conferenza, convegno

Tre musei per Spina

Conferenze e Convegni martedì 6 marzo 2018 ore 17

Archeologia in Biblioteca (7a edizione)

Tre musei per Spina. Tra archeologia, cultura materiale e geografia storica

Conferenza di Alberto Andreoli
A partire dagli anni Venti del secolo scorso si sono svolte a più riprese, nel Comacchiese, operazioni di bonifica idraulica e agraria, che hanno portato alla luce – impreviste – le vestigia di antiche frequentazioni. In particolare, il valore dei rinvenimenti archeologici di valle Trebba e, successivamente, delle valli Pega e Mezzano ha costretto le istituzioni pubbliche preposte alla tutela ad eseguire reiterate, contestuali e sistematiche investigazioni nelle c.d. terre “redente”. Gli esiti delle pluriennali indagini effettuate – com’è noto oltremodo fruttuose – hanno contribuito a fornire risposte e riscontri concreti ad interrogativi, ipotesi e teorie (alcune formulate da secoli) riguardanti la città di Spina e, più in generale, la geografia storica dell’antico delta padano. È quanto emerge dagli allestimenti “topografici” di tre istituti museali presenti sul territorio, sui quali si porta l’attenzione in questo incontro: il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, suggello e archivio di un’epica stagione di ricerca archeologica, inaugurato nel 1935 come “R. Museo di Spina”; il Museo del Territorio di Ostellato e il Museo Delta Antico di Comacchio, aperti al pubblico rispettivamente nel 2006 e 2017.
A cura del Centro Italiano di Studi Pomposiani e l’ Istituto Superiore di Scienze Religiose “B. Giovanni Tavelli da Tossignano” di Ferrara, in collaborazione con la Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria

 

Conferenze e Convegni mercoledì 7 marzo 2018 ore 17

Lunga vita al medioevo: il sogno di Umberto Eco

Conferenza di Silvana Vecchio

Ci sono stati molti modi di sognare il Medioevo: Umberto Eco ne identifica almeno dieci, ma il  Medioevo descritto ne Il nome della rosa si distingue da tutti: è un Medioevo di transizione e di pluralismo, in cui l’ossequio alla tradizione si affianca alla prefigurazione di nuovi modi di vita e a un profondo rimescolamento delle carte. Un sogno che non coincide con il sonno della ragione, anzi, come dimostra il protagonista del romanzo, Guglielmo di Baskerville, concepisce la verità come  libera conquista dell’intelletto umano.
Per il ciclo ‘Libri in scena‘ in occasione dello spettacolo teatrale Il nome della rosa, in scena dall’8 all’11 marzo al Teatro Comunale di Ferrara.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Incontro con l’autore giovedì 8 marzo 2018 ore 17

Il sogno della Rosa. Il Roman de la Rose nella versione poetica di Franco Scataglini

Presentazione del libro di Monica Longobardi

La più bella versione poetica del Roman de la Rose ha la sua fucina ad Ancona, dove Franco Scataglini visse la sua parabola umana e poetica, guardando alle origini romanze come al suo riscatto. La sua incantevole lingua letteraria muove dal dialetto agontano, ma include e rimodella la lezione dei trovatori e dei siciliani. La Rosa è anche un ennesimo omaggio cortese alla donna amata: Rosellina, sua moglie e Musa.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

Incontro con l’autore venerdì 9 marzo 2018 ore 17

IRMA

Presentazione del libro di Roberto Dall’Olio

L’Arcolaio, Forlimpopoli (FC) 2017
Presenta e dialoga con l’Autore Edoardo Penoncini
Irma Bandiera è come un eroe greco moderno, ha dovuto combattere non contro il Fato e la sua invincibile forza ma contro il Male Assoluto che dettava legge nella storia. Irma scelse la libertà convertendo la sua vita borghese in un’esistenza da partigiana in rivolta, quasi uscisse da un saggio di Camus con il suo slancio in lotta titanica e segreta contro il male politico e metafisico. Inoltre Irma Bandiera racchiude in sé nella sua breve vicenda terrena i semi del tempo a venire: la dignità dell’uomo e della donna, il tema della violenza contro le donne, la violazione del corpo femminile, la battaglia per la parità delle donne, il permanere della brutalità della tortura di cui è divenuta simbolo, contro gli abusi di ogni genere dell’uomo sull’uomo.
Roberto Dall’Olio (Medicina 1965), docente di Filosofia e Storia al Liceo Ariosto di Ferrara, pare essere essenzialmente un poeta. Ha pubblicato Tutto brucia tranne i fiori (Moretti e Vitali 2015, primo al Premio Va’ pensiero 2016). Ha vinto il premio Andronico con la raccolta Poesie d’amore (Minerva 20142) e con la poesia Portami via il Premio Joppolo. Vive a Bentivoglio.

 

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