Conoscenza e auto-formazione lungo le strade delle Ande e del Perù
Questo libro, dedicato all’ambiente geografico e culturale delle Ande peruviane, è un diario di viaggio corredato da osservazioni e considerazioni su ciò che gli autori hanno appreso di un contesto umano e sociale molto differente dal nostro, nel viaggio verso l’interno. Ma è anche spunto per una riflessione su sé stessi ed in particolare sul processo conoscitivo e trasformativo che le esperienze permettono di compiere. Il volume è corredato da intermezzi: fiabe del folklore, storie di donne, citazioni da reportages di grandi viaggiatori e da alcune sintesi sulla “cosmovisione” di antica origine incaica o pre-incaica.
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Fernando Sancén Contreras
ETICA E FUTURO (Este Edition, 2015)
Risposta ai quesiti che la Scienza e la Tecnica pongono all’educazione di oggi
Analizzare le più recenti tendenze del rapporto fra la ricerca scientifica di ultima generazione e l’etica, rappresenta sia obiettivo che contenuto educativo di sicuro interesse. È un obiettivo perché addestra al pensiero critico attraverso una prassi di lettura-decostruzione che va oltre le esigenze di eventificazione e di mercato che, inevitabilmente, riguardano tutta la comunicazione pubblica; e poi perché mira alla comprensione il più possibile libera da suggestioni indotte, il che risulta essere indispensabile per esercitare un’opzione di scelta oltre che per acquisire una buona informazione. Il volume non si volge solo ai ricercatori, bensì anche a quanti, che a vario titolo, si dedicano all’educazione nei suoi molti versanti.
Ne parleranno Carlo e Ghila Pancera e Anita Gramigna
Modera l’incontro Riccardo Roversi, editore
A cura di Este Edition
La svalutazione del ruolo femminile nel quotidiano e nel mondo professionale, lingua e sessismo, denominazioni di professione
Intervengono Hugues Sheeren e Chiara Baiamonte
Presentano e coordinano Simona Gautieri e Sara Macchi
Essere scambiata per la segretaria, per la donna delle pulizie, per l’hostess, anche quando si ricopre una mansione lavorativa di altro livello, non essere chiamata con il proprio titolo riconosciuto invece ai colleghi, ad esempio dottore o ingegnere, ma con il proprio nome o altro come “cara”, “stellina” o “principessa” è pane quotidiano della vita di ogni donna. Nel corso di questo incontro parleremo del sessismo e della parità di genere linguistica, nel quotidiano e nel mondo professionale, e di come anche la lingua possa essere discriminatoria se usata male, come nel caso delle denominazioni di professioni declinate al femminile. Di questo ci parlerà Hugues Sheeren, professore di Lingua Francese all’Università di Ferrara. Il suo sarà un paragone tra la nostra lingua e quella francofona, lingua che, grazie a decisioni prese a livello istituzionale, ha saputo evolversi e adattarsi in una società in evoluzione. Insieme a Sheeren, presenzierà all’incontro un’altra docente uni versitaria e Psicoterapeuta, dott.ssa Chiara Baiamonte, che ha presentato lo Sportello Antidiscriminazione dell’Unife.
In collaborazione con Servizio Biblioteche e Archivi e Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara
Saggio Su Gaspara Stampa e il Rinascimento (Lampi di stampa Editore)
Dialoga con l’autrice Monica Farnetti
Il saggio nasce con l’intento di sondare una struttura, una trama, una rete di un universo di linguaggio dalla tessitura ben ordita ma ancora poco conosciuta, quale è quella della poesia femminile, in particolare italiana e rinascimentale del 1500. Indicativamente, le date entro cui si svolge questo percorso sono comprese tra il 1540 e il 1560, con radici e origini tematiche già nella prima metà del secolo. Non a caso l’argomento di cui si tratta riguarda la poesia d’amore, tesa a superare il vieto petrarchismo ormai vulgato di tanta lirica coeva. In questo senso Gaspara Stampa, la sua voce, rimane esemplare. Ella ha dato pienamente espressione, attraverso il linguaggio sovraordinato, coordinato e subordinato, al desiderio femminile amoroso, pur rimanendo entro i canoni prestabiliti dalla lirica allora in voga: il sonetto. Tra tradizione e innovazione, qualcosa, entro le pieghe di quello “stile” così codificato, emerge e balza in primo piano con una evidenza fino ad allora in edita ed insolita: il Desiderio. Già allora, “ella”, la poetessa, si poneva la domanda: Che cosa significa vivere per il Desiderio? Da questa domanda derivano le altre due fondamentali: Che cosa è “quindi” la passione? “Cosa” sarà mai “dunque” “l’amore” per lei? La risposta non è certo facile. Ma forse una via Gaspara l’ha trovata: desiderare da lontano, secondo i canoni dell’amor cortese. Secondo i canoni di questa “tradizione amorosa” ella si spinge “oltre”, con uno sguardo estremamente moderno: lo sguardo femminile desiderante. L’oggetto prezioso, brillante, il gioiello. L’oggetto lontano e vicino al tempo stesso.
In collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea
Don Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze 1923 – Firenze 1967) è stato un sacerdote, scrittore, ed educatore italiano. Nel 1954, a causa di contrasti con la Curia di Firenze, venne mandato a Barbiana, minuscola e sperduta frazione di montagna in Mugello, dove iniziò il primo tentativo di scuola a tempo pieno, espressamente rivolto alle classi popolari, dove, sperimentò il metodo della scrittura collettiva. A lungo contrastato dalle autorità scolastiche e religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta ancora oggi una grande testimonianza di fedeltà nelle sua scelta di essere dalla parte degli ultimi e di operare attivamente per la costruzione di una società giusta. Nel libro ” Lettera ad una professoressa”, giunge a rivoluzionare il ruolo di educatore, denunciando la natura classista dell’istituzione scolastica italiana e proponendo nuovi obiettivi e nuovi strumenti che potessero concretamente andare incontro ai bisogni dei ceti meno privilegiati. Don Milani ha saputo inviare un messaggio nuovo, pedagogico, sociale e politico, seguito da moltissimi giovani che, negli anni ’60 e 70, accolsero il suo operato come esempio e incitamento alla costruzione di una società inclusiva, giusta e innovativa.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Chiara Beatrice Vicentini, Mirna Bonazza, Arianna Chendi, Carlo Contini, Martina Maritati, Stefano Manfredini – SCORPIONI, VIPERE E CORALLI ALLA CORTE DEGLI ESTE. CONTRA PESTEM (Roma, Aracne, 2014)
Il libro vuole essere un’opera nuova e trasversale. Mettendo in campo competenze che possono sembrare lontane, finisce per costituire un intrigante intreccio tra storia e scienza. Vivere la peste in una corte prestigiosa come quella degli Estensi; lo sgomento di fronte a un evento contro cui i medicamenti erano inadeguati; il fascino del rimedio segreto. Scoprire poi con gli occhi moderni del chimico farmaceutico che, forse, l’olio di scorpione rappresentava un’arma potente, che ancora oggi ha molti segreti da rivelarci; l’allarme dell’infettivologo, che il flagello del passato possa essere una malattia riemergente.
Il lavoro, frutto di una consolidata collaborazione tra l’Università degli Studi di Ferrara e la Biblioteca Comunale Ariostea, è anche l’occasione per una preziosissima analisi di manoscritti ed edizioni a stampa che trattano di peste e che sono conservati nella biblioteca medesima.
BIBLIOTECA ARIOSTEA, VIA SCIENZE 17 – FERRARA