lunedì 16 febbraio ore 17 – CHIAVI DI LETTURA – OPINIONI A CONFRONTO SULL’ATTUALITÀ
MAFIA A FERRARA – Allarmismo o rischio reale?
A cura di Sergio Gessi, direttore del quotidiano online Ferraraitalia
La notizia è sconcertante e merita di essere indagata. Recenti dati raccolti dall’Osservatorio sulla legalità di Unioncamere Emilia-Romagna e Universitas Mercatorum relativi allo sviluppo del fenomeno mafioso segnalano a Ferrara un allarmante incremento delle infiltrazioni che colloca la nostra città al secondo posto in regione e al quinto a livello nazionale. Ferrara, dunque, sorprendentemente permeabile e vulnerabile. E’ mai possibile? E se è così perché non ce ne siamo accorti?
Attorno a questi interrogativi sorgono altre domande alle quali cercheremo di trovare risposta. Cosa significa mafia oggi? Quali sono le modalità operative di un’organizzazione criminosa di stampo mafioso, in quale maniera penetra e si muove nel territorio, quali legami stipula e su quali connivenze fa leva?
Alla riflessione stimolata da autorevoli esperti, alterneremo suggestioni narrative e testimonianze dirette.
In collaborazione con il quotidiano online Ferraraitalia – L’informazione verticale
A cura di Sergio Gessi, direttore del quotidiano online Ferraraitalia
La notizia è sconcertante e merita di essere indagata. Recenti dati raccolti dall’Osservatorio sulla legalità di Unioncamere Emilia-Romagna e Universitas Mercatorum relativi allo sviluppo del fenomeno mafioso segnalano a Ferrara un allarmante incremento delle infiltrazioni che colloca la nostra città al secondo posto in regione e al quinto a livello nazionale. Ferrara, dunque, sorprendentemente permeabile e vulnerabile. E’ mai possibile? E se è così perché non ce ne siamo accorti?
Attorno a questi interrogativi sorgono altre domande alle quali cercheremo di trovare risposta. Cosa significa mafia oggi? Quali sono le modalità operative di un’organizzazione criminosa di stampo mafioso, in quale maniera penetra e si muove nel territorio, quali legami stipula e su quali connivenze fa leva?
Alla riflessione stimolata da autorevoli esperti, alterneremo suggestioni narrative e testimonianze dirette.
In collaborazione con il quotidiano online Ferraraitalia – L’informazione verticale
» martedì 17 febbraio ore 17 – LIBRI IN SCENA
Francesca Capossele e Mario Sileo – Introduzione allo spettacolo “LA SCUOLA” in programma dal 19 Febbraio al Teatro Comunale di Ferrara
La scuola è una prigione o un tempio della cultura? Gli insegnanti sono i prigionieri dell’istituzione o i sacerdoti del sapere? E gli alunni? Vittime o discepoli assetati di cultura?
L’ambivalenza del mondo scolastico è, da Aristofane a Rabelais, da Collodi a De Amicis, fonte di amaro umorismo.
Si confrontano con questo tema due insegnanti, una “letterata” (Francesca Capossele) ed un “matematico” (Mario Sileo), che partendo da letture tratte dalle opere di Domenico Starnone attraversano le contraddizioni, ma anche le soddisfazioni, legate al microcosmo di una scuola.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea, in collaborazione con Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
La scuola è una prigione o un tempio della cultura? Gli insegnanti sono i prigionieri dell’istituzione o i sacerdoti del sapere? E gli alunni? Vittime o discepoli assetati di cultura?
L’ambivalenza del mondo scolastico è, da Aristofane a Rabelais, da Collodi a De Amicis, fonte di amaro umorismo.
Si confrontano con questo tema due insegnanti, una “letterata” (Francesca Capossele) ed un “matematico” (Mario Sileo), che partendo da letture tratte dalle opere di Domenico Starnone attraversano le contraddizioni, ma anche le soddisfazioni, legate al microcosmo di una scuola.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea, in collaborazione con Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
» mercoledì 18 febbraio ore 16,30 – COMPAGNIA DEL LIBRO
JOHN STEINBECK, UN’ECLETTICA VOCE DEL SUO TEMPO – La Compagnia del Libro entrerà nel mondo di Steinbeck dando una prospettiva il più ampio possibile sulla sua vasta bibliografia, con letture e analisi di Elisa Orlandini, Silvia Lambertini, Linda Morini, Matteo Pazzi, Sabina Zanquoghi, Giovanna De Simone
Ci sono pochi scrittori come John Steinbeck. Anzi forse non ce ne sono altri. Nessuno più di lui ha rispecchiato lo zeitgeist di un’epoca, capace di spaziare senza problema dal romanzo ironico (Vicolo Cannery) al romanzo sociale (Furore), dall’epopea famigliare (La Valle dell’Eden) al romanzo d’ambientazione storica (La Santa Rossa). Steinbeck con la sua vasta produzione si fa portavoce di un’epoca. L’importanza di questo autore nella letteratura contemporanea è incredibile, basti pensare anche solo a “Furore” e a tutto quello che la pubblicazione di questo romanzo ha portato con sé. Un testo che i n America diventa un simbolo, il suo Tom Joad diventa un’icona popolare, sempre dalla parte del più debole, sempre dalla parte degli sconfitti, la sua valenza è così totale da aver smosso, negli anni, anche cantautori del calibro di Woody Guthrie e di Bruce Springsteen. In Italia, Steinbeck arriva negli anni quaranta e viene pesantemente censurato per via del regime totalitario fascista, tant’è che solo da pochi mesi è uscita una versione riveduta, corretta e ampliata di “Furore” che ha dato nuovo lustro a questo capolavoro della letteratura, assegnandoli finalmente un posto d’onore sul palco della letteratura contemporanea.
