Gli adolescenti tra disagi e risorse
Conferenza di Chiara Baratelli (psicoanalista, psicoterapeuta)
Introduce Nicola Alessandrini
Gli adolescenti rappresentano sempre una sfida per gli adulti, si tratta quindi di comprenderne le ragioni e i tratti di un conflitto tra generazioni che si ripete in tutti i tempi. Alcune caratteristiche di cui gli adolescenti sono portatori sono eterne: l’energia, l’irruenza, la proiezione verso il futuro, la tendenza all’assoluto, l’incapacità di mediazione. Come si coniugano questi aspetti con le caratteristiche di questo tempo? Quali specifiche sfide ci presentano i giovanissimi oggi? Dobbiamo cercare tratti specifici dei nuovi adolescenti (che sono evidenti, in quanto ogni generazione respira l’aria del proprio tempo) o, anche, caratteristiche e attitudini di “questi genitori”, frastornati e inquieti, in balia di un tempo che cambia in fretta e di cui faticano a cogliere la traiettoria del cambiamento? Su queste e altre domande sarà articolata la riflessione.
Per il ciclo “I colori della conoscenza”, a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Scienza e fede
Inaugurazione del CXCIV Anno Accademico dell’Accademia delle Scienze di Ferrara
Saluto e relazione del Presidente Adolfo Sebastiani
Introduzione di Francesco Maria Avato e prolusione sul tema “Scienza e fede” tenuta da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Luigi Negri Arcivescovo di Ferrara-Comacchio Abate di Pomposa.
L’Accademia delle Scienze di Ferrara è la più antica associazione culturale ferrarese, fondata nel 1823, insignita nell’anno 1847 di decorazione accademica dal Sovrano Pontefice Pio IX, eretta in ente morale con decreto reale del 19 settembre 1935, ha per scopo l’incremento delle scienze. L’Accademia delle Scienze di Ferrara è divisa in tre classi: Scienze Mediche; Scienze Matematiche, Fisiche, Chimiche, Naturali; Scienze Giuridiche, Economiche, Storiche, Morali.
A cura dell’ Accademia delle scienze di Ferrara

Dallo stalking alla vittimizzazione secondaria
Presentazione della trilogia di Marzia Schenetti
In occasione della “Giornata della Donna”, la biblioteca Ariostea ospita la reggiana Marzia Schenetti e la sua trilogia contro la violenza sulle donne che comprende “Il Gentiluomo. Una storia di stalking” (Edizioni IL Ciliegio 2011 – Premio qualità), “Evil. L’uomo del male” (Edizioni Il Ciliegio 2013), “Le Gentildonne. Dopo lo stalking” (2015)
“Ho vissuto sulla mia pelle il fatto di essere vittima di molestie, nel mio caso stalking…”
La storia di Marzia raccontata attraverso tre libri è un’inquietante esempio del difficile percorso di uscita dalla violenza. Un trittico fondamentale per capire le sfaccettature della violenza sulle donne da quelle più evidenti a quelle più nascoste e sotterranee che chiamano la collettività a una presa di coscienza.

Essere
Lettura e commento della celebre lirica di Fabio Tombari
Coordina Marcello Girone Daloli
Il “Gruppo Essere di Fabio Tombari”, accompagnato da Federico e Adriano che, con pianoforte e contrabbasso, esprimeranno liberamente le loro emozioni sonore, leggerà e commenterà il capolavoro poetico di Fabio Tombari che ha infiammato tutti coloro che lo hanno letto. “Essere” è una perla di saggezza, profondità e levatura spirituale che risuona nell’anima come un potente impulso alla crescita, alla ricerca del Sé, dell’Essere. La sua lirica, infiammando i cuori e illuminando le menti, è in grado di far risuonare l’Essere in noi.
Fabio Tombari (1899-1989), conosciuto come scrittore, vincitore nel 1956 del Premio Collodi, famoso in Italia e all’estero con il suo libro di ambiente popolare “Cronache di Frusaglia”, con il quale vinse il Premio dei dieci, uno dei maggiori riconoscimenti letterari di quell’epoca, prima di tutto è un degno portatore del profondo impulso spirituale del Cristo, di cui questa lirica è espressione.
A cura del Gruppo Essere di Fabio Tombari

La libertà degli antichi
Conferenza di Claudio Cazzola
Coordina Gianluca Pizzotti
«De la liberté des anciens comparée à celle des modernes» è il titolo di una prolusione letta nel 1819 presso l’Athénée Royal di Parigi da Benjamin Constant. Egli, di famiglia ugonotta emigrata in Svizzera, dopo essere divenuto cittadino francese nel 1795 partecipa attivamente alla vita politica della sua patria: vive il Termidoro, l’esilio in Germania a causa del suo atteggiamento antigiacobino, i Cento Giorni napoleonici; fuoriuscito in Inghilterra dopo Waterloo e rientrato alla fine nella Francia della Restaurazione, a partire dal 1816 è membro del Parlamento regio, voce sommamente ascoltata. L’errore della Rivoluzione consiste – a suo parere – nell’aver preteso di applicare l’essenza collettiva della libertà degli Antichi ai diritti soggettivi di quella dei Moderni. Ma chi sono i cosiddetti Antichi?
Per il ciclo “Libertà” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara