrucciani
Introduce Davide Nanni
A duecento anni dalla nascita di Marx, e nonostante la grande mole di interpretazioni che si sono accumulate sul suo pensiero, il significato e il valore della sua opera nella storia politica e intellettuale del mondo moderno restano ancora una questione aperta e meritevole di indagine. Le ragioni di ciò sono molteplici. Il primo aspetto sul quale non possiamo fare a meno di riflettere è la straordinaria portata degli effetti che, direttamente o indirettamente, dall’opera di Marx si sono generati. La sua dottrina ha inciso profondamente sugli sviluppi storici dei due secoli che ci separano dalla sua nascita; ha contribuito a cambiare il mondo come nessun altro filosofo ha fatto; la sua incidenza è forse paragonabile solo a quella dei grandi fondatori di religioni. Alla dottrina di Marx si sono richiamati grandi partiti; nel suo nome sono state compiute grandi rivoluzioni; gli assetti dell’Europa e del mondo ne sono usciti trasformati in profon dità. Ed è pertanto ineludibile la domanda su come abbia potuto una dottrina elaborata da un filosofo tedesco post-hegeliano diventare il linguaggio mondiale di tanti conflitti e mutamenti politici dei secoli diciannovesimo e ventesimo.
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara