Era il solito, antico male italiano, che si riaccendeva in ciascuno di noi. Era la solita, sporca guerra tra italiani, col solito pretesto di liberar l’Italia dallo straniero. Ma quel che più m’inorridiva e mi spaventava, in quell’antico male, era che io pure mi sentivo toccato dal contagio. Io pure mi sentivo assetato di sangue fraterno. In quei quattro anni ero riuscito a rimaner cristiano: ed ora, mio Dio, ecco che il mio cuore era marcio d’odio, che io pure camminavo col fucile mitragliatore in pugno, pallido come un assassino, ecco che io pure mi sentivo bruciato fin nel profondo dei visceri da un’orribile furia omicida.»
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