biblioteca, conferenza

Diritti e doveri

Incontro con l’autore lunedì 22 maggio 2017 ore 17

Il neo futurismo: la fonte universale

Presentazione del saggio di Giuseppe Pietroni

Dal Mito alla Verità
Dialogano con l’Autore Roberto Roversi, Raimondo Galante e Paolo Orsatti.
Sarà presente Fiorella Govoni, nipote di Corrado Govoni.
Presentazione del saggio “Il neo futurismo: la fonte universale” contenuto nella Enciclopedia Universale Palatina edita da Associazione Culturale Il Symposiacus, rivisitazione del futurismo attraverso le lenti della cultura umanistica. Nel terzo millennio è fondamentale capire il vero volto del progresso, dell’emancipazione, della civiltà universale. È un saggio originale e unico nell’ambito di una enciclopedia che contiene tutto lo scibile più avanzato e che influirà lungo il corso del XXI secolo. L’incontro riveste un particolare significato nella prospettiva di un possibile Festival ferrarese dell’arte futurista. “Nella letteratura mondiale, molti saggisti hanno trattato temi della massima rilevanza per le sorti dell’Umanità creando capolavori insigni per forza e originalità. Ad un ideale elenco, se così possiamo definirlo, va aggiunto il contributo del Maestro Giuseppe Pietroni”. (Lucrezia Maggisano – Corriere di Roma)
Giuseppe Pietroni, nato a Milano, risiede nel Veneto. Ha pubblicato “Memorie e orizzonti”, “Il cosmo: la via del tempo” e “Canti del silenzio”, “Oltre Spoon River (Cerchi massimi e assoluti). In qualità di critico d’arte collabora con riviste in Italia e all’estero tra le quali “Il ponte italo-americano”, “Il club degli autori”, “Nuova Comunità”, “Il Simposiacus” e “Fiori del male”. Nei quarantaquattro anni di attività del poeta veneto spiccano due importanti riconoscimenti: “Pioniere della Cultura Europea” e “Sommi Lauri di Roma” ricevuti al Campidoglio”.

 

Conferenze e Convegni martedì 23 maggio 2017 ore 17

Jacques-Louis David e Antonio Canova: il neoclassicismo in pittura e scultura

A cura di Alberto Andreoli

Jacques-Louis David e Antonio Canova: il neoclassicismo in pittura e scultura
A cura di Alberto Andreoli
Tra la seconda metà del XVIII e l’inizio del XIX secolo si affermò, a livello non solo europeo, il neoclassicismo: un movimento artistico, dai contemporanei definito il “vero stile”, in opposizione al barocco e al rococò. Medesimi caratteri formali “classici”, recepiti attraverso un approfondito studio dell’antichità, accomunarono allora architetture, sculture, dipinti e manufatti di interesse artistico. Il pittore francese Jacques-Louis David (1748-1825) e lo scultore veneto Antonio Canova (1757-1822) furono tra i primi e principali interpreti delle teorie artistiche winckelmanniane.
Per il secondo ciclo di “Non solo arte – Conversazioni di storia dell’arte a Palazzo Paradiso”, quest’anno dedicato alla tematica “Viaggio in Italia all’epoca del Grand Tour”, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Giovanni Tavelli da Tossignano” della Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

Conferenze e Convegni giovedì 25 maggio 2017 ore 17

Le scritture d’acque ferraresi di Alberto Penna, sec. XVII

Conferenza di Franco Cazzola, economo e storico dell’agricoltura e della bonifica

Riunite dopo cento anni di separazione
Introduzione e saluti di Franco Dalle Vacche, Presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e di Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara.
Le scritture d’acque ferraresi si compongono di dieci volumi, circa 6000 pagine, in parte autografi dei singoli autori e in parte copie di mano del Penna che, oltre ad averli raccolti e ordinati, ha realizzato gli indici a corredo della congerie di materie trattate. I volumi vanno dai primi decenni del ‘500 agli ultimi decenni del ‘600. Questa importante raccolta risulta oggi smembrata in due archvi: i primi quattro volumi si trovano presso l’archivio storico del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e i volumi rimanenti presso l’Archivio Storico Comunale di Ferrara. L’esame dei singoli testi apre un interessante scenario sulle questioni tecniche, sullo ‘stato delle acque’ del territorio. Si tratta di relazioni, lettere, diari, editti, capitoli, note, disegni, misurazioni, scritture, estimi, progetti, preventivi di spesa, visite d’acque; tutti documenti comunque riguardanti la situazione idraulica del Ferrarese. Il ritrovamento dei primi quattro volumi, da una ricerca bibliografica e archivistica di Leopoldo Santini, membro di Comitato Amministrativo del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e il racconto delle vicende che hanno portato alla divisione dei tomi.
Nell’occasione verranno ufficialmente riconsegnati all’Archivio Storico Comunale di Ferrara.
A cura del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

