Provate a visitare una Italcon. Troverete molte teste canute, bastoni, barbe più o meno spelacchiate, che si radunano alle conferenze dei propri amici e se ne vanno quando queste sono finite, che si dilettano a parlar male di tutti, soprattutto dei colleghi autori, che quando visitano i banchi di vendita di tutti gli editori specializzati e delle librerie collezionistiche, gli stessi che spopolano a fiere del fumetto e festival vari, passano come avvoltoi descrivendo ampi giri e guardando con aria tra diffidente e schifata i tesori esposti, e alla fine, nei casi migliori, adocchiano il fascicolo di minor prezzo e cominciano a discutere sullo sconto e sui termini di pagamento, fossero anche 10 euro. Be’, riconosciamolo, con “appassionati” del genere, è difficile sopravvivere.
C’è poi un pubblico interessato, che compra i libri, ma li mette sempre all’ultimo posto nelle scelte di svago, perché si sa, il libro costa troppo, anche quando si tratta dei Millelire di beneamata memoria. La spesa per un libro è sempre l’ultima da farsi, e la più sofferta.
Dopo almeno duecento manifestazioni, congressi, convegni, ai quali ho partecipato, purtroppo lo so. Anche se poi l’esasperazione nel vedere come tutta la tua passione sia del tutto ignorata, anzi, ritenuta meno di un atto dovuto, da parte di coloro che dovrebbero condividerla e incoraggiarla, si spegne quando arriva un lettore di quelli nuovi, giovani ed entusiasti, che ti fa mille domande alle quali rispondi volentieri, che ti chiede se pubblicherai questo o quello, che tira fuori da un borsellino tristemente sottile due bigliettini da cinque euro e qualche monetina per acquistare la novità preferita, e se ne va ringraziandoti come se avessi fatto chissà cosa.
Sarà per Agosto
Il mio vizio di tenere come presupposto il fatto che tutti i miei interlocutori siano alfabetizzati, e che spiegando le cose come stanno, senza nulla nascondere né nulla aggiungere, alla fine ci si ritrova bene o quanto meno in pace con la propria coscienza, produce spesso aggiornamenti come questo, che magari la maggior parte di voi neanche legge. Pazienza. Io ho iniziato il mio rapporto con il pubblico nel 1960, se sono ancora qui, dopo alterne fortune, momenti di esaltazione e rovinosi roveschi, dopo la bellezza di 56 anni, con l’esperienza del vegliardo che sono, ma con le stesse ingenuità e gli stessi entusiasmi del quindicenne che inviò il suo primo racconto a Oltre il cielo, qualcosa di buono ci sarà nella mia politica. Mi avete premiato solo un mese o due or sono facendo di Cronache di un antico avvenire il libro più venduto di Elara degli ultimi sette anni, anche se vorrei che continuaste così uguagliando i risultati di Storie di ordinario infinito, che dal 1988 si classifica tra i primi libri di un’ideale classifica delle vendite (sono un autore, anche, e l’autore sa che l’unica misura vera del consenso o dell’indifferenza del pubblico è rappresentato da quel semplice atto di acquistare un libro che divide il successo dal fiasco).
Spero che allo stesso modo premiate la mia follia recente, che trasforma un mese, quello di agosto, dove tutti o quasi espongono l’ombelico ai raggi del sole, piangendo miseria per sé e per i propri figli si lamentano del triste destino che li costringe a un pericoloso viaggio alle Seichelles o che li obbliga, per le paure che i viaggi oggi destano in tutti, a scegliere un hotel in Sardegna, magari a quattro stelle e con spiaggia privata, piuttosto che un’economica vacanza in Egitto e Tunisia, in un inconsueto mese di uscite di libri e di campagne improvvise (legate a un fatto personale, cioè solidarietà per chi non stacca completamente la spina in agosto, o se ne sta a casa mentre gli altri se la spassano al mare, o se anche è in vacanza non taglia i ponti con la realtà e qualche capatina in rete la fa, e voglia di divertirmi un poco dopo tante sofferenze) cosa che non è mai stata tentata in passato (tre libri in uscita nel mese di agosto, tre novità importanti, onestamente non li ricordo in tutta la mia carriera) ma che tento quest’anno, anche perché questo agosto rappresenta un po’ lo spartiacque di questo mio ritorno: si tratta di completare quella verifica dello zoccolo duro dei lettori che ho iniziato a luglio, di completare quella che non è una pausa, ma una pista di lancio di lavoro e riflessione, in modo che per la prima volta nella mia storia, possa iniziare settembre con tutte le garanzie di poter lavorare intensamente, bene, ecc. ecc.