In collaborazione con Associazione Culturale Il Gruppo del Tasso
Ci sono pochi scrittori come John Steinbeck. Anzi forse non ce ne sono altri. Nessuno più di lui ha rispecchiato lo zeitgeist di un’epoca, capace di spaziare senza problema dal romanzo ironico (Vicolo Cannery) al romanzo sociale (Furore), dall’epopea famigliare (La Valle dell’Eden) al romanzo d’ambientazione storica (La Santa Rossa). Steinbeck con la sua vasta produzione si fa portavoce di un’epoca. L’importanza di questo autore nella letteratura contemporanea è incredibile, basti pensare anche solo a “Furore” e a tutto quello che la pubblicazione di questo romanzo ha portato con sé. Un testo che i n America diventa un simbolo, il suo Tom Joad diventa un’icona popolare, sempre dalla parte del più debole, sempre dalla parte degli sconfitti, la sua valenza è così totale da aver smosso, negli anni, anche cantautori del calibro di Woody Guthrie e di Bruce Springsteen. In Italia, Steinbeck arriva negli anni quaranta e viene pesantemente censurato per via del regime totalitario fascista, tant’è che solo da pochi mesi è uscita una versione riveduta, corretta e ampliata di “Furore” che ha dato nuovo lustro a questo capolavoro della letteratura, assegnandoli finalmente un posto d’onore sul palco della letteratura contemporanea.
In collaborazione con Associazione Culturale Il Gruppo del Tasso
» giovedì 19 febbraio ore 16,30 – ANATOMIE DELLA MENTE 2015 – ANNO VIII
GIACOMO PUCCINI E LE DONNE – Le donne nella vita e nelle opere del grande musicista: uno studio psicobiografico
A cura di Stefano Caracciolo, ordinario di Psicologia Clinica all’Università di Ferrara
Un ciclo di incontri con il quale ci si propone di esplorare paesaggi straordinari come la Storia, la Follia, la Musica, la Malattia, l’Anima, il Cinema, la Poesia, la Morte e la Vita attraverso la lente della Psicologia. La Psicologia come moderno strumento di lettura per capire dove siamo e se le attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche possono orientarci nel trovare punti di riferimento nella realtà.
La conferenza è dedicata a quanto la presenza femminile ha contrassegnato l’esistenza e l’immaginario del grande compositore toscano.
In collaborazione con Sezione di Psicologia Generale e Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara
A cura di Stefano Caracciolo, ordinario di Psicologia Clinica all’Università di Ferrara
Un ciclo di incontri con il quale ci si propone di esplorare paesaggi straordinari come la Storia, la Follia, la Musica, la Malattia, l’Anima, il Cinema, la Poesia, la Morte e la Vita attraverso la lente della Psicologia. La Psicologia come moderno strumento di lettura per capire dove siamo e se le attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche possono orientarci nel trovare punti di riferimento nella realtà.
La conferenza è dedicata a quanto la presenza femminile ha contrassegnato l’esistenza e l’immaginario del grande compositore toscano.
In collaborazione con Sezione di Psicologia Generale e Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara
» venerdì 20 febbraio ore 17 – VIAGGIO NELLA COMUNITÀ DEI SAPERI QUANDO LA TIPOGRAFIA ERA UNA TECNOLOGIA AVANZATA
FREINET E LE SCUOLE IN RETE – Conferenza di Giovanni Fioravanti introduce Sandra Carli Ballola
Célestin Freinet (Gars, 1896 – Saint-Paul-de-Vence, 1966) è stato un pedagogista ed educatore francese, fautore della pedagogia popolare e della necessità di laicità per la scuola. L’insieme della sua proposta didattica va sotto il nome di metodo naturale. È la proposta di fare riferimento alla vita reale sia per quanto riguarda gli strumenti, che per quanto riguarda i metodi di lavoro. La struttura cooperativa, necessaria per gestire l’École Freinet, viene utilizzata per rendere i ragazzi compartecipi dei problemi, anche finanziari, legati alla gestione della loro attività, permettendo loro di costruirsi un sistema di valori che comprende il rispetto del bene comune e la costruzione del senso di gruppo. Altro aspetto importante è l’idea di dare una dignità di “prodotto culturale autonomo” al lavoro de gli alunni. Per raggiungere questo obiettivo propone l’utilizzo di tutte le più moderne tecnologie.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Célestin Freinet (Gars, 1896 – Saint-Paul-de-Vence, 1966) è stato un pedagogista ed educatore francese, fautore della pedagogia popolare e della necessità di laicità per la scuola. L’insieme della sua proposta didattica va sotto il nome di metodo naturale. È la proposta di fare riferimento alla vita reale sia per quanto riguarda gli strumenti, che per quanto riguarda i metodi di lavoro. La struttura cooperativa, necessaria per gestire l’École Freinet, viene utilizzata per rendere i ragazzi compartecipi dei problemi, anche finanziari, legati alla gestione della loro attività, permettendo loro di costruirsi un sistema di valori che comprende il rispetto del bene comune e la costruzione del senso di gruppo. Altro aspetto importante è l’idea di dare una dignità di “prodotto culturale autonomo” al lavoro de gli alunni. Per raggiungere questo obiettivo propone l’utilizzo di tutte le più moderne tecnologie.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara