Nella sua lunga carriera di scrittore il senso del mistero lo ha sempre accompagnato. Renato Pestriniero è una delle figure storiche della narrativa fantascientifica italiana e nei circa sessant’anni nei quali vi si è dedicato ha lasciato una traccia indelebile ottenendo alcuni tra i più importanti riconoscimenti letterari del settore, dal Premio Tolkien, al Premio Europa, al Premio della critica Ernesto Vegetti, vincendo anche numerose edizioni del Premio Italia.
Tra i suoi scritti maggiormente conosciuti citiamo il racconto Una notte di 21 ore dal quale il regista Mario Bava, con la sceneggiatura di Alberto Bevilacqua e Callisto Cosulich, realizzò nel 1965 il film Terrore nello Spazio che rimane una pietra miliare nei film di fantascienza italiana “che ha lasciato un ricordo indelebile nel pubblico internazionale”, come ha scritto Giuseppe Lippi nell’antologia Contact -Tutti i film su Ufo e Alieni (a cura di R.Chiavini, G.F. Pizzo e M.Tetro).
Ma c’è anche un altro scritto di Renato che avrebbe potuto divenire un film se solo il grande regista Federico Fellini fosse vissuto ancora. Inoltre, il Nostro ha altre due passioni che ne animano la creatività: l’arte pittorica informale e Venezia, la sua meravigliosa città. Abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Renato Pestriniero, il quale con ampiezza di pensiero non solo ci ha parlato della fantascienza ma ci ha anche svelato tante altre cose della sua arte e di sé. A questo punto, se vi siete incuriositi (ne siamo certi), mettetevi comodi e leggete quello che ci siamo detti, non ve ne pentirete!
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