Ugo Malaguti
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Tre nuovi libri saranno spediti nella terza decade di agosto a seconda delle prenotazioni che arriveranno in questi giorni.
I tre libri sono due di narrativa e uno della Biblioteca di Alessandria, un progetto a me molto caro, che lanciai contro l’opinione di tutti, e nella generale convinzione che la collana sarebbe durata al massimo due o tre numeri, e che – sembrerà strano – si è conquistata un pubblico fedele e attento.
Il libro di agosto è un ritorno alla critica più impegnata, con un saggio di Alessandro Fambrini, che oltre a essere uno dei miei figlioli letterari adottivi, e uno dei pochi che abbia dimostrato sul campo di avere anche un buon spessore umano, è uno scrittore tra i più affascinanti (Le strade che non esistono l’ho sempre considerato uno dei cinque racconti più belli del fantastico tout court, e il libro nel quale è stato ripubblicato è probabilmente il migliore di una collana come Narratori Europei di SF) intitolato Il libro meraviglioso di Philip K. Dick, lo studio di un grande germanista sull’opera, l’evoluzione e limiti e grandezza di uno degli scrittori più controversi e stimolanti della storia della fantascienza. Un gran libro, che avevo già scelto prima che gli eventi drammatici che ormai è inutile rinvangare mi costringessero a un lungo e doloroso esilio, e che ora presento sicuro di ritrovare compatto il pubblico della saggistica ma anche quello della narrativa, perché la scrittura di Alessandro è sempre affascinante.
Il secondo libro che esce nella collana dei Grandi Classici che io chiamo Fuori collana è invece un altro grandissimo, ma davvero grandissimo, classico, di uno degli autori che hanno ispirato tutti o quasi i grandi capolavori moderni del fantastico: Henry Kuttner. Si tratta de Il mondo oscuro, il romanzo più noto e applaudito dell’autore di Furia, una storia di un altro mondo parallelo, di conflitti mortali, di bellissime donne, di eroici spadaccini, il libro che ha ispirato il ciclo di Ambra di Roger Zelazny ma che per potenza e suggestione non ha uguali.
Il terzo libro esce nella collana degli Speciali, quella che diventerà nei miei progetti una sorta di Biblioteca di Futuro Europa, dedicata alla scoperta delle grandi fantascienze europee, e che questa volta mi offre l’opportunità di presentare in Italia un dittico di romanzi di Ronald M. Hahn, uno dei grandi di quella fantascienza tedesca che ha prodotto scrittori come Ende, Pukallus, Jeschke, Ernsting, Scheer, e che vede Hahn come affascinante affabulatore ne Oltre i confini del mondo, un dittico di romanzi che inizia nelle gelide terre dell’Alaska dei cercatori d’oro, con la caduta di un bolide proveniente dagli spazi lontani in una immensa e silente foresta di abeti, e prosegue seguendo le tracce del grande Jack London, alle cui opere Hahn ha voluto rendere omaggio, deliziandoci anche con un dittico formidabile.
Queste sono le tre novità di agosto.
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Per chi ritorna e per chi è rimasto
altri 5 giorni da favola
18-19-20-21-22 agosto
Dopo lo straordinario risultato di Ferragosto, che ha rappresentato un’occasione irripetibile per tanti, ma davvero tanti, siamo alla penultima tappa del favoloso agosto 2016, altri cinque giorni nei quali i lettori vecchi e nuovi possono fare il pieno di letture risparmiando enormemente sui prezzi.
Questa volta si ritorna alla fortunata formula del 3+2: e cioè, chi in questi cinque giorni ordinerà tre volumi delle collane Biblioteca di Nova Sf*, Opere di Clifford D. Simak, Libra Fantastica e Fantasy & Science Fiction, potrà scegliere in omaggio ALTRI DUE VOLUMI DELLA STESSA COLLANA PRESCELTA.
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