Conferenze e Convegni venerdì 26 maggio 2017 ore 17

Libertà e diritti

Conferenza di Piero Stefani e Paolo Veronesi

Introduce Ilaria Baraldi
Nelle tradizioni religiose parole come “servizio” o “dovere” sono state a lungo molto più di casa del termine “diritto”. Tuttavia in epoca moderna, superata una forma di aperta ostilità contro chi esaltava i diritti umani al di sopra di quelli di Dio, anche in varie religioni si è progressivamente affrontato l’argomento dei diritti umani. Tuttavia le strategie non sono omogenee; nel cattolicesimo, per esempio, si sono elaborati i diritti della persona basandosi o sulla cosiddetta legge naturale o sull’idea di creazione, mentre nelle componenti islamiche sensibili a questo tipo di discorso il fondamento dei diritti universali riposa esclusivamente sul Corano. Resta aperta la domanda: in questi ambiti come può articolarsi il rapporto tra diritti e libertà?»
Sul piano giuridico il dibattito sui diritti e le libertà ha poi (e da sempre) suscitato molto interesse e tanti interrogativi. Come e perché essi sorgono? E che differenza intercorre tra i “diritti” veri e propri e le “libertà”? Ha ancora senso distinguere gli uni dalle altre? Come cambia, nel corso del tempo, l’interpretazione dei diritti fondamentali ospitati in Costituzione? E cosa accade quando un caso pratico impone di bilanciare più diritti contemporaneamente?
Per il ciclo “Libertà” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Conferenze e Convegni venerdì 26 maggio 2017 ore 20,30

Boiardo, Ariosto, Tasso. La voce delle “tre corone estensi” dai poemi cavallereschi

Inaugurazione mostra e lettura recitata

Esposizione di manoscritti e antiche edizioni dalle collezioni della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara e letture tratte da Boiardo, Ariosto, Tasso
Programma
Ore 20,30 Saluti del Vicesindaco Massimo Maisto, del Dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli e della presidente dell’Associazione Olimpia Morata Francesca Mariotti.
Ore 20,45 Introduzione musicale con Simone Montanari e il suo violoncello.
Letture e recitazione di Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari tratte dai poemi cavallereschi di Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso.
Ore 21,45 Presentazione della mostra “Boiardo, Ariosto, Tasso. La voce delle ‘tre corone estensi’ dai poemi cavallereschi. Esposizione di manoscritti e antiche edizioni dalle collezioni della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara”, a cura di Mirna Bonazza e Angela Ammirati.
L’attenzione è rivolta a Ludovico Ariosto, al suo poema, l’Orlando furioso, e ai poeti della tradizione cavalleresca alla corte Estense. Prima di Ariosto, Boiardo il cui Orlando Innamorato, che univa elementi del ciclo carolingio e della materia di Bretagna, raccolse il plauso del duca Ercole I; dopo Ariosto, Tasso con la Gerusalemme liberata, che dedicò ad Alfonso II, e poi la Gerusalemme conquistata al cardinale Cinzio Aldobrandini. Ma anche altri precedenti della letteratura cavalleresca in volgare che la Biblioteca degli Este prediligeva e accoglieva come la Spagna o Imprese di Carlo Magno, poema cavalleresco in ottave, di 34 canti, scritto in lingua volgare in un codice miniato della metà del Quattrocento appartenuto a Borso d’Este ora conservato alla Biblioteca Ariostea. Altre le opere quali: Guerino il Meschino di Andrea Mangiabotti da Barberino, nell’ed izione Venezia, Cristoforo Pensi, 11 IX 1493; l’Aspramonte in una rarissima edizione veneziana stampata da Agostino Bindoni nel 1547.
Letture e recitazione, a cura dell’Associazione culturale “Olimpia Morata” di Ferrara presso la Biblioteca Ariostea. L’Associazione propone un incontro in cui i tre grandi poeti avranno modo di esser ascoltati in una visione comparata e consequenziale. Gli interpreti – Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari – applicheranno la formula delle “lezioni – letture”, già messa a punto da Garbellini, nella quale un’introduzione precede la lettura vera e propria. Introduzioni, spiegazioni, glosse per comprendere le unioni e le divergenze dei primi due poemi e ascoltarne il suono, e per introdurre il secondo, quel gran canto tassiano figlio della controriforma.
Per informazioni rivolgersi al Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara (0532 418212 archibiblio@edu.comune.fe.it) e all’Associazione Olimpia Morata di Ferrara https://associazioneolimpiamorata.jimdo.com/
Nell’ambito della rassegna “Dove abitano le parole 2017”, curata dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna

Eventi sabato 27 maggio 2017 ore 11

Histoire De Bilitis

Concerto di Morena Mestieri (flauto) e Anna Bellagamba (pianoforte)

Musica di Claude Debussy. Testi di Pierre Louÿs
Introduce Arianna Chendi (Servizio Biblioteche e Archivi)
“Histoire de Bilitis” ci racconta la storia di una immaginaria poetessa greca, Bilitis, in realtà un falso storico creato da Pierre Louÿs nel 1895 con la raccolta poetica “Chansons de Bilitis”, di cui la Biblioteca Ariostea possiede una edizione rara impreziosita da originali illustrazioni.
Accompagnati dalle proiezioni delle immagini, e dalla voce narrante di un presunto archeologo, varcheremo la soglia di una ipotetica tomba, per scoprire la figura della giovane Bilitis, vissuta nel VI secolo a.C., che ci ha lasciato attraverso le sue poesie il racconto delle tre stagioni della sua vita: quella bucolica di piccola pastorella che scopre gli incanti della propria nascente femminilità; quella di adolescente nell’isola di Mitilene; infine quella di affascinate cortigiana, nell’isola di Cipro. Vera protagonista dello spettacolo è la musica di Claude Debussy, contemporaneo e amico di Pierre Louÿs. Attraverso le curve dell’arabesco musicale, la figura di Bilitis, nascosta tra le volute dei suoi lunghi capelli, diventa viva, seducente e misteriosa come la sua vita, nascosta nel gioco della doppia finzione poetica e scenica.

 

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