martedì 7 aprile ore 17 – INCONTRO CON L’AUTORE
Marcella Ortolan Carrà – PONTE CROLLATO. TUTTOBENE (Faust Edizioni, 2015)
I diari ritrovati di mia madre: Etiopia, guerra, liberazione
Introduce Luisa Carrà Borgatti
Ferrara nelle pagine dei diari ritrovati… L’8 settembre 1943; 15 novembre 1943: la ‘lunga notte’; il terrore delle notti al tempo della guerra; i bombardamenti; il lungo racconto della liberazione; 8 giugno 1945: l’eccidio nel carcere di via Piangipane, in cui morì uno zio dell’autrice.
“Un intenso libro che potremmo definire storico-memorialistico, questo di Marcella Carrà, che ha voluto ricostruire, con profonda partecipazione lirico-affettiva, nella prospettiva di un testamento spirituale e morale per i figli e i nipoti, la storia della sua famiglia, affidata ai diari della madre e alla sua personale esperienza” (Dalla prefazione di Luisa Carrà Borgatti)
Con il patrocinio della Società Dante Alighieri di Ferrara
I diari ritrovati di mia madre: Etiopia, guerra, liberazione
Introduce Luisa Carrà Borgatti
Ferrara nelle pagine dei diari ritrovati… L’8 settembre 1943; 15 novembre 1943: la ‘lunga notte’; il terrore delle notti al tempo della guerra; i bombardamenti; il lungo racconto della liberazione; 8 giugno 1945: l’eccidio nel carcere di via Piangipane, in cui morì uno zio dell’autrice.
“Un intenso libro che potremmo definire storico-memorialistico, questo di Marcella Carrà, che ha voluto ricostruire, con profonda partecipazione lirico-affettiva, nella prospettiva di un testamento spirituale e morale per i figli e i nipoti, la storia della sua famiglia, affidata ai diari della madre e alla sua personale esperienza” (Dalla prefazione di Luisa Carrà Borgatti)
Con il patrocinio della Società Dante Alighieri di Ferrara
» mercoledì 8 aprile ore 17 – LA DEMOCRAZIA COME PROBLEMA
Diego Carrara – DEMOCRAZIA E GLOBALIZZAZIONE
Oggi il capitalismo globale considera limitante qualunque tipo di istituzione, dal welfare state agli stati nazionali, mentre le istituzioni non hanno ancora avviato un profondo processo di revisione dei propri ruoli e del proprio funzionamento.
Questo processo di globalizzazione, promosso soprattutto attraverso l’uso sempre più spregiudicato della tecnologia, ha portato a generare grandi diseguaglianze, disordine sociale e disequilibrio economico e ambientale.
La lunga crisi che stiamo attraversando, generata soprattutto dallo sviluppo senza limite delle attività speculative della finanza internazionale è il risultato della deregulation economica promossa più di trent’anni fa dall’accoppiata Stati Uniti – Gran Bretagna, i due grandi protagonisti del capitalismo mondiale degli ultimi due secoli. Tutto ciò mette in discussione l’assetto democratico all’interno dei singoli paesi dell’Unione Europea e non solo, e entro le stesse istituzioni internazionali.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Oggi il capitalismo globale considera limitante qualunque tipo di istituzione, dal welfare state agli stati nazionali, mentre le istituzioni non hanno ancora avviato un profondo processo di revisione dei propri ruoli e del proprio funzionamento.
Questo processo di globalizzazione, promosso soprattutto attraverso l’uso sempre più spregiudicato della tecnologia, ha portato a generare grandi diseguaglianze, disordine sociale e disequilibrio economico e ambientale.
