Il naturalista minimalista
Presentazione del libro di Fausto Pesarini
Un viaggio nelle scienze naturali moderne in forma di racconto
Edizioni Belvedere, 2017
Ne parlerà con l’autore, che è stato per lunghi anni direttore del Museo di Storia Naturale della nostra città, il naturalista e biologo Alessandro Minelli, professore emerito di Zoologia dell’Università di Padova. Interverrà inoltre l’artista Livio Ceschin, autore dell’incisione “Giardini marginali” della copertina. Il narratore è un osservatore attento ai dettagli più minuti, un naturalista minimalista appunto. Aneddoti, digressioni e varie riflessioni si alternano ad approfondimenti sui concetti chiave e sulle acquisizioni più recenti della biologia e dell’ecologia. Il discorso si sviluppa un po’ come una caccia al tesoro, in cui i punti salienti sono disseminati come indizi nel corso della narrazione.

Afghanistan in Millecento
Presentazione del libro di Lina Amicucci
Edizioni Nuovecarte, 2017
Introduce l’editrice, Silvia Casotti
Ne parla con l’Autrice Roberto Roda, Centro di Documentazione Storica – Centro Etnografico Ferrarese del Comune di Ferrara
Nel 1975 tre giovani amici sono affascinati dai discorsi che circolano attorno a loro su viaggi in India o in generale in Oriente, alla ricerca di paradisi perduti oppure semplicemente ignoti a noi occidentali, che non potevamo in quei tempi far uso di Internet e non avevamo neppure a disposizione la ricca varietà di trasmissioni televisive, documentari, testimonianze diffuse via etere, che sopraggiunsero ben più tardi. Una donna (l’Autrice), il marito e un amico di entrambi decidono così di partire e mettersi in cammino verso una meta per i tempi inconsueta, un paese il cui nome molti non sapevano neppure pronunciare e chiamavano “Agfanistan”: i giorni di ferie a disposizione sono pochi, per questo scelgono una destinazione più vicina rispetto a quella classica, ma tutto sommato ancor più avventurosa. Per non mettere a repentaglio su strade certamente non di prim’ordine la loro automobile di tutti i giorni decidono d i acquistare una vecchia Millecento che sarà protagonista di non poche (dis)avventure. Gli incontri, ancor più dei paesaggi e delle magnifiche città, si fisseranno nella loro memoria e nel loro cuore, oltre che nel diario di Lina, che oggi ce lo propone con aggiustamenti e nuove annotazioni che ne lasciano tuttavia intatto il senso di testimonianza di un mondo ormai quasi perduto.

Il sole si è fermato
Presentazione del libro di Sandro Tirini
Intrighi nella Chiesa contro la svolta copernicana del 1820
Booktime, Milano, 2017
Dialoga con l’autore Daniele Biancardi
Nel 1820 siamo in piena rivoluzione industriale. I moti contro i regni assolutisti sembrano traghettare l’Europa definitivamente nell’età contemporanea mentre Faraday apre la strada all’elettromagnetismo. Eppure, in Italia, il canonico Giuseppe Settele non può veder pubblicato il proprio compendio Elementi di Ottica e di Astronomia perché in esso si sostiene che la Terra gira intorno al Sole e ciò è contro le Sacre Scritture (“Sole, fermati su Gabaon, e tu, Luna, sulla valle di Aialon!” – Giosuè 10:12). Duecento anni dopo Galileo, quindi, il Maestro del Sacro Palazzo, Padre Filippo Anfossi, reinterpreta – tra lo sconcerto della comunità scientifica – il ruolo che fu di Bellarmino in uno scontro diplomatico, clturale e umano che arriverà a coinvolgere anche papa Pio VII. La storia che vi proponiamo in questo volume è il resoconto dei retroscena che portarono la Chiesa ad acce ttare, finalmente in maniera ufficiale, la teoria eliocentrica. È il 1820: il Sole viene finalmente “fermato”.

Scenari di un futuro prossimo: le sfide dell’istruzione
Conferenza di Maura Franchi (Sociologa UNIPR)
In apertura dei lavori, dopo il saluto di Massimo Maisto, vicesindaco del Comune di Ferrara, Daniela Cappagli presenterà il nuovo ciclo di incontri 2018 “I colori della conoscenza”.
Lo scenario che abbiamo di fronte è denso di sfide che sono correlate ai mutamenti potenti indotti nella nostra vita dalle tecnologie e dalla globalizzazione. Un processo irreversibile di flussi di informazioni, beni, capitali e persone segna il nostro tempo e cambia profondamente il lavoro e l’ambiente quotidiano. Domande cariche di incertezza attraversano la vita di tutti a partire dal mondo che immaginiamo per i più giovani. Interrogativi difficili investono il sistema educativo. Quali discipline debbono rappresentare pilastri irrinunciabili per le generazioni del futuro? Come coniugare la comprensione dell’innovazione con la memoria culturale? Come tenere in equilibrio apertura e identità? Cosa significa preparare le persone a “collaborare con i robot”? Quali sono le conoscenze e le capacità che possono favorire una cittadinanza inclusiva? Sono solo alcune delle domande che attraversano le riflessioni sull’ed ucazione per un futuro che è già presente.
Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’istituto di Storia Contemporanea di Ferrara