Abravanel Roger e D’Agnese Luca Regole Perché tutti gli italiani devono sviluppare quelle giuste e rispettarle per rilanciare il paeseSaggi 376 pagine |
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«In fatto di regole gli italiani sono fra i più moralisti d’Europa. Nei sondaggi la nostra riprovazione per i piccoli e grandi illeciti è più elevata di quella dei francesi, dei tedeschi, degli inglesi. Nella vita di tutti i giorni però il moralismo tende a trasformarsi in opportunismo: le regole sono ostacoli da aggirare, magari con qualche “aiutino”. Perché questo divario? Come aggirarlo? Abravanel e D’Agnese propongono delle risposte che meritano una riflessione.»Maurizio Ferrera, Corriere della Sera «Regole, un saggio che fissa la necessità del nostro sistema d’impresa di crescere e terziarizzarsi: pesi medio-grandi tra giganti e non più nani inconsistenti.» «L’idea di fondo che anima le proposte avanzate in Regole è che per far funzionare le regole in Italia l’etica non basta: occorre dimostrare che seguire le regole conviene. Roger Abravanel e Luca D’Agnese sul Corriere della Sera «L’Italia ha due problemi: regole sbagliate e cittadini che non le rispettano. Anno dopo anno, l’Italia sta retrocedendo in tutte le classifiche relative allo sviluppo economico, alla disoccupazione giovanile, all’educazione e alla ricerca, ai diritti dei consumatori. Mentre sale nelle graduatorie che misurano l’evasione fiscale, la corruzione, l’abusivismo edilizio, la lentezza della giustizia. Roger Abravanel e Luca D’Agnese dimostrano che seguire le regole non solo è giusto, ed evita sanzioni di vario tipo: è soprattutto conveniente. E avanzano cinque proposte concrete che possano finalmente far ripartire il nostro paese. Interviste e recensioni on line: Intervista a Roger Abravanel su TV7, Raiuno Alcuni link interessanti: Il sito di Meritocrazia il precedente saggio di Roger Abravanel Il blog di Meritocrazia sul Corriere della Sera Copia lo script del widget da inserire nel tuo blog o sito. In questo modo sarai sempre aggiornato sulla discussione attiva sulla pagina Facebook di Regole SINOSSI DEL LIBRO 1. IL CAPITALISMO DELLE REGOLE L’importanza delle regole e della rule of law per la nascita e per lo sviluppo del capitalismo. 2. LE DIFFICILI REGOLE DEL MONDO DI OGGI L’aumento del numero e della complessità delle regole causato dallo sviluppo del settore dei servizi nell’economia mondiale. 3. IL RITARDO STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA Il ritardo accumulato dall’Italia rispetto alle altre economie dell’Occidente, in particolare nel settore dei servizi. 4. PICCOLO É BRUTTO, ANZI BRUTTISSIMO Le regole che oggi bloccano lo sviluppo dei servizi in Italia, favorendo il «piccolo» (le piccole aziende, gli artigiani, le professioni, il commercio) e limitando lo sviluppo delle grandi imprese. 5. I RISCHI DELLE REGOLE DEL NUOVO MILLENIO Il futuro delle regole: la crescita dei rischi e dei costi in settori chiave dell’economia mondiale (sanità, ambiente, finanza). Nuove problematiche hanno bisogno di «nuove regole », che nessuno ha ancora trovato. 6. OPPORTUNITÀ DEL FUTURO IN RITARDO MA RISCHI PUNTUALISSIMI Come stiamo affrontando in Italia le sfide regolatorie del futuro nella sanità, nell’ambiente e nella finanza? Corriamo gli stessi rischi degli altri ma spesso non ce ne accorgiamo e perdiamo così l’occasione di gestirli con intelligenza. 7. IL CIRCOLO VIRTUOSO DELLE REGOLE Come le società evolute affrontano il problema delle regole e le trasformano in un vantaggio competitivo: attraverso un processo di sperimentazione e miglioramento progressivo delle nuove regole, guidato da una società che vigila sul loro rispetto e sulla loro efficacia mediante l’educazione dei cittadini, la giustizia civile, i media e i regolatori. 8. IL CIRCOLO VIZIOSO DELLE REGOLE IN ITALIA Il malfunzionamento del «circolo virtuoso delle regole» nel nostro paese (dove diventa un «circolo vizioso»): leggi e regolamenti, spesso sbagliati, non vengono fatti rispettare, l’illecito diviene diffuso ed è giustificato, il che produce regole sempre peggiori perché la società italiana non vigila. 9. LA MALEDUCAZIONE CIVICA DEGLI ITALIANI La prima delle cause della scarsa vigilanza della società: la mancanza di educazione nella società italiana. Le colpe della scuola, dell’università e del mondo delle imprese. 10. MEDIA CHE NON VIGILANO LA SOCIETÀ La mancata vigilanza dei media in Italia e le sue cause: una società poco educata non crea un mercato per media indipendenti e di qualità. 11. UNA GIUSTIZIA CIVILE CON I TEMPI DEL GABON Il fallimento del terzo pilastro della vigilanza sul rispetto delle regole in Italia: una giustizia civile dai tempi lunghissimi, che crea costi enormi alla società e favorisce chi non rispetta i patti. 12. I SEMI DELLE REGOLE Quando il circolo virtuoso delle regole funziona anche nel nostro paese: quattro esempi nel mondo della sanità, del business delle scommesse, nella giustizia civile e nella scuola. 13. LA GUERRA LAMPO DELLE REGOLE Cinque proposte per invertire il circolo vizioso italiano nell’economia dei servizi, nell’organizzazione della scuola e della giustizia e nella governance della RAI.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/28/treno-italia-rimane-fermo-in-stazione/1299810/
Questa sorta di miracolo negativo è avvenuto per la curiosa idea di riverniciare un treno fermo nella strana convinzione che, una volta cambiato aspetto, il treno fermo avrebbe ripreso la corsa, applaudito da tutti. Riverniciare un treno fermo è un progetto non rapidissimo, persino se si adotta l’espediente (che favorisce gli errori) di accelerare ogni gesto, come nelle vecchie comiche.
Furio Colombo
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