La lunga crisi che stiamo attraversando, generata soprattutto dallo sviluppo senza limite delle attività speculative della finanza internazionale è il risultato della deregulation economica promossa più di trent’anni fa dall’accoppiata Stati Uniti – Gran Bretagna, i due grandi protagonisti del capitalismo mondiale degli ultimi due secoli. Tutto ciò mette in discussione l’assetto democratico all’interno dei singoli paesi dell’Unione Europea e non solo, e entro le stesse istituzioni internazionali.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
» giovedì 9 aprile ore 17 – LIBRI IN SCENA
Mariangela Tempera – FALSTAFF DA SHAKESPEARE A VERDI
In occasione dell’opera Falstaff di Giuseppe Verdi, in scena al Teatro Comunale Claudio Abbado l’11 e 12 aprile, Mariangela Tempera, docente di Letteratura Inglese presso l’università di Ferrara prende in esame l’evoluzione di Falstaff dalle due parti dell’ Enrico IV a Le allegre comari di Windsor inquadrando i testi nel loro contesto storico e mettendo in rilievo i tratti comici e tragici del personaggio che hanno ispirato Boito nella composizione del suo libretto.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea e Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
In occasione dell’opera Falstaff di Giuseppe Verdi, in scena al Teatro Comunale Claudio Abbado l’11 e 12 aprile, Mariangela Tempera, docente di Letteratura Inglese presso l’università di Ferrara prende in esame l’evoluzione di Falstaff dalle due parti dell’ Enrico IV a Le allegre comari di Windsor inquadrando i testi nel loro contesto storico e mettendo in rilievo i tratti comici e tragici del personaggio che hanno ispirato Boito nella composizione del suo libretto.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea e Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
» venerdì 10 aprile ore 17 – VETRINA LETTERARIA
SCINTILLAZIONI – Raccolta poetica di Filippo Secchieri
A cura di Jean Robaey (Al.Ce. Editore)
Filippo Secchieri (1958-2011) è stato per molti a Ferrara un maestro in ombra, di raffinata cultura. Noto critico (autore di cinque libri), bibliotecario e docente presso la Facoltà di Lettere, ha coltivato in modo appartato la poesia. Dopo un esordio collettivo tacque per il pubblico, fatta eccezione per rare uscite su riviste. La raccolta “Scintillazioni”, curata da Jean Robaey (Unife) e introdotta da Alessandro Scarsella (Ca’ Foscari) riprende tutte le poesie, edite e inedite, di cui si è venuti a conoscenza; il volume contiene la riproduzione di un commento manoscritto del poeta a una propria raccolta, suscitato da indicazioni autografe di Monica Farnetti (Università di Sassari). “Nei suoi versi cesellati e fortemente ritmati” – a detta del curatore – “convivono durezza di pensiero (il suo maestro fu Rebora) e freschezza di immagini”: “Forse un’ala s’impiglia / tra la polvere e i rovi”; “Ha un fremito l’abete / ma solo nel ricordo”; “Sul muro il rampicante / disegna un al tro inverno”.
Filippo Secchieri si rivela “un padre nobile che era soltanto un ragazzo timido”. “Scintillazioni”, fortemente voluta da Matteo Bianchi, è la prima pietra della nuova collana di Al.Ce. Editore, “In gran segreto”, diretta da Bianchi stesso.
La collana è votata al lirismo squisitamente emiliano nonché patrocinata, non a caso, dalla Fondazione “Giorgio Bassani”.
A cura di Jean Robaey (Al.Ce. Editore)
Filippo Secchieri (1958-2011) è stato per molti a Ferrara un maestro in ombra, di raffinata cultura. Noto critico (autore di cinque libri), bibliotecario e docente presso la Facoltà di Lettere, ha coltivato in modo appartato la poesia. Dopo un esordio collettivo tacque per il pubblico, fatta eccezione per rare uscite su riviste. La raccolta “Scintillazioni”, curata da Jean Robaey (Unife) e introdotta da Alessandro Scarsella (Ca’ Foscari) riprende tutte le poesie, edite e inedite, di cui si è venuti a conoscenza; il volume contiene la riproduzione di un commento manoscritto del poeta a una propria raccolta, suscitato da indicazioni autografe di Monica Farnetti (Università di Sassari). “Nei suoi versi cesellati e fortemente ritmati” – a detta del curatore – “convivono durezza di pensiero (il suo maestro fu Rebora) e freschezza di immagini”: “Forse un’ala s’impiglia / tra la polvere e i rovi”; “Ha un fremito l’abete / ma solo nel ricordo”; “Sul muro il rampicante / disegna un al tro inverno”.
Filippo Secchieri si rivela “un padre nobile che era soltanto un ragazzo timido”. “Scintillazioni”, fortemente voluta da Matteo Bianchi, è la prima pietra della nuova collana di Al.Ce. Editore, “In gran segreto”, diretta da Bianchi stesso.
La collana è votata al lirismo squisitamente emiliano nonché patrocinata, non a caso, dalla Fondazione “Giorgio Bassani”.